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Autore: EleonoraStyles    02/08/2012    2 recensioni
L’amore è destinato a finire. I sogni no.
E poi alla fine cosa ti resta? Nient’altro che una manciata di magnifici ricordi, ricordi incancellabili.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti.
Mi chiamo Carlotta, ma tutti mi chiamano Charlie.
Inizio col dire che se vi aspettate una grande storia d’amore, ve la potete scordare.

Iniziò tutto due settimane e mezzo fa.

Era arrivato il grande giorno.
Quel giorno che aspettavo da tutta la vita.
Finalmente avevo compiuto 18 anni e non c’era niente, e dico NIENTE, che potesse fermare me e il mio sogno.
Quel sogno che ormai era stato infranto migliaia di volte da famiglia,ragazzi o quant’altro.
Avevo chiuso con i ragazzi e le storie d’amore.
Da quel momento c’eravamo solo io e la mia scrittura.
O meglio, il mio libro.
Quel libro che avevo iniziato a scrivere e che ancora non era terminato.
Diciamo che era un’autobiografia.
L’unica cosa che poteva completare il mio sogno era quel concorso, quel concorso che se avessi vinto, avrebbe pubblicato il mio libro in tutto il mondo.
Ed era arrivato il momento, Manhattan.
La città dei miei sogni, New York.

Uscii da quel taxi giallo che mi aveva portato al mio hotel.
Ero sempre stata una ragazza piuttosto benestante, avevo risparmiato tanti soldi per questo momento e così mi potei permettere uno degli hotel più lussuosi di Manhattan.
Esattamente accanto a Central Park.
Mi guardai in giro.
Era tutto così caotico ed emozionante, un’emozione unica.
Presi la mia roba e la portai nella mia stanza.
Mi misi al computer e continuai la mia storia, scrissi quelle poche cose che mi erano successe fino a quel momento.
Ma non ce la facevo più a resistere.
Dovevo uscire, uscire e provare quel brivido che avevo sempre solo immaginato.
Il brivido di camminare in mezzo a una folla di persone impegnate nella loro vita, nel lavoro, nello shopping o nei loro problemi famigliari.

Era tutto così irreale.
Camminavo a testa alta, con il mio maglione largo che cadeva sui miei jeans stretti, e un paio di Vans ai piedi.
Capelli legati, occhiali da vista neri, e la mia borsa.
Non potevo chiedere di meglio.
Non c’era niente che potesse rovinarmi quelle due settimane e mezzo di felicità.
Quell’insieme di palazzi altissimi circondati dal fiume Hudson, la pubblicità ovunque.
Era fantastico.

Passai tutto il pomeriggio a camminare senza una meta, poi tornai in albergo.
Mi arrivò un messaggio sul cellulare mentre aspettavo l’ascensore, e nella fretta di rilassarmi sul mio letto, mi schiantai con un ragazzo che usciva dall’ascensore, altrettanto di corsa.
‘scusami!’ – dissi sistemandomi gli occhiali.
‘scusami tu!’ – rispose raccogliendomi la borsa.

Era un ragazzo moro, alto, con gli occhiali e un sorriso bianchissimo.
Gli sorrisi e salii sull’ascensore.
Una volta arrivata in stanza, i miei occhi si chiusero sfiniti.

Il giorno dopo sarei dovuta andare ad iscrivermi al concorso.
Così mi alzai alle 10, e dopo essermi sistemata andai in uno di quei palazzi altissimi.
Mi chiesero nome, cognome, titolo del libro.
Niente di speciale.
La mia avventura era ufficialmente iniziata.

Decisi di fare un giro a Central Park, era enorme.
Qualcosa di incredibile.
Passeggiavo nel verde, guardavo i bambini giocare, mi fermai a prendere un gelato.
Una volta preso, misi via il portafoglio e continuai per la mia strada.
Ma prima che tutto ciò potesse accadere un ragazzo che correva mi venne addosso.

