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Autore: Angel Selphie    19/02/2007    2 recensioni
Un giovane conte cresciuto troppo in fretta, temuto, rispettato, chiacchierato…un essere egocentrico e fragile, un bimbo capriccioso bisognoso di affetto e di salvezza…doni che solo una persona può elargirgli….
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scusatemi tutti! Vi prego di perdonarmi: mi sono pervenute molte richieste per un seguito della fic “Il sogno di Kei”, ma purtroppo in questo periodo non ho proprio l’ispirazione…e inoltre ultimamente mi prende molto di più la coppia CainxRiff! Chiedo quindi perdono a tutti coloro che si aspettano un seguito della mia più famosa fic su Beyblade, ma in fondo si tratta di tante piccole vicende separate, quindi non era sicuro che proseguissi ancora. Passando invece a questo racconto, trattasi di una song-fic (genere per il quale non sono affatto portata), che mi è venuta in mente in auto tornando da una gita in montagna! Come al solito shounen-ai, e come al solito dedicata a tutte le mie friends! I personaggi non sono miei ma di Kaori Yuki (beata lei!) e la canzone è degli Evanescence. Manca altro? No, quindi…BUONA LETTURA!!!
Selphie, the Forbidden Angel of Darkness


Bring Me To Life

How can you see into my eyes
like open doors.
Leading you down into my core
where I've become so numb.

Come puoi vedere così bene nei miei occhi? Come puoi scorgerci tutti i miei dubbi, le mie ansie, le mie paure, come se la mia mente fosse per te una porta spalancata? Come puoi sapere sempre ciò che io desidero, ciò che sento, ciò che non va? Forse perché da molto tempo ormai mi sei accanto, forse perché starmi vicino ti ha insegnato a capirmi molto più di quanto non mi comprenda io stesso. Ma come puoi guardarmi negli occhi, gli occhi maledetti del figlio del peccato? Come puoi non esserne disgustato? Come mai non ti sei fermato alle apparenze, come hanno sempre fatto tutti quelli che mi conoscono? Cosa ti ha spinto ad avvicinarti a me? E come riesci a penetrare nel profondo del mio cuore spento?
Forse sono proprio i miei occhi a guidarti, Riff? Gli stessi occhi che da sempre sono per me causa di vergogna, frustrazione e disprezzo? Probabilmente è così, loro sono la via che ti porta dentro la mia testa, nel buio antro delle mie emozioni nascoste, mentre io mi sento sempre più inconsistente, quasi come quando ero bambino.
Ricordi quel giorno? Stavo seppellendo un uccellino morto in giardino quando ti vidi. E nello stesso istante in cui i nostri sguardi si incrociarono capii che mi vedevi. Te lo chiesi, speranzoso di sentirti rispondere che sì, tu riuscivi a scorgermi fra i veli di nebbia della sera, che veramente ero fatto di carne, ossa e sangue, che non ero uno spettro molesto che gli altri per comodità fingevano di non vedere. Prima di quel giorno mi ero sempre sentito come se fossi stato fatto di nulla, impalpabile come l’aria che si respira, ma tu mi dimostrasti che mi sbagliavo. Tuttavia ora quella sensazione ritorna, sempre più spesso, sempre più forte, e io non so più come fare ad ignorarla.

Without a soul
my spirit's sleeping somewhere cold
until you find it there and lead it back home.

