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Autore: Beauty    05/08/2012    10 recensioni
Alla fine, Tamina ricorda...
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Angolo Autrice: Hello! J.

Prima di cominciare, ci tengo a precisare che ho adorato il film Prince of Persia, e la coppia Dastan/Tamina…non posso dire che il finale del film mi abbia delusa, ma avrei preferito che la principessa si ricordasse di tutto quello che aveva passato con lui, quindi…Ecco qui la mia semplice e senza pretese versione alternativa dei fatti J.

Grazie, buona lettura!

 

  

 

 

Tamina’s PoV

 

Cerco di sembrare calma e distaccata, ma non riesco a smettere di guardare questo giovane sconosciuto che, lo so, presto sarà mio marito. Non mi lamento di questo, sarò anche una principessa ma rimango pur sempre una donna, non ho voce nel campo del matrimonio, ma so che sono stata fortunata. Sarebbe potuta andarmi peggio, in fondo, invece diventerò la sposa dell’uomo che ha conquistato Alamut, e potrò salvare la mia città. E poi, il Principe Dastan è un bel giovane, forte, valoroso e anche coraggioso, dato che ha violato delle mura che io stessa credevo inespugnabili.

E’ un’altra, la cosa che mi turba.

Non so perché, forse è soltanto un sogno, o un abbaglio causato dagli Dei, ma sin dal primo momento in cui l’ho incontrato ho avuto la sensazione di conoscerlo già. E’ assolutamente assurdo, so di averlo visto la prima volta solo qualche minuto fa, e sono certa di non averlo mai incontrato prima, eppure…

C’è qualcosa, in lui, che mi ispira familiarità e, lo ammetto, anche una certa fiducia. Sono sempre stata diffidente per natura, specialmente verso chi ho appena conosciuto, eppure non posso fare a meno di fidarmi di lui.

I tratti del viso, il suono della sua voce, i suoi occhi, tutto in lui mi è familiare. E’ come se lo conoscessi da una vita, riesco ad intuire che sotto quel modo di fare tipico di un nobile e di un combattente si nasconde uno spirito dolce e irriverente, forte ma sincero.

E poi, lui aveva il pugnale.

Come faceva ad averlo? L’avevo affidato ad un messo perché lo portasse al sicuro, al di fuori dalle mura di Alamut, è probabile che gliel’abbia sottratto durante la battaglia, ma come faceva a sapere che mi apparteneva? Come sapeva che era così importante, per me?

Quando gliel’ho chiesto, mi ha dato una risposta talmente vaga che ho temuto mi stesse prendendo in giro.

- Non burlatevi di me, Principe…- ho detto, cercando di sembrare decisa, ma dalle mie labbra è uscito solo un flebile e imbarazzato mormorio. Ho vacillato, non era quello che tutti si sarebbero aspettati da una principessa, ma lui invece mi ha sorriso.

- Oh, non mi permetterei mai…Non ci conosciamo ancora abbastanza, per questo - mi ha preso una mano fra le sue.- Ma credetemi, Principessa, non vedo l’ora.

Non appena le sue mani hanno sfiorato le mie, ho avuto come un improvvisa visione. Ho visto me stessa prigioniera, nella capitale della Persia, promessa sposa del Principe Tus. Mi sono vista parlare con il Principe Dastan, fuggire con lui dopo la morte di suo padre, attraversare il deserto, combattere insieme, mi sono vista piangere quando lui si è ucciso per dimostrare a suo fratello il potere del pugnale, fino a che…fino a che sono morta, per permettergli di impedire a suo zio di scatenare la fine del mondo, perché lui si salvasse…

Ma che sta succedendo?

E’ come se mi fossi improvvisamente risvegliata da un sogno e non sapessi più cosa è reale e cosa invece è solo frutto di una fantasia.

Ora stiamo ancora passeggiando in giardino. Mi sta domandando di perdonarlo per aver attaccato Alamut senza alcun motivo, è stato un errore, mi dice, solo una trappola ordita da suo zio Nizam con i più abbietti e malvagi fini. E’ stato un errore, ripete, e spera con tutto il cuore che io, un giorno, possa perdonarlo…perché lui non riuscirà mai a perdonare se stesso…

Lo guardo, sempre più confusa. Mi cammina a fianco con attenzione, sembra quasi che abbia paura di infastidirmi anche solo sfiorandomi senza il mio permesso, sembra quasi che sappia esattamente cosa voglio o non voglio che faccia. Ma soprattutto, sembra sapere qualcosa che io non so, sembra conoscermi senza avermi mai incontrato.

- Dastan!- chiamo, e subito mi rendo conto dello sbaglio che ho commesso. Lui si ferma a guardarmi, stupefatto, mentre io mi porto le mani alla bocca.

- Io…perdonatemi, Principe Dastan…- mormoro, imbarazzata. Per gli Dei, che cosa mi è preso?- Vi chiedo scusa, non intendevo offendervi, non ho alcun diritto di…

- No!- si affretta a dire, prendendomi nuovamente le mani. - No, non…preoccupatevi, sono felice che mi abbiate chiamato con il mio nome…Vi prego, continuate: cosa volevate dirmi?

Lo guardo negli occhi, avvicinandomi di più a lui.

- Io…Dastan - cerco di mantenere la voce ferma.- Forse…forse sono totalmente impazzita, ma…ma da quando ti ho conosciuto mi sembra di ricordare…delle cose…

- Che cosa?- sussurra; sono sempre più certa che lui sappia di cosa parlo, ma ho bisogno di conferme.

- Tante cose…Mi ricordo che eravamo io e te, nel deserto…avevamo finito l’acqua, e io avevo sete. Cioè, no, non avevo poi molta sete, ma ho finto di averne per tenderti una trappola e rubarti il pugnale delle Sabbie del Tempo, e…ho finto di svenire. Tu ti sei avvicinato per aiutarmi, e io…

Diamine, ora arriva la parte più difficile…

- …tu mi hai colpito con una forza a dir poco stupefacente, facendomi crollare a terra come un sacco d’avena - conclude lui, trattenendo una risata e lasciandomi interdetta. Allora è vero…quello che mi ricordo è successo veramente! Ho davvero vissuto tutte quelle cose, ero davvero amato Dastan…

- Ma ti ho riacciuffata subito…- continua, sempre trattenendosi dal sorridere.- Ti ho inseguita insieme ad un gruppo di beduini, e…

- …e mi hai fatta imprigionare per vendetta, e io sono finita a servire da bere nel bel mezzo di una corsa di struzzi!- concludo, e gli getto le braccia al collo.- Potrei continuare per ore…- rido, chiudendo gli occhi, mentre lo sento ricambiare il mio abbraccio.

- Credevo di averti persa…- sussurra.- Sono così felice di averti ritrovata, e che tu non ti sia dimenticata di me…

Lo guardo di nuovo, e sorrido.

- Ora mi ricordo. Ti amo.

 

FINE

 

Angolo Autrice: Beh, che dire? Me la lasciate una recensioncina? J.

Grazie x aver letto, ciao!

  
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