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Autore: Freegirl87    29/07/2012    1 recensioni
Quando La Musica Ha Qualcosa Da Raccontarci Ecco Che Nasce Questa
Raccolta Di SongFic Da Me Scritte Non inerenti Alle Storie Già Pubblicate ...
I Capitoli Non Sono Legati Tra Loro ...
1: Imparare Ad Amare (Mamoru/Usagi)
2: Il Male Dentro Me (Usagi/Mamoru)
3: Ancora Una Notte Per Guardarsi Dentro (Mamoru)
Genere: Sentimentale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mamoru/Marzio, Un po' tutti, Usagi/Bunny
Note: AU, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie, Più serie
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Canzone scelta: Laura Pausini - Uguale A Lei

Autore: Freegirl87
Titolo shot: Imparare Ad Amare
Personaggi: Marzio/Bunny
Rating: Verde
Avvertimenti: Romantico/Triste - In grassetto ci saranno i momenti appartenenti ai ricordi.

Storia Partecipante Al Contest Del Forum Usagi & Mamoru - Oltre l'infinito, Oltre L'eternità.


Imparare Ad Amare




- Tokio - Ospedale Universitario


In una piccola stanza al quarto piano, in uno dei tanti studi medici, un giovane medico si concedeva la sua quotidiana pausa pranzo…
Marzio Chiba, era il suo nome, specializzato in oncologia, era un uomo di trentacinque anni arrivato in brevissimo tempo all’apice della sua carriera divenendo in pochi anni l’assistente di quello che, lui stesso, definiva uno dei campi medici più complessi e terribili.
Marzio si godeva la sua pausa in completa solitudine, poiché non amava, essere oggetto di sguardi da parte delle infermiere che, ogni giorno, non perdevano occasione di puntargli gli occhi addosso o fare le civette per farsi notare…
Era ben consapevole di essere un bell’uomo, alto e muscoloso, con una folta chioma corvina e due occhi di un blu notte in cui ci si poteva specchiare, ma a lui non interessava piacere a quelle donne, né a chiunque altro, voleva solamente svolgere il suo lavoro senza nessun problema e tornarsene a casa e alla sua vita…
Già la sua vita, più ci pensava e più non riusciva a capacitarsi di come fossero cambiate le cose negli ultimi quindici anni, al solo pensiero un triste sorriso gli comparve su quel volto spesso serio.

“Sono davvero passati quindici anni? “ Pensò ricordandosi, per un attimo, l’uomo freddo e crudele che era a quei tempi, un uomo arrivista e chiuso in se stesso, un uomo che non conosceva l’amore fino a quando non aveva conosciuto lei…

-Toc Toc- Un lieve ticchettio alla porta frenò i pensieri nella sua mente e un’infermiera entrò per ricordargli le visite del pomeriggio che elencò velocemente per poi girare i tacchi e tornare al suo lavoro seguita, poco dopo, da Marzio che, come al suo solito, non perdeva tempo.
Qualche ora dopo varcava la soglia del suo appartamento ed esausto si lasciò cadere sul divano, quel divano che aveva comprato con lei..
Lei che riempiva quella casa di risate e allegria e ora gli sembrava così fredda e cupa da quando lo aveva lasciato…

- Oh amore mio! Perché sei andata via da me? Mi manchi così tanto.. - Disse come se qualcuno avesse potuto sentirlo. - Ho bisogno di te, ho una gran voglia vederti! - Detto ciò scatto in piedi, come se tutta la stanchezza accumulata fosse svanita, e uscì, salì in macchina e per prima cosa si fermò a comprare un mazzo di rose rosse, le sue preferite come gli aveva detto lei stessa un giorno in cui l’aveva portata a passeggiare in un roseto..


- Come sono belle!! - Aveva esclamato lei, in preda ad una felicità incontenibile.
- Ti piacciono? - Chiese soddisfatto, lui, di averla resa felice.
- E me lo chiedi? Le adoro, sono stupende -
- Lo sai che ogni rosa ha un significato ben preciso? – Le disse sicuro di sorprenderla ancora.
- Davvero? Quale? -
- Ecco vedi, quelle gialle significano gelosia mentre quelle bianche, la purezza … - Aveva cominciato ad elencare i vari tipi di significati ma fu interrotto quasi subito.
- E quale di loro significa amore? Quell’amore passionale e unico che ti travolge e ti rende schiavo di esso? - Chiese lei curiosa.
- Quella rossa -
- Oh, allora da oggi sarà la mia preferita perché è uguale al nostro amore - Ed aveva mostrato il suo splendido sorriso.