Mi muovo senza coscienza, come una fantoccio vago per le stanze della mia villa di Londra, cercando di fare qualsiasi cosa per non pensare, per non cadere preda della depressione che, come un’ombra, si muove dietro di me pronta a ghermirmi le spalle con i suoi artigli acuminati. Sono così simile ad una triste bambola rotta e senz’anima, sono così privo di ogni interesse, eppure così desideroso di tenermi occupato in qualsiasi modo.
Sospiro piano, distogliendo per un istante l’attenzione dal saggio sui veleni che sto leggendo, e mi guardo intorno: Maryweather gioca allegra sul tappeto persiano steso sul pavimento, canticchiando una delle sue solite filastrocche, mentre tu te ne stai in piedi, immobile come una statua, accanto alla porta, sorvegliando col tuo sguardo dolce e gentile tutto quello che sta accadendo, pronto a intervenire al minimo segno di necessità. Scuoto impercettibilmente il capo, in un gesto rassegnato. Ho tutto quello che un uomo potrebbe desiderare: la compagnia di belle donne, ricchezze a non finire, una sorellina fantastica…e allora cosa mi manca? Perché mi sento così incompleto e insoddisfatto?
In questi frangenti più che mai, le parole di mio padre Alexis mi rimbombano nella testa come un eco sgradevole e indesiderato:
-Non ti permetterò mai di essere felice! Non sarai mai amato per tutta la tua vita e morirai in solitudine! Non dimenticare che Cain è il nome del primo uomo che uccise un suo consanguineo!-
Sono parole orribili, non riesco a dimenticarle, non riesco a scuotermi, perché hanno rinchiuso il mio spirito in un luogo freddo e buio dove ora sta dormendo, in attesa che qualcuno lo risvegli. E io voglio che quel qualcuno sia tu, Riff, tu che mi hai legato a te con dolci catene dorate, tu che mi hai visto piangere, tu che mi conosci per quello che realmente sono, il diciassettenne fragile e bisognoso di amore, non il conte arrogante ed eccentrico che danza in compagnia della Morte. Solo tu, tu che hai il permesso di vedere quelle cicatrici infami che deturpano la mia pelle…nessun altro…solo tu potrai trovare la mia anima ibernata nel freddo di una maledizione terribile e riportarla in vita, guidarla verso casa.

Wake me up.
Wake me up inside.
I can't wake up.
Wake me up inside.
Save me.
Call my name and save me from the dark.
Wake me up.
Bid my blood to run.
I can't wake up.
Before I come undone.
Save me.
Save me from the nothing I've become.

Svegliami, Riff. Costringimi ad aprire gli occhi, perché ormai mi sento sempre più prossimo alla morte del mio spirito. Sveglia la mia coscienza, perché io da solo non ce la posso fare, non ne ho la forza, capisci? Non riesco da solo a liberarmi dal peso di diciassette anni di angoscia, non ne sono in grado. Ho bisogno del tuo aiuto, della salvezza che solo le tue braccia sanno donarmi. Non mi serve null’altro che quello. Non soldi, non fama e prestigio, solo un volto amico, un motivo per andare avanti, per costringermi a dimenticare e a rinascere. Devi salvarmi, illuminare l’oscurità che mi tiene prigioniero. Te ne prego, dovessi chiedertelo in ginocchio, ma fallo, destami con le tue cure e la tua bontà, chiamami per nome, quel nome che io odio, ma che sulle tue labbra diventa dolce come il nettare degli dei. Scuotimi, ordina al mio sangue di scorrere di nuovo, risveglia le mie membra assopite. Dammi la mano, sorreggimi con la tua forza, guardami con i tuoi meravigliosi occhi di zaffiro e tirami fuori dal limbo in cui sono incatenato, prima che io possa diventare la rovina di me stesso, prima che mi autodistrugga psicologicamente fino al crollo totale di ogni mia difesa, fino ai confini della pazzia e dell’eresia. Solo tu hai questo potere, solo tu sei così forte da poter abbattere la mia fortezza di rimpianto e sofferenza. Solo tu puoi salvarmi dal nulla che sto diventando, solo tu puoi impedirmi di evaporare come neve al sole…solo tu…

Now that I know what I'm without
you can't just leave me.
Breathe into me and make me real
Bring me to life.

Ora lo sai, sai veramente chi sono, sai che sono così inerme e vulnerabile. Sai cosa mi manca, Riff: questa cosa è il mio soffio vitale, la voglia di continuare sul sentiero che la vita mi ha messo davanti. Sai che ho bisogno del tuo sostegno, della tua presenza. Per questo non puoi lasciarmi. Non puoi allontanarti da me, non te lo permetterò mai, a costo di doverti tarpare le ali, perché tu per me sei come l’ossigeno, e nel contempo sei come il veleno. Mi sei estremamente indispensabile, senza di te non posso vivere, eppure ormai mi sei entrato in circolo, mi indebolisci lentamente fino a rendermi succube della tua presenza…. A me non importa, comunque: mi intossichi in una maniera così piacevole che non potrei mai più farne a meno. Sei diventato la mia droga. Lo sei, ma non ho il coraggio di dirtelo, perché se a causa di questo mio morboso attaccamento a te tu dovessi disprezzarmi, ne morirei. E ancora una volta la maledizione di mio padre si abbatterebbe su di me come l’ascia di un boia sul collo del condannato.
Sono questi i miei pensieri, mentre l’ignara Maryweather continua a giocare e tu, con la tua espressione angelica, resti presso l’uscio della porta. Pensieri distorti e peccaminosi, preghiere rivolte a un Dio in cui sono il primo a non credere. Speranze da tempo conservate su di un recondito ripiano della mia mente, speranze antiche che ora rispolvero, liberandole e riabilitandole dentro di me.
Volgo nuovamente il mio sguardo verso di te: sei lì, tranquillizzante presenza, e mi sorridi come solo tu sai fare, rassicurante e protettivo. L’affetto che provi nei miei confronti, così puro e totale, così diverso da quello che io sento per te…quell’amorevolezza traspare da ogni tuo gesto perciò…se davvero mi vuoi bene, almeno una millesima parte di quanto te ne voglio io, riportami alla vita, respirami dentro, Riff, fammi sentire reale, fammi capire che esisto, che ci sono, che posso amare, che posso essere me stesso.