‘scusa!’ – disse.
‘ancora tu?’ – chiesi.
‘a quanto pare ci incontriamo ovunque!’ – rispose.
‘e in modo alquanto brusco’ – sorrisi.
‘Io sono Zayn..’ – disse nella speranza che io dicessi qualcosa.
‘e io Charlie’ – risposi.
‘non.. non sai chi sono?’ – chiese imbarazzato.
‘dovrei?’ – risposi confusa.
‘no, assolutamente’ – sorrise.

Camminammo per tutto il parco, chiacchierando, conoscendoci.
Poi tornammo in hotel.
‘mi ha fatto piacere conoscerti’ – disse una volta arrivati all’ascensore.
‘anche a me’ – gli sorrisi.
‘ti andrebbe di uscire domani sera?’ – chiese.
‘scusami ma.. sono venuta qui per realizzare il mio sogno e i ragazzi me l’hanno già rovinato troppe volte’ – dissi scuotendo la testa.
‘e, ti andrebbe di raccontarmi il tuo sogno? Dai, da buoni amici!’ – continuò.
‘se è da amici, allora accetto. A domani’ – sorrisi schiacciando il pulsante.

Accesi la Tv e vidi Zayn cantare con altri quattro ragazzi.
Ora era tutto più chiaro.
Capivo perché mi aveva chiesto se lo conoscevo.
Ma non era così.

La sera dopo uscimmo, tranquillamente, e gli raccontai della mia storia.
Lui sembrava davvero interessato e la cosa mi faceva piacere.
Mi piaceva quando la gente apprezzava i miei racconti, le mie storie.

Nel frattempo passò una settimana.
Io stavo seduta sulla sedia di quella piccola scrivania a scrivere il mio libro, finchè bussarono alla mia porta.
Andai ad aprire e trovai Zayn.
‘cosa ci fai qui?’ – chiesi.
‘beh, mi hai detto che ti piace l’atmosfera di Manhattan e io ti voglio portare a fare un giro.’ – disse porgendomi un piccolo monopattino.
‘mi fido, ma stai attento a quello che fai!’ – sorrisi.

Mi portò a fare il giro di tutto il fiume Hudson.
Ero felice, per la prima volta dopo tanto tempo ero felice.
Stavo vivendo nella città che avevo sempre amato, aspettavo di realizzare il mio sogno, nella speranza di vincere il concorso.
E nel frattempo avevo trovato anche un amico, una pop star, ma per me non lo era.
Era un semplice ragazzo dagli occhi profondi.
Era lunga la strada, ma era come se non mi stancassi mai.

‘grazie per questo giro, mi sono divertita’ – dissi giunti all’ingresso dell’hotel.
‘figurati, è stato un piacere’ – rispose.
‘quindi sei una pop star eh’ – sorrisi.
‘mi hai scoperto!’ – disse mettendosi a ridere.
‘tranquillo, a me non importa’ –

Gli diedi indietro il monopattino e tornai a scrivere la mia storia.
Vidi una mail, i direttori del concorso chiedevano una copia del libro entro il fine settimana.
Il problema era che il mio libro non era ancora finito.
Lasciai il computer acceso e corsi in reception a chiedere dove potessi stampare tante pagine.

Quella sera Zayn mi aveva chiesto di andare a Brodway a vedere uno spettacolo.
Fu davvero bellissimo.
E quando tornammo in hotel, Zayn mi baciò.
‘so che non volevi frequentare nessuno ma..’ – disse.
‘tranquillo, mi trovo bene con te, grazie per la serata’ – dissi sorridendo ed entrando in camera mia.

La storia doveva concludersi ma passavo troppo tempo con Zayn per poter inventare un finale adatto.
Nessuno sapeva come sarebbe finita questa storia, la mia storia.
Così non potevo fare altro che inventare, nella speranza che tutto ciò si avverasse.
Il giorno dopo era il giorno della scadenza.
Passai tutta la notte a scervellarmi e a scrivere un finale che fosse accettabile.
La mattina successiva corsi a far stampare la mia storia ma il tempo stringeva e la paura di non fare in tempo aumentava.

