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Autore: Krixi19    29/07/2012    6 recensioni
Raccolta su pressoché tutti i pairing della generazione intermedia, canon, fanon e crack. Ogni capitolo è autoconclusivo e tratterà di un determinato pairing. Troverete drabble, flash e oneshot, che affrontano temi diversi con generi diversi.
Vi invito a dare un'occhiata al primo capitolo, che è un capitolo indice, in cui troverete l'elenco completo delle storie, con pairing, generi e avvertimenti. In questo modo sarà più facile per voi leggere quello che vi interessa e farvi un'idea dei vari contenuti.
Spero vi piaccia.
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Affetta da Shipping compulsivo, partecipo all'iniziativa del forum « Collection of Starlight, » said Mr Fanfiction Contest.
[Il capitolo #2: Simply Unexpected Unpredictability (Fred/Hermione) si è classificato primo (70,75/75) al contest "Raccontami il tuo OTP" giudicato da SeveraBartySha sul forum di EFP]
[Il capitolo #5. Quidditch (Katie Bell/Roger Davies) si è classificato quarto (49,80/50) al contest "Crack Festival" indetto da Saramichy sul forum di EFP]
Genere: Commedia, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti, Contesto generale/vago
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Pairing: Little Star – Fred Weasley/Astoria Greengrass

Avvertimenti: Oneshot

Prompt: “Lei rise. E lui pensò che non c’era lavoro più importante, più gratificante, che riuscire a farla ridere ancora.” (H. Simonson)

Genere: Sentimentale, Romantico, Introspettivo

Contesto: PoA

 

 

 

#7: Noia

 

Se c’era una cosa che Fred Weasley detestava era la noia. La schivava come se fosse il vaiolo di drago. Quindi, girava al largo da tutti quei posti che notoriamente erano noiosi: la biblioteca, i musei, la sala comune in periodo d’esami, e molti altri posti a cui si rifiutava anche solo di pensare. Non solo, girava al largo anche dalle persone noiose e dalle persone che si annoiano, perché se c’era una cosa che Fred sapeva era che la noia poteva essere contagiosa. E guai, guai, ad annoiare Fred Weasley.

Quel giorno però successe qualcosa di strano.

Stava tornando da uno degli allenamenti di Quidditch meglio riusciti della storia dei Grifondoro, quando la notò. C’era una ragazza – una ragazza piuttosto carina, a dirla tutta – seduta sulla riva del lago, i piedi ammollo, l’aria visibilmente annoiata. E, inspiegabilmente, i piedi l’avevano portato accanto a lei, mentre le orecchie avevano ignorato l’esclamazione sorpresa del suo gemello.

«Cosa ci fa una ragazza così carina seduta tutta sola soletta in una così bella giornata?» esordì lui. Certo, non era stato uno dei suoi esordi migliori, ma non si aspettava certo che lei l’avrebbe guardato con aria di sufficienza.

«Mi limito ad esistere» rispose lei, guardandolo con aria annoiata per meno di mezzo secondo, per poi tornare a posare lo sguardo sulla superficie del lago, lievemente increspata dalla brezza primaverile.

Fred avrebbe dovuto capire che c’era qualcosa che non quadrava, se lo sguardo annoiato di lei non l’aveva spinto a fuggire a gambe levate. Però era davvero carina. E lui era totalmente libero, quindi che male c’era?

«Sembra piuttosto noioso» disse sedendole accanto, senza chiedere il permesso.

«Che fai?» chiese lei, osservandolo incuriosita.

Fred sorrise per l’aver provocato finalmente in lei una reazione; poi parve rifletterci su. «Com’è che avevi detto?» chiese. «Ah, già. Mi limito ad esistere anche io».

La ragazza incurvò leggermente un angolo della bocca all’insù, impercettibilmente, poi tornò a portare l’attenzione sul lago.

«Allora» disse Fred, dopo qualche istante. «Com’è che ti chiami?»

«Di solito» disse lei, lentamente, «quando ci si limita ad esistere non si parla».

«Ah, sì? Non pensavo esistessero delle regole» rispose lui.

La ragazza si sciolse in un sorriso. «Certo che esistono. Anzi, credo ci sia un regolamento piuttosto ferreo in materia».

«Davvero?»

Lei annuì, muovendo leggermente i piedi sotto l’acqua. Lo sguardo di Fred fu catturato dal movimento.