Wake me up.
Wake me up inside.
I can't wake up.
Wake me up inside.
Save me.
Call my name and save me from the dark.
Wake me up.
Bid my blood to run.
I can't wake up.
Before I come undone.
Save me.
Save me from the nothing I've become.

I nostri sguardi si incatenano dolcemente, e io non so più se sia sogno o realtà quella che sto vivendo. So solo che c’è una certezza che si sta facendo pian piano strada in me, qualcosa a cui non so ancora dare un nome, qualcosa che non riesco a spiegarmi. Ma lo capisco dai tuoi occhi, quegli occhi meravigliosi, che sarei capace di restare ad osservare per ore intere senza far nulla, quegli occhi che dentro si loro racchiudono tutta la poesia e l’armonia del tuo essere. Capisco che sei qui, per me. Che mi sarai vicino sempre.
Interrompiamo il contatto. Devi chiamare la bambinaia perché accompagni Maryweather a letto, in fondo per lei si è fatto tardi. Così esci, ti allontani da me, e ho di nuovo paura. So che è sciocco, perché ti trovi comunque qui in questa casa, solo poche stanze ci separano, eppure…eppure mi sento come se tu fossi partito. E se quella bambinaia, fosse in realtà la tua donna? E se io mi fossi solo illuso, leggendo nei tuoi occhi? Ma tu mi salverai, non è vero? Dimmelo, promettimelo, giuramelo! Tu mi trascinerai fuori dal limbo in cui si agita la mia coscienza confusa, non è forse così? Sentirò ancora il mio nome pronunciato dalla tua voce angelica, vero?
Non lo so, non so nulla, non capisco più niente. E nel mio caos distorto, avverto solo dei passi nel corridoio, poi la voce della bambinaia che accompagna a letto mia sorella, lo scalpiccio dei loro piedi sul pavimento, attutito un poco dal tappeto, il rumore della porta che si chiude. E tu? Sei ancora qui? Non lo so, perché per tutto questo tempo i miei occhi sono rimasti incollati alle pagine del libro che stringo ancora fra le mani. Ma la realtà è che non ho capito nulla di quanto è scritto, perché una cortina di lacrime mi sta accecando. E perché? Perché ho così tanta voglia di piangere? Forse perché solo adesso ho realizzato che forse il tuo cuore è già occupato, che forse tu mi tratti con dolcezza solo perché è il tuo ruolo a importelo…eppure fino a cinque minuti fa ero così sicuro del tuo affetto nei miei confronti! Cosa mi succede? Riff, perché non corri qui a liberarmi dal fardello delle mie paure?

Bring me to life.
I've been living a lie
There's nothing inside.
Bring me to life.

