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Autore: Nichi    04/08/2012    5 recensioni
Kristen offre se stessa e Robert volontari per prendersi cura della bambina di Tom e Sienna, Marlow per un giorno. Che succederà ?
***
-Ripetimi ancora una volta perché lo sto facendo.-
-Perché è il tuo migliore amico?-
-Non è abbastanza!-
-Perché mi ami alla follia ?-
Ed era vero. Io amavo alla follia quella bellissima donna dai lunghi capelli marroni e dagli splendidi occhi verdi. L’amavo, l’adoravo, la veneravo come se fosse una dea.
Tuttavia, quando mi offriva volontario per fare qualcosa che non avevo nessuna intenzione di fare, proprio non la sopportavo.
E questo era uno di quei casi.
Insomma, che cosa ci voleva a venirmi vicino, sedersi sulle mie gambe e chiedermi e se per caso avessi avuto voglia di aiutare il mio migliore amico ?
La gente normale faceva così.
Io facevo così.
Perché lei no ?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart, Nuovo personaggio, Robert Pattinson
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ciao ragazzi :)

Dunque, questa è la mia nuova One-shot e spero che vi piaccia. L'ho butata giù oggi pomriggio mentre, insieme al mio ragazzo, facevo da baby-sitter ad un una bambina di tre anni.Spero vi piaccia e fastemi sapere che cos ae pensate con  una bella recensione ok ?

Grazie mille.

Nichi :)

 

 

 

 

Ci divertiremo amore,vedrai.


 

 

 

 

 

-Ripetimi ancora una volta perché lo sto facendo.-

-Perché è il tuo migliore amico?-

-Non è abbastanza!-

-Perché mi ami alla follia ?-

Ed era vero. Io amavo alla follia quella bellissima donna dai lunghi capelli marroni e dagli splendidi occhi verdi. L’amavo, l’adoravo, la veneravo come se fosse una dea.

Tuttavia, quando mi offriva volontario per fare qualcosa che non avevo nessuna intenzione di fare, proprio non la sopportavo.

E questo era uno di quei casi.

Insomma, che cosa ci voleva a venirmi vicino, sedersi sulle mie gambe e chiedermi e se per caso avessi avuto voglia di aiutare il mio migliore amico ?

La gente normale faceva così.

Io facevo così.                                

Perché lei no ?

Perché faceva tutto senza chiedermi niente ?

Ovviamente, se fossi stato io a prendere impegni anche da parte sua, lei avrebbe avuto tutto il diritto di arrabbiarsi. Io no.

Non avevo voluto chiederle il motivo, perché sennò la situazione sarebbe peggiorata più del dovuto e io non volevo far saltare in aria casa Pattinson.

-Adesso non tenermi il muso!- borbottò Kristen avvicinandosi a me e sedendosi sulle me gambe.- E’ solo per un giorno, Robert. Non è la fine del mondo. Sarà divertente, vedrai.-

-Amore passare tutto il giorno a letto, facendo del sano e selvaggio sesso è divertente.- le feci notare io posando la testa sulla sua guancia.- Prendersi cura di una bambina di solo un anno non mi sembra poi così divertente, credimi.-

-Invece lo sarà.- continuò decisa lei.- Non ti preoccupare, Robert!-

-E invece mi preoccupo! Insomma, noi non sappiamo niente su come prendersi cura di un neonato!-

-Per tua informazione ho letto vari libri sull’argomento e posso assicurarti di essere molto pronta!-

-Leggere è ben diverso dal tenere in braccio un bambino.-

-Senti.- esclamò cominciando ad accarezzarmi i capelli.- Tom e Sienna non hanno passato nemmeno un giorno da soli da quando è nata Marlow. Così mi sono offerta volontaria per tenerla. Siamo i suoi zii preferiti, alla fine. Se non ce ne prendiamo cura noi chi lo fa ?-

-I suoi genitori ?-

Kristen mi tirò uno schiaffo  sulla testa, abbastanza forte da farmi sentire dolore.

Ok, io amavo Marlow. L’amavo tantissimo. Era una bambina splendida, dolce e bellissima. Ma passare una giornata con lei mi metteva abbastanza paura.

Un conto era tenerla in braccio quando di fianco a me avevo Sienna o Tom e un conto era farle da baby-sitter.

Non ero psicologicamente pronto a tutto questo.

-Vedrai che ce la faremo.- mi sussurrò Kristen all’orecchio.