“Le rose sono sempre state le tue preferite ma, da quel giorno, hai sempre preferito le rosse” Pensò Marzio tornando, con la mente, alla realtà dove con un mazzo di rose sul sediolino accanto si dirigeva in macchina verso la sua meta.
Decise di accendere la radio per tenersi compagnia e fu lì che una miriade di pensieri cominciarono a formarsi nella sua mente, pensieri misti a ricordi…

- E ora il grande successo dei Three Lights, il loro primo singolo intitolato Uguale A Lei… - Aveva appena annunciato lo Speaker.

Quella canzone, quel testo, non poterono non riportarlo di nuovo indietro a quando aveva appena vent'anni e aveva impresso in quel testo tutto l’amore che provava per quella donna meravigliosa che era la sua dolce metà..
A quei tempi il suo più grande sogno era quello di emergere nel mondo dello spettacolo proponendo la sua musica e i suoi testi al pubblico che lo seguiva… Era uno di quei rocchettari da strapazzo che per raggiungere il successo avrebbe fatto di tutto e che era abituato ad avere nel suo letto sempre donne diverse…
Prima di lei, perché da quando l’aveva incontrata le cose erano cambiate drasticamente.
Le prime note di quel suo successo che aveva ceduto a Seiya, il più grande amico della sua donna e leader dei Three Lights, riempirono l’abitacolo dell’auto su cui viaggiava e i ricordi cominciarono ad affiorare a ogni frase di quel testo così importante per lui…


“Lei, il viso che non scorderai”

Nella sua mente l’immagine di lei era nitida come una fotografia..Si era sempre chiesto se avesse conosciuto una donna o un angelo perché la sua bellezza era di quel genere che ti faceva male agli occhi. Aveva un corpo snello e formoso, un visino dolce e delicato... E poi, quelle labbra color fragola che amava baciare… I suoi occhi, poi, erano di un blu intenso e di una profondità inaudita che l’oceano a confronto poteva paragonarsi a una pozzanghera e, infine, aveva a contornare il tutto una cascata di capelli del colore dell’oro che spesso portava legati in due buffi codini… Si, lei era proprio un angelo sceso in terra…


“L’orgoglio e il coraggio lei
Come un tesoro l’oro dentro gli occhi suoi”

Bella, generosa, pasticciona, dolce, passionale, umile, altruista, orgogliosa e coraggiosa … Solo alcune delle sue molteplici qualità, solo alcune piccole cose che Marzio amava di lei… Lei era tutto questo e molto altro e glielo si leggeva negli occhi, quegli occhi che erano lo specchio della sua anima…


“Lei, l’estate che ricanterai
Il giorno che ricorderai le mille cose che non sai
e può insegnarti solo lei”

Ricordava molto bene il giorno in cui la incontrò, quel giorno che gli cambiò la vita, quel giorno in cui tutto ebbe inizio… Era un caldo pomeriggio di giugno e Marzio camminava per le vie della città con il suo solito sorrisetto soddisfatto stampato sulle labbra perché riusciva ad attirare a se gli sguardi di tutte le ragazze che incontrava e ne andava fiero… Ma da lì a poco tutto sarebbe cambiato drasticamente… Camminava distratto quando si scontrò con qualcuno, una ragazza che non aveva mai visto.

- Hey ragazzina sta attenta! - Disse con un tono al quanto arrogante, aspettandosi delle immediate scuse.
- Uhm.. Dovresti star attento tu, guarda dove cammini! - Disse lei voltandosi per tornare sulla sua strada.

“Cosa?” Pensò lui non abituato a donne che lo controbattevano, non poteva lasciarla vincere.

