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Autore: s t e l l i n a    18/02/2007    14 recensioni
Nicole Austen, Canadese in vacanza a Roma, incontra, grazie ad una serata di divertimenti, i Good Charlotte. Trova un particolare feeling con Joel Madden, anche se inizialmente è fermamente convinta di odiarlo per la sua arroganza e presunzione...due caratteri simili, riusciranno a compatirsi?
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CON QUESTO MIO SCRITTO, PUBBLICATO SENZA ALCUNO SCOPO DI LUCRO, NON INTENDO DARE RAPPRESENTAZIONE VERITIERA DEL CARATTERE DI QUESTA PERSONA, NE' OFFENDERLA IN ALCUN MODO...





CAPITOLO 1

"Volerò tra i fulmini...per averti...meravigliosa creatura, sei sola al mondo..."

Nicole si rigirò tra le coperte. La radio, poco lontano da lei, trasmetteva una bassa melodia di sotto fondo...
Sentiva il sole battere sulle palpebre chiuse, ma non riusciva ad aprire gli occhi per il momento. Aveva la testa intontita, e uno strano sapore acido in bocca.

"Occhi di sole mi bruciano in mezzo al cuore...amore è vita meravigliosa..."

Si udiva un leggero scrosciare dell'acqua provenire dal bagno. Qualcuno si stava facendo una doccia.
Lentamente la ragazza alzò la testa, che subito fu colpita da un violento capogiro.

"Pendo dai tuoi sogni, veglio su di te...non svegliarti non svegliarti...non svegliarti ancora..."

Finalmente aprì gli occhi così da permettere ad un violento raggio di sole di accecarla per un secondo. Scostò le lenzuola, alzandosi dal letto.
Rimase qualche secondo in piedi, completamente nuda, per tentar di focalizzare l'ambiente intorno a lei...niente. Non si ricordava nulla. Di certo si trattava di una camera d'albergo, anche piuttosto lussuosa, questo si capiva. C'era un plasma attaccato al muro davanti a lei, e un grosso frigo-bar sotto di esso.
Camminò a piedi nudi fino ad una valigia, che era stata sbattuta per terra mezza aperta. Ci frugò un po' dentro, fino ad estrarre una grossa camicia a quadri. Se la infilò velocemente e chiuse qualche bottone, visto che il rumore dell'acqua del bagno era appena terminato.
La porta si aprì e ne uscì un ragazzo sulla trentina, coperto solo da un asciugamano legato in vita.
Si passò una mano sui capelli ancora bagnati, poi la guardò e le sorrise.

- Ciao stella...finalmente ti sei svegliata. -

Lei rimase a fissarlo per qualche secondo e, colta di sorpresa, spalancò gli occhi color nocciola...di certo conosceva bene il viso di quel ragazzo...

- O cazzo...- sussurrò allora sentendosi avvampare. I casi erano due: o questo era Joel Madden in persona o era la sua copia sputata.

Ma la cosa più sconcertante è che era pallida, completamente struccata, mezza addormentata e per giunta mezza nuda di fronte ad uno che propriamente non era un ragazzo qualsiasi.
Ecco che Joel si avvicinò, le cinse appena la vita e le diede un leggero bacio sulla guancia.

- Faccio così cagare di prima mattina? - domandò divertito, alludendo alla sua espressione sorpresa non proprio invisibile. Quindi si chinò sulla valigia ed estrasse un paio di vestiti.

Nicole rimase paralizzata qualche secondo come un'allocca, poi finalmente voltò appena il viso per guardarlo meglio.

- Escludendo la scontata possibilità del paradiso...dove mi trovo?! - gli chiese con voce appena roca. Non si era mai sentita tanto in imbarazzo! Si era trovata così, di sorpresa, nella camera di Joel Madden! Chissà come c'era finita...

Lui si infilò un paio di jeans, poi tornò a guardarla, scuotendo la testa divertito.