E alla fine finii per crederci anche io.

Se lei diceva che ce l’avremmo fatta allora ce l’avremmo fatta. La cosa più importante era, però, non rimanere mai da solo con la bambina perché sennò entravo in panico.

Kristen continuò ad accarezzarmi i capelli in attesa di una mia risposta, diverse da tutte le altre che le avevo dato, e avrei anche aperto bocca sa il campanello di casa nostra non avesse suonato.

-Sono arrivati!- trillò la mia ragazza, alzandosi dalle mie gambe e battendo le mani felice come una pasqua. Ebbi giusto il tempo necessario per vederla sorridere che corse verso la porta senza nemmeno aspettarmi.

Con un sospiro mi alzai dal divano e raggiunsi i nuovi arrivati sull’uscio della porta.

-Ciao Robert!- mi salutò Sienna, e per la prima volta da quando era nata Marlow  la vidi felice e rilassata allo stesso tempo.

Ricambiai il saluto con un cenno alla tesa e un grandissimo sorriso che rivolsi anche a Tom, il quale però sembrava non prestare nessuna attenzione  a noi. Teneva lo sguardo fissato su qualcosa, o meglio qualcuno, e quando spostai lo sguardo da Sienna a chi stava tenendo in braccio capii subito.

Marlow se ne stava comodamente attaccata al petto della madre, le mani paffute strette a pugno, il ciuffo di capelli biondi sistemato alla perfezione e gli occhi semichiusi.

Kristen sorrise dolcemente alla vista della bambina.- Ciao amore della zia!- la salutò battendo una volta le mani.

La bambina, non appena sentii la sua voce, alzò la testolina dal petto della madre per poter guardare Kristen e sorridere. Due secondi dopo stava tendendo le braccia verso di lei, in una tacita richiesta di essere presa in braccio.

La mia ragazza non esitò nemmeno un secondo. Allungò anche lei le braccia e se la strinse al petto cominciando a fare qualche saltello sul posto per farla ridere.

Rimasi imbambolato a guardare la scena.

-Direi che è in ottime mani.- decretò Sienna guardando dolcemente la figlia.- Non è  vero, Tom ?-

Il mio migliore amico non rispose.

Si limitò ad incrociare le braccia al petto e a tenere fisso lo sguardo sulla bambina, pronto ad intervenire se qualcosa fosse andato storto.

Sienna sospirò pesantemente.- Tom ha qualche problema a lasciarla andare!- spiegò a tutti noi.

-Oh, Tom.- esclamò Kristen dolcemente. - Non devi, davvero.-

-Non ce n’è bisogno!- aggiunsi posandogli una mano sulla spalla come segno di conforto.- Ce ne prenderemo cura, stai tranquillo.-

-Sarà meglio per te Robert!- esclamò lui con tono duro.

Perché avevo la strana sensazione di essere appena stato minacciato ?

-Oh, prima che me ne dimentichi!-  Sienna riattirò tutta l’attenzione su di lei in un baleno.- Questo è il borsone di Marlow.- spiegò mentre mi consegnava uno zaino rosa confetto.- Ci sono dentro tutte le sue cose. Il necessario per cambiarla, il suo ciuccio, il suo biberon. Se la notte non riesce a dormire raccontatele una storia. Dentro c’è anche un libro di favole che le piace tanto.-

Annuii cercando di apparire tranquillo, mentre invece dentro non lo ero affatto e una parte di me stava sperando di non arrivare mai a leggerle una favola per farla addormentare.

-Ok! Tutto quello che dovevamo dirvi ve lo abbiamo detto. Credo sia meglio andare!-

Sienna si abbassò a baciare la figlia tra le braccia di Kristen e Tom fece lo stesso, forse esitando un po’ di più della fidanzata.  Solo dopo averlo tranquillizzato altre venti volte però, Sienna riuscii a  schiodarlo dalla porta e a gettarlo in macchina con violenza.

Soffocando una risata chiusi la porta con un calcio e posai il borsone in un angolo della stanza.

-Allora, che cosa vuole fare questa bella bambina ?-

Ogni volta che Kristen teneva in braccio Marlow cominciava a parlare con quella voce strana che sia io sia Marlow trovavamo adorabile, visto che quest’ultima non la smetteva più di ridere ogni volta che le parlava.

