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Autore: DanP    08/08/2012    1 recensioni
“Anch'io sarei potuto diventare un Kanima, se non avessi saputo a chi attribuire le cicatrici che ho addosso.”
SPOILER episodio 2.11 Piccola IsaacxDerekx(poco)Scott sul rapporto conflittuale che Lahey prova per il branco e sè stesso.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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“I lupi omega hanno un ruolo fondamentale per la sopravvivenza del branco. La loro funzione è disinnescare le tensioni che si creano all'interno del gruppo, il lupo omega è in grado di calmare la situazione, evitare ferimenti e ripristinare l'armonia. L'ululato del lupo omega, con la sua ampia estensione, è il più armonioso tra tutti e anche questa caratteristica può aiutare a riportare la calma quando i lupi sono sulla difensiva. 
E' quindi probabile che, nonostante le apparenze, gli individui omega abbiano un rango specialistico elevato e godano di grande considerazione all'interno del branco.

-Shaun Ellis

 

Alpha & Omega.

 

Non lo sopportava proprio, pensò arricciando le labbra.
Totalmente inaccettabile. Non aveva abbandonato la sua vita da umano per finire rimproverato da un ragazzo poco più grande di lui. Eppure Derek Hale sembrava averne fatto una questione personale, e la sua tecnica di manipolazione stava raggiungendo livelli degni di nota.
Il suo trascinarlo a destra e manca per l'intera città, maltrattarlo durante gli allenamenti come se tenesse particolarmente al considerarlo il suo pungiball personale, denigrarlo e mandarlo in un angolo, come un cuccioletto che non voleva saperne di seguire le istruzioni del suo padroncino, ma che diavolo voleva?

Si strinse nel suo giubbotto di pelle, relegato ancora una volta nel freddo soffocante e polveroso del grande stanzone in cui si era rifugiato dopo lo scompiglio creato dalla caccia al Kanima. Illuminato a malapena dalle luci artificiali che penzolavano tristemente dal soffitto che era un'intricata matassa di ragnatele e tralicci scoperti, ricordava vagamente il luogo dove aveva detto a Derek di aver ucciso suo padre -cosa non vera, ma al momento la consistenza del sangue sembrava quasi palpabile sulle sue dita- e dove si era allenato assieme all'intero branco, ma quei giorni sembravano lontani, ripensandoci ora.
Dopo l'ultimo exploit dei Cacciatori l'intero branco si era sfaldato, come se l'intera coalizione e i solidi principi che li univano fossero, alla fine, solo una facciata di belle parole e supporto morale.

Il Branco, come Alpha Derek amava sostenere, era composto da persone fidate e che mai, mai, avrebbero voltato le spalle ai proprio fratelli.
Bla, bla...
La scomparsa di Boyd e Erica aveva gettato un'ombra scura sull'espressione di Derek, andando a rimpiazzare l'orgoglio e la fermezza con qualcosa di anonimo e tremulo, che ricordava vagamente la sconfitta. Un genere di espressione che aveva imparato a studiare negli anni, guardandosi allo specchio della stanza, mentre a pochi passi da lui -svolta a sinistra, scendi le scale, poi a destra- poteva quasi avvertire gli umori del padre mutare, pronto a colpire al minimo errore o guardia bassa. E ancora una volta aveva scelto una strada che l'aveva portato al fallimento.

Abbassò il capo, fissando a vuoto il borsone che aveva riempito in tutta fretta tornando a casa.
Il cellulare in tasca riportava un messaggio di Erica, che l'avvertiva dell'imminente partenza di lei e Boyd, alla volta di un nuovo branco.
Isaac aveva sorriso a quell'eventualità. Scappare per poi ritrovarsi a combattere nuovamente per gli stessi interessi? Sembrava il male minore se si escludevano gli Argent e il Kanima, che infestavano Beacon Hills.

