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Autore: ShuraExorcist    06/08/2012    8 recensioni
[...] Quando non c’era Yukio, Shura si sentiva sola. Il suo cuore era grande quanto tutta Assiah, e si sentiva da sola come un demone a Gehenna. [....]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Shura Kirigakure, Yukio Okumura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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N.B.  Salve :) Oltre ad essere nuova, è la prima volta che scrivo una fan fiction.
Blue Exorcist è il mio anime/manga preferito, quindi ho voluto provare con questa.
Non so se possa piacere o meno, ma a me personalmente è piaciuta. E' simpatica :3 
(Il mio livello d'autostima non è granché, il gesto di pubblicarla su efp è un pò masochistico ahahahah) 
Ad ogni modo, spero piaccia.
Sono gradite le recesioni.
Ps. Se piace, magari potrò scriverne qualcun'altra.
Baci.
Shura.

 


Alone in my world

 
 
 
 
 

 

 

 

Ciò che separava Yukio da Shura era solo una misera porta di legno.
Yukio teneva stretta la sua pistola tra le mani, lo sguardo perso nell’oscurità della piccola stanza del vecchio dormitorio, dove era rimasto per tutto il giorno.
Gli occhiali da vista erano in frantumi, ai suoi piedi. Tremava dentro, si sentiva inghiottito dalla paura che non aveva mai avuto. Le fiamme blu avvolgevano il suo corpo e bruciavano, bruciavano dolorosamente. Come Rin, anche lui.
Uscire in quello stato mostruoso e farsi vedere da Shura? No, non ne aveva il coraggio. Lei era l’ultima persona che doveva vedere cos’era diventato.
-Quattrocchi, apri questa dannata porta o la butto giù in un colpo solo!-
Urlava. Odiava quando Shura urlava. Lo faceva solo quando era dannatamente preoccupata e mostrava i segni della sua evidente debolezza. Shura faceva di tutto per non rendersi debole ed il punto debole era proprio Yukio.
Il volto di Shiro, ancora una volta gli tornò alla mente. Era così triste quando ricordava quei piccoli occhiali tondi, quel sorriso divertito, quella mano sulla sua testa che esorcizzava demoni e paure.
Shura continuava a prendere a pugni la porta. Si sentiva il cuore stretto in una morsa.
Perché non voleva parlarle? Erano giorni che non le parlava. La evitava, e si era chiuso in sé stesso.
Quegli occhi azzurri innocenti che amava tanto, cos’avevano da nascondere?
Lasciò scivolare le mani lungo la maniglia, quando sentì il rumore di una finestra andare in frantumi. Sgranò gli occhi, il cuore perse un battito.
Era un colpo di pistola.
Le gambe cominciarono a tremarle: -Yukio!- urlò, disperata.
Diede un calcio alla porta. Venne giù in un colpo solo.
Di Yukio Okumura, c’erano solo quegli occhiali e quel proiettile. Lui non c’era. Era andato via.
Era scappato da lei ancora una volta.
Odore di demone sparso nella stanza, un conato di vomito che cominciava a salirle in gola.
Infine, uno strano odore di acqua santa e fogli bruciati.
Cos’aveva combinato Yukio in quella stanza?
Balzò dal davanzale dalla finestra. Fuori sembrava tutto apparentemente calmo, un po’ meno dentro al suo cuore. Era così preoccupata per lui, il che a Yukio non importava.
 
Strinse la lama della sua spada, quasi da trafiggerle la pelle, poi si immerse nell’oscurità dei fitti boschi per correre a cercarlo. Sperava di trovarlo subito.
Shura era abituata a saltare da un albero all’altro, ma il senso di vertigine che non aveva mai provato la faceva correre lentamente.
Un colpo di pistola si udì in lontananza. Yukio era vicino ed era andato ad ammazzare demoni senza di lei.
Quando non c’era Yukio, Shura si sentiva sola. Il suo cuore era grande quanto tutta Assiah, e si sentiva da sola come un demone a Gehenna.
Erano gli abbracci, quegli occhi, quello sguardo serio che non scherzava mai, tutto ciò in cui Shura credeva. Yukio era tutto quello che di più vero c’era nella sua vita.
Quando arrivò, non credeva ai suoi occhi. Yukio era circondato dalla fiamme blu, ogni parte del suo corpo era invaso da quella luce dannata, ed era rannicchiato con le ginocchia al petto e le mani sporche di sangue.
Passi pesanti, rumori di catene si allontanavano dalla zona.
Shura balzò dall’albero e cadde in ginocchio alle spalle di Yukio:
-Yukio,Yukio Okumura! Non azzardarti a morire!-
Ma Yukio continuava a sputare sangue, incessantemente. Non poteva toccarlo quando il suo corpo era coperto dalle fiamme blu, sarebbe morta bruciata, era come darla vinta ai demoni a cui dava la caccia da una vita.  Doveva salvargli la vita avrebbe preferito di gran lunga un’eternità a Gehenna, più che un’eternità senza Yukio.
Si era fatto scappare un demone, ma più che inseguirlo Shura preferiva riportare Yukio al dormitorio.
 