Infatti, Marlow cominciò a ridere come una pazza e in quel momento la trovai ancora più bella di quanto non fosse già.

Feci un passo verso di loro, sorridendo come un’ebete, e Marlow alzò lo sguardo verso di me. Per un momento restò a guardarmi, come se stesse cercando di riconoscermi, poi sorrise e allungò le braccia verso di me facendo versi strani.

-Vuoi andare da zio Robert ?- le domandò Kris baciandole la testa e venendo verso di me la lasciò tra le braccia.

-Cavolo.- borbottai  mentre la stringevo a me per paura di farla cadere.- È molto più pesante dall’ultima volta che l’ho presa in braccio.-

-Robert cresce anche lei.- mi fece notare Kristen ovvia.- È normale che pesi di più!-

Ma io ormai non la stavo nemmeno più ascoltando, preso com’ero a guardare quello spettacolo della natura che avevo tra le braccia.

-Preparo la colazione.- esclamò la mia ragazza battendo le mani sul tavolo.

Mi avvicinai a lei , sedendomi su una sedia e posando Marlow sul tavolo tenendole le mani strette in modo che non mi scappasse di mano.

-Chi è la bambina più bella del mondo ??- esclamai imitando lo stesso tono di voce  di Kristen.- Chi è eh ? Chi è ?-

-Cazzo Robert!! E’ finito il latte!!-

-Hai sentito tesoro ?-  dissi riferendomi alla bambina tra le mie braccia.- Quella era tua zia. La regina della finezza!-

-Robert hai capito ?-

-Si amore!- esclamai mentre baciavo la fronte di Marlow.- Non è poi così grave, alla fine.-

Kristen chiuse il frigorifero scioccata.- Robert è gravissimo invece. Una bambina deve berlo il latte!-

-E questo chi lo dice ?-

-Tutti!-

-Io bevevo il thè.- borbottai, parlando più a me stesso che a Kristen.

-Infatti, ora si spiegano molte cose!-

-Che simpatica!-

La mia ragazza sbuffò, poi  batté le mani.- Avanti, andiamo a fare la spesa!-

-Cosa ?? Solo per il latte?-

-Si!- esclamò allegra lei, togliendomi dalle mani Marlow che non reclamò nemmeno. Si strinse a Kristen  e poi guardò me in attesa che mi alzassi.

-Avanti Robert!- mi urlò mentre apriva la porta.

Con un sospiro mi alzai.

Dovevo ancora capire la parte divertente in tutto quello.

 

 

-Secondo te dovremmo prendere latte scremato o latte parzialmente scremato ?-

-Non ne ho idea, amore. Prova a leggere dietro se … -

Kristen guardò le due confezioni che aveva in mano, e dopo un’accurata  guardata ad entrambe, le buttò tutte e due nel carrello.

-Oppure prendile tutte e due!-

Marlow seduta nel seggiolino del carrello, batté le mani sul mio viso e io portai l’attenzione di nuovo su di lei.

-Cosa c’è amore ?- le chiesi sorridendo.- Mmh ?-

Ma lei non disse niente, ovviamente, e si limitò a continuare a battere le mani sul mio viso.

-Oh, vado nel reparto dolci.- esclamò all’improvviso Kristen guardandosi in giro.- Magari faccio una torta per stasera. Tu nel frattempo prendi gli omogenizzati per lei, ok ?-

-Ma quelli non ce li avrà dati Sienna  nel borsone ?-

-Non ha parlato di omogenizzati!- esclamò mentre si allontanava da noi.

Ok, omogenizzati, pensai perlustrando con attenzione gli scaffali.

Era semplice.  Ne dovevo prendere uno e basta.

Certo, sarebbe stato più semplice se ce ne fossero stati due tipi invece che millecinquecento.

-Non è possibile.- borbottai burbero fermando il carrello davanti ad uno scaffalo pieno di cose per bambini. Marlow batté le mani non appena li vide e capii di trovarmi nel posto giusto.

-Ok.- sospirai guardando con attenzione tutto quello che avevo davanti. Allungai la mani e presi un barattolo di omogenizzato a caso. Marlow picchiettò sulle  mie mani posando le sue sul barattolo e portandoselo davanti al viso.

-Ho capito.- esclamai. Mi guardai in giro sperando di non vedere nessuno del personale, e quando notai che non c’era nessuno di cui preoccuparci, aprii il barattolo e lo misi sotto il naso della bambina.

