Prompt -biscotti al cioccolato- dato dalla mia meravigliosa onee-chan, a cui dedico come sempre la storiella. Ti voglio bene tesoro, grazie per tutto.

 

Come biscotti al cioccolato

Piccole goccioline di condensa si erano formate sul grande specchio del bagno e continuavano la loro discesa lentamente. Un Hiroki incantato seguì con lo sguardo una di esse, che sembrava essere rimasta intrappolata tra una delle ciocche di capelli del riflesso del suo ragazzo. Non avrebbe alzato la mano per vedere se era veramente lì: sarebbe rimasta dolorosamente ferma sul bordo della vasca. Per quel giorno aveva subìto abbastanza sconfitte.
Anche se la tentazione era così forte...
“Hiro-san.” soffiò Nowaki sul suo collo, mentre con una sottile spugna umida gli lavava la schiena e gli ricordava che alla fine aveva ceduto: il fantastico weekend romantico organizzato dalla "Nowaki Production" -così aveva scritto il moro sul programma dettagliato che gli aveva fatto trovare la sera prima sul tavolo- era appena iniziato e lui non voleva far altro che sprofondare dalla vergogna.
Sì, tra le braccia di Nowaki, magari.
Un verso compiaciuto uscì dalle sue labbra quando il moro accarezzò la sua pelle con un movimento circolare particolarmente piacevole, in risposta alla sua richiesta di attenzione.
Dall'altra parte, un Nowaki decisamente su di giri si godeva una delle pochissime vittorie che si era conquistato in tutti quegli anni di convivenza e cercava di imprimere ogni dettaglio del suo Hiro-san nella mente. Ripeté più volte lo stesso movimento sfregando la pelle del castano e cominciò a raccontare la sua giornata. Era consapevole che il suo coinquilino non lo stava davvero ascoltando, distratto da altro -da lui-.
E per una volta non se la prese.
Stava quasi per lanciarsi in un dettagliato resoconto dell'ultima malefatta di Rima, una bambina della clinica che non faceva altro che infastidire le infermiere con domande inopportune, che si accorse di una cosa e smise di parlare.
Hiro-san aveva due carine e irresistibili voglie marroni al centro della schiena.
Prima che il castano si accorgesse del silenzio improvviso sceso nella stanza, Nowaki si abbassò quel tanto che bastava per leccare e mordicchiare la pelle scura.
“Nowaki! Che diavol-” si indignò l'aiutante professore di lettere.
“Mmh. Come due biscotti al cioccolato...” sussurrò l'altro in risposta.
“Che stai blaterando?”
“Le tue voglie, qui. Sembrano due biscotti al cioccolato.”
In preda all'imbarazzo più totale, Hiroki si alzò dalla vasca rovesciando gran parte dell'acqua sul pavimento di mattonelle blu e schizzò fuori dal bagno.
L'ultima immagine che Nowaki ebbe del suo ragazzo fu il suo fondoschiena bagnato che spariva dietro la porta sbattuta con forza.


Grazie a tutti per aver letto e se pensate che ne valga il tempo lasciatemi pure il vostro parere: positivo o negativo che sia mi farà piacere.
Alla prossima,
,lynch.