Secondo flash-aggiornamento, ossia una toccata e fuga come la precedente. Avrò tempo, un giorno o l'altro, di leggere e rispondere alle recensioni?
By the way, questa fic (flash come l'aggiornamento) partecipa ad un'iniziativa tanto carina quanto le capozze che l'hanno indetta che si chiama Maratona in piscina. Il prompt da seguire era Tekken, Hwoarang/Xiaoyu, "Guidi come un pazzo".
(Ho notato che hanno aggiunto l'opzione "Crack Pairing". Secondo voi ce lo devo mettere per una Hwoarang/Xiaoyu? :°D)
Detto questo, buona flash-lettura!

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Xiaoyu non sa cosa sia. Euforia. Confusione. Frenesia. Terrore. Quel rumore dentro l'anima che ti fa scoppiare il cuore. L'adrenalina che passa per tutto il corpo irrigidendo le dita.
Si aggrappa alla giacca di lui. La moto sfreccia, ma lei non sa dove. Attorno è tutto annebbiato e strano. Le luci dei lampioni sono code di fiamme, le persone sono fantasmi. Sono forme evanescenti che si sovrappongono e la stordiscono.
Le gira la testa, o forse sono gli altri che le girano intorno. Si stringe a lui ancora di più. Chiude gli occhi e rimangono solo il buio e quel rumore incessante e assordante dentro l'anima.
E poi, dal nulla, il silenzio.
Il motore si spegne. Hwoarang spinge il cavalletto e scende dalla moto. Lei no. Ha i pugni serrati, le braccia tese, i piedi radicati sulle pedane. Non riesce a muoversi. È l'agitazione, o forse la confusione, o l'eccitamento, o la tensione che la tengono ferma sulla sella.
Xiaoyu odia quella sella. Odia quella moto, odia le corse, e odia lui. Odia rifiutare un giro con la sua Harley-Davidson e trovarsi in sella dopo essere stata raggirata. Lui la provoca chiamandola cagasotto e cose così. Può darsi che lo faccia per spronarla, o forse solo per il gusto di innervosirla. Poi le promette che non andrà troppo veloce, e per un attimo le parole suonano più dolci, sincere, quasi. Xiaoyu lo sa che mente (è una cazzata, e lui le ripete sempre), ma è più forte di lei accettare, anche se la moto le fa paura da morire.
O forse è proprio quella paura il motivo del suo consenso. È violenta, la soffoca, la intorpidisce, le lacera il cuore, eppure (ed è strano, pensa lei), la rende viva come non mai.
“Guidi come un pazzo,” dice finalmente. O almeno così crede. Non è certa che la voce le sia uscita dalle labbra. Il frastuono dei clacson, della gente, del motore, del cuore è ancora lì a martellarle le orecchie.
Lui si appoggia coi gomiti sulla sella e arride. Basta solo quel sorriso storto a risponderle a tono. La sfotte, la giudica, e non smette di ridersela un po'. Ma c'è dell'altro che lei non sa, non se ne accorge perché ha le palpebre socchiuse, la testa china, la mano al cuore, ai seni, che si gonfiano e si ritirano, come un'onda, una risacca. Profuma di bosco e sa di caldo la sua pelle, come la sabbia sotto il sole, arrossata come il suo viso. Ha i capelli scarmigliati (alcuni ciuffi le sono usciti dai codini, le cadono sulla schiena, scivolano sulle guance). Le labbra sono dischiuse. Il cuore le batte al petto. È forte, impetuoso, concitato. È veloce.
Lui vorrebbe che fosse sempre così, che quel cuore non si calmasse mai. È per questo che la invita alle corse forsennate con la moto. È l'unico modo per generarle quelle emozioni, per sentirla ansimare come quando scopi con vigore una donna.
È l'unico modo per vederla innamorata di lui, anche se è una bugia e in realtà lo è di un altro.







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Prima o poi un unrequited love sarebbe uscito fuori con loro due. Il fandom lo vuole. Ed è sempre tanto angst un amore non corrisposto, anche con toni romantici come questo...
Non so ancora perché abbia scritto una cosa simile, ma ho voluto farlo. Doveva essere un'altra cosa, all'inizio, ma le dita sono andate da sé sulla tastiera. Forse era importante trattare anche questo aspetto dell'ipotetico amore tra Hwoarang e Xiaoyu.