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Autore: kresbiten    01/08/2012    8 recensioni
- Peter... com'è fare l'amore?- se era possibile, Charlotte arrossì ancora di più, ma osò fare questa domanda. Il ragazzo era a dir poco stupito, eppure, conosceva benissimo la risposta.
- Non lo so, Charlotte, non lo so. Io ho sempre fatto sesso, ma mai l'amore- le spostò una ciocca di capelli dalla fronte, sorridendo intenerito dalle sue guance rosse. La vide stringere le labbra e poi mordersele, sintomo che stesse per fare una delle sue domande-dalle-guance-rosse.
- Se... se lo facessi con me, cosa sarebbe, Peter?- il ragazzo si bloccò e rimase a bocca aperta per qualche secondo, per poi deglutire un paio di volte consecutivamente. Non si era mai posto questa domanda, ma si limitava a pensare che quel che faceva con quelle ragazze era solo per sfogare le sue ire represse, come le chiamava Charlotte. Era un modo per distrarsi, sfogare i suoi nervi e la sua astinenza. Solo sesso, niente affetto, amore o bene. Mentre Charlotte... si era limitato sempre a vederla come la sua piccolina, indifesa e preziosa migliore amica, che andava protetta; ma mai come una ragazza con cui fare altro.[...]
- Sarebbe amore, Charlotte. Io penso che sarebbe amore-
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Ringrazio EverLights per lo splendido banner e per l'enorme pazienza.




I pensieri sono un qualcosa di incalcolabile, migliai di parole messe una dopo l'altra, destinate a far scoppiare la testa.
In ogni millesimo di secondo della propria vita, l'uomo si imbatte in pensieri, anche inconsapevolmente.
E, a sua volta, anche i sogni sono pensieri; pensieri, desideri e paure di cui una persona non è esattamente cosciente.
I pensieri, però, si possono anche trasformare in confusione, in migliai di domande che fanno piangere, in questo caso.
Piangere o sorridere, questo è ciò che procurano i pensieri.
Pensieri... quei miliardi di parole che scorrono in un piccolo spazio chiamato testa, come se migliai di treni avessero deciso di intraprendere la stessa strada, lo stesso binario.
E poi ci sono quei pensieri in grado di farti sorridere e piangere nello stesso momento, mettendo in contrasto il cuore e la mente.
La mente che sorride.
Il cuore che piange.
Confusione.
E tutto ciò.. all'improvviso.
Era questo che stava accadendo a Charlotte, mentre se ne stava distesa sul letto con la testa a penzoloni e le gambe lungo il muro; a occhi aperti, mentre osservava il tetto bianco della sua camera, come se da un momento all'altro tutte le risposte di cui aveva bisogno sarebbero potute spuntare da lì.
Eppure la sua testa si trovava tutt'altra parte, in quel momento. Si trovava nel luogo dei ricordi, mentre sorrideva, rammentandoli.
Ricordi misti a immaginazione e sogni.
Pensare, pensare, pensare.
Ricordare e immaginare. Immaginare e ricordare.
Anche se, questa volta, non c'erano molte diferenze tra i ricordi e l'immaginazione. Tutto quel che voleva c'era già stato; solo che adesso non c'era più.

I suoi abbracci, le sue carezze, le sue braccia calde che la stringevano durante le crisi, le sue dita che le asciugavano le lacrime ogni qual volta piangeva, le parole sussurrate che la consolavano e la facevano sentire la persona più fortunata del mondo.
E adesso tutto questo non c'era più.
Adesso lui non c'era più.
E lui... lui era sempre stato tutto.
Il sole intorno a cui girava, inconsapevolmente.
L'ossigeno che la faceva respirare.
La luce che le illuminava la strada buia su cui si trovava.
Il suo porto sicuro.
Ma allora... ma allora era vero?
Allora poteva, davvero, rivolgere quelle due parole a lui?
E, allora, perchè adesso sentiva l'odio nascere dentro di sè?
Come potevano due sentimenti opposti affiancarsi così pacificamente? Come potevano collaborare all'interno di un solo cuore? All'interno di una sola mente? Come potevano concentrarsi insieme in ogni singola lacrima?
Perchè il cuore ama e piange.
Mentre la mente odia e sorride.
Era davvero possibile?
Poteva amare ogni singolo istante passato con lui, ma al tempo stesso odiarlo?
Poteva amare i suoi occhi chiari e odiarli al tempo stesso?
Poteva buttare tutto al vento, come se niente fosse stato? Come se non avesse mai condiviso i momenti più belli della sua vita con lui?
Ma allora perchè sprecava tempo e non veniva a bussare quel maledetto citofono, pregandola di scendere e confessandole quelle due parole che lei tanto desiderava ascoltare?
Perchè sprecava tempo?
Tutta questione di attimi, di tempo che passa.
Perchè il tempo passa e non torna indietro.
Il tempo passa e quello sprecato non tornerà mai indietro
Il tempo passa, indifferentemente dai propri desideri.
Il tempo passa e lui non era con lei.
Non stavolta.
Lui non c'era più e lei...
E lei aveva bisogno di lui.









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Ommioddio, sto per avere un infarto.
Ho il cuore che batte a mille per quanto sono agitata.
Questa è la mia prima originale, nonostante io abbia già scritto, ma cose totalmente diverse.
Non so che dire, quindi mi limito a "parlare" di questo prologo. 
Lo so, sembra un pò complesso e si capisce poco e nulla, ma la storia non sarà così. Questo pezzo è solo una... tappa importante che i nostri protagonisti affronteranno e... chissà se la supereranno oppure no.
Sarà tutto da vedere e spero che voi lo facciate insieme a me.
Spero che, anche se complesso, vi sia piaciuto e che vi abbia giusto un pò incuriosite.
Amo questi personaggi come se fossero figli miei e spero-di nuovo- che li amerete anche voi.
Il primo capitolo arriva la settimana prossima e, beh, non vedo l'ora.
Grazie a tutte per avermi prestato la vostra attenzione.
Ah, e vorrei ringraziare e dedicare questo prologo a quella rompiscatole della mia migliore amica che è nervosa e mi ha fatto una scenata affinchè trovassi il coraggio di postare. Se vi farà schifo, date la colpa a lei lol
Poi ringrazio Giustina, che ha letto il prologo e i primi capitoli in anteprima e mi ha dato consigli.
Spero di risentirci la prossima settimana.
O, casomai, anche sul mio GRUPPO FACEBOOK o PROFILO TWITTER
Un bacione,
Mary xx




   
 
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