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Autore: TheShippinator    17/02/2007    7 recensioni
I Malandrini in gita scolastica probabilmente è una cosa che avete già letto, ma che ne dite di una possibile spiegazione alla domanda: "Perchè Sirius è stato così idiota da dire a Severus di Remus???" ?
Bene, questa è un'interpretazione tutta mia!
(Remus/Sirius con accenni Lily/James e Severus/Lucius)
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio, Severus Piton | Coppie: Remus/Sirius
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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(5 marzo 2013) AVVISO IMPORTANTE: chi scrive è... l'autrice xD Ho appena concluso la storia e deciso di modificare alcune cose. No, non parti del testo, ma il fatto che IN MEZZO al testo, come moda voleva ai tempi, io ci inserissi commenti tra parentesi. E' una cosa che, rileggendola, ho odiato. Mi impegno a sistemare tutto, chiunque legga questa ff... sappia che spesso non capirà alcuni commenti negli "spazi dell'autrice", perchè semplicemente ho rimosso appunto le "Note Di" a cui erano riferiti. Tutto qui, spero che vi piaccia e scusate l'evoluzione degli stili di scrittura, ma ci sono voluti sette anni perchè mi decidessi a finirla!

Ciao a tutti! Beh, Harry Potter è sempre stato nel mio cuore e la coppia Sirius/Remus mi piace da impazzire! Qui dentro lo spierito dei Malandrini è in piena attività, ma due di loro hanno seri problemi a relazionarsi! Leggete e commentate, se vi va, sono molto affezionata a questa ff!
Durante la storia ci saranno i miei comminti, i nd Minu, e i commenti dei personaggi. Vedete, è Remus che me l'ha raccontata, non è che me la sono inventata, capite? Se non vi piace picchiate lui!!!
Il primo capitolo è il più lungo, gli altri non lo sono troppo... ma adesso basta tergiversare!

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=Capitolo primo - Fase uno: fugone a Londra!=

“Avanti, brutto idiota, ridammi la cravatta!!!”
“Ma non ci penso neanche! Vienitela a prendere!”
Tutto cominciò così. Il dormitorio maschile del Grifondoro era un gran caos. Due figure dai capelli neri si rincorrevano facendo un gran chiasso, saltando sui letti e pestando vestiti. La figura davanti aveva una cravatta dai colori rosso e oro legata sulla testa a mo’ di fascia e scappava balzando da un letto all’altro, quella dietro aveva un paio di occhiali sul naso, che si continuava a spingere su mentre correva.
Ad un certo punto la figura davanti si trasformò in un bel cane lupo nero (//La zia Row non specifica che razza è Sirius, quindi, per me, è un cane lupo!) non molto grosso, che si intrufolò sotto il primo letto che si ritrovò di fronte.
“Eh, no, Sirius, giuro che ti prendo a cornate, se non esci subito di lì! Avanti, che facciamo tardi!!!” esclamò il ragazzo con gli occhiali curvandosi per sbirciare sotto al letto, da cui proveniva un ringhiare sordo.
“Da bravo, Padfoot, esci...” disse una voce dolce al fianco di James Potter. Il moro si voltò. Remus Lupin era accovacciato di fianco a lui, i capelli biondo castano piuttosto lunghi raccolti in un codino basso e una mano tesa verso il letto. Il cane nero uscì giocoso, saltando in braccio a Remus e mollandogli la cravatta in grembo.
Padfoot gli leccò una guancia, poi tornò ad essere Sirius Brack, l’affascinante moro Grifondoro.
“Ehi, Sirius, che schifo!” esclamò il ragazzo strofinandosi la guancia che Sirius gli aveva leccata.
“Beh? Istinto canino!” disse lui indifferente.
Remus squadrò il ragazzo che gli stava seduto in braccio, le gambe allacciate dietro la sua schiena e le braccia attorno al suo collo. Cercò di trattenersi dal ridere, ma con poco successo.
“Quando avete finito di flirtare, potrei riavere la mia cravatta???” chiese James irritato, prendendo bruscamente l’indumento.
“Avanti, alzati, dobbiamo andare!” disse Remus ridacchiando, mentre Sirius si rialzava altrettando sghignazzante.
Andarono insieme a prelevare Peter Pettigrew, il loro compagno di camera, in Sala Comune che stava scopiazzando i compiti di Storia della Magia di Remus, per poi dirigersi in Sala Grande.
