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Autore: Pletto_    01/08/2012    2 recensioni
Una breve FF su Bardak e sua moglie, Akira (in onore del maestro Toriyama) che scoprono di aspettare un secondo bambino. Spero vi piaccia.
"Vendicami figliolo, tu sei la luce della speranza..."
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Bardack, Goku, Radish
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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“Tesoro mi sento strana...” Akira venne verso di me con la mano davanti la bocca.
“Cosa vorresti dire?” mi alzai dalla poltrona per andarla ad aiutare “Ti vuoi sdraiare?”
“No, sto peggio se mi sdraio, Bardak, ho paura di essere incinta...” La guardai stupito... Un altro bambino, come avremmo fatto a mantenerlo, non siamo una famiglia ricca.
“So a cosa stai pensando...” si sedette in braccio a me.
“Come faremo?” la abbracciai.
“Ci riusciremo, un bambino è sempre una bella cosa”
“Non per noi sayan, e se nascesse con un livello di combattimento basso? Saremo costretti a vederlo partire, non sarei pronto...”
“Con questo tumulto generale preferirei vederlo andar via, piuttosto che costringerlo a schierarsi dalla parte di quel dittatore...”
Guardai l'orologio era ora di andare a prendere Radish a scuola, mi misi gli stivali e lo scouter verde. “Akira, vado a prendere Radish, tu riposati, glielo diremo insieme che aspetta un fratellino” le diedi un bacio e uscii di casa.

“Ciao papà!” mi corse in contro, fece un salto e mi atterrò in braccio, mi ritrovai sommerso dai suoi capelli lunghi fino ai polpacci. Radish fin da piccolo è stato sempre uguale a sua madre, una forza strepitosa per essere solo un bambino e un cuore d'oro, come la madre ha un'unica mania: i capelli.
“Ciao piccolo” lo feci scendere, non gli dissi niente riguardo i capelli che avevo in bocca, odiava le mie critiche riguardo i suoi lunghi e fluenti capelli. “Com'è andata a scuola?”
“Bene! Ho steso Nappa in un duello oggi!” mi disse tutto eccitato.
“Bravo ragazzo! Non farti mai più prendere in giro da quel ragazzino, solo perché è il figlio della guardia del re non si deve permettere di offenderti” gli scompigliai i capelli e gli sorrisi, poi proseguii “Forza andiamo a casa che io e la mamma abbiamo una cosa importante da dirti...”
“Facciamo una gara a chi vola più veloce?”
“Si” dissi prendendo il volo e lasciandolo indietro.
“Papà! Non vale non hai dato il via!” mi raggiunse con una velocità inaudita.
“Diventerà davvero forte mio figlio” pensai.

“Mamma siamo a casa!” si tolse la corazza e gli stivali.
“Vieni a sederti qui vicino la mamma...” mi tolsi gli stivali e li guardai, la mia bellissima famiglia, non potevo chiedere di meglio. Andai a sedermi vicino ad Akira, le presi la mano e iniziammo a parlare a Radish. “Ti ricordi che in questi giorni la mamma è stata un po' male?” iniziai io.
“C'era un motivo per cui stavo male...” prosegui lei, vidi la faccia di Radish cambiare espressione, gli stavamo confondendo troppo le idee, era molto confuso.
“Beh vedi tesoro, aspetti un fratellino o una sorellina...” le fece quel sorriso bellissimo che mi fece innamorare di lei. Quanto era bella.
“Quindi sei incinta?” chiese per ricevere un'ulteriore spiegazione. In quanto a intelligenza aveva preso da me, sorrisi pensando alla domanda stupida che aveva fatto.
“Si sono incinta tesoro...” si alzò e ci abbracciò, era felice di avere un fratellino o una sorellina.
“Se è una femmina, e spero che lo sia, la possiamo chiamare Seripa?” mi colpì questa domanda.
“Seripa? Come il mio ufficiale?” chiesi sbalordito.
“Si è anche la mia insegnante, le voglio bene”
“Va bene, dai adesso vai a lavarti che fra poco mangiamo...” Akira si girò verso di me “spero che sia maschio...”
“Perché?” le chiesi prendendola per i fianchi e mettendomela in braccio.
“Quella Seripa non la sopporto!” scoppiai a ridere e le diedi un bacio “Ti amo Akira!”