- Fermati! - Le disse afferrandola per un polso
- Che cosa vuoi? -
- Voglio delle scuse! - Disse lui sfacciatamente.
- Tu cosa? - Ora era meravigliata.
- S-C-U-S-E, mi sei venuta praticamente addosso, è il minimo che tu possa fare -
- Sicuro che eri davvero qui poco fa? Perché a quanto mi risulta sei tu quello che mi è venuto addosso… -
- Senti testolina buffa ma con chi credi di parlare? Non sai chi sono? - Ora si stava arrabbiando.
- Sentimi bene il mio nome è Bunny non testolina buffa, Bunny, e chi tu sia io lo ignoro completamente… Ora se permetti, ho di meglio da fare che battibeccare con te - Così dicendo lo lasciò lì a rimurginare mentre spariva dietro l’angolo con le sue amiche che, sicuramente, le stavano imprecando contro per l’opportunità sprecata.

Lei non lo conosceva? Era la prima volta che incontrava qualcuno che ignorasse la sua identità ma, cosa più importante, lei era la prima in assoluto che aveva mantenuto, con lui, una certa calma e autocontrollo e, soprattutto, la prima che non lo avesse assecondato in tutto… Era rimasto abbagliato dal suo sorriso e dal fuoco in quei suoi occhi blu, in meno di dieci minuti quella ragazzina gli aveva insegnato qualcosa di molto importante e si ripromise che l’avrebbe rincontrata a tutti i costi… Voleva conoscerla e, per la prima volta in vita sua, non per portarsela a letto…


“Lei la tua ragione, il tuo perché
Il centro del tuo vivere
La luce di un mattino che non perderai”

Ormai era un po’ che Bunny e Marzio uscivano insieme… Lui era riuscito a rivederla ma le cose tra loro sembravano non funzionare, non riusciva a non prenderla in giro e usare i suoi toni arroganti e a lei questo non andava per niente bene e quindi continuava a rifiutare gli inviti del ragazzo che ormai stava perdendo le speranze… Le cose continuarono così per un bel po’ fin quando un giorno di pioggia lei impaurita da tuoni e lampi gli si era letteralmente buttata tra le braccia e lui l’aveva stretta a se recuperando la speranza persa.
Adesso si trovavano, così, su di una splendida collina, accoccolati sotto un platano a osservare il sole sorgere, l’uno tra le braccia dell’altro…

- E’ un momento così magico - Aveva sussurrato lei - Vorrei che questo momento non finisse mai, anzi, vorrei che durasse in eterno -

Quanto avrebbe voluto anche lui che quel momento non fosse mai terminato… Proprio lì, mentre il sole faceva capolino ed erano stretti in quel dolce abbraccio, Marzio aveva compreso tutto… Il suo cuore premeva per uscire dal petto, le sue mani tremavano, tutte le sue convinzioni e certezze svanivano… Non riusciva a spiegarselo, almeno non ci riusciva fino a quel momento, perché fu proprio in quell’istante che si accorse che era innamorato di quella dolce fanciulla.. L’aveva voluta conoscere per sfidare se stesso e adesso ne era completamente innamorato, lei … La sua ragione di vita, il suo amore, il centro del suo vivere…


“Lei lo specchio dove tornerai
Dove ti riconoscerai
Semplicemente come sei
Uguale a lei”

Da quando l’aveva conosciuta nulla, fu come prima. Era cambiato completamente tutto e non solo la sua vita… Era cambiato lui… Più le era accanto e più Marzio non riusciva a stare senza di lei ma per farlo, per restare con lei, doveva a tutti i costi cambiare e migliorare. Diventare un uomo migliore era diventata una priorità pari alla priorità di renderla felice giorno dopo giorno.

- Lo sai che solo guardando una persona negli occhi puoi capire tantissime cose? - Gli aveva detto, un giorno, lei.
- Davvero? Proviamo a leggere i tuoi - Rispose, poi si fermò a pensarci su, un attimo - Nei tuoi leggo che mi ami - Le disse prima di stringerla e baciarla.

Aveva detto quelle parole un po’ per scherzare ma, era vero, i suoi occhi erano davvero lo specchio della sua anima, esprimevano ogni sua sensazione ed emozione e, per chi avesse saputo leggerli, gli ci avrebbe letto tutto l’amore che Bunny provava per lui e per chiunque gli stesse accanto ma anche un’infinita dolcezza, determinazione, forza di volontà e molto altro. Marzio si sentiva l’uomo più fortunato del mondo a pensare di poter possedere il tesoro più grande dell’universo “il suo cuore” … Però c’erano momenti in cui avrebbe voluto a tutti i costi essere come lei, anche se sapeva essere un’impresa impossibile perché nessuno poteva solo pensarlo, nessuno nè tanto meno lui…

