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Autore: Banana_Ansy    19/02/2007    5 recensioni
E così ora ci sono due posti vuoti accanto a me, mi sento così sola.Uno dei due è solo momentaneo, lui fà un lavoro che lo porta a girare il mondo, ritorneremo insieme, ma l’altro?Quello è incerto, non so se la rivedrò, ma non la dimenticherò mai.Le voglio bene. Mi stendo sul sedile cercando di dormire, ma nn ci riesco e con la mente ritorno al giorno in cui l’ho rivista, quante emozioni...
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa fanfic la dedico a Lara, la mia migliore amica. La dedico a lei perchè è la persona più importante per me e a cui ci tengo tanto. Forse a causa dell’università ci divideremo, ma spero che continueremo a tenerci in contatto.Lei è una persona fantastica, in questi 5 anni mi sono divertita un sacco.  Abbiamo litigato, abbiamo riso, giocato e anche beccato dei favolosi 2 in matematica mente giocavamo a nomi, cose e città ‘_’ ma quelli sono dettagli!! Comunque grazie e lei sono anche un po’ cambiata. E' stata, è e sarà sempre la persona a cui voglio un sacco di bene!! Ti voglio bene amora ^**^



CAPITOLO 1


E così ora ci sono due posti vuoti accanto a me, mi sento così sola.Uno dei due è solo momentaneo, lui fà un lavoro che lo porta a girare il mondo, ritorneremo insieme, ma l’altro?Quello è incerto, non so se la rivedrò, ma non la dimenticherò mai.Le voglio bene.
Mi stendo sul sedile cercando di dormire, ma nn ci riesco e con la mente ritorno al giorno in cui l’ho rivista, quante emozioni...

Bari 3 mesi prima
“Uffa, non riesco a dormire, sento troppo l’ansia!” scompigliando i capelli con una mano,Angela si stava dirigendo verso la cucina, visto che per l’imminente viaggio non riusciva a prendere sonno e per questo aveva passato anche una nottata d’inferno. Con movimenti molto lenti si era seduta sulla prima sedia che le era capitata, osservando con fare incerto il pezzetto di torta al cioccolato che stava sul tavolo.
“ Già alzata? Vai nel letto ancora un po’ è presto.” Disse la madre, una signora sui 53 anni un po’ robustella e con un viso dai lineamente decisi. Si notavano i molti anni di lavoro che si portava sulle spalle, ma era comunque molto dolce. Lasciò per un attimo i fornelli e girandosi verso la figlia .
“ Non ci riesco, lo sai che per me questo viaggio è molto importante! E’ da tanto tempo che lo desideravo e poi a quanto pare non sono l’unica, Fracchio mi ha appena mandato un messaggio anche lui è nella mia stessa condizione” - facendo un accenno di sorrisso e appoggiandosi con i gomiti sul tavolo per stare più comada, Angela senza riuscirci stava ancora mentalmente decidendo se mangiare o meno.
“ Ok, almeno mangia e vestiti così dopo non ci troviamo tutti accalcati nel bagno.”
“ Va bene Arpuccedda mia, almeno così ho qualcosa da fare..uhm ok mangio” disse Angela addentando il pezzetto di torta e finendolo in poco tempo “ Buono, molto buono..sono un genio della cucina” - e con un fare compiaciuto si diresse verso il bagno.
Dopo 2 ore la casa si era trasformata in un via vai di persone...
“ Angela hai preso le ciabatte? E il caricabatteria del cellulare? Anche quello del nokia 3?Sicura?” Ripeteva in continuazione la signora Maria (la madre di Angela) mettendo in crisi la figlia, che invece di curare queste cose, stava vicino al pc pensando di scaricare le canzoni di Gianna Nannini sul telefono.Con fare minaccioso Maria si avvicinò alla figlia e con gli occhi che mandavano scintille  - “ Ora se non lasci quel maledetto computer, non ti faccio più partire!”, Angela che si era fatta piccola piccola e con un sorrisino di circostanza scappò verso il soggiorno per controllare la valigia.
“Sekai no hajimari no hi Inochi no ki no shita de...” “ e adesso chi è che dà fastidio?”
Correndo per il corridoio Angela si diresse verso la stanzetta dove il cellulare senza sosta continuava a suonare, intonando la canzone di Sousei no Aquario.
“ Sissy che c’è?” - disse Angela prendendo a volo il cellulare e rischiando di cadere su un qualcosa di impreciso che stava a terra..
“ Angy, ma devo venire a casa tua o ci vediamo all’aereoporto?”
“Ma Sissy, è la terza volta che mi chiami per lo stesso motivo! Ma sei assurda! E per venire a ripondere stavo anche cadendo” - constatando che era inciampata sul cartone della DeAgostini che doveva contenere i colori della Faber Castel. Mentalmente si stava maledicendo per essere così disordinata e se avesse trovato qualche colore rotto avrebbe ammazzato Sissy...
“Lo so, lo so..è che sono agitata.Mai mi sarei sognata di andare in Giappone! E Fracchio che dice?”
“ Ma non ti viene minimamente in mente che devo preparare le ultime cose, no vero?”
“ Sei noiosa, dai ci vediamo tra un po’ all’aereoporto, ciau ciau Tesoro”
“ Ciau amorucciola” - dopo aver buttato il cell in borsa e aver controllato per l’ennesima volta la valigia, con la famiglia si diresse verso l’aeroporto.