-Buono ?- gli domandai  e lei scosse la testa.

Riposi il barattolo sullo scaffale dove lo avevo preso e ne afferrai un altro.

-E questo ?-

Marlow annusò ancora una volta, poi con la manina lo spostò da sotto il suo naso e capii che nemmeno quello doveva piacergli.

-Sei una bambina molto complicata!- esclamai alzando un sopracciglio. Questa volta, prima di prenderne uno caso, guardai con attenzione tutti quei barattoli  davanti ai miei occhi e cercai di pensare con la mente di un bambino.

Alla fine ne presi uno che sembrava essere buono e quando lo misi sotto il naso della bambina e lei batté le mani sorridenti, tirai un sospiro di sollievo.

Ok adesso dovevo capire quanto ne dovevo prendere.

Quanto mangiava un bambino al giorno ?

Senza perdere tempo però, allungai le mani e afferrai sette scatole di quel tipo di omogenizzati e li buttai nel carrello.

-Andiamo sul sicuro, giusto ?- esclamai guardando negli occhi Marlow che rise, facendomi capire di trovarsi in accordo con me.

Kristen ci raggiunse tre minuti dopo con le braccia piene di schifezze e ingredienti per fare torte e dolci di ogni tipo. Gettò tutto nel carrello e rivolse un sorriso ad entrambi.

-Ora possiamo anche tornare a casa!-

 

 

 

 

-Amore cos’è questa puzza ??-

Kristen mi raggiunse in sala con il grembiule addosso e un po’ di farina sulla faccia.

-Quale puzza ?- domandò avvicinandosi a noi. Si chinò all’altezza di Marlow che stava giocando con una pallina rimbalzante e poi tornò su storcendo il naso.

-Credo che sia arrivato il momento di cambiarla.-

-Cambiarle cosa?-

-Il pannolino, genio!-

Oh, fantastico.

Questa era la parte divertente della situazione, giusto ?

-Avanti prendila!- mi esortò Kristen mentre lei afferrava il borsone rosa della bambina.

-Devo cambiarla io ??- domandai spaventato e  disgustato contemporaneamente.

-Di certo non cambierò una bambina di un anno da sola, Pattinson!-

Sapevo che continuare a parlare sarebbe stato del tutto inutile, e siccome la puzza peggiorava di secondo in secondo mi affrettai a prendere Marlow in braccio, tenendola però a debita distanza da me.

-Sei così bambino!-

-Puzza da morire Kristen!- le feci notare mentre salivo le scale. Marlow sembrava divertita da tutta quella situazione e la cosa mi andava molto bene, visto che non aveva ancora pianto una volta.

Quando entrammo in bagno, Kristen afferrò un asciugamano e lo stese sul mobile vicino al lavandino in modo da poterci stendere la bambina.

Una volta sdraiata, cominciai a sfilarle la tutina fino a farla rimanere solo con il pannolino addosso.

-Non mi avevi detto che avrei dovuto fare anche questo!-

Kristen alzò gli occhi al cielo infastidita, mentre cominciava a tirare fuori dal borsone un pannolino pulito, il borotalco e una salvietta umida.

-Ok. Toglile il pannolino!-

Sgranai gli occhi.- Che cosa ?-

-Oh avanti Robert!-

-Perché devo farlo io ? Questa è una cosa che devi fare tu!-

-Solo perché sono una donna ?-

-Esattamente!-

Kristen ridusse gli occhi a due fessure.- Se non le togli quel pannolino, ti farò vedere io che donna posso essere quando mi arrabbio!-

Deglutii rumorosamente.

Ottimo, non avevo nemmeno scelta.

Mi avvicinai alla bambina che era rimasta nella stessa posizione in cui l’avevo lasciata, con le mani posate sulla pancia e l’espressione confusa.

Posai le mani ai due lati del pannolino, ma invece che fare qualcosa rimasi a guardarlo cercando di capire che diavolo fare visto che non sapevo dove mettere le mani.

-Dobbiamo aspettare Natale ?-

-Non mettermi fretta!!- esclamai voltandomi verso di lei.- Non sto sfilando le mutandine ad una donna, ok ? E si dia il caso che non ho mai cambiato il pannolino ad una bambina. Quindi se non ti dispiace, fammi concentrare!-

-Devi solo alzare quelle alette lì!- spiegò Kris indicando due strisce blu presenti ad entrambi i lati del pannolino.

