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Autore: Rain e Ren    03/08/2012    3 recensioni
“ Shikamaru.” Lo richiamò improvvisamente, voltandosi anche lei per sorridergli dolce. “ Non morire per i morti. Vivi per i vivi.” [ ShikaTema ShikaIno SasuSaku NaruSaku]
Genere: Guerra, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Sakura Haruno, Shikamaru Nara
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Vivi per i vivi

 

 

 

 

Ino Yamanaka uscì dalla tenda come un uragano. Avrebbe tanto voluto che ci fosse una porta da poter sbattere, così l’avrebbe sbattuta tanto forte da far tremare persino il terreno. E chissà che questo non le avrebbe permesso di sbollire un po’ di rabbia. E tutto per colpa di quell’idiota di Shikamaru Nara.

Merda! Col cazzo che lo avrebbe lasciato morire, quel coglione! E se lui voleva morire… bè, che si attaccasse! Lei non glielo avrebbe permesso!
Eppure proprio questo, Shikamaru Nara, le aveva chiesto solo un paio d’ore prima, dopo aver visto cadere prima il suo migliore amico, Choji, e poi la sua ragazza, Temari. E con una ferita che gli squarciava il petto le aveva detto di finirlo.

“ Coglione! Coglione! Coglione! COGLIONE!” Imprecò Ino, urlando al vento, gli occhi che bruciavano pericolosamente.

Cosa credeva, quello stupido? Pensava di essere il solo a soffrire? Pensava che solo lui avesse perso delle persone che amava in quella stupida Guerra? Bè, certamente non era così! Anche lei aveva perso Choji – il suo caro, paffuto e giocherellone compagno di Team! – e poi anche suo padre, Inoichi. Non lo avrebbe più sentito chiamarla per casa, urlando per i corridoi; non lo avrebbe più sgridato perché era entrato, per l’ennesima volta, in camera sua senza bussare; non sarebbe più diventata rossa nel momento in cui le avesse chiesto chi aveva scelto fra Choji e Shikamaru.

Ino si portò una mano alla bocca e lottò per trattenere le lacrime. All’Accademia le avevano insegnato che un Ninja non piange mai, che sa reprime le proprie emozioni, che queste sono dannose. Ma Asuma-sensei le aveva insegnato tutto altro, spiegandole che non bisognava vergognarsi delle proprie lacrime, e che piangere per sfogarsi non era certo una debolezza. E al pensiero del suo Maestro morto il groppo in gola si fece più doloroso.

“ Asuma-sensei, Choji, papà… perché…?” Domandò a tutti e a nessuno, certa che non c’era una sola anima che si sarebbe degnata di risponderle, presi tutti com’erano nel curare i feriti, mandare informazioni al campo base e organizzare le nuove difese. E in mezzo a quella folla, Ino si sentì più sola che mai.

 

Sakura cambiò rapidamente e con movimenti abili la fasciatura di Shikamaru. Il ragazzo era immobile, seduto su un lettino, lo sguardo vacuo. Sembrava davvero morto, nonostante la ragazza potesse affermare che fosse vivo. Probabilmente, come la maggior parte di loro, Shikamaru stava morendo dentro.

“ Ho fatto. La ferita l’ho guarita, ma è meglio che per un paio di ore tu te ne stia calmo.” Disse improvvisamente Sakura, con fare professionale, allontanando i pensieri dalla sua mente.

“ Se facessi qualcosa… potrei morire?” Domandò piano il Nara, la testa bassa. Un pugno lo colpì in pieno, facendolo rotolare giù dal lettino e gemere di dolore.

“ Se solo provi a fare qualche stronzata sarò io quella che userà l’Edo Tensei. E poi ti lascerò nelle mani di Ino!” Sibilò Sakura, fredda come il ghiaccio, fissandolo però con occhi di fuoco. “ Non provarci, Nara! Hai capito? Non provare a lasciarti morire su quel campo di battaglia o chissà dove! Sono stata chiara?”

