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Autore: _Lou    31/07/2012    8 recensioni
- Harry, finalmente!- Erano circa le sette di sera quando Louis mi buttò le braccia al collo stringendomi più che poteva, ora mi avrebbe detto che con Eleanor era stato un inferno, che lei non aveva i miei occhi verdi, e che ad ogni ‘ ti amo’ detto pensava a me. Peccato che era sempre la stessa solfa, e non gli credevo più.
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I can’t change.



 <<  Se potessi afferrare i tuoi desideri
come quelli che al buio tu mi sussurravi
questa volta saprei farli volare più su.  
>>



Aveva detto che io e lui saremmo stati più importanti della band, dei manager, di Paul e le sue regole, delle fan, aveva promesso che tutto sarebbe cambiato e che la nostra relazione fosse stata finalmente pubblica. Eppure ora faceva la sua solita sfilata mano per mano con Eleanor, in televisione, mentre un giornalista di Mtv gli chiedeva quanto grande fosse il loro amore, e il mio pagliaccio allargava le braccia più che poteva.
Il loro amore però non era così grande quando Louis entrava nel mio letto, e continuava a sminuire ad ogni bacio che ci eravamo scambiati; il loro amore non esisteva, me l’ero preso io da molto tempo ormai. Però Louis non lo aveva capito, ogni volta diceva di ricambiare, ogni volta diceva che mi amava, e ogni mattina usciva dal mio letto per andare da Eleanor, ed io ogni giorno rimanevo solo in una casa che era troppo grande per me; e non mi rimaneva altro che farmi male. Era stupido, ma la solitudine in quelle ore lontano da lui mi opprimeva, e solo il sangue scivolarmi giù per il corpo mi faceva distrarre, la testa dolorante, o i lividi sulle gambe in un certo senso mi facevano bene. Avevo bevuto qualcosa come una bottiglia di vodka alla fragola, ed una al limone, mi sentivo morire, la testa pulsava ad un ritmo irregolare, e i miei occhi continuavano a chiudersi per poi riaprirsi dal dolore. Mugolai quando capii che ero steso sul pavimento, su una penna che mi si era conficcata nella schiena, cercai di toglierla, ma era inutile non ce la facevo. Le braccia e le gambe erano pesanti, e l’alcool mi aveva inebetito completamente. Non capivo cosa stesse succedendo, desideravo solo farla finita una volta per tutte; Louis avrebbe capito, si sarebbe finalmente sposato e avrebbe vissuto la sua vita normale insieme ad Eleanor. Io ero un essere umano in più, uno di quelli che se muoiono nessuno se ne accorge, ero uno scherzo di Dio o chissà cos’altro. La porta di casa si aprì,  da bravo stupido l’avevo lasciata aperta, e qualcuno entrò, forse un ladro, forse una fan impazzita. Sorrisi, all’idea di uno dei miei manager che cercava di spiegare il motivo della mia sbronza ad una ragazzina. 
- Harry, ma cosa?! – Una voce arrabbiata riempì l’intera stanza, era la voce calda di Zayn, perché era qui? Cercai di aprire almeno un occhio per accertarmi che fosse lui, ma persino le palpebre pesavano. Con uno sforzo e un mugolio riuscii a guardarlo in viso; aveva un’espressione corrucciata; lui sapeva di me e Louis, era stato lui a convincerci a ‘provare’, ma non sapeva del mio dolore, non sapeva cosa si provava a vedere il proprio ragazzo fingere ogni giorno con uno scopettone