Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: Laura00    01/08/2012    0 recensioni
Ci sono altri due tipi di mondi oltre al nostro.
Il primo è il mondo degli angeli, sulle nuvole, di cui Asastra, una ragazza di 16 anni ne fa' parte. Il suo desiderio era vincere, ma grazie ad un demone, Ailen, capisce che demoni e angeli sono allo stesso equilibrio. Il secondo mondo, è proprio quello dei demoni.
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Due mondi diversi

Asastra correva lungo il bosco. Non si vedeva quasi niente. Solo il fruscio delle piante muoversi dietro e davanti a lei. Si fermò. Il suo cuore batteva a mille e i suoi occhi nonostante fossero stanchi erano spalancati dalla paura. Un altro movimento di piante e cadde a terra vedendo solamente un nero intenso.
Si svegliò di soprassalto.
- Era solo un sogno - si disse tra se e se.
Qualcuno aprì bruscamente la porta
- Chi sei? - chiese con voce rauca.
- Il mio nome è Asastra - esclamò.
Lui era un demone. Un ragazzo biondo con gli occhi scuri e un enorme cicatrice che partiva dalla fronte e scendeva sull'occhio verso la guancia.
- Se non mi dici chi ha tradito il capo, sarò costretto ad ucciderti - disse, prendendo la spada.
- Tradito il capo? - continuò Asastra.
Il ragazzo rise e dopo aver ritirato l'arma esclamò: - Stò scherzando, ti pare che ucciderei una bella ragazza come te? -
- ..Grazie.. - disse un po' insicura.
- Sai.. ho fatto un incubo però sembrava così reale.. mi trovavo nel bosco, era buio, stavo correndo e ad un tratto io.. ho sentito un fruscio tra' le piante.. -
- ..Carino questo sogno.. - continuò lui.
- Credi che possa avverarsi? - domandò.
- No. Certo che no. Ti devo forse ricordare che viviamo nel mondo dei demoni? Qui è facile fare sogni brutti, specialmente se sei.. -
- un angelo - continuò la ragazza.
- Ora devo salutarti, è stato un piacere conoscerti -
- ..Ciao - concluse lei.
Asastra si avvicinò al muro dopo aver chiuso la porta.
- Ora che avete le ali potete portarmi il Sokkid -
- Certo -
- Allora? Che aspetti? Vai! -.
La prima e l'ultima erano voci grosse, la voce del capo.
"Cos'è il Sokkid?" si chiese la ragazza. Doveva uscire da quella stanza per capire qualcosa in più.
Aprì con cautela la porta e a passo svelto ma silenzioso cercò un angolo dove nascondersi per ascoltare. Davanti a lei, qualcosa si mosse. Aveva intravvisto solo un ombra. Restò immobile. Ad un tratto qualcuno li tappò la bocca e urlò: - C'è un intruso! -.
Asastra cercava di muoversi per liberarsi ma era inutile. Poi vennero una decina di demoni.
Ailen passò in mezzo a loro e quando fu' davanti vide lei. Asastra.
- La porterò nelle prigioni a bruciare - esclamò serio.
Il ragazzo che la teneva la spinse verso Ailen che la prese per un braccio e la portò giù per le scale.
Quando nessuno era in giro esclamò: - Che ci facevi li? -
- Io? cercavo di capire qualcosa di questo mondo! -
- Ora Cheir riferirà tutto al capo e tu sarai nei guai - disse molandoli il braccio con tono un po' sgarbato
- Me ne vado -
- Cosa? -
- Hai capito bene, me ne stò andando, tanto sono solo un intrusa come dice quello! -
- No.. non è così.. - continuò lui
- E allora? Cosa si fa'? C'è forse un altra via d'uscita a questo macello? -
- ..Charlie - disse sottovoce Ailen, poi continuò - Lui può aiutarci! -.
Prese una specie di telecomando e cliccò il numero tre. Charlie apparì di fronte a loro.
- Ci si rivede bellezza - disse voltandosi verso Asastra. Era il ragazzo che era entrato prima nella sua stanza.
- Vi serve il mio aiuto? -
- Purtroppo si - esclamò Ailen: - Devi aiutarla a fuggire da qui -.
- Come? - disse lei
- Lui sa il modo -.
Charlie li prese una mano e prima che scomparissero grazie ad un tasto magico, Asastra esclamò: - Un giorno forse, ci rivedremo Ailen -.
- Addio - aveva detto lui ma solo dopo che lei era andata via.
Asastra e Charlie erano sulla terra.
- Ehi.. ti va' di entrare in un bar qui vicino? - disse lui
- A me andrebbe ma non credi che ti vedrebbero con le ali? -
- Maledizione.. hai ragione tu -. Asastra sorrise. Quel ragazzo era simpatico, li sarebbe dispiaciuto andarsene e non rivederlo mai più. Dopotutto però, era il destino. Lei non viveva nel mondo dei demoni e sapeva che non c'è l'avrebbe mai fatta a viverci.
- Io devo andare Charlie, ma sappi che non smetterò mai di lottare, io non sarò mai contro il tuo mondo, e se vincerai o vincerò, non importa. E non importa neanche se sembreremo l'uno contro l'altra, perchè in fondo al nostro cuore, sappiamo bene che siamo amici, che non era stata nostra l'idea della guerra -. A quelle parole Charli taque, poi si avvicinò a testa bassa, li diede un bacio sulla guancia ed esclamò infine: - Io non ti dimenticherò Asastra e forse un giorno, ci rincontreremo in un mondo che si chiama semplicemente "terra" -.
Continua..







 

  
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