- EDWARD, SORRIDI!
-
Ho sempre odiato i matrimoni.
Lunghi, agonizzanti e barbosi, i matrimoni sono marchingegni per mettere alla
prova lo stato fisico e mentale delle persone. Insomma, delle vere e proprie
macchine mortali. In fondo, uno che esce dalla Chiesa subito dopo averne
assistito ad uno rimane profondamente scioccato da quanto possa essere noioso.
Io compreso.
E poi, chissà perché, ogni volta che partecipo ad uno mi
dimentico qualcosa…
Quando si sono sposati Emmett e Rosalie (*) , non
chiedetemi come, mi ero dimenticato la camicia sotto la giacca. Fortuna che
sotto avevo la canottiera nera che sembra più una maglietta.
Quando è stato
il turno di Alice e Jasper invece mi ero dimenticato gli anelli. Jasper voleva
strozzarmi.
Infine al secondo matrimonio di Emmett e Rosalie (vai a capire
perché si vogliono sposare venti volte all’anno) ero andato in tuta. Ehi, mi ero
dimenticato e per la fretta non mi sono cambiato!
Di sicuro starete pensando
che con questa mia allergia per i matrimoni non mi poserò mai. Errato.
Indovinate dove sono?
- Edward sorridi!
Sarà la ventesima volta che
questa stramaledetta fotografa mi ripete “sorridi Edward”. E che noia!
- Ora
una foto con Carlisle!
Ma perché fare foto? Perché?! Stamattina siamo dovuti
venire due ore prima in Chiesa per fare le foto con “la famiglia”. Alla fine
avrò più foto con i miei fratelli e sorelle che con Bella. Bella… chissà come
sarà in abito da sposa… sì, perché oggi mi sposo. Lo so, anch’io non posso
crederci.
Dopo un anno mi sono deciso. Certo, non è stato facile. Già solo
comprare l’anello è stata un’impresa. Poi darglielo… mamma mia, non mi sentivo
così in imbarazzo da un secolo…
Ma alla fine è andata come è andata. Anche se
non l’ho ancora morsa… ehi, una cosa alla volta!
- Ora con Jasper e
Alice!
Vedo di tralice Jasper sbuffare, mentre tiene a braccetto un’Alice con
un abito color pastello arancione.
Mi si mettono a fianco e sorridiamo.
- La prossima volta che ti sposi le foto te le faccio io.
Mi sussurra
Jasper. Abbozzo un sorriso.
- Sì, così non me ne fai neanche una.
-
Quella era l’idea.
Trattengo un risolino, mentre la fotografa si allontana
per mette un nuovo rullino. Ne avrà già fatti venti.
- Edward, possibile che
non hai ancora imparato a metterti la cravatta?
Guardo Esme mentre mi
aggiusta lo smoking nero con la mia cravatta grigia e bianca.
- Ti ho detto
che sei molto elegante? – le dico sorridendo. Lei in tutta risposta mi da un
buffetto sulla guancia. In fondo chi non è elegante oggi? Jasper, Emmett e
Carlisle rigidamente in smoking grigi mentre Rosalie con un vestito lungo blu
scuro e Esme con uno spezzato color rosa antico e bianco.
Sospiro,
finalmente libero di sgranchirmi le gambe mentre quella pazza fotografa sta
cambiando il rullino. Mi guardo intorno e vedo arrivare Mike con Jessica.
”Tse, ma guardatelo! Miss non esco con
nessuno si sposa.”
Trattengo un sorriso, mentre sento i pensieri di Mike.
”Spero che Mike si sia accorto di
questo mio vestito nuovo!”
Possibile che Jessica sia sempre così
patetica? Uff. Se non era per Bella io li avrei lasciati pure a casa. Ma
d’altronde quando mi fulmina con lo sguardo il mio campanello d’allarme inizia
subito a suonare, e non me la sento di contraddirla. Vedo arrivare anche altre
persone, tutti conoscenti di Charlie, il quale quando stava facendo le foto con
me alla fine mi ha dato una pacca sulla spalla. Credo sia il suo modo per dire
che mi approva. E sarebbe ora!