- Hahaha..dai, non dirmelo! Eri così fatta da non ricordare proprio nulla? -, si infilò una catenina con una grossa croce sul petto nudo.

Non dico che quel tono di scherno cominciò ad infastidire Nicole, ma di certo non era piacevole...ma questo passava in secondo piano, dal momento che il ragazzo dal vivo era bello quasi da far schifo...
La ragazza si guardò intorno, sforzandosi di far riaffiorare qualche ricordo, ma non ne ricavò nulla. Le venivano in mente solo immagini offuscate e quindi insignificanti.

- Ti dovrei dir di si, anche se mi vergogno da paura...-

Joel scopppiò un'altra volta a ridere.

- Che alcolizzata! - esclamò, andando or ad estrarre una birra dal frigo-bar. Stappò la lattina e se la portò alle labbra. Dopo un breve sorso riprese a parlare. - So che non si chiede l'età ad una ragazza, quindi ipotizzo soltanto che tu possa avere diciotto, al massimo diciannove anni...ed eri così fatta che pensavo stessi fingendo per portarmi a letto! Sai che sei troppo giovane per bere? Poteva capitarti qualcosa di spiacevole! -

Ovviamente pronunciò ogni singola parola senza abbandonare quel tono di scherno che Nicole ormai credeva gli appartenesse di natura. L'aria d'angelo che gli aveva inizialmente associato cominciò a frantumarsi lentamente, lasciando spazio ad una leggera irritazione dal suo fare da io-sono-grande-maturo-e-figo (anche se nell'ultima considerazione si trovava perfettamente d'accordo anche lei).

- Ehi, vacci piano!!! Innanzi tutto ho ben ventun anni e poi avrò bevuto solo due birre, al massimo! Come la fai lunga, sembra che...- cominciò a ribattere lei infastidita. Joel ovviamente non poteva sapere che mettersi contro Nicole era pericoloso, molto pericoloso! Il suo caratterino sapeva renderle giustizia.
Però improvvisamente smise di parlare. Aveva sentito bene? Aveva detto "portarmi a letto"...?!
Oddio...ora tutto tornava...come un detective che tentava di ricostruire la scena di un omicidio, Nicole si mise a macchinare sul possibile accaduto. E, con l'aiuto non insignificante della prove di cui disponeva (ossia risveglio nuda, in un letto matrimoniale, di una camera d'albergo), arrivò ad una semplice, sconcertante conclusione...lei, semplice mortale, era andata a letto con Joel Madden. Il "divino" Joel Madden. E, come se la mazzata non fosse abbastanza pesante, non se ne ricordava una virgola!!

- Be', due birre al massimo è quello che ricordi tu...non puoi averne la certezza, visto che a momenti, scommetto, non ricordi neanche quello che hai mangiato ieri sera. - le fece notare il ragazzo mandando giù un altro sorso di birra e spezzando la sua catena di pensieri di cui lui, per fortuna, non era al corrente.

- Allora, sapientino, saresti così gentile da rinfrescarmi la memoria?! - gli domandò infine Nicole, cercando indirettamente di scoprire se alla fine era andata o no a letto con lui. Si sedette sul letto disfatto, in attesa di una risposta...in cuor suo sperava positiva, ovviamente.

Lui rimase a guardarla con un braccio appoggiato al frigo-bar e la lattina sorretta dall'altra mano.

- Sei hai voglia di vergognarti spudoratamente, non ci metto niente a raccontartelo. -

Lei annuì, decisa. Era nella sua indole cercare di non mettersi mai in ridicolo...questo le dava la sicurezza di non essersi messa davvero in imbarazzo la sera prima, ubriaca o no. E poi, da quanto aveva capito, Joel aveva una particolare capacità nell'ingigantire ogni cosa in modo da farla sembrare una tragedia greca.