“Freezer sta diventando sempre più pericoloso...” osservò Akira guardando il cielo. Si accarezzò la pancia. “Questo ragazzo non vede l'ora di nascere” mi guardò e sorrise.
“Tutto suo papà...” la baciai con passione, quel giorno sarei dovuto partire per una missione sul pianeta Kanassa.
“Buongiorno mamma, buongiorno papà!” diede un bacio alla mamma e uno al pancione “Come stai Kakaroth?”
“Ben svegliato Radish! E' ora di andare a scuola figliolo, dovrai andarci da solo questa mattina” gli dissi dispiaciuto.
“Perché papà?”
“Devo andare a conquistare un pianeta, una missione semplice, stai tranquillo” gli scompigliai i capelli. “Ah Radish prima di andare via, prendi questo!” gli porsi un pacchettino.
“Uno scouter tutto mio?” disse felicissimo “E' uguale al tuo! Grazie papà!” mi abbracciò, indossò lo scouter e uscì di casa volando.
“Tesoro io vado” la salutai con un bacio lunghissimo, la baciai come se non l'avessi mai più rivista.
“Bardak, torna in fretta che ho paura che Kakaroth voglia vedere il suo bellissimo papà al più presto” mi sorrise, ogni volta che mi fa quel sorriso mi sciolgo.
“Torno in un battibaleno piccola” mi fece una carezza, passando la mano sopra la cicatrice sulla mia guancia.

“Dannati Kanassiani, mi hanno fatto venire un bernoccolo”
“Ahah il grande Bardak messo al tappeto da un alieno grande come una noce...”
“Non prendermi in giro Toma!”
“Bardak!”
“Dimmi Seripa..?” il suo tono di voce era triste e malinconico “Seripa che succede?”
Improvvisamente vidi un bambino piangere, era identico a me, vicino a lui c'erano dei dottori
“Ha un livello di combattimento bassissimo, lo spediremo sulla Terra, sono così deboli su quel pianeta...”
“Bardak! Hai capito? E' nato tuo figlio!”
“Kakaroth! Devo andare, Akira mi ucciderà se non arrivo subito”
Salii sulla navicella sperando di arrivare nel più breve tempo possibile per non subire l'ira di Akira.

Corsi per il corridoio del reparto maternità della struttura adibita ad ospedale, prima andai a vedere il mio bambino.
“Kakaroth...” sussurrai, era uguale a me in tutto e per tutto, anche per il livello di combattimento. Anch'io appena nato rasentavo lo zero “L'unica cosa che avrei voluto non cedervi”
Andai verso la sala parto. “Akira dovrebbe trovarsi ancora lì.” pensai.
“Bardak!”
“Chi è? Ah Paragas! Anche tu qui?”
“Eh si! E' nato il mio primogenito, dicono che ha un livello di combattimento altissimo, quasi impossibile da raggiungere anche per un sayan adulto.”
“Non vantarti troppo Paragas, mio figlio diventerà sicuramente più forte del tuo” pensai. “Adesso devo andare, sto cercando mia moglie...” lo salutai distrattamente.
Entrai nella sala parto, Akira era distesa sul letto, più mi avvicinavo e più notavo la posa innaturale in cui si trovava. “Non può essere...” sussurrai, incoraggiandomi.
“Akira...” le presi la mano, era gelida. “Non può essere” dissi a voce più alta. “Non... Non puoi avermi abbandonato...” piangevo, non riuscivo a fermarmi, aveva dato la sua vita per far nascere quel ragazzino di infimo livello... Perché Akira? Perché? Un bambino è sempre una cosa bella, l'hai detto tu ricordi? Perché mi hai abbandonato?
Le diedi l'ultimo bacio, e andai via. Ho un'altra missione, non posso abbandonare la mia squadra.

Di nuovo quelle visioni...
Questa volta un ragazzo, un guerriero dai capelli dorati... “Ma quello è... Kakaroth!”
“Vendicami figliolo, tu sei la luce della speranza, ti voglio bene figlio mio”

  
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