Dance&love
La
scuola di danza e di canto
Un due tre, un due tre…cinque
sei sette otto.
Una ragazza dai capelli
nerissimi si muoveva volteggiando nella camera da letto. Gli occhi color
nocciola si aprivano e si chiudevano seguendo il ritmo della danza.
“Penso che vada bene.
Proviamo con la musica.” Sussurrò tra sé e sé allungando la mano e accendendo
la radio. Da questa parti una melodia lenta e dolce…ma
soprattutto lenta! Non le piacevano molto gli esercizi di danza classica, ma
lei avrebbe ballato comunque e in qualsiasi situazione. Avrebbe danzato anche se come sottofondo ci fosse l’Ave Maria…no
forse in quel caso non avrebbe ballato.
La ragazza sorrise a quei
pensieri ma poi tornò seria a volteggiare sulle punte. Il tutù nero e rosa che
indossava la rendeva estremamente bella ed elegante. Danzava talmente bene e in
modo così leggiadro che sembrava che si sollevasse da terra.
Il suono del citofono la
distrasse dalla sua concentrazione.
Rispose di malavoglia con la
bocca un po’ storta: già sapeva chi era.
“Dai, Sango! Devo esercitarmi
ancora un po’! Non posso presentarmi al saggio impreparata!”
disse Kagome scocciata.
“Ma dai! Finirai di
prepararti lì. È meglio arrivare impreparata che in ritardo! Sai che la
professoressa non accetta i ritardi…” rispose l’amica dall’altra parte del
citofono.
“E’ facile parlare per te! Tu
canti! Io invece ballo!”
“Dai, deficiente muoviti!”
Kagome Higurashi
aveva 17 anni e frequentava una scuola di danza e di canto con la sua migliore
amica(per così dire) Sango Hiraikotsu. Kaggy era una delle ballerine più brave
della scuola e molti la stimavano ma alcune ragazze
invidiose la disprezzavano.
“Arrivo.” Concluse stanca
Kagome. Aveva ballato per più di due ore. Per fortuna la scuola non era
lontanissima da casa sua.
Si rimise i vestiti in fretta
coprendo il tutù e si mise il borsone in spalla. L’attendeva un giorno duro: il
saggio di danza classica. Anche se era una delle più brave, Kaggy aveva sempre
paura di non essere all’altezza e di non riuscire a superare l’esame.
Prima di uscire, diede
un’occhiata alla foto sul tavolino: ritraeva suo padre che mostrava un gran
sorriso.
“Quanto mi manchi…” sussurrò
la ragazza. I suoi genitori si erano separati e il padre si era trasferito a
Parigi da più di due anni. Kagome cercò di non pensarci e scese in fretta le
scale incontrandosi con Sango che sbuffava.
“Oh finalmente! Dai scricciola, andiamo!”
Kagome non fece caso al
soprannome che le aveva appena dato. Ormai era da più di 4 anni che si
conoscevano e lei l’aveva sempre chiamata in quel modo.
“Oggi, voi del corso di
canto, cosa farete oltre a sgolarvi?” chiese Kagome.
“Oggi proviamo le note alte.”
“Ecco, appunto!” camminarono
un po’ più svelte.
“E dimmi, ce ne sono ragazzi
che non stonano?” continuò Kaggy.
“Ce n’è uno che, oltre ad
avere una bella voce, è anche stupendo!” affermò Sango tenendosi il viso fra le
mani. Gli occhi le brillavano di gioia:”E oggi lo
rivedrò!”
“Non dirmi che ti sei presa
un’altra cotta!” chiese Kagome stupita all’amica dai capelli color ebano.
“Questa volta è una cotta
vera, però!”
Kagome sospirò.
“E chi sarebbe costui?”
“No, non ci tengo a dirtelo!
Non vorrei che poi andassi a sperperare tutto!” disse Sango incrociando le
braccia. Certo che a volte si comportava proprio da bambina e non da una di 17
anni.
“Umpft!
Fa come vuoi! Ma è davvero così bello?” Kaggy sorrise.
“Non sai quanto! Aspetta e
vedrai!” esclamò Sango che, prendendo la mano dell’amica, la condusse davanti
all’entrata dell’istituto.
Vicino alla porta troneggiava
una grande scritta rossa:”SCUOLA DI BALLO <DANCE&LOVE>”.
Inizialmente la scuola era
stata costruita con lo scopo di mandare avanti la passione per il ballo di
alcuni ragazzi. Poi però,in lamentela di qualcuno, si
è allargata diventando la più rinomata sede di insegnamento al canto.
In alcune aule vengono anche
fatti dei corsi intensivi di musica per chi volesse
imparare a suonare un certo strumento.
Anche Kagome aveva provato i
corsi di musica ed era riuscita ad imparare molto bene a suonare il flauto
traverso. Ma poi realizzò che la sua passione era il
ballo, specialmente quello moderno.
Le ragazze entrarono e
raggiunsero l’ultimo piano dove c’erano le classi del quinto anno. I ragazzini
di 13 anni erano del primo anno, quelli di 14 del secondo e così via fino ad
arrivare alla gente di vent’anni che frequentava l’ottavo anno.
“Se mi accompagni nella mia
classe te lo faccio vedere…” disse Sango entusiasta.
“Hai dimenticato il mio
saggio??”
“Ma che vada a farsi fottere, il saggio! Quando vedrai il ragazzo resterai così
sconvolta dalla sua bellezza che non ti verrà più voglia di ballare!”
“Allora non ci vengo…e poi
l’aula è in fondo al corridoio! Dai, non mi va” disse Kagome svogliata. Ma
intanto Sango l’aveva già trascinata con sé e le indicò un ragazzo.
Dietro di loro, una ragazza
bellissima di nome Kagura, osservava Sango muovere il
dito verso il suo ragazzo, il suo fidanzato!
“Eccolo, è lui! Visto quant’è
bello?”
“E…come si chiama?” chiese
Kaggy. In effetti era proprio un bel tipo.
“Takemaru…sono
troppo eccitata!!”
La voce di Kagura sussurrò tra se e se:”Brutta
puttana! Non lascerò che tu faccia la gatta morta con il mio ragazzo! Farò in
modo che tutta la scuola sappia di questa tua cotta. Tu te la prenderai con la
tua amichetta e succederanno casini per te…adoro fare zizzania e questa occasione
non me la lascio scappare!” ridacchiando la ragazza si allontanò pronta al suo
intento.
Eccomi tornata! Lo so ho due fic
in proseguimento ma questa idea mi frullava in testa e
avevo deciso di metterla in atto. Spero di avervi incuriosito
con il primo capitolo! Aspetto tanti commenti! Baci kia-chan***KISSSSSSSSSSS