Nel comporre una poesia il cui titolo iniziasse per "A", avrei potuto ricordare che il nome del Preside è Albus Dumbledore (Silente). Tuttavia il verso bisillabo porta il componimento ad un ritmo rapido, frenetico. Cosa di più adatto per descrivere il cruciale istante di un "Avada Kedavra"?
Avada Kedavra
Asta
breve,
mano
tesa,
verbo
ratto.
Magia
turpe,
grave
fatto,
pena
retta.
Luce
verde,
fatal
lampo,
fine
netta.
Fuga
vana,
Nessun
scampo,
vita
resa.
E, così, Reader ho cominciato. Con un componimento che, noterai, ha moltissimo in comune con l'"Annientamento" con cui inauguri i tuoi "Versetti vampirici". Sto sercando spiegazioni su sinalefe e dialefe, saccheggiando internet alla ricerca di un manuale di poesia. Non basta, sto imparando, saper sillabare una parola per comporre decentemente. Attendo frattanto il tuo giudizio su queste poche rime.