«Ma è terribilmente noioso» si lamentò lui, ritrovandosi a pensare che i piedi di lei erano davvero graziosi. Graziosi... Era proprio una giornata strana se pensava una parola simile.

«Sei tu che hai deciso di limitarti ad esistere con me» gli fece notare lei.

«Farei di tutto con te» la provocò lui.

«Questa era dozzinale».

«Vero» scoppiò a ridere lui.

«E comunque stai infrangendo la regola numero uno» disse lei, mentre si scioglieva in un altro sorriso.

«Sai, non sono proprio uno che rispetta le regole» disse Fred, sorridendole sghembo.

Lei distolse lo sguardo, ma lui poté notare che le guance erano leggermente più rosee. Ovviamente, il suo sorriso andò ad ampliarsi.

«Così» disse lui dopo qualche istante, «il tuo nome non me lo vuoi dire?»

Lei sbuffò. «Ma tu zitto non riesci a starci?»

«No. È terribilmente noioso, sai?»

«E immagino che non mi lascerai in pace finché non te lo dico, giusto?» osservò lei, posando i suoi occhi verdi su di lui, fissandoli nei suoi.

«Già. Anche se dubito che tu voglia essere lasciata in pace da me» disse lui, il suo solito sorriso sghembo stampato sul volto.

Di nuovo, Fred poté osservare le guance di lei assumere più colore, mentre distoglieva lo sguardo.

«Astoria» mormorò impercettibilmente.

«Come?» chiese lui.

«Astoria, mi chiamo Astoria» ripeté lei, studiando le increspature che i suoi piedi provocavano sull’acqua.

«Astoria» disse Fred, come assaporando il suo nome. «Che nome strano» commentò poi, scoppiando a ridere.

Astoria gli diede una leggera spinta sul braccio, senza poter impedire ad un sorriso di solcarle il volto. «Ah, perché Fred Weasley è meglio!» esclamò. «O George, se sei quell’altro».

«Ah, ma allora sai chi sono» osservò lui, compiaciuto. «Ovvio, un tipo bello e affascinante come me non passa certo inosservato».

«Sei un po’ pieno di te, sai?»

«Un po’. Ma non troppo» ammise lui, sorridendo divertito. «E comunque... io sono Fred, avresti dovuto capirlo».

«Capirlo? E da cosa?» chiese lei, guardandolo confusa.

«Semplice. Io sono il più bello dei due».

Lei rise. E lui pensò che non c’era lavoro più importante, più gratificante, che riuscire a farla ridere ancora.

 

 


                                      

Questa storia è dedicata a Bessie, che ha inventato questo pairing – che dà tantissima ispirazione.

Anche io sono contenta di averti conosciuta.

 

 

Oggi è l’anniversario di Bessie e lei mi ha scritto una cosa dolcissima, alla quale non sapevo bene come rispondere. Quindi, ho deciso che le avrei scritto una Fred/Astoria, così, su due piedi, spinta dall’emozione che mi ha provocato leggere quelle poche righe. Non so cosa ne uscirà, spero qualcosa di decente.

Questo è quello che ho scritto prima di cominciare a scrivere questa shot; e beh, spero di essere davvero riuscita a scrivere qualcosa di carino.
Come sa chi mi conosce, io amo alla follia Fred, tuttavia ho sempre evitato di scrivere dal suo pov per paura di trasfigurarlo... Quindi, mi fate sapere che ne pensate? Se ho combinato un pasticcio, ditemelo nella maniera più assoluta.
Altra cosa sul prompt/citazione: la prima volta che l'ho letta, ho pensato subito a Fred e me la sono segnata sul mio quadernino dell'ispirazione in attesa del momento in cui l'avrei usata, così oggi, rileggendola, l'ho trovata incredibilmente adatta e ho deciso di utilizzarla. Questo discorso potevo risparmiarmelo - non credo vi interessi più di tanto - era per dire che anche questa volta il prompt - ma sarebbe meglio dire la citazione - è stata una mia scelta.

 

[Questa storia partecipa al contest Fred & Astoria – L’incontro]

Crack, fanon o canon? Slash, Het, Threesome?
GOD SAVE THE SHIP!
I ♥ Shipping è un'idea del « Collection of Starlight, » said Mr Fanfiction Contest, « since 01.06.08 »

   
 
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