-Dovrebbero mettere un libretto d’istruzioni per questo genere di cose.-

Allontanando i vari sbuffi della ragazza di fianco a me , che non stava facendo altro che rendere le cose ancora più difficili del solito, posai le dita sulle due strisce blu e lentamente le staccai dal resto del pannolino, abbassandolo completamente.

-O MIO DIO!- urlai allontanandomi da quella cosa il più possibile.

-Mi bruciano gli occhi!-

-Sto per vomitare!- decretai portando una mano davanti alla mia bocca.

-Pattinson, muovi il culo e vieni a darmi una mano!-

Spalancai la bocca.- Credo di aver già fatto abbastanza!-

-Non mi lascerai nella merda in questo modo!-

-Letteralmente, si lo faccio!-

E quando feci per uscire dal bagno, Kristen mi afferrò dalla manica della camicia e mi tenne inchiodato dov’ero.

-TU.MI.DARAI.UNA.MANO.CHE.TI.PIACCIA.O.NO!-

Aveva gli occhi ridotti a due fessure, stava tremando di rabbia e come se non bastasse Marlow aveva cominciato ad agitarsi e a lamentarsi.

In tutto quel putiferio non riuscii a ribattere, così mi posizionai di nuovo al fianco della mia ragazza cercando di ricordare a me stesso da quanto fossi fidanzato con una iena.

 

 

Un’ora e venti dopo, io e Marlow eravamo di nuovo seduti sul divano, io a gambe incrociate  e lei seduta in mezzo, a guardare uno stupido cartone animato che sembrava piacerle molto.

Adesso che profumava di borotalco tenerla in braccio era una vera gioia, visto che nonostante fosse una bambina di solo un anno sapeva stare molto calma. Quindi io mi agitavo di meno.

-Amore.- Kristen arrivò in sala rossa in viso e leggermente sudata.- Vado a farmi una doccia perché oltre a essere estremamente sudata, puzzo di pupù di bambina da fare schifo!-

-Cosa ??- esclamai spostando Marlow sul divano e alzandomi in piedi.- Mi stai dicendo che devo rimanere da solo con lei ?-

-Si Robert!-

-Ma tu non puoi farlo!- esclamai terrorizzato.- Che faccio se incomincia a piangere ?-

-Prendila in braccio e coccolala.- spiegò lei con una svolazzata di mani.- E poi mi sembra abbastanza  tranquilla, quindi non devi preoccuparti!-

Mi si avvicinò tutta allegra, mi baciò dolcemente e poi sparii su per le scale.

Tornai con estrema lentezza sul divano , ma invece che sedermi su esso, mi sedetti per terra per paura che , muovendomi troppo, potessi anche solo farla piangere.

-Che cosa ci guardiamo di bello, Marlow ?- le chiesi prendendola e mettendola seduta di fianco a me. Afferrai il telecomando e cominciai a cambiare canale alla ricerca di qualche bel programma.

Ad un certo punto Marlow cominciò a battere le manine felice indicando il televisore.

-Winnie the Pooh ?- domandai e reclinai la testa all’indietro.- C’è un’ampia scelta, tesoro, davvero!-

Ma Marlow sembrava intenzionata  a guardare  questo cartone, visto che aveva cominciato a ridere.

E io cominciai a morire.

 

Un’ora dopo.

 

-Robert!! ROBERT SVEGLIATI!!!-

Mi svegliai di soprassalto cadendo dal divano e picchiando la testa sul pavimento freddo.

-Robert dov’è la bambina ??-

Ancora con la voce impastata dal sonno cercai di formulare una frase di senso compiuto.- E’ sul divano, amore.-

-Non c’è sul divano!-

-Allora è per terra!-

-Non è nemmeno per terra idiota!!-

Mi passai una mano sul viso, alzandomi da terra. Adesso che riuscivo a mettere a fuoco bene, notai che Kristen aveva ancora i capelli umidi, indossava un paio di pantaloncini ginnici grigi e una maglietta bianca con la scritta dell’adidas stampata su.

-Robert, Marlow è sparita!-

-Non è sparita!.- borbottai.- E’ proprio qui, guarda.- e voltandomi verso il divano indicai un punto, dove avevo lasciato la bambina dormire e che adesso era vuoto.

-Era lì.-

-Era, appunto! Era!-

-Mi sono addormentato due secondi.- esclamai cominciando a guardarmi in giro in preda al panico.