Quando fecero il loro ingresso, capirono subito che qualcosa non andava. Le pareti della stanza erano drappeggiate di teli rosa acceso tenuti attaccati alle pareti da enormi fiocchi sfarzosi. Qua e là per la stanza viaggiavano cuori enormi dello stesso colore dei pendaggi alle pareti.
“Mio Dio, non ditemi che oggi è...” disse Sirius terrorizzato.
“San Valentino!” completò James per lui diventando pallido. Di fatti, al loro ingresso, una moltitudine di ragazzine si era girata, sorridendo appena in modo assai diabolico (almeno agli occhi dei due poveri Grifondoro).
“No... no... aiuto!” fu l’urlo che diede inizio alla grande e annuale corsa .
San Valentino era il giorno più temuto da Sirius e James, perchè ogni anno venivano rincorsi da moltissime gallinelle starnazzanti che cercavano di donar loro cioccolata, caramelle e altre cose del genere. Certo, non era male, ma se per ottenere un po’ di dolci dovevi farti l’intera scuola di corsa, su e giù, dieci volte, cominciavi a temere quel giorno. Avevano anche provato a inventarsi di essere allergici alla cioccolata, diabetici, intolleranti... macchè... nulla funzionava! Fatto sta che anche quell’anno, carichi di pacchettini fino all’inverosimile, leggermente ammaccati non chè leggermente incazzati, si presentarono a Storia della Magia con solo due minuti di ritardo, fortunatamente per loro. Si sedettero in banco insieme, cercando di ignorare i continui risolini di un certo ragazzo Grifondoro dai capelli castani, che aveva deciso di sfottere loro, invece di seguire la [noiosa] lezione, che per altro non era che un ripasso. Finito Storia della Magia, si diressero alle serre, per Erbologia, dove furono alle prese con delle piccole, infide pianticelle che, se disturbate, cominciavano a cantare, a squarciagola e pure stonate. Arrivarono, così, assordati, in Sala Grande, dove si sedettero al loro tavolo. Stavano per servirsi, quando vennero interrotti.
“Ragazzi, dovrei darvi un annuncio. Domani le classi del 6^ e del 7^ anno andranno in gita per una settimana nel mondo Babbano di Londra. Sarete ospitati in un albergo Babbano, al quale abbiamo detto che siete delle classi in gita scolastica che hanno bisogno di un posto in cui dormire per una settimana. Spero che tutti voi vi comporterete bene!” esclamò Albus Silente, il preside, alzandosi.
Un coro di fischi e insulti venne da Serpeverde. Tutti sapevano che cosa questo poteva voler dire, per i nobili Purosangue. Dovevano abbassarsi a dormire in letti babbani e camminare per strada con vestiti babbani. Un vero insulto per loro.
“Mi dispiace, signor Lastrange, ma abbiamo convinto tutti i genitori, quindi non ci saranno assenti alla gita...” disse il Preside con un mezzo sorriso rivolto ad un ragazzo dai capelli scuri che gridava indignato. “E... signor Black, signor Potter, per favore, trattenetevi!” esclamò poi rivolto ai due Grifondoro, che, più forte di tutti i loro compagni di casa che già urlavano, avevano risposto malamente ai verdevestiti, esultando all’idea di vedere i loro goffi travestimenti da Babbani.
“La partenza è prevista per le ore dieci, fino ad allora avrete il tempo di preparare tutto l’occorrente per il viaggio. Siete esonerati dalle lezioni” disse infine il Preside sedendosi.
“Allora, Moony, ti impedisco assolutamente di studiare oggi pomeriggio!” esclamò Sirius dando una pacca sulla spalla dell’amico, che stava bevendo, e che quindi cadde in avanti spruzzando di succo di zucca tutta la fila davanti a lui.
“Ma sei deficiente o completamente idiota?” esclamò il ragazzo asciugandosi la bocca.
James cominciò a ridere come un idiota, seguito a ruota da Peter.
“Ciao Remus!” trillò una ragazza dai capelli rossi. In pochi secondi il volto di Remus fu coperto da quelli stessi capelli, mentre la ragazza si chinava a baciarlo su una guancia.
“EVANS!” esclamò James aprendo le braccia e abbracciando contemporaneamente entrambi.
“Salve, Potter...” disse lei seccata.
