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Autore: usemeholly    02/08/2012    2 recensioni
Quel vuoto che lo tormentava da anni svanì, perché Mark aveva ritrovato casa. E casa erano i Blink, casa era Tom.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mark Hoppus, Tom DeLonge
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cause this is home.
 
 
 
Mark amava suonare dal vivo.
Le sensazioni che provava  quando suonava e cantava davanti a milioni di persone erano impareggiabili. E poi ogni show, a modo suo, era fantastico. O almeno così la pensava il bassista
 
Non vedo l’ ora di salire sul palco pensò Mark con una punta d’ansia.
Era sempre così prima di un concerto: i minuti correvano lenti e lui cercava qualcosa da fare per ammazzare il tempo.
- Mark –
Il bassista sobbalzò quando sentì Tom chiamarlo ed entrare nel suo camerino. Indossava una maglia nera, pantaloni dell’ennesimo colore e il copricapo degli AVA che, il chitarrista si ostinava a chiamare “cappello da cuoco gotico”.
Tom si sedette davanti a lui e lo guardò negli occhi abbozzando un sorriso.
- sai,sono nervoso, Cazzo non sono mai stato così nervoso, sento che questo show sarà fantastico! Non pensavo che venisse così tanta gente. Insomma dopo così tanto tempo…però sono felice.-
Mark annuì divertito,gli era mancato il discorso pre-concerto per scaricare la tensione e per ammazzare il tempo.
In realtà gli era mancato tutto di Tom: il suo parlare a macchinetta sempre, l’accento particolare che lo faceva sorridere involontariamente,il modo in cui si tirava i capelli all’indietro, le battutine e il suo sorriso che poteva essere tanto malizioso quanto dolce e affettuoso. Semplicemente gli era mancato Tom, il suo migliore amico.
- ragazzi si va in scena – annunciò Travis affacciandosi nel camerino di Mark.
Mark prese il suo basso rosa e Tom la sua Gibson, si guardarono e sorrisero contemporaneamente.
Entrarono in scena con le urla dei fans in sottofondo e la voglia di scatenarsi e fare casino. Tom di tanto in tanto guardava di sottecchi Mark e sorrideva nel vederlo scatenarsi in salti e acrobazie varie col suo fedele basso. Lo show procedette senza intoppi. Mark stava parlando di qualcosa ma Tom si era perso nel filo dei suoi pensieri nello stesso momento in cui incontrò gli occhi azzurri,limpidi e sorridenti del bassista.
Assurdo, ma Tom era da sempre convinto che, in qualche modo, gli occhi di Mark potessero comunicare ogni suo stato d’animo, e lui era capace di capirli al volo. Come, viceversa, anche il bassista riusciva a comprenderlo al volo.
Tom ricordava ancora il momento in cui aveva capito tutto questo.
Era il giorno in cui i suoi genitori divorziarono e Tom scappò di casa, perché, ormai, quella non era più casa sua. Era scappato a casa di Mark senza nemmeno pensarci e appena il più grande lo aveva visto si era precipitato ad abbracciarlo capendo tutto al volo. Tom con le lacrime agli occhi capì che c’era sempre un posto dove sentirsi a casa. E quel posto era Mark.
Tom si riscosse e sentì lo sguardo del più grande su di se. Non ci pensò due volte, posò la chitarra e aprì le braccia. Mark ci si tuffò dentro e strinse le sue braccia attorno al corpo del più piccolo affondando la testa nel suo petto. E, in quel momento, tra le braccia del suo migliore amico, capì. Quel vuoto che lo tormentava da anni svanì, perché Mark aveva ritrovato casa. E casa erano i Blink, casa era Tom.
- ti voglio bene – sussurrò Tom,
Mark sciolse l’abbraccio e puntò gli occhi in quelli del suo chitarrista.
Tom sorrise perché vide che gli occhi di Mark gli parlavano. Gli sussurravano che anche lui gli voleva bene e che, se sarebbero rimasti insieme, tutto sarebbe andato bene.
E Tom non avrebbe mai permesso che qualcosa andasse storto, non ora che aveva ritrovato casa.
Si voltò verso il pubblico e gli angoli della bocca si curvarono all’ insù in un sorriso che avrebbe sciolto chiunque.
Mark si voltò indietro e insieme a Tom andò alla postazione di Trav. Insieme lo abbracciarono mentre lui sorrideva come un bambino. I due vocalist lo ringraziarono mentalmente, perché Trav era Trav.
Era –inutile negarlo- la colonna portante dei Blink, l’ ingrediente segreto per creare l’ alchimia nel gruppo. Era il perfetto mezzo. Era colui che aveva permesso a Tom e Mark di ritrovarsi. Era semplicemente Travis.
E loro tre, insieme ai fans, erano felici.
Perché i Blink 182 erano casa per tutti
 
 
Note dell’ autrice:
salve gente! Sono tornata con una one-shot assolutamente senza pretese. L’ho scritta perché oggi (come di certo saprete) sono passati venti anni da quel lontano 1992 quando quei due idioti che amiamo si sono incontrati. And i’m happy.
Ora vi devo fare le congratulazioni per aver letto tutta la storia –se ci siete riuscite-  e purtroppo per voi vi dico alla prossima.
 
usemeholly
  
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