Fu proprio quel pomeriggio che vidi il mio sogno svanire sotto i miei occhi.
La direttrice mi disse che era troppo tardi e che ero stata squalificata dal concorso.
Tornai in hotel talmente sconvolta da non accorgermi delle lacrime che scorrevano sul mio viso.
Incontrai Zayn nei corridoi.
‘ehi! Com’è andata?’ – chiese.
‘lasciami stare Zayn’ – dissi scansandomi.
‘cosa è successo?’ – disse non arrendendosi.
‘sono stata squalificata! Non ho fatto in tempo, e perché? Perché ero troppo impegnata ad andare in giro in monopattino con te’ – dissi alzando il tono della voce.
‘stai dicendo che è colpa mia?’ – continuò.
‘sto solo dicendo che ancora una volta il mio sogno si è infranto per colpa di un ragazzo.’ – corsi in camera.

Non volevo avere più niente a che fare con nessuno.
Volevo isolarmi e sentirmi sola al mondo.
E si, lo so che è strano, ma non c’era cosa che mi aiutava di più che andare in mezzo a una folla di sconosciuti.
Tutta quella gente camminava, non ti calcolava, aveva i propri problemi.
E io rimanevo sola con me stessa e un paio di cuffie.
Tornai per cena in hotel.

Mancavano 5 giorni prima della mia partenza.
Non avevo più visto Zayn e nemmeno volevo incontrarlo.
Una mattina a colazione mi comparve alle spalle e senza nemmeno salutarmi mi prese un braccio e mi fece salire su un taxi fuori dall’hotel.
‘dove stiamo andando?’ – chiesi.
‘non fare domande’ – rispose.
‘Zayn, dimmelo’ – continuai.
‘lo vedrai tra poco.’ – concluse.

Arrivammo davanti a un altro di quei palazzi altissimi, entrammo e trovai li gli altri componenti della sua band.
C’era una donna.
‘Tu sei Charlie?’ – chiese.
‘si’ – risposi confusa.
‘la tua storia è qualcosa di incredibile e io voglio pubblicarla’ – disse.
‘sta scherzando? Davvero? Ma non è finita, non come volevo che finisse’ – risposi.
‘si, Zayn me l’ha fatta leggere. Hai tutto il tempo che vuoi per finirla, non deludermi’ – prese la borsa e se ne andò.

Io guardai Zayn.
Non ci potevo credere.
Mi avvicinai e lo abbracciai.
‘grazie, davvero. Non dovevo aggredirti così’ – dissi.
‘credo sia normale’ – disse sorridendo.
‘ma come hai fatto?’ – chiesi.
‘non dovresti lasciare la porta aperta quando esci dalla camera’ – mi fece l’occhiolino.
‘hai ragione, ma lei?’ – continuai.
‘sono una pop star,no? mi sembrava di capire che l’avessi scoperto ‘ – sorrise.
‘non ci avevo pensato’ – ricambiai il sorriso.


Volete sapere come è finita?
Ho concluso la mia storia raccontando quello che è successo.
La sto raccontando a voi, lettori di questo libro.
Voi che avete realizzato il mio sogno.
Tra me e Zayn?
Non è successo niente.
Siamo state solo due anime che si sono incontrate nel mezzo di Central Park.
Non permettete che l’amore vi rovini la vita.
L’amore in fondo è una cosa stupida,ti fa soffrire.
Se ci pensate noi nasciamo soli, moriamo soli.
L’amore è destinato a finire. I sogni no.
E poi alla fine cosa ti resta? Nient’altro che una manciata di magnifici ricordi, ricordi incancellabili.


Ciao a tutti!Dopo mesi e mesi di scrivere appunti,ecco il risultato mia prima One-shot.Cosa ve ne pare?Devo dire che io stessa mi sono emozionata per il finale..fatemi sapere..un bacio..e alla prossima fan fiction!:)
  
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