Serie TV > Revenge
Ricorda la storia  |      
Autore: Deb    04/08/2012    2 recensioni
“Devo assentarmi per alcune ore, tre… al massimo. Potresti guardarmi tu Amanda? Non ho trovato nessuno e…”
“Non sono un babysitter, signor Clarke”, affermò in fretta il ragazzo, inarcando le sopracciglia. Non aveva proprio voglia di avere a che fare con una bambina, aveva di meglio da fare lui. Doveva completare quel dannato livello di Doom che non riusciva a superare.
“Per favore, Nolan”.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: David Clarke, Emily Thorne, Nolan Ross
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Babysitting

Non appena Nolan vide il numero di David Clarke comparire sul display del suo telefonino, rispose.
“Pronto?”.
“Devo chiederti un favore. Non dirmi di no, sei l’unica persona rimasta”. Enunciò il signore con un tono di voce alquanto disperato.
“Dimmi”.
“Devo assentarmi per alcune ore, tre… al massimo. Potresti guardarmi tu Amanda? Non ho trovato nessuno e…”
“Non sono un babysitter, signor Clarke”, affermò in fretta il ragazzo, inarcando le sopracciglia. Non aveva proprio voglia di avere a che fare con una bambina, aveva di meglio da fare lui. Doveva completare quel dannato livello di Doom che non riusciva a superare.
“Per favore, Nolan”.
Finì per sospirare, non poteva vincere contro David. In fondo era l’unico che l’avesse mai aiutato, non poteva dirgli di no.
“D’accordo, d’accordo. Dammi mezz’ora, okay?”.
“Grazie. Ti aspetto”.

Per quell’occasione, che non era certo delle più eclatanti, si vestì in modo comodo. In fondo, avrebbe avuto a che fare con una bambina di nove anni.
Bussò alla porta e David Clarke tirato a lucido aprì, sorridente come suo solito.
“Ciao, Nolan. Grazie mille, davvero”.
Lo fece accomodare e, dopo aver schioccato un bacio sulla fronte della figlia e averle detto di fare la brava, salutò il biondo ed uscì in fretta in furia.
Nolan si portò davanti ad Amanda, si sentiva impacciato. Nella sua vita non era mai stato per tanto tempo con un’infante. Non sapeva proprio come comportarsi o cosa fare.
“Allora, Amanda, a cosa vuoi giocare?”.
La bambina seguì con lo sguardo la figura del ragazzo, lo osservava come se dovesse giudicarlo, poi, quando finalmente arrivò a guardargli il volto, fece spallucce.
“Puoi andare via. Ho da fare io, Nolan”. Dichiarò in tono saccente.
“Sei una bambina, cosa avresti di tanto importante da fare? Giocare con le bambole?”, cercò di prenderla in giro lui che nel frattempo si era andato a sedere sul divano, divertito da quel caratterino tutto pepe.
“Te l’ho detto. Ho da fare”. Ripeté avviandosi verso la cucina.
“Cosa? Potrei aiutarti. Mi piacerebbe aiutarti, Amanda”.
La biondina si voltò e lo guardò diritto negli occhi, “non ho bisogno del tuo aiuto”.
Nolan si sentì gelare. I bambini erano tutti così o soltanto lei aveva quel carattere?
“Ma sei sempre così, o non ti fidi di me?”, chiese infine per togliersi qualsiasi dubbio.
“Non lo so”, rispose lei seriamente, “dovrei fidarmi?”
“Sì”. Disse sinceramente lui, “non ti farei mai del male”.
“Lo so questo. Se fossi una cattiva persona papà non ti chiamava”. Fece una pausa cominciando ad osservare il pavimento. “È che papà mi aveva promesso che rimaneva con me oggi, per tutto il giorno”.
Nolan vide gli occhi della piccola cominciare a diventare lucidi e, solo per un istante, ebbe l’istinto di correre ad abbracciarla.
Lui capiva quanto potesse essere triste quella situazione, ci era passato pure lui quando era un bambino. Rimaneva spesso da solo, anche quando invece avrebbe dovuto trascorrere del tempo con i suoi.
“Non l’ha fatto apposta. Lui avrebbe davvero voluto rimanere qui, ma a volte ci sono degli imprevisti”, cercò di farle capire.
“È colpa di quella femmina, è sempre colpa sua”.
Amanda si sedette vicino al ragazzo.
“Comunque, come hai conosciuto papà?”.
“Mi ha aiutato”.
La bambina sorrise felice, “lui è bravissimo, vero?”
“Sì”.
Nolan continuava a sentirsi un po’ estraneo in quel mondo. Continuava a non capire come si dovesse comportare. Sarebbe stato diverso se fosse stata più grande, certo, se lo fosse stata davvero non credeva che avesse avuto bisogno di un baby-sitter.
Sarebbe stato meglio se fosse rimasto a casa a giocare a Doom, però, in fondo, non gli dispiaceva la compagnia di quella mini-Clarke.
Più in avanti, forse, sarebbero diventati davvero amici. Non come in quel momento nel quale Nolan non sapeva davvero che pesci prendere o che cosa dire.

Amanda si era addormentata, accoccolata al corpo del biondo, quando David rientrò in casa.
Nolan non si mosse, non voleva svegliare la bambina. Alzò soltanto una mano in modo da far capire al padrone di casa dove fosse.
“Si è comportata bene?”, sussurrò Clarke.
“Un piccolo angioletto”.
Sorrise Nolan, cercando di alzarsi senza svegliarla.
David lo accompagnò alla porta.
“Grazie mille, Nolan”.
In quel momento, la piccola Amanda corse verso di loro ed abbracciò forte il padre, felice che fosse tornato finalmente a casa.
Dopo aver scambiato quei momenti di effusione con la persona alla quale voleva più bene, si voltò verso il ragazzo.
“Ciao, Nolan”, sorrise, “se vuoi… puoi tornare altre volte, okay?”.
“Ciao, Amanda. Quando vuoi”. Rispose lui, scompigliandole i capelli.
Una volta allontanatosi da quella casa, si voltò ed ammirò il quadretto familiare. Sorrise, felice di aver avuto la possibilità di essere parte, anche se solo per poco, di quella famiglia e desiderò che la loro felicità potesse continuare in eterno, perché i Clarke erano la famiglia migliore che avesse avuto mai modo di conoscere.

---
Nolan mi ispira tantissimo! ♥ Anche la piccola Amanda. ♥
Sono così carini insieme quei due. *w* Mi smuovono tanta dolcezza! xD
E poi, adoro vedere Nolan impacciato! *Deb fangirla troppo, decisamente!
Vediamo uno squarcio della nostra cara Ems, anche se, in questa fanction, la sua iniziale diffidenza verso Nolan era dovuta al fatto che il padre le aveva promesso di stare con lei ed invece se ne era andato. Inoltre, notiamo già come incolpa Victoria. Dai flashback della serie credo che Amanda non amasse particolarmente Victoria già da allora. Trovo che sia un comportamento in parte giusto, in quanto Amanda ha sempre visto l'amante del padre di sfuggita che glielo rubava :p
Spero vi sia piaciuta!! *w*
E con questa, sono a quota 50 fanfiction pubblicate! ♥ Tanti auguri a me xD
OS betata da Ili91. Grazie ♥
Baci
Deb
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Revenge / Vai alla pagina dell'autore: Deb