-Si sente bene, signor conte?-
La tua voce mi fa sobbalzare. Quasi credevo che te ne fossi andato. Subito non rispondo, non potrei farlo. Le lacrime mi hanno sopraffatto, e non voglio che tu ti accorga della mia debolezza, non voglio che pensi che sono solo un bambino immaturo, che non sa fare altro che piangere. No, non lo sopporterei. Così rimango in silenzio, cercando di trattenere i singhiozzi che mi scuotono le spalle. Ma nulla può sfuggire al tuo occhio clinico, lo so.
-Non faccia così, signor Cain! Cosa c’è che non va?-
La tua voce preoccupata si è fatta più vicina. Ti sento accanto a me, la tua presenza che complica il flusso già poco ordinato dei miei pensieri. Stanco di nascondermi alzo il viso per incontrare il tuo sguardo, e tu capisci. Cominci a comprendere che sto veramente male, mi fissi negli occhi, quegli occhi pieni di lacrime che aspettano solo di essere asciugate, ti chini su di me e una leggera carezza si posa teneramente sul mio volto pallido. Non credo di potercela fare, non credo di riuscire a recitare oltre il mio ruolo. E come potrei? Sono talmente stanco di soffrire, talmente indebolito da quel dolore interno che mi consuma a poco a poco con il passare dei giorni, sono così fragile, in questo istante, che temo di potermi infrangere in mille pezzi, e non parlo del mio corpo, bensì del mio spirito, quello spirito che chiede ardentemente di essere risvegliato e purificato. Ed io posso negarglielo? Posso NEGARMELO? No, non adesso. Così faccio l’unica cosa possibile. Mi alzo in piedi, incurante del libro che cade a terra con un tonfo, e mi getto fra le tue braccia, unico luogo dove io mi senta davvero a casa mia, e piango, scoppio in singhiozzi sempre più violenti. E tu come di consueto ricambi la mia stretta, accarezzi lentamente la mia schiena, martoriata da quelle ignobili cicatrici, per rassicurarmi.
-Salvami Riff…- mormoro contro il tuo petto, non sapendo se augurarmi o meno che tu abbia sentito le mie parole.
-Signor Cain, io…-
-Riff, sto vivendo…sto vivendo in una bugia, capisci? Non c’è nulla dentro di me, niente…sono solo un fantoccio, la mia anima non c’è più, forse non è mai esistita e tu…tu solo potresti aiutarmi a trovarla…tu potresti dare un senso alla mia vita…tu puoi salvarmi, se lo vuoi…puoi restituirmi la vita, se davvero lo desideri…e io so che lo puoi fare…- bisbiglio fra i singhiozzi.
-Come…come posso io…? Come posso salvarla?- chiedi piano, senza smettere nemmeno per un secondo di stringermi a te.
-Amami…- dico d’un soffio.
-Non posso…-
-Tutto è possibile, se lo si desidera realmente, Riff…-
-Io non posso, non…non posso compromettere lei, la sua fama, la sua reputazione…non posso rovinarle la vita, mi sentirei tremendamente in colpa…-
-Perché? Credi forse che quella che sto conducendo io sia una degna esistenza? Feste, balli, soldi e belle donne…ma credi davvero che sia questo a far felice un uomo? Ogni mia relazione non è durata più di una notte, i ricevimenti sono tutti così uguali…come potrei essere felice?- domando con il pianto nella voce.
-Per quanto io la ami, non potremo mai essere felici. Che vita crede che potrei offrirle?-

Frozen inside without your touch,
without your love, darling.
Only you are the life among the dead.

-Non capisci che sei tu la mia vita, razza di testardo? Non capisci che solo tu puoi risvegliarmi e farmi sentire un essere umano?- ti urlo contro, rabbiosamente.
Sono furioso, ma tu non mi abbandoni. Mi stringi più forte a te, come se avessi paura che da un momento all’altro io possa svanire, al pari di uno spettro.
-Non possiamo, non possiamo…lo capisca, la prego! Vorrei con tutto me stesso poterla aiutare, poterla amare, poter essere la persona più importante della sua esistenza ma…non posso. Lei deve sposarsi, avere dei figli, assicurare una degna discendenza alla sua famiglia e…-
-E così dai più importanza alle convenzioni che non a me?- domando, ormai senza speranze.
-Non potrei mai…ma la nostra non è una situazione vivibile. È un legame impuro, illegale, immorale e la infilerebbe in un mucchio di guai, portandola al centro di uno scandalo di proporzioni enormi. Ed è perché la amo troppo che non posso permetterlo!-
-No, Riff, non dire così! Io ho bisogno di te molto più di quanto tu possa credere, non posso pensare di dover sposare una donna che non amo. Non potrei amare neppure i miei figli, lo capisci? Che razza di padre sarei per loro?-
Dio, perché non comprendi? Perché ti ostini a voler prendere in considerazione la mia futura posizione sociale? Perché ti rifiuti di aprire questa putrida gabbia dorata che mi rinchiude, questa gabbia che si chiama nobiltà, una gabbia che da fuori sembra meravigliosa, ma che da dentro si rivela una prigione come ce n’è mille, o forse anche peggio?
-Lo so, signorino, capisco quello che intende dire ma non è in mio potere cambiare le cose. Nemmeno io sarei in grado di sposare una donna che non amo, ma i suoi doveri…-
-Non mi parlare di doveri, Riff. Io voglio solo te, stare con te mi basta. Sotto un ponte o nella più lussuosa tenuta dell’intera Inghilterra per me non fa differenza. Il tuo amore è l’unica cosa che mi è necessaria. Sono arrivato al punto di sentirmi gelare dentro quando non sei accanto a me, quando non posso stare fra le tue braccia, quando non posso sentire l’affetto che provi per me. Tu per me sei come la vita che si fa strada attraverso la mia morte interiore, sei ciò che ho di più caro al mondo, e l’unica cosa che desidero è stare al tuo fianco.- sospiro tristemente, rannicchiandomi ancora di più nel tuo abbraccio protettivo.