Ma che poteva fare lui, solo, in balia di correnti differenti?Lui che, nonostante la rinnovata capacità di controllarsi durante la luna piena -cosa che aveva sorpreso sia sè stesso che Derek- si considerava sempre e comunque l'Omega?

Giorni prima:

L'attacco che li aveva separati, i cacciatori che stanziavano ad ogni angolo della città e la folle corsa per tornare a casa Hale, organizzare un nuovo piano, fuggire di nuovo...
Quella routine stava stancando tutti, ma Derek sembrava impassibile, col viso affondato nei libri alla ricerca di risposte che non potevano aiutarli, non in quel momento.
Si era trovato solo, quel giorno in particolare, con l'Alpha a pochi passi a rivalutare l'intera situazione, dall'inizio fin a quel punto.
Anch'io sarei potuto diventare un Kanima, se non avessi saputo a chi attribuire le cicatrici che ho addosso.” aveva borbottato, nemmeno sicuro che Derek lo prendesse in considerazione, ma lui ascoltava, sempre.
Con uno scatto impercettibile aveva gettato un tomo da una parte, alzando un polverone e afferrando con foga un nuovo volume, dall'apparenza così fragile che sembrava sul punto di scivolare dalle mani del ragazzo sotto forma di cenere.
Sei più forte di quello che pensi.” aveva detto, come se quello chiudesse il suo sciocco dilemma.

Non abbastanza. Non forte come te o Scott. E voglio diventarlo.” si tirò in piedi, con un balzo fluido e planò proprio davanti all'Alpha. “Non voglio essere un Omega. Insegnami ad essere un Beta. A vivere come fossi meritevole di farlo!” non aveva idea da dove venisse tutto quell'accorato coraggio, ma in quell'istante pensò che era giusto. Non avrebbe dovuto sprecare un'occasione simile e ripensò a tutti quei momenti in cui si era sentito inutile. Come lo era da umano, sebbene ora avesse sviluppato capacità fuori dalla norma, non riusciva ancora a pensare come un lycan. Il pericolo era un blocco per il suo cervello, che con un disperata bramosia di sopravvivenza si spegneva, facendolo annegare in un mare nero e denso. Non voleva essere insignificante. Lo era già stato agli occhi del padre. Ma con Derek sarebbe stato diverso, voleva fosse diverso.

Ma Hale aveva lasciato cadere il libro insieme alle braccia, al suo fianco. Squadrandolo con occhi di ghiaccio, come lo stesse studiando una volta di più, considerando, macchinando pensieri oscuri.
Ma poi lo sguardo penetrante era caduto, fallendo nuovamente nelle sue considerazioni e aveva solo sussurrato a tono spento un:
Ora...dovresti decidere cosa fare.”

Te ne vai o rimani?

 

Presente:

“Me ne vado. Credo.” giocherellò impietoso con le lunghe fibbie del borsone che giaceva a terra. Dentro i pochi oggetti che gli servivano per sopravvivere alcuni mesi, poi?Chissà...
Aveva parlato anche a Scott di quell'eventualità, al centro veterinario e aveva valutato con lui anche il comportamento di Derek, nei riguardi del branco, di lui. Della tristezza che non avrebbe voluto vedere, quella che ora osservava mentre Hale piegava le spalle come stesse portando un peso ancora più gravoso.

Penso che ci tenga a te. Sai, che magari ti sproni tanto per fare in modo che tu capisca.”
Aveva suggerito Scott. L'unico che al momento sembrava avere un piano, un consiglio, un'idea di quel che stava accadendo, ma forse era solo uno stupido e ingenuo pensiero da adolescente, che cercava ancora una volta un porto sicuro in cui ripararsi da quella che in quel caso, sarebbe stata una morte crudele e spietata.