“ E perché non dovrei?” Domandò allora il moro, la voce leggermente più infervorata di prima. “ Cosa mi è rimasto, ormai?”

Un secondo pugno, più forte del primo, lo colpì nuovamente sulla testa. E Sakura si eresse in tutta la sua piccola statura, guardandolo dall’alto, con gli occhi che mandavano scintille. Nonostante fosse certamente più grosso di lei, e poteva anche usare la Tecnica del Controllo dell’Ombra, a Shikamaru non passò nemmeno per l’anticamera del cervello di opporsi a lei. Era persino più spaventosa di Ino, in quel momento!

“ Shikamaru Nara!” Esclamò la Kunoichi, la voce dura come non era mai stata. “ Credi che la tua vita valga così poco? Cosa mi è rimasto, ormai?” Lo scimmiottò assottigliando gli occhi. “ Ti è rimasta ancora la vita. E Ino. E i tuoi genitori. E… e sì, anche noi. Noi ci siamo, Shikamaru. Noi non siamo ancora morti. E posso assicurati che faremo di tutto per sopravvivere.

Choji, Temari… credi che loro volessero morire? Credi che volessero che tu morissi? Credi di essere l’unico che ha perso qualcuno in questa stramaledetta Guerra? E a Ino non ci pensi?”

“ Ino non ha…”
“ Ino ha perso suo padre!” Lo interruppe la giovane, pentendosi subito dopo, certa che la sua amica l’avrebbe fatta fuori una volta che avesse saputo che aveva spiattellato tutto a Shikamaru.

Il Nara si bloccò. E non perché aveva appena saputo della morte di Inoichi – con tutti quelli che morivano non si poteva certo sorprendersi! – ma perché capiva, finalmente, che Ino comprendeva il suo dolore. E forse aveva capito anche qualcosa di più, molto prima di lui che era considerato il Genio.

“ Comprendo il gesto di Ino, Shikamaru. E la appoggio.” Disse di scatto Sakura spezzando i ragionamenti del moro. “ Ho perso un mio compagno di Team tanto tempo fa, e ora non so nemmeno dove sia l’altro.

Asuma-sensei credeva in voi, nel Team 10. Credeva nella vostra squadra, proprio come Kakashi credeva in me, Naruto e Sasuke. Con noi non è bastato. Ma per voi le cose sono diverse.”

“ Ma Choji è morto.”

“ Ma tu e Ino no. Siete ancora vivi. Siete ancora insieme. E potete ancora combattere.”

“ Come avete fatto tu e Naruto?”

Sakura sorrise, tristemente, sentendo il nome del compagno impegnato chissà dove a combattere. Poi fece un profondo respiro.

“ Shikamaru… non so se lo sai, ma una volta ho cercato di uccidere Sasuke.” Rivelò chiudendo gli occhi, rivivendo le immagini di quel giorno nella mente.

“ Tu cosa…” Non ci credeva. Shikamaru non ci credeva. Sakura, la stessa Sakura che aveva sempre affermato di amare Sasuke Uchiha e che aveva giurato di riportarlo a Konoha, aveva tento di ucciderlo?!

“ Già…” Sospirò la Kunoichi. “ Volevo ucciderlo. Credevo di essere ormai forte abbastanza. Non è bastato. Quando sono arrivata al dunque, semplicemente, non ce l’ho fatta.

Credimi: non è qualcosa di facile. Forse non è nemmeno qualcosa di possibile. Specialmente quando il compagno di Team che dovresti uccidere è la persona che ami. E per lo stesso sentimento Ino non ti ha ucciso, quando tu glielo hai chiesto. Non poteva.”

Shikamaru rimase immobile, ancora seduto a terra. Poi, piano, i suoi occhi vacui si riaccesero, e lui si alzò un po’ barcollante. Era tornato a vivere, finalmente.

Si voltò, dirigendosi all’uscita della tenda, e Sakura sapeva benissimo dove stava andando.