“Ciao Lily, come va?” chiese Remus scollandosi di dosso il moro.
“Bene, grazie! Volevo dirti che stasera c’è la riunione dei Prefetti del sesto anno qui in Sala Grande... passo a chiamarti io?” rispose lei mentre con una mano teneva a bada James e la sua bocca, che tentavano di baciarla, mentre con l’altra teneva un grosso libro stretto al petto.
“Aanti, Ean, atti are u ahino!!!” farfugliò James con la mano di Lily ancora sulla bocca. Lily alzò un sopracciglio.
“Scusa?” chiese educatamente la ragazza togliendo la mano dalla bocca del ragazzo con fare disgustato.
“Fatti dare un bacino, Evans!” ripetè il moro lanciandosi verso di lei, che si chinò rapida, facendolo ruzzolare addosso a Sirius, che era dietro di lei. Sirius, a sua volta, cadde addosso a Peter, e tutti e tre rotolarono giù a terra, sotto le risa di tutta la Sala.
James e Sirius si alzarono, burloni, facendo inchini a tutti, mentre Peter si ritirò sotto al tavolo, imbarazzato.

Remus camminava tranquillamente per i corridoi diretto alla Sala Grande. Accanto a lui la rossa Grifondoro, che chiacchierava allegra.
“Non vedo l’ora di andare a Londra! Magari riesco ad incontrare mia sorella... non so se lo sai, ma io ne ho una... si chiama Petunia! E’ molto carina... e simpatica... è lei la maggiore...” diceva mentre camminavano. Raggiunta la Sala Grande, aprirono le porte ed entrarono, richiudendole dietro di loro.
Un lungo tavolo era al centro della stanza.
Al capo opposto a quello d’entrata era seduto il preside Silente, la professoressa McGranitt, di trasfigurazione, a fianco a lei la sua assistente, Molly Prewett, poi Horace Slughorn, di Pozioni, e il suo assistente, Lucius Malfoy.
Poi, sempre lì in Sala, c’erano Rodolphus Lastrange e Aphrodite Glauka, i prefetti di Serpeverde, Fabian Prewett e Emma Towson, di Corvonero, e Klaus McFinn e Melanie Habbott, di Tassorosso.
Remus e Lily entrarono e salutarono, sedendosi.
L’argomento trattato fu: che compiti dare ai nuovi Prefetti e quali invece lasciare a Gazza e ai professori? Verso la fine della riunione, quattro altri Prefetti, rappresentanti e portavoce delle loro case, entrarono nella stanza. Per Serpeverde l’affascinante Narcissa Black, pelle di porcellana, capelli d’oro puro e occhi come ghiaccio, per Grifondoro Nelly Mowserg, bassettina e con bei boccoli neri, per Tassorosso Sophia Brown, magra e con una bella e mossa cascata castana, e per Corvonero Cleopatra Zaffirea, con lunghi capelli biondi e occhi blu enormi. Molly sorrise alla cugina Narcissa, che la guardò disgustata. Malfoy cominciò a guardare interessato proprio la Black, che invece rimaneva impassibile a tutte le occhiate.
Prese la parola Silente.
“Nuovi Prefetti, voi avete il compito, per una settimana, di assecondare il nuovo custode, Argus Gazza, e di assicurare l’ordine nelle Sale Comuni. Pattuglierete di notte alcuni corridoi prestabiliti e a sere alterne. Risponderete ai professori. Inoltre dovrete avvisare le vostre Case che le lezioni di Pozioni e Trasfigurazione non saranno sospese, bensì saranno eseguite dagli assistenti dei professori: Molly Prewett, sorella di Fabian, e Lucius Malfoy. Entrambi hanno 21 anni e sono quindi degni di questa carica, dato che hanno passato gli esami di queste materie con il massimo dei voti...” i due si alzarono e si inchinarono brevemente ai Prefetti.
La ragazza non era molto alta ne molto magra, ma in compenso era molto carina. Aveva lunghi boccoli rosso scuro e due bellissimi occhi verdi. Il ragazzo, invece, era molto alto e magro, con due occhi azzurro ghiaccio tendenti al verde e capelli lunghi fino alle spalle, liscissimi e biondi.
Tornarono tutti ai propri dormitori. Una volta entrati in Sala Comune, Lily e Remus si sedettero ad un tavolo per finire alcuni compiti. Un urlo proveniente dalle scale dei maschi li interruppe quasi subito, facendoli sussultare.