- Vorrei essere una persona migliore, vorrei assomigliarti - Gli aveva detto sconsolato…
- Amore… Io non sono perfetta - Stava per essere interrotta da un Marzio contrariato - Lasciami finire. Io non sono perfetta, però provo a migliorare me stessa giorno dopo giorno, aprendo il mio cuore -
- Come ci riesci? Come sai che è il modo giusto? -
- Lo so, non so spiegarti il motivo. Un giorno mia madre mi disse che la cosa più difficile al mondo è amare ma, soprattutto, lasciarsi amare… Ed io sono partita proprio da questo -


“Lei l’estate che ricanterai
Il giorno che ricorderai le mille cose che sai
Che può insegnarti solo lei”

Bunny gli aveva insegnato a vivere, a rispettare il prossimo e a essere un uomo migliore… Gli aveva insegnato a guardare le persone senza giudicarle ma, al contrario, comprenderle e gli aveva mostrato che la felicità è un attimo che va colto nel momento in cui ci sfiora… Gli aveva insegnato che si poteva vivere solo di sogni nel cuore e che essere vuoti, freddi, menefreghisti e arrivisti, com’era sempre stato lui, non portava a nulla di buono… Lei gli aveva insegnato ad amare gli altri e se stesso… Marzio non poteva che essere grato al cielo per aver avuto quella seconda opportunità senza la quale avrebbe si potuto raggiungere un altissimo livello musicale senza però rendersi conto che il successo da solo non sarebbe mai bastato.

- Amore scrivi una nuova canzone? Non vuoi venire a fare un bagno con me? - Gli aveva detto lei pronta per tuffarsi in mare.
- Devo terminare questo testo, ma è più difficile di quanto immaginassi - Aveva risposto lui passandosi una mano tra i capelli.
- Fammi leggere… - Così gli sfilò i fogli dalle mani e iniziò a leggere con attenzione ogni rigo. - Così non va! -
- Te lo dicevo -
- Amore cosa pensi quando scrivi un testo? -
- Bhè, penso a scrivere qualcosa che possa piacere agli altri - La buttò lì Marzio.
- Uhm - Fu l’unica risposta di lei che nel frattempo scuoteva la testa in segno di disapprovazione.
- Cosa c’è? -
- E’ qui che sbagli! Il testo che ho appena letto è completamente vuoto… Sono solo parole… Mentre, invece, una canzone dovrebbe regalarti emozioni, dovrebbe arrivare dove non arriva nessuno -
- Come sarebbe? - Chiese lui incuriosito.
- Sarebbe che prima di scrivere dovresti chiudere gli occhi e ascoltare cosa il tuo cuore dice… Perché in questo testo ci devi essere tu.. -


“Lei regala i suoi sorrisi
Senza mai svelare al mondo quando non ne ha..
Privando il suo cuore libertà”

I suoi sorrisi non li avrebbe dimenticati per nulla al mondo, quei sorrisi che la rendevano ancora più bella e che mostravano tutta la sua voglia di vivere e la sua allegria ma che, molto spesso, nascondevano anche tutto ciò che era celato nel suo cuore…
Bunny era una persona altruista e unica che avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di non far preoccupare gli altri per lei, il suo dolore riusciva a celarlo bene in fondo al cuore e a ricoprire il suo viso con una spessa maschera di allegria molto difficile da scalfire… Lui stesso aveva fatto molta fatica per arrivare in profondità, oltre quella barriera che solo qualcuno di molto attento avrebbe potuto vedere…

- Piccola - Le disse una volta - Dimmi cos’hai… -
Niente, perché? - Aveva risposto lei sfoggiando il suo immancabile sorriso…
- Puoi ingannare chiunque Bunny, ma non puoi ingannare me… Le tue labbra, il tuo viso mi dicono che stai bene ma i tuoi occhi mi urlano di dolore e non posso non ascoltarli.. -

Quella volta era riuscito a spiazzarla, a far crollare quel muro che si era costruita intorno ma, ormai, era inutile… C’era lui a proteggerla e a sostenerla, non era più sola…


“Lei forse è l’amore che non ha pietà
Che ti arricchisce con la povertà
Di un gesto semplice di eternità”

