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Autore: Lady Cheshire    07/08/2012    2 recensioni
Accetti? O non accetti?
Ecco la domanda che ha cambiato, nuovamente, la mia vita. Io ho accettato, ora ne arrivano le conseguenze, ma non sono l’unica. Dopo gli Shugo Chara ecco una nuova sfida, ma stavolta non saremo una squadra, questa è una battaglia che prevede singoli giocatori. O almeno così dovrebbe essere… Il gioco di Alice ha di nuovo inizio. Rozen reclama la sua Alice.
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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tell everybody im on my way
new friends and new places to see
with blue skies ahead yes im on my way
and theres no where else that id rather be (On my way- Phil Collins)

  

Amu-Tadase-Ikuto-Yaya-Nagi-Rima-Utau-Suigin Tou-Shinku-Sousei Seki                                                             
                                                                                                  Accetti? O non accetti?

Amu pov 
 Ecco la domanda che ha cambiato, nuovamente, la mia vita. Io ho accettato, ora ne arrivano le conseguenze, ma non sono l’unica. Dopo gli Shugo Chara ecco una nuova sfida, ma stavolta non saremo una squadra, questa è una battaglia che prevede singoli giocatori. O almeno così dovrebbe essere… Il gioco di Alice ha di nuovo inizio. Rozen reclama la sua Alice.
 
