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Autore: Eliessa    30/07/2012    1 recensioni
Elena e Marco Argenti e Davide Castelli. Tre persone, una sola famiglia.
Ma un arrivo improvviso ribalta la felicità, l’amore e la stabilità di quella famiglia.
Elena non è così forte come pensava di essere.
Marco le sta accanto, è una delle poche persone che riesce tutt’ora a starle accanto.
Davide è arrabbiato con sé stesso. Un passato che si rifà vivo dopo 25 anni, un passato che non sapeva di avere. Un passato estraneo a lui ed a chi gli sta accanto.
Una vita da affrontare.
Cosa ne sarà di Elena e Davide? Riusciranno a superare l’ennesimo ostacolo?
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1.
PROPOSTE E RITORNI

 

 


Era un freddo pomeriggio di febbraio quando Elena era a casa con suo fratello Marco ad aspettare che Davide tornasse dalla Procura.
Finalmente erano riusciti a ritrovarsi, erano di nuovo una coppia e questa volta non erano clandestini, ma potevano vivere la loro relazione alla luce del sole.
Davide e Silvia erano ormai divorziati a tutti gli effetti, quindi Elena poteva coronare il suo sogno di diventare la signora Castelli quando voleva.
Oramai non c’era più niente a dividerli. Insieme avevano superato innumerevoli ostacoli come: l’arrivo improvviso di Silvia, l’operazione di Davide, il divorzio che la donna non voleva concedere, il suo tentato suicido che per fortuna Elena stessa era riuscita ad evitare, e tutto ciò solo grazie alla sola forza dell’amore.
Così Elena quella sera decise di fargli la proposta di matrimonio. Si, dovrebbe essere l’uomo a farla, ma lei non andava a vedere questi dettagli.
Ma quel pomeriggio del 16 febbraio qualcosa cambiò.
Erano le 18 quando il telefono in casa Argenti squillò ed a rispondere fu Marco.
Dall’altra parte del telefono c’era Luca che cercava Elena. Il motivo della chiamata? Luca non trovava un fascicolo.
Solita storia. Storia di tutti i giorni. Sempre meglio questo che essere chiamata per andare a risolvere un caso di omicidio.
 