All of this sight
I can't believe I couldn't see
Kept in the dark
but you were there in front of me

I've been sleeping a thousand years it seems.
I've got to open my eyes to everything.

-Lei…è sicuro di volere questo?- mi domandi esitante.
-Non voglio nient’altro. Solo te. Tu sei mio, di nessun’altro, ricordalo! Nessuno ha il diritto di giudicarti, nessuno può mettere in discussione ciò che fai. Tu appartieni solo a me!- sussurro.
-Fin dalle prima volta che ci vedemmo me lo disse. Ricorda quel giorno? Forse fu quella volta che mi innamorai di lei, è un sentimento che porto nel cuore da troppo tempo, come ogni immagine del nostro primo incontro. Lei stava chinato al suolo, scavando con le mani per seppellire qualcosa che sembrava un uccellino…era così bello, con i capelli neri che le ricadevano sul viso, gli occhi sfavillanti, resi più brillanti dalle lacrime, e quella camicia da notte così grande per il suo esile corpicino. La luna le illuminava la pelle, facendola sembrare alabastro puro. Era bello…bello come un’apparizione. Eppure non posso ancora credere che non riuscii a scorgere tutto di quella visione nascosta dal buio della notte, anche se lei era lì di fronte a me! Non riuscivo ancora a vedere la sua disperazione, signor Cain, la sua voglia di essere sottratto ai soprusi del padre, il suo desiderio di ricevere l’amore che in dodici anni nessuno si era mai degnato di dimostrarle, proprio a lei, un bambino meraviglioso, un bambino così dolce a modo suo, e così indifeso. Lei non sa quante volte avrei voluto sottrarla alle angherie di Alexis, non ne ha nemmeno idea. Non sa quante lacrime ho versato per quel bambino coraggioso che io già amavo con tutto me stesso, quel bambino a cui ormai avevo legato la mia esistenza con le dolci catene dell’amore.- racconti tu, prima di posarmi un leggerissimo bacio sui capelli, un bacio che mi fa tremare e che rimescola il mio sangue.
Ancora inebriato da quel gesto, alzo la testa, e mi trovo imprigionato nell’immensità azzurra dei tuoi occhi. I nostri volti si avvicinano, sempre di più, finché le nostre labbra non entrano in contatto. Tremo, e vorrei piangere per la felicità, ma mi limito a gettarti le braccia al collo, attirandoti di più a me. E sto così bene…mentre il nostro bacio si approfondisce, sento dentro di me il fuoco, un fuoco che avevo dimenticato, il fuoco del risveglio della mia coscienza, ed improvvisamente mi sento come se, dopo aver dormito per mille anni, mi destassi di colpo. Già, ora posso farlo, posso aprire finalmente i miei occhi, posso sottrarmi alla cecità e al tormento, posso spaziare con lo sguardo sul mondo, il mio piccolo mondo fatto solo di te, di noi, del nostro amore impuro ma felice.

Without a thought
Without a voice
Without a soul

Don't let me die here
There must be something wrong.
Bring me to life.