Si era sempre chiesto cosa fosse l’amore e che conseguenze avrebbe mai portato ma non era mai riuscito a rispondersi… Prima di incontrarla l’amore, per lui, era solo una frivolezza, un sentimento adolescenziale che con il tempo sarebbe svanito, un sentimento che ignorava completamente… Poi ecco arrivare lei, un fulmine a ciel sereno che gli aveva scaldato il cuore… Ora sapeva cos’era l’amore perché l’aveva provato, conosciuto e accolto dentro di se… L’amore era lei, Bunny, quella donna che lo aveva come stregato e che lo amava incondizionatamente per com’era…

- Ti amo Bunny -
- Ti amo Marzio, oltre l’infinito e per tutta l’eternità ti amerò… - Dicendo così avevano suggellato quella promessa d’amore con un tenero bacio, un gesto semplice ma colmo di significati…


“Lei, la tua ragione, il tuo perché
Il centro del tuo vivere, la luce di un mattino che perderai..”

Erano le prime ore del mattino e alcuni raggi del sole filtravano oltre le tende, illuminando qua e là la camera da letto nella penombra… Marzio era disteso stringendo a se una Bunny che dormiva placidamente con la testa poggiata al suo petto…
Quella notte era stata una delle più belle da quando stavano insieme, avevano fatto l’amore per la prima volta ed era stato tutto così intenso e magico, l’averla potuta stringere e fare sua completamente, l’aveva reso l’uomo più felice del mondo…
Quella notta avevano unito tutto ciò che tra due persone si può unire, corpo e anima ormai intrecciati tra loro…
Insieme si erano lasciati guidare dalla passione e dal loro amore e avevano superato quel limite d’intimità a cui non avevano mai pensato, ora erano completi, entrambi come due pezzi di un puzzle senza l’altro non erano nulla…
Abbracciati, si erano addormentati esausti fino a quando Marzio non si era svegliato ed era rimasto a contemplare l’angelo biondo che gli era accanto, i suoi capelli sparsi sul cuscino e sul volto uno splendido sorriso.

“ Chissà magari sognava qualcosa di bello “ Pensava lui.

La teneva stretta quasi avesse paura che lei scomparisse, però quella era la realtà e lei… La sua unica ragione di vita era lì e non sarebbe andata da nessuna parte… Era lì e nessuno l’avrebbe portata via… Lei era tutto il suo mondo e lo sarebbe stato per sempre…


“Lei lo specchio dove tornerai
Dove ti riconoscerai
Semplicemente come sei, esattamente
Uguale a lei…“

Spesso Marzio si fermava a pensare di vivere un sogno dove lui era un poveraccio che aveva incontrato una splendida principessa che, con il suo altruismo, l’aveva salvato dandogli quella seconda opportunità che gli avevano sempre negato…
Lei era così pura, limpida e lui non poteva pensare a quanto fosse cambiato da quando l’aveva incrociata… Da rocchettaro bello e impossibile, arrogante e viziato si era trasformato in un “Principe Azzurro” come lo definiva lei…

- Si, tu sei il mio principe - Gli diceva ogni volta.
- Ahahahah, io? Non ho nulla che possa somigliare a ciò che può essere un principe.. -
- Oh ma non è vero!! - Aveva detto imbronciata - Tu dovresti aver più fiducia in te stesso e non essere così catastrofico -
- Catastrofico? Uhm solo realista -
- Oh si, come no, realista! Ma sentitelo!! -
- Cosa c’è?? - Lui a stento tratteneva le risate..
- No no, hai ragione… Ma quasi quasi mi verrebbe da ridere per quel che dici - Ora anche lei rischiava di scoppiare a ridere da un momento all’altro.
- Ah si? - Le disse mentre l’afferrava per farle il solletico.
- Ahahaha dai Marzio, smettila ahahaha o mi tocca dire alle tue fan che sei diventato un romanticone smielato ahahaha -
- Oh tu non oserai - Ora la sfidava divertito.
- Ahahahaha vogliamo scommettere? -

Quanto quelle parole erano vere… Insieme con lei aveva scoperto l’amore e il significato di amare… Lei era radicata dentro di lui e niente e nessuno avrebbe cambiato questa cosa, nulla, nemmeno la morte… Lei gli era stata accanto per sostenerlo, amarlo, aiutarlo, per essere la sua forza, la sua ancora giorno dopo giorno… Già, tutti i giorni.. fino a…