-Marco, non è che mi daresti una mano per la cena di questa sera?- chiese Elena al fratello.
-Si, certo. Senti.- continuò il fratello dopo qualche attimo di silenzio. –Questa sera non ci sarò.-
-Come? Che… Perché non rimani?- chiese Elena. Nonostante quello doveva essere un momento intimo tra lei ed il compagno, necessitava della presenza del fratello. Lo voleva. Marco per Elena era tutto. Tutto ciò che lei voleva, un amico, un confidente, una persona con cui sfogarsi. Marco era il suo tutto.
-Perché è un momento vostro Ele, devo farmi da parti, ma sul serio.-
-Che… che vuoi dire?- chiese Elena preoccupata.
-Che è meglio se mi cerco una casa piccola per me. Lavoro, sono indipendente, ed io non posso continuare a fare il fratello rompiscatole invadente.-
-Marco questa è casa tua!-
-Lo so Ele, lo so, ma non mi va di rimanere. Insomma dopo quello che avete passato tu e Davide vi meritate di stare un po’ da soli. Mi sento di troppo, ecco. Avete bisogno della vostra intimità.-
-Ma la smetti fratellone?- disse Elena scompigliandogli i suoi capelli ricci. –Tu non sei di troppo, non devi pensarlo. Tu sei solo mio fratello, il mio adorato fratellino.-
-Elena, sto parlando sul serio.-
-Anche io Marco. Noi siamo una famiglia, e ti ricordi quel giorno in cui siamo andati al Lago di Martignagno? Te lo ricordi?-
-Certo che me lo ricordo. Ci siamo andati due giorni dopo la morte dei nostri genitori.-
-E lì ti ho promesso di esserci sempre, che mi sarei presa cura di te.-
-Ma ora ho quasi 30 anni Ele. Ho una mia vita, tu la tua e…-
-Niente se e niente ma Marco. Non sei di certo tu che m’impedisci di avere la mia intimità. Non credo che tu ti sia mai accorto di quando faccio l’amore con Davide.-
-Elena!-
-Che c’è? Che ho detto?- disse la donna ridendo.
-Tienitele per te certe cose.- disse Marco.
-Questo è solo per farti capire che tu non potresti mai essere d’ostacolo tra me e Davide. Devo spiegarti queste cose?!-
-No, ho capito cosa intendi.- disse Marco sorridendole. –Almeno fammi rimanere chiuso in camera.-
-No, voglio che tu ci sia nel momento più importante per me. Forse per lui non sarà così importante e stupendo quanto per me, però...-
-E va bene Ele. Facciamo così iniziati a preparare che qui me la vedo io.-
-Ti ho mai detto che sei il migliore e che se non fossi mio fratello ti sposerei?-
-Preferisco rimanere tuo fratello, lascio a Davide questo onore.- disse Marco abbracciando la sorella mentre in casa rientrava il cognato.
-Quale onore lasci a me?- chiese Davide curioso.
-Onore… Mah niente, si parlava così.-
-Senti amore, perché non vai in camera a farti una doccia?- chiese Elena al fidanzato. –Questa sera ho in mente qualcosa di speciale.- continuò a dirgli accarezzandogli dolcemente la spalla.
-Uhm, la proposta sembra interessante.- rispose Davide baciando la donna.
-Non sai quanto.- replicò Elena.
-Dai, vai anche tu Ele.- la donna annuì e Marco rimase da solo nel salone a preparare una tavola a lume di candela. Una di quelle cenette romantiche che di solito organizza l’uomo per la propria donna, solo che in casa Argenti le cose erano diverse: a preparare il tutto era un fratello che avrebbe anche cenato con la coppietta.
Erano le 20, quando tutti e tre iniziarono ad accomodarsi a tavola.
-Sai, dovremmo farle più spesso queste cene.- disse Davide.
-Questa è una sera speciale.- ripose Elena.
-Perché?- chiese l’uomo.
-Perché questa sera davanti a Marco voglio chiederti di diventare mio marito. Oramai Silvia fa parte del passato e noi possiamo iniziare un futuro insieme. Il futuro che tanto sognavamo a Genova, ricordi?-
-Come potrei non ricordare, il nostro primo incontro fuori il tuo ufficio quando ti ho urtato e fatto cadere i fascicoli che avevi appena riordinato.-
-Si, in quel momento ho pesato seriamente di ucciderti.- rispose Elena sorridendogli. -Però non mi hai risposto. Accetti la proposta?-
-Beh si accetto perché vedi.- disse Davide estraendo un astuccio –Se non l’avessi fatti tu questa sera, l’avrei fatto io. Questo è per te.-
-Davide!- Elena rimase meravigliata nel vedere l’anello che il compagno le aveva appena regalato. Un anello semplice ma elegante, non vistoso e con una pietra sopra. –E’… è stupendo!-
-Lo so, qualcuno mi ha dato una dritta e devo dire che non ho avuto una cattiva idee a chiedere consiglio.- Elena dà un occhiata al fratello.
-Si, sono stato io. Chi ti conosce meglio di me?-
-Effettivamente.- rispose la sorella.
-Che vuoi dire che io non ti conosco?- chiese Davide con aria ironica.
-Beh è diverso. Un fratello ti vede crescere, un futuro marito ti conosce giorno per giorno.- Suonano al campanello.
-Hai ragione.- rispose Marco. –Apro io.-
-No, tranquillo, ci penso io.- disse subito Davide alzandosi dalla sedia e posando temporaneamente il tovagliolo di stoffa che aveva sulle gambe sul tavolo. Appena aprì la porta si trovò davanti una bella donna sui 25 anni, alta, magra, capelli castani lunghi con un ciuffo rivolto sul lato destro del volto, occhi castani. Una donna mai vista. Lì per lì pensava fosse un’amica di Marco, ma è pur vero che le conosceva tutte e questa non l’aveva mai vista.
-Desidera?- chiese Davide.
-Eh già, lei non mi conosce signor Castelli. Sono Giulietta. Giulietta Mirante.
   
 
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