-Oh mio dio!- sussurrò Kristen.- Robert hai perso una bambina ti rendi conto ? Hai perso la bambina del tuo migliore amico!-

-NO, NON È VERO!- piagnucolai, mentre guardavo sotto la sedia, spostavo i cuscini, aprivo ogni sorta di armadio e guardavo dietro le piante.

-Sto per sentirmi male!- comunicò Kristen respirando affannosamente.

-Ok, niente panico!- allargai le braccia.- Non può essere uscita di casa giusto ? La porta è chiusa e a meno che non sappia volare non è uscita nemmeno dalla finestra!-

-Sienna mi ha detto che non sa camminare tanto bene. Muove solo qualche passo!-

-Allora deve essere in questa stanza!-

-NON C’E IN QUESTA STANZA, ROBERT! NON VEDI ? LA VEDI DA QUALCHE PARTE, PER CASO ?-

-NON URLARE CON ME!-

-IO URLO COME MI PARE E PIACE, HAI CAPITO?-

-NON DOVEVI LASCIARMI DA SOLO CON LEI!-

-ADESSO E’ COLPA MIA ?-

-SI, E’ COLPA TUA KRISTEN-VOGLIO-AIUTARE-LA-GENTE-STEWART!-

E anche se stavamo urlando come due pazzi, la risata inconfondibile di una bambina di un anno al piano di sopra attirò la nostra attenzione, bloccandoci sul posto.

Tenemmo la bocca chiusa, per paura di esserci immaginati tutto, ma quando sentimmo di nuovo la risata, scattammo tutte e due su per le scale, dritti … in camera nostra ?

-Oh Marlow!-urlò Kristen quando la vide appoggiata sul letto. Corse a prenderla in braccio e la strinse a se, mentre la bambina non smetteva di ridere, per non so quale ragione.

Tirai un sospiro di sollievo.

Tom non mi avrebbe ucciso.

-Come ha fatto a salire fino a qui ?- domandai avvicinandomi a loro due. Cominciai ad accarezzare la testolina bionda di Marlow, felice di vederla.

-Avrà camminato. Non c’è altra spiegazione!-

Sinceramente, in quel momento come avesse fatto a salire fin su in camera nostra non importava un fico secco a nessuno dei due.

-Direi che è ora di andare a fare la pappa, per questa bella bambina giusto ?-

Per lo meno quello non era qualcosa che avrei dovuto fare io.

 

 

 

Forse mi ero preoccupato troppo.

Prendersi cura di Marlow non era stato così difficile come avevo pensato.

Le avevamo dato da mangiare, avevamo passato tutto il pomeriggio a giocare con lei e a guardarci la tele.

Quando era arrivata ora di cena le avevamo dato altra pappa e poi, si era addormentata sul divano ancor prima che potessimo accendere la tele. Salimmo tutti e due in camera nostra, e siccome non avevamo un culla dove poterla mettere, la posai delicatamente al centro del nostro letto.

-Siamo stati bravi, però Pattinson!- esclamò ad un certo punto Kristen  senza staccare gli occhi dalla bambina.

-Una bella squadra!- concordai accarezzandole la guancia.- Mi dispiace averti urlato contro, tra parentesi!-

Lei scrollò le spalle.- Anche io l’ho fatto. Quindi siamo pari!-

-Me lo dai un bacio, adesso ?-

Non se lo fece chiedere un’altra volta. Attenta a non svegliare la bambina, si allungò sul materasso e mi baciò dolcemente le labbra e sapevo che se non ci fosse stata una bambina di un anno in mezzo, avrei pure continuato ad approfondire il discorso.

-Te lo sei meritato!-

Ritornò al suo posto stendendosi di fianco a Marlow e posando la testa sul braccio e chiudendo gli occhi.

Si eravamo stati bravi, pensai guardandole entrambe, molto bravi per essere stata la nostra prima volta per quanto riguarda quel genere di cose.

Marlow non aveva pianto nemmeno una volta e alla fine non era andato tanto male come pensavo.

Alla fine, pensai, stava proprio andando tutto bene.

 

 

Forse avevo parlato troppo presto.

-Hai provato a darle da mangiare ?-

-Si, Robert! Ma non ne voleva proprio sapere!-

Era da due ore che Kristen non faceva altro che fare avanti e indietro per la stanza, cercando di far smettere di piangere  la bambina. Senza nessun risultato ovviamente.