Quando lo distese sul letto, era certa che avrebbe dovuto spogliarlo. Togliergli la giacca, innanzitutto. Poi la camicia. Al pensiero si imbarazzò, sentì le guance quasi prendere fuoco.
Lo fece. Gli sbottonò la giacca, la camicia, gli tolse la cravatta.
Tuttavia, Yukio aveva perso i sensi. Shura non sapeva se era più forte l’imbarazzo o il terrore che le strappava il cuore al pensiero che Yukio non ce l’avrebbe fatta.
-Forza,andiamo…-
Cercò nelle tasche di Yukio qualche antidoto. Il dottore quattrocchi portava sempre con sé qualche cosa per le emergenze, qualche siringa qualche goccia d’acqua santa.
E fu l’acqua santa e una siringa con del liquido verde menta che trovò.
Le fiamme di Yukio si affievolivano lentamente, e l’acqua santa non l’avrebbe salvato.
Non era l’effetto migliore su un demone.
Prese il liquido verde. Qualsiasi cosa fosse, sicuramente era abbastanza per farlo stare meglio.
Il suo corpo grondava sudore ed era freddo, come un cadavere.
-Yukio, sei una testa di cazzo.-
Si rese conto un attimo dopo che mentre gli iniettava il liquido nella ferita, la sua voce tremava.
Si senti le guance bagnate. Shura che piangeva, incredibile. Ed era tutta colpa del quattrocchi.
Gli tenne la mano per diverse ore.
All’alba, le fiamme di Yukio si spensero del tutto. Era questo quello che non voleva fargli vedere? Solo quelle stupide, misere fiamme blu? Le orecchie a punta? I canini appuntiti?
Bastava questo a rovinare l’immagine perfetta che aveva di lui nella mente?
Shura non avrebbe abbandonato Yukio neanche se Satana si fosse impossessato del suo corpo.
Yukio si svegliò strabuzzando gli occhi.
-…Shura…- sibilò.
Shura gli saltò addosso, stringendolo in un abbraccio, forse l’abbraccio più sincero che aveva mai dato a qualcuno. Il terrore di perderlo per sempre, svanì in un attimo.
-Perché? Perché ti sei nascosto da me?-
Piangeva Shura, e Yukio non riusciva a crederci. Si sentì in colpa per averla fatta spaventare e preoccupare e soprattutto si sentì incapace. Si era fatto ferire da un demone.
Rin avrebbe riso di lui e l’avrebbe preso in giro per il resto della sua vita.
Strinse Shura, confortandola
-Grazie, per avermi salvato la vita.-
Shura non gli rispose. Si staccò da lui, e un brivido di freddo le pervase il corpo. Quel momento, non voleva più rimandarlo.
Guardò dentro quegli occhi azzurri come il mare, stanchi e spossati. Vide Yukio arrossire, come se avesse capito quello che Shura stava per fare.
Gli prese il viso tra le mani e si avvicinò, fino a sentire il respiro di Yukio dentro di sé.
Il cuore di entrambi batteva all’impazzata, tutta Assiah l’avrebbe potuto sentire.
Quando lo baciò, Yukio la strinse forte a sé, cominciando a darsi dell’idiota.
Le sue fiamme blu non avevano spaventato Shura nemmeno un po’, né avevano compromesso ciò che provava.
Si allontanarono di qualche centimetro.
-Shura che bacia qualcuno…-
Shura gli sorrise, infine, gli sussurrò sulle labbra:
-Ho baciato te perché mi annoia starti lontano, e ti amo… quattrocchi.-
Poi lo baciò ancora.

  
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