Quando finalmente ci separiamo, ormai a corto di fiato, non riesco a reprimere un sorriso. Mi sento resuscitato, al pari dell’araba fenice, sento un nuovo fuoco ardere nelle mie membra, avverto che dentro di me qualcosa è cambiato, e sono così elettrizzato, felice…potrei volare, ma tu smorzi subito il mio entusiasmo con uno sguardo triste.
-Signorino, bruceremo tra le fiamme dell’Inferno, per questo.- sospiri, voltando la testa di lato.
-Guardami negli occhi, Riff! Io non potrei mai, e sottolineo MAI, rinunciare a quello che mi hai trasmesso con questo bacio! Io non negherò i miei sentimenti, non li rinchiuderò in un angolo della coscienza aspettando che si assopiscano per poi estirparli definitivamente! Brucerò tra le fiamme assieme a te, piuttosto che vivere nella gloria di un Paradiso in cui non sarei altro che uno spirito infelice.- ribatto, combattivo.
È tutto così difficile, così privo di senso. Perché non posso amarti, se questo è il solo modo esistente per alleviare le mie pene? Perché non posso essere tuo, se entrambi lo desideriamo ardentemente, solo perché le stupide leggi del Cielo e della Terra lo vietano? Perché la maledizione che mi ha lanciato mio padre non può finalmente smettere di tormentarmi? Perché?
-Signor conte, lei ha un’anima candida, pura come l’acqua…. Che diritto ho di imbrattarla?- mi domandi, mentre due lacrime capricciose fanno capolino dai tuoi occhi.
Non ti avevo mai visto piangere, in cinque anni eri sempre stato tu quello forte, pronto a sorreggermi e a darmi forza, ma dopo così tanto tempo, in cui hai trattenuto le tue emozioni, non riesci più a fingere. Vedi…siamo simili, alla fin fine, io e te.
-Senti, Riff…io sono stato per troppo tempo senza pensare, senza dare una voce a ciò che provavo, senza una parte spirituale che mi animasse. Sono rimasto troppo a lungo come un vegetale, vivendo pur senza esistere realmente. Ma ora che mi hai dimostrato che anch’io posso godere dei sentimenti, non puoi lasciarmi morire qui, non te lo permetto. Sicuramente è sbagliato, siamo due uomini, ma non posso rinnegarti, e non voglio farlo, perciò aiutami a vivere, lasciati andare anche tu, affrontiamo il futuro insieme, mano nella mano, con la certezza di esserci l’uno per l’altro, con la sicurezza che nei nostri momenti bui potremo illuminarci a vicenda, con la verità del nostro amore a farci da guida. Cominciamo a vivere davvero, Riff, fammi capire cosa voglia dire sentirsi vivo.-

Wake me up.
Wake me up inside.
I can't wake up.
Wake me up inside.
Save me.
Call my name and save me from the dark.
Wake me up.
Bid my blood to run.
I can't wake up.
Before I come undone.
Save me.
Save me from the nothing I've become.

Sorridi, finalmente. Un sorriso che è un misto di felice rassegnazione, di gioia, di sollievo e di amore.
-Ci proveremo insieme, Cain. Ho votato a te la mia vita, ho giurato che non ti sarebbe accaduto mai più nulla di male, e forse questa è la buona occasione per mettere in pratica il mio giuramento. Hai ragione, è meglio bruciare insieme all’Inferno che trascorrere un’eternità infelice. Ti aiuterò, ci sarò io qui con te, risveglierò quella parte di te che credevi di aver perduto, ti salverò dalle tenebre invocando il tuo nome, ordinerò al tuo sangue di scorrere di nuovo, non ti permetterò di tornare ad essere il bambino infelice di un tempo, farò sì che quelli diventino solo orribili ricordi. Insieme li abbatteremo, li seppelliremo, e lontano da quelli costruiremo il nostro castello di felicità!- mi dici, mentre stille di gioia ti solcano il viso.
-Non piangere, Riff…non voglio vederti così. Sono io il lattante piagnucoloso, ricordi? E tu invece se l’uomo forte che lo consola! Comunque, grazie…- sussurro.
-Grazie di cosa?-
-Grazie innanzitutto di aver eliminato quell’odiosissimo tono formale.- ridacchio.
Sorridi anche tu, stringendomi a te ancora più forte.
-E poi grazie anche per aver compreso, e per aver accettato la tua missione.-
-E quale sarebbe questa missione?-
-Quella di salvarmi.-
-Più che una missione, a me sembra un piacevole compito, perché a nessuno graverebbe il dover salvare la persona che si ama…e io ti amo, Cain!- dichiari con convinzione.
-Anch’io, Riff…- contraccambio, chiudendo gli occhi.

Bring me to life.
I've been living a lie
There's nothing inside.
Bring me to life.

Ci scambiamo un altro bacio carico di amore e passione, mentre la felicità cresce a dismisura dentro di me. So che d’ora in poi sarà tutto diverso. Ho vissuto fino ad ora nella menzogna, nell’apatia e nel nulla più totale, lo stesso nulla che avvertivo dentro di me. Ma d’ora in poi tutto questo sarà solo il vago ricordo di uno spiacevole incubo. Adesso ti ho vicino, ho il tuo amore, ho tutto quello che posso desiderare. Una nuova porta si è aperta davanti a me, una porta che varcheremo insieme, mano nella mano. Una porta attraverso la quale tu mi condurrai, portandomi alla vita.


Fine

  
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