Avevamo provato a darle da mangiare, ma lei aveva urlato più forte così avevamo rinunciato subito. Avevamo provato  a cambiarle il pannolino, ma non era nemmeno sporca quindi lasciammo perdere. Avevamo provato anche a leggere una favola del libro che ci aveva dato Sienna, ma niente.

Nemmeno camminare avanti ed indietro per la stanza sembrava funzionare, ma adesso era l’unica cosa che potevamo fare, visto che erano le due e mezza di notte. Con uno sbuffo, mi alzai dal letto.

-Dalla un po’ a me. Tu stenditi un po’!-

Kristen non se lo fece ripetere due volte. Mi lasciò la bambina tra le braccia e lei corse a sedersi sul letto esausta. Si, avevo decisamente parlato troppo presto.

Feci posare la testa di Marlow sulla spalla in modo da poterle dare qualche colpetto sulla schiena. Sembrò funzionare per i primi dieci secondi, ma poi riprese a piangere forte come prima.

Era anche brutto, vederla piangere in quel modo.

Mi si stringeva il cuore, perché non potevamo fare niente per farla calmare e la cosa faceva stare male entrambi.

-Sienna non ti ha detto niente riguardo a questo ?- le chiesi continuando a dare piccoli colpi sulla schiena della bambina.

Kristen scosse la testa.

-E tutti i libri che hai letti non dicono niente ?-

-Mi stai prendendo per il culo, Robert ?-

Alzai gli occhi al cielo.

-Ok, dammi le chiavi della tua macchina!- mi ordinò all’improvviso alzandosi dal letto.

-Cosa ??-

-Dammi le chiavi della tua macchina.- ripeté decisa mentre si infilava le scarpe.- Nei film fanno sempre così. Quando i bambini non smettono di piangere li portano sempre a fare un giro in macchina.-

-Amore sono le due e mezza di notte!-

Kristen si voltò verso di me, l’aria di una che voleva solo morire.- Preferisci tutto questo baccano ?-

Nonostante non la trovassi una buona idea, mi affrettai a seguirla giù per le scale e fuori casa. Rovistò nella tasca dei miei pantaloni, tirò fuori le chiavi della mia macchina e l’aprii.

-Dalla a me!-

Kristen prese tra le braccia Marlow che continuava a lamentarsi e a piangere come una disperata, e la legò nel seggiolino dietro. Quando ebbe finito salii anche lei in macchina, chiudendo la porta di scatto.

-Andiamo!-

-Amore, adesso andiamo a fare una bella passeggiata in macchina.- esclamò Kristen voltandosi verso la bambina.- Che bello eh ? Ci divertiremo tantissimo!-

-E forse dopo possiamo andare tutti a dormire!-

Alla fine era solo questione di minuti no ? Si sarebbe calmata subito.

 

 

Ovviamente non fu così.

Non solo pianse per tutta la notte, ma fummo costretti a girare tutta la notte per il vicinato senza fermarci nemmeno una volta.

Lanciai un’occhiata all’orologio. Le otto  e mezza del mattino.

E io non avevo chiuso ancora occhio.

Fermai la macchina davanti al box di casa nostra, la spensi, e cominciai ad assaporare il dolce rumore del silenzio.

Dietro di me Kristen stava dormendo beatamente, con un braccio intorno alla piccola Marlow, e la testa posata sul seggiolino.

La bambina, invece, era bella sveglia e pimpante e almeno non stava piangendo più.

Aprii la portiera della macchina e la richiusi con tantissima forza che Kristen si svegliò di soprassalto  spaventata.

-PRENDETE TUTTO TRANNE LA MACCHINA E LA BAMBINA!-

Aprii la portiera dietro con uno scatto.- Felice di sapere che se i ladri dovessero entrare in casa nostra, io sarei una di quelle cose che tu lasceresti portare via amore.-

Kristen si passò una mano sul viso. Si guardò in giro spaesata, posò lo sguardo su Marlow un secondo e poi scese dalla macchina lentamente.

-Che ore sono ?- chiese cominciando a stiracchiarsi.

-Le otto e mezza del mattino!-

Kristen allargò gli occhi spaventata.- Che cosa ? Ma Sienna e Tom saranno qui a momenti allora e noi … -

Non riuscii a finire la frase che il suono di un clacson la bloccò sul nascere. Restammo un momento impietriti tutti e due, poi quando ci voltammo lentamente, notai che le ultime persone che dovevamo vedere in quel momento erano proprio lì, davanti a noi.