Guardo l’orologio e mi accorgo che fra meno di
cinque minuti inizierà la celebrazione.
- E’ tempo di entrare figliolo.
Alzo lo sguardo e incontro gli occhi sereni di Carlisle. Sorrido mentre
insieme varchiamo la porta, seguiti da tutti gli altri.
- Nervoso? – mi
chiede divertito mentre io mi torturo le mani.
- Terribilmente.
-
Tranquillo, è tutto a posto. Tu non ti sei dimenticato la camicia, gli anelli li
ha Jasper nel taschino e nessuno è in tuta.
Lo guardo lasciandomi uscire un
risolino. Poi prendiamo posto davanti al prete. Cavolo, questo qui è più nervoso
di me. Sta dicendo sottovoce tutto il rosario…
- Wow, il prede ha un gran
cuor di leone. – mi sussurra divertito all’orecchio dietro di me Emmett. Ma non
faccio in tempo a rispondergli. Parte la marcia nuziale. Mi irrigidisco, e la
tentazione di iniziare a dire pure io tutto il rosario come il prete che mi sta
davanti è grande. Ma mi trattengo.
Sento Carlisle al mio fianco darmi un
calcio. Mi giro di scatto e vedo che Bella sta entrando.
Ok, questo è il
momento per chiedere a qualche divinità mistica di non farmi crollare. E’ meravigliosa. Il vestito bianco che le
ricade sul corpo minuto è uno spettacolo. E’ semplice, con un’ampia gonna lunga
fino a terra; il corsetto, decorato con delle perline, le arriva fino al petto,
lasciando le spalle coperte solo che dai capelli boccolosi; le braccia diafane
sono scoperte da dei lunghi guanti. E poi la parte migliore… il viso…
Ha le
gote stranamente rosse, che fanno risaltare i suoi stupendi occhi scuri. Gli
orecchini d’argento a forma di stelle mi sono famigliari… glieli avevo regalati
io al suo compleanno. E poi la collana, quella con le nostre iniziali – B&E
- che le ha dato Esme come ringraziamento per avermi fatto felice. Naturalmente
avevo origliato quella discussione.
Si ferma di fianco a me sprizzante di
felicità. Le rispondo con quel sorriso sghembo che adora. La vedo
arrossire.
Che la tortura inizi.
- Edward sorridi!
E te pareva.
Tendo le mie labbra in un sorriso, mentre la fotografa pazza mi immortala
mentre taglio la torta con mia moglie. La signora Cullen. Isabella Cullen. Bella
Swan Cullen.
In qualunque modo piazzi il mio cognome a lei sta bene. Lei
ride, nel vedermi così stressato da quella donna che so, non ingaggerò mai più
per un altro servizio fotografico.
Facendo il finto offeso prendo con un dito
un po’ di panna dalla torta e gliela metto sulle labbra. Lei l’assaggia e mi
appoggia la testa sul petto. In lontananza posso sentire Emmett che dice
“Contenetevi almeno per oggi!”.
Lo guardo divertito, mentre ci sediamo al
nostro tavolo. Naturalmente sto facendo finta di mangiare per poi far cadere
tutto nella borsa formato famiglia di Esme al mio fianco. Ormai ce le inventiamo
tutte per farci passare inosservati.
- Una gran bella cerimonia! – mi dice
risoluto Chiarlie. Io gli sorrido. In fondo non è andata tanto male. A parte
quando il prete dal nervosismo a me mi ha chiamato “Edmund” e a mia moglie “inpadella” (sì, lo so, confondere
Isabella con Inpadella è strano, ma che ci volete fare. Almeno ha impedito che
mi addormentassi durante quella noiosa celebrazione).
- DISCORSO DISCORSO
DISCORSO!
Io odio Emmett. Non
poteva starsene tranquillo, invece di iniziare ad urlare quella stupida
tiritera, seguito a ruota da tutti i presenti (praticamente mezza Forks). Allora
mi giro verso Bella che sorride imbarazzata.