malefico, no, non sapeva cosa significava veder il proprio cuore distruggersi in mille frammenti taglienti, ogni volta che quegli occhi blu guardavano lo scopettone con tutta quell’intensità, lui non poteva saperlo. Perrie non l’aveva mai tradito, o almeno non ancora; e soprattutto Perrie non era un uomo. Una volta che riuscii ad aprire gli occhi mi ritrovai in braccio a lui, mentre cercava in malo modo di posarmi sul letto; sbuffavo mentre lui si prendeva cura di me quasi fosse un dottore. E non lo faceva perché cantavamo insieme o perché avrebbe vinto un bonus, lo faceva perché era mio amico, e l’amicizia era forse l’unica cosa che poteva portarmi via da questo giro viziato; anzi l’unica cosa che poteva salvarmi era Louis.
-  Sbrigati a lavarti, avevi promesso che mi accompagnavi.- Continuò con tono duro, dove dovevo scortarlo? Lo guardai male, non riuscivo a tenere gli occhi aperti figuriamoci ad alzarmi, lui sbuffò e mi caricò in spalla. Sapevo che non era un bel segno, mi buttò in malo modo nella vasca, per poi buttarmi l’acqua addosso sebbene io avessi ancora i vestiti, sbuffai di mal’umore. E tutto ad un tratto la stanchezza cronica sembrò svanire, stupido Zayn.
-  Idiota, l’acqua è congelata!- Urlai quasi arrabbiato, quasi perché nessun altro avrebbe fatto una cosa del genere per me, nessun altro tranne Louis che ora era troppo occupato a starsene con la sua bella quanto finta fidanzata. Iniziai a spogliarmi e poi decisi a lavarmi, mentre il moro mi aspettava in cucina. L’acqua quasi bollente sfiorava a perfezione i miei muscoli, quasi scottandoli. Per ordine dei manager in quest’ultimo mese dovetti fare un sacco di palestra, di corse, di muscoli, e di sfide. Per me non cambiava molto, o con la pancia o senza ero il solito problematico con una vita fra la merda e il paradiso. Uscii presto, e misi i primi vestiti che trovai, tra le mani mi capitò una canotta a righe di Lou, la strinsi a me, come avrei voluto che sarebbe stato assieme a me. Zayn mi fece strada verso e sbuffando ci entrai, non sapendo ancora la destinazione.
- Scendi, bell’addormentato.- Mi svegliò il bel moro, lo guardai torvo e lo seguii in un enorme edificio dove facevano i tatuaggi. Un uomo sulla trentina, muscoloso, e alto, molto simile ad una montagna fu subito pronto ad accogliere Zayn, sembravano amici da tanto. Ci fu una breve presentazione, e presto lasciai il mio amico per andare da un altro uomo molto simile ad una montagna.
- Fate tatuaggi anche senza prenotazione?- Chiesi ad una bella ragazza che stava in segreteria, mi guardò maliziosa e poi urlò un nome, poco dopo uscì il presunto Bob, si parlarono e infine mi fece segno di poter entrare. Lo guardai sorridente.
- Cosa vuoi ragazzo?- Mi chiese curioso mentre disinfettava l’ago, fui subito intimorito da quell’arnese, ma poi presi un respiro l’avevo già fatto e non mi aveva fatto tanto male.
- Vorrei una scritta.-  Gli spiegai bene cosa volevo, e dopo un suo ghigno gli diedi il polso. Chiusi gli occhi, e l’ago penetrò la mia pelle candida. Cercai di non indurire anche se era difficile, ed era quasi come farsi tanti vaccini, uno dietro l’altro. Dopo circa quaranta minuti finì, e mi mise una benda sul nuovo tatuaggio, lo pagai ed andai da Zayn che probabilmente intuì già tutto.