Derek l'aveva guardato per un momento, per poi tornare ad occuparsi di tutt'altro. Derek, che vedeva come...cosa?Un padre. L'esperienza passata gli suggeriva che non sarebbe andata a finire bene, solo al pensare una cosa del genere. Un fratello maggiore? Forse, più plausibile.
Una figura di un controllo smisurato, accorto, ma anche lui spinto da vendetta, sogni.
Era una fiamma blu, che scottava come il vero fuoco, a cui lui voleva a tutti i costi avvicinarsi incautamente, bruciando le sue fragili ali da Omega.
Da essere debole e alle prime armi, che aveva spinto sé stesso troppo oltre, usando un bagliore di speranza per controllare il suo istinto da lupo. Ma oltre a quello?Che senso aveva controllarsi quando l'intero mondo al di fuori di quella casa si stava armando per eliminare lui e tutti quelli che avevano accettato il Morso.

E Derek, che ne sarà di lui? Pensò aggrottando le sopracciglia.
Ma il lupo rimaneva voltato, senza apparentemente, dargli troppa importanza. Sapeva che stava soffrendo per l'abbandono di tutti loro, su cui lui aveva fatto così tanto affidamento. Ma di chi era la colpa, alla fine? Di lui che aveva promesso una forza e una perfezione al di sopra di quella umana, o di loro che, stupidamente, accecati da qualcosa che non riuscivano davvero a comprendere, si erano lasciati trascinare in quell'inferno di frecce e artigli velenosi.
Alzò la borsa e se la portò sulle spalle, girando i tacchi senza più parlare. Voleva uscire da quella casa il più presto possibile, prima che la guerra scoppiasse proprio davanti ai suoi occhi.

“Isaac...” lo richiamò Derek.
Il ragazzo si voltò di soprassalto, per nulla sperando che l'Alpha lo interpellasse, anche se quella sarebbe stata probabilmente l'ultima volta.
La schiena di Hale si stagliata, immobile e granitica, nella penombra del salotto in rovina, non un fremito la smuoveva. Era un'immagine che si sarebbe portato con sé per molto tempo. Il ricordo di come era Derek Hale in tutta la sua forza di autocontrollo e devozione alla sua natura, fallimento o meno, l'avrebbe pensato così. Circondato in un turbinio leggiadro di polvere che vibrava nella poca luce fievole che riusciva a farsi largo tra le finestra sigillate, l'Alpha di Beacon Hills.

“Sì?”
“C'è una cosa che tralasciano sempre, nei testi che vi ho citato durante gli allenamenti.”
Non poteva essere qualcosa di buono, per niente. Ma Derek l'avrebbe taciuto se fosse stato altrimenti?

“Riguarda l'Omega, e che cos'è davvero per il branco.” il lupo anziano fece una pausa riflessiva, ricordando ciò che il ragazzino gli aveva detto giorni prima, in quel magazzino abbandonato. Quasi temesse di rivelare troppo da quel che stava per dire e prendeva tempo per valutare le sue parole con cura, alzò il capo, sospirando. Non certo quello di cui Isaac aveva bisogno in quel momento. Necessitava conferme e schiettezza. Niente più verità a metà o bisbigli incerti.
“Cosa?” reclamò Lahey con un filo di voce, quasi trattenendo il respiro.
“E' pensiero comune considerare l'Omega come il membro più debole del branco...” questo lo sapeva fin troppo bene, persino con le continue rassicurazioni il pensiero di essere lui il peso morto della squadra non riusciva ad abbandonarlo...”tuttavia, è ritenuto anche quello di più valore.”

Isaac schioccò le labbra, per nulla impressionato. Se quella era una tattica per aumentare la sua autostima e poi gettarlo in pasto ai Cacciatori sembrava piuttosto fiacca.
Con un leggero movimento del capo Lahey riuscì ad intravedere il profilo accigliato di Derek, l'ombra scura che gli copriva lo sguardo e la linea sottile delle labbra, strette e stizzose.
“Comunque, ricorda che senza un Omega -così come un'Alpha- un branco non esiste. Probabilmente...è ciò che serve ad un Alpha per bilanciarsi. Perché a tutto serve un equilibrio.”