-Ciao ragazzi!-urlò Sienna sventolando le mani. Ci vennero incontro velocemente. Tom, senza degnarci di uno sguardo entrò in macchina, tirò fuori dal seggiolone la sua bambina e se la strinse al petto.

-Tutto bene ?- ci chiese Sienna sorridente.- Non vi ha fatto impazzire vero ?-

Io e Kristen ci scambiammo una veloce occhiata.

-No, è stata un angelo!-

-Un dolcetto!-

-Così carina!-

-Zero pianti!-

-Aspettate un momento.- Tom ci guardò a fondo.- Perché siete fuori a quest’ora ?-

-Beh ecco … -

-Volevo fare una bella passeggiata.-

-Si, visto il bel tempo.-

Non sembravano parecchio convinti, ma alla fine sorrisero lo stesso.

-Grazie per averla tenuta!-

-Figurati.- la tranquillizzò Kristen con un’alzata di spalle.- Ci ha fatto solo piacere!-

-Grazie amico!- sussurrò Tom abbracciandomi.

-Quando vuoi!- dissi con un tono di voce così basso che sperai non mi avesse sentito.

Continuammo a salutarli fino a quando non furono entrati in macchina e spariti dalla nostra vista. Poi, come se qualcuno ci avesse dato il via, sia io che Kristen scattammo dentro casa, fino in camera nostra dove ci lasciammo cadere sul letto esausti.

Avevo una tale voglia di rinfacciarle tutto e di chiederle cosa, di preciso, intendesse lei con “Divertente” quella mattina.

Ma ero talmente stanco che mi addormentai subito.

Pazienza, ci sarebbe stato tempo domani per fargliela pagare.

 

 

 

UNA SETTIMANA DOPO

 

 

-AMORE SONO A CASA!- urlai non appena la porta di casa fu chiusa alle mie spalle.

-Sono in sala!!-

Mi tolsi le scarpe sul tappeto e mi apprestai a raggiungere la mia ragazza in soggiorno.

-Amore della mi Vida, credo che sia arrivato il momento di portare la mia macchina dal meccanico. Non si accende più!-

Mi lasciai cadere di fianco di fianco a lei posando la testa sulle sue gambe.

-Come mai ?-

-Non ne ho proprio idea, sinceramente!-

Kris cominciò ad accarezzarmi i capelli, poi la sua espressione prese una nota diversa, una nota più seria e capii che doveva esserci qualcosa che non andava.

-Devo dirti una cosa!-

Alzai la testa dalle sue gambe, cominciando a preoccuparmi.

-Che succede ?-

Kristen  prese un grande e lento respiro, poi mi afferrò le mani e le strinse tra le sue.

-Sono incinta, Robert!-

-Incinta ?-

-Si, incinta!-

-Vuol dire che tra nove mesi diventerò papà ?-

-Si, esattamente!-

Rimasi altre dieci minuti zitto e immobile, lasciando che il mio cervello registrasse la nuova novità con calma.

-Dì qualcosa, ti prego!-

Non riuscii a dire niente. L’abbracciai e basta, perché infondo era quello che desideravo anche io.

-Oddio, amore. Diventeremo genitori! Che figata!!-

Kristen scoppiò a ridere e a piangere contemporaneamente.- Pensavo saresti scappato via e mi avresti lasciato qui da sola!-

-No mai amore. Mai!-

La strinsi e la baciai a me ancora e ancora. Tantissime volte fino a quando non si calmò e il mio cuore smise di battere così velocemente. Poi, all’improvviso, saltai su a sedere come una molla ricordandomi  di una cosa.

-Dove vai ?- mi chiese Kristen fissandomi mentre mi infilavo le scarpe.

-Vado a portare la macchina dal meccanico!-

-Adesso ?? Ma Robert, sono le sette  e mezza di sera!-

-Amore.- la interruppi io alzando una mano.- Stiamo per avere un bambino capisci ? Se la macchina non parte, non funziona, siamo nella merda fino al collo!-

Eh si, perché infondo, se c’era una cosa che avevo imparato dalla meravigliosa avventura con Marlow una settimana fa, era che potevi crescere in santa pace tuo figlio/figlia se avevi una macchina funzionante.

   
 
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