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Autore: Mizar19    29/07/2012    3 recensioni
Otto drabble per raccontare la storia di due persone che si conoscono da un anno e mezzo, un tempo che può essere considerato relativamente poco, eppure è come se si conoscessero da sempre.
[...] Più o meno a metà del mese di novembre, D. aveva realizzato di essere innamorata di F. Si era infatuata della sua dolcezza, dei momenti in cui rideva, o quelli in cui avrebbe fatto carte false per del cibo; ma si era innamorata anche dei momenti tristi. [...]
Questa fanfiction è stata scritta per le Olimpiadi di Writers Arena Rewind
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Titolo: Una storia
Fandom: Originale
Rating: Per tutti
Tipologia: Raccolta 
Lunghezza: 806 (due drabble hanno sforato un briciolino… *tossicchia*)
Avvertimenti: Femslash
Genere: Generale, Romantico
Disclaimer: Trama, personaggi, luoghi e tutti gli elementi che questa storia contiene, sono una mia creazione e appartengono solo a me.
Note dell'Autore: Questa storia partecipa alla Gara di Velocità delle Olimpiadi delle Fanfiction indetta da Writers Arena Rewind.



Per E., per il menoundici, per i tre mesi.


UNA STORIA

 


IL PRIMO CONTATTO
 
«Mi piace il suo avatar.»
«E sarebbe un buon motivo?»
«Mi piacciono anche le sue storie!»
«Te la devo presentare per forza?»
«Sei la mia migliore amica, potresti farmi ‘sto favore!»
«Sei imbarazzante. Appena si connette in chat creo una conversazione a tre… Cerca di non rendermi ridicola.»
«Oh, grazie! Cosa temi? Coda di paglia…»
 
E fu così che la dignità di N. venne disintegrata da D., che narrava a F. della sensuale lap dance in deshabillé che le aveva offerto durante la gita a Berlino; tutto ciò fece sì che le due si conoscessero tra una risata e l’altra.

 

L’AMICIZIA
 
«E infine mi ha chiesto i minerali! Ero sconvolta!»
«Le rocce? A me ha chiesto la propagazione dell’impulso nervoso e, udite udite!, le droghe che danno ai soldati prima di mandarli in guerra!»
 
Galeotto il contest dedicato all’esame di maturità indetto da D. a cui F. si era iscritta, le due avevano iniziato a chiacchierare scoprendosi entrambe maturande disperate. L’amicizia era nata spontanea e piacevole, passo dopo passo, con una pausa nel periodo estivo che aveva visto tutte e due le ragazze impegnate a godersi le meritate vacanze dato che gli esami si erano protratti a luglio inoltrato per entrambe.
 


IL PRIMO INCONTRO
 
«Che piacere vederti, finalmente!»
«Sì, anche per me. Bello il costume, ti sta bene!»
«Oh… grazie! Tu niente cosplay quest’anno?»
«No, non ci siamo organizzate in tempo…»
 
Avevano poi scoperto che sarebbero state entrambe a Lucca per il Comics tra ottobre e novembre. D. si era quindi organizzata per partire più tardi rispetto al suo gruppo d’amici, in modo da poter incontrare F.
Le due ragazze avevano chiacchierato tutta la mattina, girovagando per la città e curiosando negli stand, per poi acquistare una pizza a cono e godersela assieme a due amiche. D. era rimasta colpita dalla frangetta di F.
 


LA REALIZZAZIONE
 
«N., devo dirti una cosa. Prometti che non ridi…»
«Certo, Cocchi.»
«Mi piace F.»
«Davvero?»
«Sì…»
«Ma che bello! Io sono felicissima, siete tenerissime assieme!»
 
Più o meno a metà del mese di novembre, D. aveva realizzato di essere innamorata di F. Si era infatuata della sua dolcezza, dei momenti in cui rideva, o quelli in cui avrebbe fatto carte false per del cibo; ma si era innamorata anche dei momenti tristi. Decise che avrebbe provato a scalfire il guscio dietro al quale F. si proteggeva, voleva tirarla fuori di lì prendendola per mano, possibilmente per portarla tra le sue braccia.
 


LA NASATA
 
«Okay, te lo dico. Mi piaci…»
 
Era seguito un lungo silenzio, durante il quale D. aveva atteso con gli occhi lucidi di lacrime e il fiato trattenuto. F. l’aveva poi stroncata con un no, per lei non era il momento di iniziare una relazione.
D. era rimasta perplessa alcuni attimi prima che le lacrime iniziassero a scivolarle lungo le gote: aveva frainteso tutto, si era illusa di aver visto segnali laddove non c’erano, si era innamorata ma F. non era innamorata di lei. Eppure quella negazione non era forte, bensì debole e fumosa… D. sperò di non essersi immaginata anche questo.
 


IL SECONDO INCONTRO
 
«Non mi sento molto bene…»
«Cos’hai?»
«Mal di pancia, e il freddo non aiuta…»
«Vieni qua.»
 
F. aveva lasciato che si accoccolasse tra le sue braccia, stringendola. D. aveva posato la testa sul suo petto, una mano sulla sua pancia, e gli occhi chiusi; si era lasciata coccolare finché non si era sentita meglio. Allora si era offerta di ospitare F. tra le proprie braccia, e lei non aveva esitato ad accogliere l’invito. C’era stata una strana tensione per tutto il giorno, una paura di osservarsi a vicenda troppo a lungo, svanita però non appena si erano infilate sotto il piumone.
 


IL PRIMO BACIO
 
«Mi piacciono i baci sul collo...»
«Aspetta…»
 
D. non sapeva cosa l’avesse spinta a farlo, fatto sta che si era ritrovata a baciare il collo di F. La ragazza aveva sospirato appena, rilassandosi tra le braccia dell’altra, che con i suoi baci era risalita fino alla morbida guancia di F. spostandosi inconsapevolmente verso le sue labbra. Proprio lì, sul bordo, si era bloccata terrorizzata, assordata dal suo batticuore. Erano rimaste vicine e immobili nel buio, finché D. si era fatta coraggio e l’aveva baciata. Si era sentita sollevata e felice quando aveva avvertito che F. ricambiava il suo bacio. L’aveva ricambiato fino all’alba.
 


TRE MESI DOPO
 
«Tra undici giorni ci vediamo!»
«Undici… sono così pochi! Come abbiamo resistito per cinquantatré giorni?!»
«Non lo so, però non vedo l’ora di rivederti!»
«Passeranno in fretta, tu questa settimana sarai in campeggio…»
«Non vado in campeggio, smettila! Siamo in hotel, è ben diverso.»
 
D. aveva riso della sua indignazione. Al secondo incontro ne era seguito un terzo, e ora entrambe attendevano con ansia quell’8 agosto che avrebbe significato l’inizio di un mese da trascorrere assieme. Sia D. che F. avevano l’impressione di stare assieme da sempre, dall’inizio della loro amicizia, un anno e mezzo prima, non da tre mesi come invece le date confermavano.



 

   
 
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