- Io o tu? – le chiedo
all’orecchio. Lei mi fissa con sguardo implorante.
- Insieme. – mi mormora
con voce strozzata. Sorrido, prendendola in mano per poi alzarci in piedi.
-
VAI EDWARD! – mi urla Emmett, facendo scoppiare a ridere tutti i presenti, anche
piuttosto sorpresi dal fatto che la nostra famiglia sia così diversa da quello
che si aspettavano. In fondo pensavano fossimo un po’ strani… questa giornata di
sicuro gli farà cambiare idea… finalmente!
- Intanto inizio col dire che dopo
ucciderò Emmett.
Tutti scoppiano a ridere, mentre l’interpellato mi guarda
divertito facendomi vedere i canini di soppiatto. Gli faccio una smorfia
divertita.
- Poi… che dire. E’ tutto perfetto… a parte quando il prete che mi
ha chiamato Edmund.
- E a me “impadella”. – aggiunge mia moglie prendendomi a
braccetto.
Ci guardano divertiti.
- No, a parte gli scherzi. Non mi
sarei mai immaginato che un giorno sarei finito qui. Davvero. Ormai avevo perso
ogni speranza di trovare qualcuna come Bella. Ma alla fine è arrivata. Ed ha
stravolto completamente la mia vita, abbattendo tutte quelle solide mura che mi
ero costruito al mondo esterno. Perciò grazie.
Sento un applauso e dei fischi
mentre poso le mie labbra su quelle di Bella.
- Non è stato difficile, visto
Edmund?
- Già, Impadella.
Scoppia a ridere per poi
sedersi. Io però resto in piedi.
- E ora parliamo un po’ dei segreti di
Bella.
Sento una fragorosa risata mentre mia moglie sprofonda nella sedia
ridendo anch’ella.
- Forse è meglio la prossima volta. – dico ridendo pure
io.
Le mi abbraccia. Sprofondo nei suoi capelli profumati di fragola.
- Ti
amo.
- Anch’io Bella, tanto.
- Ora vorrei fare un discorso io!
Mi
stacco da mia moglie guardando stupefatto Emmett con un bicchiere di spumante in
mano. Aiuto.
Tutti rivolgono a lui l’attenzione, mentre prendo Bella e la
faccio sedere sulle mie gambe.
- Molto comodo. – mi sussurra.
- Allora.
Ancora non ci credevo quando una sera Edward era entrato in camera mia
buttandomi sulla scrivania questo biglietto. – dice mentre sventola un biglietto
che riconosco come l’invito al matrimonio.
- Certo, non aveva fatto molte
cerimonie, infatti se ne era andato subito. E’ un po’ timido il ragazzo.
Sbuffo. Sì, lo ammazzo. Per la seconda volta.
- Poi quando ho letto “Sei
invitato al matrimonio di Isabella Swan ed Edward Cullen” non ho potuto fare a
meno di portarmi una mano alla faccia. Ma ve lo immaginavate quel tipo li in
smoking che infila una fede ad una donna?!
Ok, gliela concedo. Mi metto a
ridere insieme agli altri.
- E poi è successo. Cosa posso dire Ed? Erano secoli che non ti vedevo così felice.
Certo, era un po’ titubante… lei è così diversa da te… ma in fondo dicono che
gli opposti si attraggono, quindi nessun problema! E posso dirti in tutta
franchezza che se avete superato quei problemi e quelle difficoltà, allora
supererete tutto insieme. Per l‘eternità
addirittura se volessi. Perciò VIVA GLI SPOSI!
Mi sento sciogliere.
Guardo Bella sorridere. Ho capito a cosa alludeva, come non capirlo?
- Mi
morderai, Edward? – mi chiede affondando il viso nel mio petto. Non rispondo,
deglutendo a fatica. Ci avevo pensato, eccome se ci avevo pensato. Poi, con voce
roca, le rispondo.
(*)
Eccomi qui con la mia seconda fic
su Bella/Edward. Spero vi piaccia! Ciao a tutti e grazie per le 8 recensione in
"Baby-Sitter cercasi". Siete
gentilissimi!
Lore