“Aaaahhh sento  già l’aria Giapponese , ghnghnghnghng”  - alzandosi gli occhiali da sole.Lei non era per niente il tipo da portarli, ma quel giorno il sole accecava troppo. Stava scrutando  l’entrata alla ricerca dei suoi amici e quando la sua ricerca ebbe esito positivo corse verso di loro, incurante del padre che le ripeteva di prendersi le cose.
“ Ma eccovi ragassuoli”  -  Francesco con gli occhi gonfi e con movimenti pigri si girò verso Angela, la quale vedendo il suo stato si era presa un spavento. “Molto simpatica, ah-ah...andiamo a fare il check in che tra un po’ si parte” -  Sissy che stava salutando i genitori di Angela senza dire una parola e aver salutato solo con un cenno del capo entrò. * Uhm c’è qualcosa che non mi quadra* pensava Angela osservando le spalle di Sissy che la precedeva.
E così dopo i varii saluti e controlli Angela, Francesco e Sissy erono comodamente seduti uno accanto all’altro nei primi posti dell’aereo, Angela colse al volo l’occasione per chiedere a Sissy cosa le fosse preso. “ Sissy tutto bene? Che hai? Ti vedo strana” –“ Secondo te? E’ la prima volta che vado su un aereo, ho paura!” - Angela si sforzò di non scoppiarle a ridere in faccia “ Per favore,dai è come andare sulle montagne russe, vero Francesco?”  - rimase un po’ sconcertata nel vedere che anche Francesco stava avendo la stessa reazione di Sissy, per questo decise di starsene zitta e buona per tutto il resto del viaggio. Magari dopo il primo volo di Bari-Milano si sarebbero ripresi. Lo sperava perchè non aveva la minima intenzione di passare il suo primo viaggio per il Giappone in quella maniera noiosa. Quando arrivarono a Milano Malpensa le sue preghiere furono ascoltate infatti Sissy e Francesco erono euforici e non vedevono l’ora di imbarcarsi per il volo per Tokyo che sarebbe partito da lì a poche ore. Iniziarono le telefonate dei genitori che si volevono assicurare che il viaggio fose andato bene e partirono per l’ennesima volta le varie raccomandazioni. Poco prima del viaggio Angela ricevette un telefonata intercontinentale proveniente dal Giappone “Sarà la madre di Lara... pronto?”
“ Ciao Angela, sono la madre di Ilaria, allora dove state e per che ora arrivate all’aereoporto di Narita?”
“ Ciao signora, stiamo all’aereoporto di Milano e penso che arriveremo verso le 7 di domani mattina” -  rispose trafficando con  i biglietti per vedere se si era ricordata bene.
“Ok, ci sarà mio marito ad aspettarvi e ricorda che quando arrivate a casa non vi dovete far scoprire da Lara. Io non ci starò perchè devo andare a controllare le ultime cose alla villa. Ah,
dimenticavo, con lui ci saranno alcuni amici di Lara, ok?
“ Ah ok, signora non si preoccupi!”
“Allora buon viaggio e a domani!”
“La ringrazio, a domani” -  mentre rimetteva i cellulare nella borsa si accorse che Sissy e Francesco erono lì che aspettavono di sapere ciò che aveva detto la madre di Lara.
“ Uff...ci starà il padre di Lara ad aspettarci con alcuni suoi amici giapponesi - ”e pronunciando  l’ultima parola Angela assunse un’espressione un po’ scocciata, che vedendola sulle loro facce comparve un grosso gocciolone “Non cambierà mai” - pensarono.
Arrivò l’ora della partenza, erano tutti e tre molto eccitati, sicuri che il viaggio sarebbe stato molto faticoso ma non importava! Finalmente avrebbero rivisto la loro amica Lara che era partita da quasi un anno e si sentivano solo tramite e-mail. La più contenta di tutti per questo era Angela,la quale aveva sempre voluto visitare quel Paese, il Giappone,essendo anche un asppassionata di manga.