I suoi pensieri furono interrotti dalla fine di quella dolce melodia che anni prima aveva composto per lei… Era tornato alla realtà, in macchina con le sue rose mentre correva da lei…
Arrivò a destinazione dopo circa quindici minuti, parcheggiò l’auto sul ciglio della strada e con i fiori si avviò lungo il vialetto, pochi passi e avrebbe potuto parlarle…
In quella grande distesa verde sembrava non esserci nessuno fino a quando da lontano non scorse qualcuno a lui familiare che gli si avvicinò…

- Ciao Marzio – Le aveva detto la ragazza.
- Ciao Rea - Rispose Marzio, un saluto semplice ma nello stesso momento quasi di ringraziamento.

Rea, la migliore amica di Bunny, non aveva mai smesso di sostenere l’amica nel bene e nel male. Le due ragazze se viste dall’esterno sembravano non sopportarsi ma erano così che si dimostravano affetto, quell’affetto quasi fraterno, sempre unite per una giusta causa, sempre unite con la loro semplicità…

- Sei venuto a trovarla? - La semplice domanda di lei.
- Già, vedo anche tu - La semplice risposta di lui.
- Già! Mi mancava quella testona - Fece un gran sospiro - Ora vado.. Vi lascio soli.. Ciao Marzio a presto! -
- Ciao Rea, a presto! -

Entrambi ripresero il loro cammino nelle opposte direzioni, Marzio camminò ancora per un po’ e raggiunse in poco la collina con il grande platano, dove lui e la sua Bunny se ne restavano per ore a osservare il paesaggio o semplicemente per restare fuori dal mondo…
A Piccoli passi si avvicinò, accanto all’enorme albero si eregeva un piccolo monumento di marmo che lui sfiorò con le dita quasi a volerlo accarezzare, posò le rose accanto ad esso e velocemente lesse l’iscrizione…

“Dolce e Romantica, Forte e Coraggiosa”
“Bunny Tsukino”
“30-06-1980 - 06-03 2005”
“La cosa più difficile al mondo è amare e lasciarsi amare”


- Ciao piccola testolina buffa - Un piccolo sussurro.

La sua testolina buffa era, purtroppo, scomparsa dieci anni prima a causa di un terribile tumore, che l’aveva consumata pian piano ma che non le aveva mai tolto la voglia di vivere e il suo sorriso, che la distingueva…
Da quel giorno in cui la loro favola fu spezzata, Marzio era quasi tornato quello di prima, fino a quando qualcosa dentro di lui gli aveva detto di non smettere di lottare, di non distruggere tutto quello che Bunny aveva fatto per lui e, così, aveva riposto in un angolo il suo dolore e messa da parte la sua carriera musicale si era iscritto a medicina, pronto per diventare il miglior oncologo del paese e poter curare tutte quelle persone che soffrivano come aveva sofferto la sua Bunny…

- Mi sei mancata tesoro io è vero sono qui tutti i giorni… Ma lo sai… Non riesco a star senza di te… - Disse ironico.

Ogni giorno Marzio si recava lì, dove l’avevano seppellita e passava ore a parlarle di tutto…

- Sai, oggi è stata un’altra giornataccia e poi tutte quelle infermiere fastidiose… Se fossi stata qui, mi avresti, di sicuro, fatto una scenata di gelosia… Ahahaha… Era proprio il tuo punto debole ma ho sempre adorato anche questo tuo lato - Si fermò un attimo, sospirò e poi riprese - Mia dolce Bunny i giorni senza di te sono sempre un inferno ma ce la sto mettendo tutta per mantenere la promessa che ti ho fatto… Non mi abbatterò mai e sarò forte per entrambi, non sarò mai come te ma sto provando a esserlo… - Po si alzò - Oggi non posso restare molto, perdonami, tornerò domani… Ti amo Bunny, per sempre, oltre l’infinito e per tutta l’eternità… - Così dicendo riprese il sentiero ma dopo pochi passi si fermò, guardò di nuovo verso la collina e sussurrò piano - Grazie amore mio per avermi insegnato ad amare - E con queste parole si avviò lungo il sentiero che riconduceva all’auto ma che, per lui, riconduceva verso un nuovo giorno dove avrebbe lottato con tutte le sue forze per sopravvivere senza di lei…


   
 
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