Era una giornata come tutte le altre, una comunissima domenica. Oggi dovevo uscire con i miei amici per salutare Kukai prima che partisse per le selezioni, per una squadra giovanile o roba simile. Mentre  mi preparo non posso fare a meno di lanciare sguardi al cassetto della mia scrivania, dove dentro giaceva il misterioso foglio che mi era arrivato ieri per posta: Accetti? O non accetti? Hai vinto un prestigioso premio, se accetti metti il foglio nel tuo cassetto e tra 24 ore ti sarà recapitato il tuo premio. Ecco cosa c’era scritto, di norma non avrei accettato, sono troppo diffidente per farlo, ma qualcosa mi ha spinto a cerchiare ACCETTO e infilare quel foglio nella mia scrivania.
“ Sarà uno scherzo di qualche bambino, siamo in estate, hanno un sacco di tempo libero senza la scuola”
 «Onee-chan, c’è una telefonata da mamma»
«Ok…Dimmi mamma ,che c’è?»
 -Ah, Amu-chan! Mi dispiace dirtelo con così poco preavviso, ma sia io che tuo padre abbiamo avuto una vantaggiosa offerta di lavoro all’estero, scusami però sono sicura che saprai cavartela anche da sola-
«As…Mamma e Ami? Io non posso occuparmi di lei da sola»
 -Infatti lei verrà con noi perché è piccola, ma tu purtroppo non puoi, mi dispiace. Sono gli ordini del capo e se non li rispetto verrò licenziata-
«Tranquilla mamma, vedrò di cavarmela. Quando tornate?»
 -Ancora non lo sappiamo, mi dispiace davvero. Oggi devi uscire se non sbaglio, divertiti ma sappi che quando tornerai a casa Ami sarà già andata via, viene a prenderla papà  mentre tu sei fuori, quindi preparale la valigia per una settimana, poi ci arrangeremo noi qui-
«Va bene mamma, allora buona fortuna»
 -Grazie tesoro, ci sentiamo presto-
«A presto mamma…Ami, dobbiamo preparare la valigia» Eseguito questo compito sono uscita, incrociando papà per strada, dove ha fatto una delle sue scenate sfociando nel classico discorso “Mia figlia è troppo piccola per avere un fidanzato”. Chissà perché ogni suo discorso finisce con questo argomento? Si è accorto, anche solo vagamente, che ho 16 anni? Mah, lasciamo perdere. Arrivo all’aeroporto e salutiamo il nostro amico, lasciandolo un po’ solo con Utau prima di partire. Io intanto espongo la situazione ai miei amici, e ad essere sincera la loro reazione mi stupisce non poco.
 «Anche a te è arrivato quel foglio?» aveva chiesto Tadase, molto sorpreso della cosa.
«Si, e a te Rima?»
   «Si pure a me, Nagi?»
    «A me è arrivata una telefonata»
     «Anche a me, anche a me»
«Voi che avete fatto?»
    «Non so il perché, ma ho avuto l’istino di accettare»
     «Anche a voi è arrivato quel foglio?»
«Cosa? Anche a te Ikuto?»
     «Si, è arrivato anche ad Utau. Io non sapevo che fare, avevo un brutto presentimento ma alla fine ho messo si. Abbiamo accettato entrambi»
«Questo è strano…»
      «Cosa è strano?»
«Il foglio che indicava la vincita di un premio»
     «Ah, si in effetti è strano»
 «E’ strano anche che tutti i nostri genitori siano partiti per lavoro, e che abbiano  chiesto ai miei di ospitarvi»
«Chee?»
 «Si, mi hanno detto che stando insieme sarebbe stato più facile per tutti»
     «Io invece sono il vostro tutore, visto che sono l’unico maggiorenne. Ordine dei vostri genitori, mi hanno sobbarcato di telefonate. Solo una cosa...come facevano a sapere il mio numero di telefono?»
«E io che ne so? Uff...Di bene in meglio a quanto pare…ma a che serve opporre resistenza? Ci dobbiamo trasferire da te Tadase?»
 «Esatto, ci vediamo a casa mia quando avrete preparato le valigie»
«Ok» 
Quando sono arrivata a casa però, in camera mia, c’era una bauletto marrone, finemente decorato, ma non avevo tempo per vedere cosa contenesse, preparate le valigie con tutto ciò che mi serviva mi sono incamminata verso casa Hotori. Una volta arrivati tutti siamo entrati.
«Purtroppo non ci sono abbastanza camere per tutti, quindi ci divideremo per sorteggio»
 «Perché per sorteggio?»
«Perché è divertente. Pescate un foglietto, le estremità dello stesso colore saranno i compagni di stanza»
Così abbiamo pescato un biglietto a testa: rosso, non  è mai stato il mio colore fortunato.
«Bene, Rima e Yaya hanno il verde, Nagi e Ikuto hanno il blu mentre Amu e Utau il rosso»
Per un volta Utau mi aveva salvato, se fossi finita in camera con quel pervertito non so come avrei fatto.
 «Ragazzi, anche a voi è arrivato un bauletto come questo?»
   «Si ma non sappiamo cosa contengano»
    «Allora apriamoli» disse Ikuto impassibile come suo solito, ma non era nemmeno un po’ nervoso. Chissà cosa poteva esserci in quei bauli. Li abbiamo aperti quasi contemporaneamente e la reazione era stata la stessa per tutti: sorpresa. Dentro ad ogni baule giaceva una splendida bambola meccanica, vestita in stile vittoriano.
  «Che belle…le carichiamo?»
 «Si, proviamo»
CRIK CRIK CRIK
Una volta completata la carica ad ognuna delle bambole, hanno iniziato a muoversi con movimenti fluidi e perfetti sembravano umane.
«Quindi siete voi gli umani che ci hanno accettato eh? Pfui, inaccettabile»
 «Suigin Tou, smettila di lamentarti, sai che abbiamo bisogno di un medium»
  «Ehm… stanno parlando? O sono io che ho le allucinazioni?»
 «Non hai le allucinazioni, noi siamo bambole speciali. Noi siamo le Rozen Maiden, e voi avete accettato di essere i nostri medium»
   «Medium?»
 «Esatto, dovete solo giurare sull’anello che portiamo al dito. Non avete altra scelta, voi siete stati scelti per dare inizio al Gioco di Alice. Dovete scegliere una di noi e stipulare con lei un legame»
   «Che significa che non abbiamo scelta? Ragazzi che facciamo?»
    «Se non abbiamo scelta, non possiamo far altro che accettare…io scelgo quella col cappello»
   «Tadase! Non essere impulsivo»
    «Amu, non so il perché, ma sento di doverlo fare»
     «Perfetto! Piacere di conoscerti, il mio nome è Sousei seki»
Suigin Tou pov
Ed ecco che si ricomincia da capo, stavolta vincerò io il Gioco di Alice, e sarò completata da nostro padre. Non sarò più spazzatura, ma so bene che nessuno di questo ragazzi mi sceglierà…io sono incompleta.
«Ikuto, tu quale scegli?» Aveva chiesto la ragazza che, poco fa, aveva parlato a nome di tutti con Shinku
 «…Quella con il vestito nero»  Come?! Possibile che si riferisca proprio a me?
«In effetti è davvero molto bella»
E’ la prima volta che qualcuno mi dice che sono una bella bambola. Il ragazzo che mi aveva scelto mi aveva poi presa in braccio, era molto alto. Per la prima volta, non provavo risentimento verso un umano. Kanaria era stata scelta da una ragazza con due code bionde, Suisei Seki da una ragazzina piuttosto bassa, Hina Ichigo da una ragazza che saltellava in giro per la stanza come una bambina, Shinku aveva fatto da se, sedendosi in grembo alla ragazza dai capelli rosa che prima mi aveva fatto un complimento, mentre quella scocciatrice di Kirakishou era andata da un ragazzo con dei capelli lunghissimi. Questa casa era territorio neutrale e le sfide andavano decise a tavolino, questa volta doveva essere tutto regolare e calcolato, così aveva deciso nostro padre…Il Gioco di Alice ha inizio!
                                          



Allora, Cross-over con Shugo Chara nato dalla mia mente malata. non so nemmeno io se continuare questa storia ed è qui che entrate in gioco voi, cari lettori. Se troverò anche solo una recensione positiva (Rouge_san le tue valgono relativamente, so che commenti sempre) posterò il capitolo seguente. Anche perchè se non piace tanto vale continuare, non siete d'accordo? Beh, trovate anche voi che l'abbinamente Ikuto-Suigin Tou sia strano? Io un po' si ma mi servirà per lo svolgimento della storia...sempre che voi vogliate leggere il seguito. Aspetto di vedere le vostre intenzioni. Ho messo i colori per renderlo più chiaro e comprensibile, l'avrei fatto ieri ma avevo gli occhi bruciati...chiedo scusa!

  
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