“ Shikamaru.” Lo richiamò improvvisamente, voltandosi anche lei per sorridergli dolce. “ Non morire per i morti. Vivi per i vivi.”

Il Nara sorrise – quel suo sorriso sottile e inafferrabile che Sakura ben conosceva – e con un gesto della mano la salutò lasciandola sola.

Sakura si lasciò scivolare a terra, il viso nascosto tra le gambe. Aveva spronato Shikamaru a continuare a vivere, ma ora lei stessa doveva fare la stessa cosa. Anche se sapeva che, da qualche parte, Naruto e Sasuke stavano combattendo al massimo delle loro possibilità. Sapeva anche che il biondo non avrebbe mai sferrato l’attacco mortale, uccidendo quello che da sempre considerava il suo migliore amico; per lo stesso principio che aveva spiegato a Shikamaru non poteva farlo. E in cuor suo Sakura sperava che quel principio valesse in qualche modo anche per Sasuke, che ci fosse anche solo un piccola scintilla del passato in lui. Perché se Sasuke avesse ucciso Naruto, allora lei non glielo avrebbe mai perdonato. Mai!

 

Shikamaru trovò Ino in mezzo a quello che doveva essere stato fino a poche ore prima un campo di battaglia. Se ne stava immobile, seduta su una roccia che sporgeva, con i lunghi capelli sciolti che le ricadevano sul viso. Le si sedette accanto senza dire una parola.

“ Che vuoi?” Disse atona la bionda, fissando un imprecisato punto davanti a sé. “ Se sei qui per chiedere scusa o per chiedermi mi ammazzarti sappi che…”

Non poté più parlare, perché con uno scatto Shikamaru l’aveva tratta a sé, stringendola forte al petto nonostante questo protestasse per la recente ferita. Il profumo di fiori della ragazza gli invase le narici, e i suoi capelli si sparsero ovunque su di loro.

Ino rimase immobile, il viso schiacciato contro il torace del Nara. Poi, all’improvviso, un singulto fece tremare il petto del ragazzo, e la bionda sentì qualcosa di bagnato caderle sulla testa. E capì che Shikamaru stava piangendo, e così facendo stava accettando quelle morti tanto dolorose. E aveva voluto lei, al suo fianco, per affrontare quel dolore.

La ragazza si sollevò di poco e prese il capo di Shikamaru tra le mani, guidandolo sul suo petto e scivolando a terra con lui, in una posizione scomoda ma voluta, cosicché potessero sentire il calore del corpo dell’altro sulla pelle.

“ Sai, Sakura mi ha detto un cosa.” Disse improvvisamente il moro, dopo quelle che parvero ore. Si staccò leggermente da lei e portò le loro fronti a toccarsi. Poi rimase in silenzio.

“ Cosa ti ha detto Sakura?” Lo spronò allo Ino, perché sapeva che ogni tanto Shikamaru era così pigro da non continuare nemmeno un discorso.

“ Mi ha detto… Vivi per i vivi.

Ino chiuse gli occhi, e finalmente le lacrime rigarono il suo viso. Vivi per i vivi… Quella frontespaziosa ci aveva proprio preso quella volta. Non c’erano parole più giuste di quelle.

La ragazza si strinse forte a Shikamaru, sentendo il suo respiro sui capelli. Poteva sentirlo. Poteva sentire Shikamaru. E questo voleva dire che erano ancora vivi, e che quindi avevano qualcosa per cui valeva la pena di vivere.

 

Vivi per i vivi!

 

Allora avrebbero vissuto l’uno per l’altra. E avrebbe vissuto anche per tutti quelli che continuavano a vivere, e a combattere.

Avrebbero vissuto, perché erano vivi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Finita!! Sì, leggermente OOC, lo ammetto! Però…

Mi piaceva l’idea della disperazione della guerra, e di cosa questa porta a fare e/o chiedere!

Mi fate sapere cosa ne pensate??

ByeBye

   
 
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