Peter spuntò di scatto correndo come un disgraziato.
Era in pigiama. James e Sirius lo inseguivano in boxer armati di ciabatte.
“Ci hai nascosto i pigiami, eh? E adesso la paghi!!! “ esclamò Sirius lanciando una delle ciabatte e beccando Peter sul sedere.
Remus trattenne le risate, mentre Lily arrossiva alla vista dei due ragazzi nudi.
Il Grifondoro se ne accorse e, leggermente divertito anche da quello, disse: “Potete continuare la vostra litigata di sopra o almeno vestiti, per favore? Abbiamo delle ragazze, qui, e anche dei primini, e non credo che i loro genitori sarebbero contenti di sapere che sono rimasti traumatizzati dalla vista di due ragazzi più grandi in mutande che tiravano ciabattate sul sedere ad un altro ragazzo...”
I due mori si voltarono, notando allora la rossa e l’amico, nonchè la miriade di gente presente in Sala o riemersa dai dormitori richiamata megneticamente dalle urla.
James si mise subito in una posa che secondo lui era sexy, ma che in realtà faceva capire quanto fosse estremamente deficiente.
“James, sembri un idiota!” disse cautamente Peter.
Cosa assolutamente errata.
James si voltò verso di lui e l’inseguimento ricominciò sulle scale del dormitorio maschile.
“Credo che sia meglio che vada a supervisionare per evitare che esagerino...” si congedò Remus, salutando Lily e salendo al dormitorio.
Aprì la porta della stanza che divideva con gli altri, pentendosi subito e pensando: ‘Troppo tardi...’.
Era incredibilmente somigliante ad un campo di battaglia. I materassi erano per terra uno sopra l’altro, a mo’ di trincea, dietro la quale si mascondeva Wormtail. Padfoot abbaiava in cima alla pila di materassi, mentre James frugava nelle coperte dietro.
“Ragazzi...” cominciò Lupin, ma Padfoot gli saltò addosso, leccandogli la faccia.
‘Questo diavolo di sacco di pulci deve avere una particolare predilizione nel rompere le balle a me...’ pensò divertito Remus senza far trasparire nulla dal volto.
“Padfooooooooot!!!!!! Che fai, idiota di un cane?!?! Smettila di leccarmi, la doccia l’ho già fatta!!” urlò Remus cercando di spingerlo via, ma invano, e lasciandosi sfuggire un risolino.
“PADFOOT!!!! SMETTILA DI SBACIUCCHIARE REMUS E VIENI AD AIUTARMI!!! WORMTAIL!!! TI TROVERO’!!!!” urlò James.
Padfoot abbaiò e ringhiò infastidito contro il moro, per poi scomparire un secondo tra le coperte e uscendone poco dopo con un topo che teneva per la coda.Mollatolo in mano a James, decise di tornare a tormantare Remus, che si era appena rialzato, facendolo ricadere, leccandogli la faccia e dandogli piccole zampate sul petto.
Ma questa volta Remus non aveva intenzione di farsi mettere i piedi in testa. Si alzò di scatto con Sirius ancora in braccio, muovendo poi la bacchetta e rimettendo la stanza a posto. James era nel suo letto, completamente vestito e molto infastidito, Peter versione umana, stava sul suo, di letto, già sotto le coperte. Sirius in pigiama e... ancora in braccio a Remus, come la mattina, che sghignazzava allegro.
“Ti diverti a tormentarmi, ammettilo!” esclamò esasperato Remus.
“Non immagini nemmeno quanto!!!” rispose Sirius.
Con un gesto secco della bacchetta di James, che si era stufato di assistere ai loro soliti scambi di battute, le luci si spensero, e la stanza piombò nel buio. Sempre molto allegramente, Sirius si infilò nel letto di Remus, seguito poco dopo dal proprietario, sbuffante.
“Ma perchè devi dormire con me?!”
“Ho pura del buio!” ironizzò Sirius.
“Idiota!”
“Pure tu!”
“BASTA!” urlò Peter scazzato.
Remus e Sirius tacquero, ridendo mentalmente, ma continuarono a sussurrarsi insulti et similia.
Si addormentarono poco dopo, Remus abbracciato al moro.

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Un bacio, Andy <3

  
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