Stava forse dicendo che le sue azioni, l'andare in giro a trasformare adolescenti in licantropi, come una sorta di buon samaritano dal cuore nobile -che poi si era rivelato un pessimo piano architettato per dargli posizione- e gli sforzi quasi disumani per insegnare qualcosa a quegli stessi teenager allo scopo di salvare vite innocenti, avrebbero dovuto essere controbilanciate dal suo buon cuore?
Lui che per anni aveva sognato di morire soffocato in quella cantina piuttosto che tornare a respirare un secondo di più la stessa aria di suo padre, o addirittura desiderare che quel perpetuo incubo di sangue e morte che era seguito dalla notizia della morte del Signor Lahey fosse stato lui a compierlo e non Jackson?
No, no.

Non deve andare così.
Scosse i riccioli ramati, fissando con spudorato interesse le crepe del pavimento.
“No, non sono la persona che cerchi.”
“Ma hai pianto quando hai usato le tue facoltà su quel cucciolo.”
“Anche Scott!Non sono meglio di lui!”
E forse era quello il problema?Voleva essere meglio di McCall?Però si sentiva fiducioso quando stava con quel licantropo, quasi avesse stabilito un meccanismo intricato ma perfetto nell'amicizia che stava coltivando con lui.

Perché Derek lo spingeva al di là dei suoi limiti, mentre Scott lo aiutava a sbocciare, a germogliare pian piano. Facendolo anche commuoversi per motivi che nemmeno immaginava.
“Ma sei meglio di me...e hai pianto perché avresti sperato che qualcuno togliesse un po' di dolore anche a te, sbaglio?” concluse Derek, lasciando che la stanza si occludesse di un silenzio pesante e nebuloso.

E aveva ragione. Ma Isaac capiva solo ora il perché. Scott aveva pianto su quel tavolo d'ambulatorio perché era fondamentalmente, innocente. Non come loro due.
Isaac aveva pianto perché con tutto il cuore, aveva desiderato che qualcuno posasse una carezza gentile sulla sua spalla e lenisse, come il più dolce dei basami, le sue ferite. Ma più sperava, più il tempo sotto la brutalità del padre cresceva e lasciava delle cicatrici indelebili sia fuori che dentro.
Era simile a Derek, in questo, perché entrambi avevano un passato che li tormentava di demoni e fantasmi. Ma avevano superato – o forse non del tutto- la perdita e il dolore in modo differente.

“Ma se me ne vado...” -rimarrai solo- “...che ne sarà del branco?Del nome di Alpha?Di Beacon Hills?” chiese col cuore in gola, sulla soglia della porta, pronto a fuggire e tentare di lasciarsi tutto alle spalle.
Sentì una risata stanca e debole venire dall'altro, che scosse la testa ancora una volta.
Un gesto di autocommiserazione che strinse il cuore di Isaac in una morsa di pietà.
“E' una cosa che ho già sentito oggi...ma sì. Sembra che stiamo perdendo.”

 

Fine (?)

 

 


NdA: Ok, sebbene inizialmente considerassi Isaac un emerito deficiente ora è un angst/adorabile emerito deficiente (che per me corrisponde ad un complimento), che nessuno me ne voglia a male!Ma ora che mi sono ricreduta su si lui dovevo scribacchiarci qualcosina e da appassionata di letture M/M shapeshifter mi considero ormai un'esperta nel campo delle gerarchie lupesche!Quindi non potevo non scrivere sull' Omegaggine (???) del cuccioletto!Ah-ah! E' stata scritta di getto quindi ci saranno considerevoli errori e sviste, fate i buoni...perdono!
Comunque se vi è piaciuta fatemi sapere!Perché altrimenti continuerò a riempire l'account di queste cose e sarà peggio per tutti!Bacioni! DanP

Ps:Penso che Derek stia diventando un papà provetto (urgh!) con il piccolo Isaac, magari ne scriverò qualcosina in versione BabyDerek BabyPack, sarebbe folle e da carie ma tentar non nuoce!

   
 
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