- Harry, finalmente!- Erano circa le sette di sera quando Louis mi buttò le braccia al collo stringendomi più che poteva, ora mi avrebbe detto che con Eleanor era stato un inferno, che lei non aveva i miei occhi verdi, e che ad ogni ‘ ti amo’ detto pensava a me. Peccato che era sempre la stessa solfa, e non gli credevo più.
- Harry non mettermi il broncio.- Sussurrò prendendomi con i fianchi, non opposi resistenza era inutile, mi bloccò con il suo sguardo colorato da un perfetto blu corallo, sentii il respiro mancarmi, ed il cuore perse qualche battito.
- Ogni volta che ho detto ti amo ho pensato a te.- Mi sussurrò all’orecchio, sfiorandomi con le sue perfette e rosee labbra il collo; dei brividi mi percorsero tutto il corpo. Era giusto? Tagliarsi, farsi male, drogarsi e bere, solo per un amore sbagliato, un amore reso possibile solo da baci e bugie. Ghignai, lui se ne accorse, e mi strinse un po’ di più a sé, mi aggrappai alla sua schiena, senza lasciarlo andare, sorrise e mi accarezzò il capelli.
- Me lo dici ogni volta.- Sussurrò allontanandomi ancora inebetito dal suo inebriante profumo che mi riempì i polmoni, mi guardò sorpreso dalla mia reazione; di solito mi baciava e finivamo per fare l’amore.
-
OGNI VOLTA MI PROMETTI AMORE, ED AMORE NON E’ MAI.- Inizio ad urlare, probabilmente i ragazzi che vivevano a poca distanza da noi ci sentivano, ma non m’importava più di tanto. Volevo solo liberare la rabbia che da mesi ormai si era impadronita di me, e mi corrodeva dentro, ogni organo che trovava, il fegato, i polmoni, il cuore, ormai dentro di me non c’era più niente, ma solo vuoto, un deprimente e triste vuoto incolmabile. Cercava di avvicinarsi, di scusarsi, di promettere qualche altra falsità, ma basta, stavolta non ci avrei creduto.
- Io avevo un sogno, uno solo. E non è mai stato diventare famoso e incidere dischi, era poter dire a mia mamma ‘ lui è il mio fidanzato.’ Poter uscire con te mano per mano, come tu fai con Eleanor. Poterti baciare in un parco, sotto la pioggia dove facciamo la pace. Poter essere libero d’amarti, e invece
tu hai rovinato tutto, con i tuoi sotterfugi e bugie. Mi hai costretto a mesi di dolore, a serate buttate in una bottiglia di vodka, ed ora anche a questo.- Finii amaro continuando ad urlare, piano staccai la benda da polso con paura di farmi male, anche se al dolore ci ero abituato, ci aveva pensato Louis ad addestrarmi. Il castano indietreggiava sorpreso, mentre mi guardava sconvolto, come se non sapesse quanto io soffrissi. Prese il polso, e lesse con avidità ogni singola frase per poi ghignare. ‘ I can’t change.’ Ed era vero, anche se volevo non potevo cambiare il mio essere, potevo solo nasconderlo sebbene ciò mi  distruggeva. Non facevo altro che sorridere davanti i fan e alle interviste dicendo quanto fossi felice,  mai detta cazzata più grande. In meno di una giornata mi ritrovavo a dire ‘ sono felice’ più di cento volte, e mai una volta che fosse vero. Lou abbassò lo sguardo, si diete un colpo in testa, e poi si avvicinò sorridente.
-  Pensi che per me sia facile? Mia mamma che mi dice di sposare una persona che io in realtà odio, una band che deve mantenere la propria identità, e lotte continue contro tutti per poterti dare un  abbraccio in un intervista. Cazzo, Harry. Anche io soffro, anche io mi sto distruggendo, ma non mi faccio tatuare la pelle, non mi scaravento contro i muri, e non mi taglio le braccia; soffro e sto zitto, perché per ora viviamo in un mondo dove non si può ancora parlare. E ciò non cambierà domani, nessuno si batterà mai per i gay, e tantomeno lo faremo noi. Siamo destinati ad amarci in confini ben definiti, e non è colpa nostra. Non voglio che tu stia così male, ed è da due anni che cerco di far tutto per far si che a te non arrivino gli aggiornamenti su twitter o giornali su noi due. Ti ho sempre protetto, e tutte le volte che ti ho detto
ti amo non ho mai mentito. Ed è vero, poter essere noi solo in questa camera da letto è angosciante, triste, ed ingiusto, ma questo è il mio prezzo da pagare per avere le tue labbra, per svegliarmi e trovarti avvinghiato a me, per abbracciarti quando sei triste; questo è il nostro prezzo da pagare per amarci. Non è colpa nostra, la colpa non è di nessuno, tantomeno del mondo che è ingiusto. Siamo così, e se vogliamo continuare ad amarci io devo giocare a fare l’etero, e tu devi stare zitto davanti le telecamere; ma quando sei con me sfogati piccolo mio, dì tutto ciò che ti tieni dentro, io sarò sempre pronto ad accoglierti, a darti ragione e a combattere per te. Sono il tuo porto sicuro non un nemico.- Sussurrò infine cercando d’avvicinarsi a me, me  ne stavo per terra rannicchiato tra me e me sconvolto.  Louis non mi aveva mai tradito, era sempre stato con me, ma silenziosamente ed io non lo sapevo, lo guardai stupito e lui mi baciò delicatamente.
- Non è solo la tua guerra, è la nostra guerra. – Mi sussurrò poco prima di addormentarmi, mentre mi accarezzava i capelli , sorrisi. Forse stavolta era sincero, e forse aveva anche ragione. Stavamo combattendo la nostra guerra, che prima o poi avremmo vinto senza il dovere di cambiare.


Angolome
: Ok, questa è la mia seconda OS sul fandom Larry, ed è anche molto diversa dalla prima. E’ – come avrete capito- ispirata al nuovo tatuaggio di Harry che mi ha fatto pensare molto, probabilmente e per Louis, o probabilmente per tutto il mondo della musica in generale. Non so. Nella prima parte Harry e come disperato, e soprattutto si sente solo, mentre alla fine ha scoperto che in questi due mesi non è mai stato solo, ma con lui c’è sempre stato il suo migliore amico, nonché ragazzo.
Ok, non ha né capo né coda,  ma spero vi sia piaciuta
.

Lisa.

  
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