Il viaggio andò bene. Francesco aveva  dormito come un ghiro per quasi tutto il viaggio mentre Sissy e Angela per perdere tempo avevano scritto un paio di capitoli della loro fanfiction su Orlando Bloom e inoltre Angela aveva finito l’ultimo capitolo del suo fumetto. Il problemi si presentò quando si inoltrarono nell’aereoporto di Marita. Beh, più o meno ci si sà orientare, però non ne avevano mai visto uno così grande  e con così tanta gente: chi viaggiava per una vacanza, chi correva per non perdere l’aereo e portava con se solo una ventiquattr’ore. Erano rimasti impressionati e allo stesso tempo affascinati da questo nuovo modo di vivere, tanto è vero che credevono di vivere un sogno. Furono riportati alla realtà solo quando sentirono in lontananza qualcuno che chiamava i loro nomi. Era il padre di Ilaria con altri due ragazzi che non conoscevono. Francesco fù il primo ad andargli incontro,  seguito dalle ragazze che erano immerse parzialmente ancora nella meraviglia.
“ Buongiorno signore, come va?” disse Francesco mentre scrutava gli altri due con fare incerto, pensando di averli già visti da qualche parte ma non ricordandosi.
“Oh ragazzi ben arrivati, come è andato il viaggio?”rispose il signor Ranieri, un uomo sui 40 anni di carnagione scura e dal bell’aspetto, porgendo la mano ai ragazzi.
“ Bene, tutto sommato bene a parte il cibo” -  si intromise Sissy che fino a qual momento era rimasta incantata a fissare un punto, ma suo malgrado fu riportata alla realtà da Angela che ovviamente se n’era accorta e non si faceva mai i fatti suoi.
“ Chi sono questi due?” -  con un ghigno dipindo sul volto Angela non ci penso due volte di scoprire il nome di una certa persona...
“Sì scusatemi, questo è Genzo Wakabayashi”  - un po’ imbarazzato il padre di Ilaria indicò un ragazzo alto, in confronto al quale Angela si sentiva un tappo.Doveva avere anche un bel fisico da quello che poteva notare sotto la maglietta a mezze maniche che metteva in risalto i pettorali e i muscoli ben delineati delle braccia. Aveva un viso dai lineamenti decisi capelli neri e occhi penetranti neri *Uh kawaii come tizio, ma sembra un tipo pieno di sè, tzè* pensò Angela mentre gli porgeva la mano, * Tra un po’ gli sbaverà dietro ci scommetto 10 euro!* pensò Francesco notando lo scintillio che si creava negli occhi di Angela quando vedeva ragazzi giapponesi, belli o brutti che fossero. E così dopo che si furono presentati anche Sissy e  Francesco, il signore passò alla presentazione dell’altra ragazzo di cui Angela era moolto incuriosita.
“ Lui, invece, è Taro Misaki”- così Taro di fece avanti e si prensentò.Era  più basso dell’altro ragazzo, ma anche  lui si vedeva, aveva un notevole fisico, i lineamenti del viso decisi e degli occhi dolcissimi che ti trasmettevano  serenità,.
Quando uscirono dall’aereoporto di Narita i tre ragazzi rimasero a bocca aperta da tanto era magnifico il paesaggio che avevano davanti ai loro occhi. Fu il signore a portarli nella realtà.
“Lì c’è una macchina che ci aspetta, per non farvi vedere da Lara l’abbiamo madata ai campi di allenamento con le manager.” - disse indicando loro la macchina.




Ed eccoci qui..la fine del primo capitolo. Che ne pensate?
Bene ringrazio prima di tutti Eos e Sakura_chan per avermi aiutato in questo capitolo, poi Sanae che è da tanto tempo che mi chiedeva di scrivere un fanfic e ancora Minigo per avermi dedicato quella parte nella sua storia!!
In fine ringrazio Lara che è la mia musa ispiratrice xDD

  
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