- L'hai detto, eh, quindi non deprimerti dopo. Non ci tengo ad avere un'alcolizzata e persino dipendente da psicofarmaci in camera mia... - e, dopo l'ennesima occhiataccia da parte di lei, riprese a raccontare - Allora, in poche parole, ieri sera mentre eri in compagnia di due amiche, tra l'altro una di loro era molto carina, mi sei saltata addosso. Si vedeva che eri ubriaca fradicia, ed è solo per questo che da bravo gentiluomo ti ho respinta. Però quando sono salito in macchina hai minacciato di buttarti davanti all'auto in corsa, quindi ti ho dovuto far salire...poi, in camera, è successo quel che è successo. Va bene che eri ubriaca, ma dopo troppe provocazioni cedo, sono sempre un individuo di sesso maschile! Questo è indiscusso. -

Passarono attimi di silenzio imbarazzante. Lo stomaco di Nicole ormai si era completamente congelato, ma non dopo aver fatto un paio di giri della morte.
Alla faccia dell'indole! Non c'era dubbio, la sera prima aveva bevuto molto più di due birre. Una marea di domande le riempirono la mente, ma furono fermate dall'espressione tutt'altro che intelligente che si dipinse sul volto di Joel...tratteneva a stento le risate.
Il viso di Nicole cambiò completamente espressione.

- Ehi, aspetta un secondo...tu hai mentito!! Vero? - le domandò con gli occhietti inniettati di sangue.

Lui appoggiò la lattina sul frigo-bar e scoppiò a ridere per l'ennesima volta.

- Be' dai, ci sei arrivata piuttosto in fretta! Hahaha...almeno sei sveglia. Se ci credevi era da sbellicarsi!! Però mi aspettavo una di quelle scene del tipo disperarsi e gettarsi ai miei piedi a chiedere perdono per la gran figura di m... -

Uno scappellotto gli arrivò dritto sulla nuca, bloccandogli le parole in bocca. Nicole si era alzata tanto velocemente da non farsi neanche notare.

- Molto divertente. - commentò asciutta incrociando le braccia al petto e fissandolo massaggiarsi la testa - Ora mi racconti o no quello che è accaduto realmente? -

- Neanche morto. - commentò lui di rimando.

Strizzò gli occhi, fulminandolo con lo sguardo.

- Guarda che non mi fai paura!! Dalla mia bocca non uscirà assolutamente niente...non intendo dartela vinta, ragazza manesca che non sei altro. -

- Devo provarci con le buone? - tentò Nicole lasciando sfuggire un sorrisino nel veder la buffa espressione del ragazzo.

- Niente affatto. Non sono uno che si lascia corrompere facilmente, io. - dichiarò offeso.

Nicole scosse il capo, tra lo sconcertato e il divertito. Inutile dire che questa conversazione non portava a nessun risultato ed, in più, la presenza del ragazzo le provocava un certo fastidio. Non era affatto come l'aveva sempre dipinto.

- Be', peccato. Avrei gradito saperlo, ma non mi spreco a tirartelo fuori con le pinze, spero solo di essermi divertita ieri sera. Almeno ne è valsa la pena! - e, detto questo, la ragazza afferrò il cappotto e le scarpe che stavano appoggiati poco lontano e si diresse verso la porta della camera.
Prima di uscire, però, si volto l'ultima volta, senza riuscire a trattenere l'ultima acida constatazione.

- Ah, dimenticavo: l'unico motivo plausibile perchè ieri sera sarei venuta con te è perchè fuori faceva un freddo porco!! -

Detto questo uscì sbattendo la porta alle sue spalle...e prima di prendere l'ascensore le sembrò di intravedere proprio il gemello, Benji Madden, entrare nella camera di Joel.



****

Salve a tutti! Grazie per essere resistiti fino a qui...vi prego, trattenere la voglia di picchiarmi!!!
So di non essere una cima, ma dopo tante ff che ho scritto senza pubblicare, ho deciso di postarne una...
premetto che non sono una gran fan dei Good Charlotte, però mi piace particolarmente il cantante <3
va be', se vi va, lasciatemi un commentino...critiche ben accette, ma niente pomodori, grazie!
Un bacione...Niky :)
  
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