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Autore: rememberdecember    09/08/2012    5 recensioni
-Le vedi quelle due Zayn?-
-Quali? Le gemelle?- chiesi accorgendomi di due ragazze praticamente identiche intente a discutere animatamente.
-Sì, quelle- annuì ancora più convinto.
-Beh? Quale delle due sarebbe già invaghita del nostro Malik?- chiese Liam dandomi una pacca sulla spalla.
-Ehm... Veramente questo non me lo ricordo- disse Harry accasciandosi su una sedia imbarazzato mentre si grattava la nuca.
-Sei una pessima spia, Styles- lo presi in giro continuando a guardare fuori dalla finestra.

**
Ce la farà Zayn a capire quale delle due gemelle è interessata a lui?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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If I catch you...


-Avete già deciso cosa fare per le vacanze natalizie?- domandò Harry buttandosi sul letto goffamente, continuando a mangiucchiare le sue Haribo.
Quella sera ci ritrovammo tutti nella camera sua e di Louis, ma al contrario di come avevamo immaginato, io e Liam dovemmo ammettere che si erano organizzati molto meglio di noi due. La stanza era in ordine e sembrava che lì dentro ognuno avesse il proprio spazio. Non c’erano vestiti sparsi sul pavimento o sui mobili come in camera mia e di Liam, almeno nella mia parte.
-Hazza, siamo a fine settembre.- gli fece notare Louis sedendosi accanto a lui.
-Lo so boobear-, replicò il riccio sospirando e poggiando la testa sulle ginocchia del suo migliore amico. –Ma sai che mi piace programmare le cose e dato che mia madre e suo marito stanno già organizzando un viaggio in quel periodo, sono sicuro che non andrò a trovarli.-
-Anch’io penso di non tornate a Bradford per le vacanze- dissi annuendo, sedendomi sul davanzale della finestra mezza aperta. Sbirciai fuori e notai che quel pomeriggio, entrambi i campus erano semideserti, solo qualche matricola gironzolava per il giardino della nostra università. Probabilmente a causa della festa della sera prima. Troppe sbronze da smaltire il giorno seguente, avevano fatto sì che quasi nessuno osasse alzarsi dal proprio letto o uscire dalla propria stanza.
Ripensare alla festa mi collegò automaticamente a Mich e Camille, le due gemelle che la sera prima mi avevano giocato un brutto scherzo. Mi avevano talmente confuso le idee che mi ero ritrovato ad andarmene dalla festa prima degli altri. Io. Zayn Malik. Scappato da una festa. Mai successo prima di allora.
-Come Mai?- la voce di Liam mi riscosse dai pensieri e i ricordi confusi della serata precedente.
Scrollai le spalle: -I miei genitori festeggiano venticinque anni di matrimonio in quel periodo e se ne vorranno andare da qualche parte da soli, presumo. Il resto della combriccola trascorrerà il Natale a casa della famiglia di Leòn. Io non lo sopporto- raccontai velocemente, facendo una smorfia al ricordo della faccia del fidanzato dia mia sorella, un odioso e spocchioso francese ricco sfondato, trasferitosi con nella campagna britannica con la sua famiglia in una delle ville più sfarzose che avessi mai visto, con l’unico scopo di rovinarmi la vita.
-Non sono molte le persone che ti vanno a genio, Zayn- intervenne Louis ridacchiando. Lo fulminai scherzosamente con lo sguardo prima di ricominciare a parlare.
-Se lo conoscessi lo odieresti anche tu, è davvero insopportabile. Non capisco come faccia mia sorella a starci ancora insieme.- sentenziai sbuffando e scendendo dal davanzale. –E comunque- continuai –io cerco sempre di andare d’accordo con le persone, sono un tipo molto socievole.-
-Oh sì, proprio molto socievole- intervenne Hazza senza smettere di masticare quelle caramelle colorate.
Lo guardai con aria interrogativa, prima che Louis potesse rispondere alla mia domanda silenziosa.
-Harry vuole dire che…beh ti abbiamo visto ieri sera avvinghiato ad una delle gemelle- ridacchiò coprendosi la bocca con una mano.
Sospirai e sorrisi involontariamente al ricordo di me avvinghiato a quello schianto di bionda che era… Non lo sapevo proprio chi era. Per un momento ero convinto fosse Mich, ma poi mentre scambiavo due parole con Niall avevo scoperto che proprio lei sera stata tutto il tempo a parlare ocn lui, eppure ero convinto che fosse Camille quella con cui l’irlandese stava chiacchierando. Non ci capivo più nulla, seriamente. Quelle due ragazze mi avevano confuso molto.
-Comunque- proclamai dopo aver scosso la testa. –Cosa facciamo questo pomeriggio?-  domandai guardando le facce dei miei amici, una per una.
Harry mi guardò accigliato come se avesse capito che avevo preferito cambiare discorso piuttosto che buttarmi tra i ricordi della sera prima; Liam invece sembrava stranito, quasi scioccato: -Sai che devo vedere Danielle, è domenica oggi.- sentenziò portandosi una mano a grattarsi la nuca.
Alzai gli occhi al cielo, per una volta ero quasi riuscito a togliermi dalla mente quel barboncino insopportabile che era la ragazza di Liam. Più che altro era Payne stesso che era difficile da sopportare, quando cominciava a parlare di lei. Non smetteva un attimo di ripetere quanto fosse fantastica, quanto fosse brava a ballare, quanto fosse bella, l’ho gia detto quanto fosse fantastica?
-Ancora non l’hai mollata?- intervenne Louis, piegando il volto in un’espressione da oca giuliva sconvolta, facendoci scoppiare a ridere.
-Ci sto lavorando!- sbottò Liam esasperato. –Non sono mai facili questa cose- si lamentò grattandosi la testa sempre più imbarazzato.
-Certo- sospirai sogghignando ancora, osservando il viso di Louis riprendere la sua forma originale e le sue iridi azzurre schizzare nella mia direzione.
-Shopping?- chiese speranzoso. –Voglio comprarmi un cappello!- squittì allegramente, balzando giù da letto facendo scivolare la testa di Hazza via dalle sue ginocchia. Harry grugnì contrariato.
-Ne hai sette nell’armadio!- esclamò il riccio ad alta voce.
-Mio caro Hazza, i cappelli non sono mai abbastanza- replicò Lou ancora in attesa di un mio parere.
Ci riflettei un secondo prima di annuire convinto.
-L’inverno è alle porte ed io non ho un cappotto decente. Vada per lo shopping- dissi dirigendomi verso la porta, mentre Lou mi seguiva saltellando come una ragazzina.

 
-Avevi detto di voler compare un capello…-
-Non l’intera collezione invernale di Harrods!- m’interruppe Louis facendomi il verso. -Zayn,  mi sembri Harry- disse sospirando e scuotendo la testa contrariato.
Sorrisi: -Era un insulto?- domandai divertito.
-Di che ti lamenti?- domandò lui in risposta. –I soldi non sono mica i tuoi!-
-Tommo, non stai portando nemmeno una busta!- sbottai contrariato, scuotendo in aria tutte le buste che lui mi aveva mollato, dopo aver comprato una valanga di roba solo ed esclusivamente per lui.
Louis grugnì esasperato, strappandomi dalle mani una busta con dentro il suo nuovo cappello.
-Grazie, ora sì che mi sento più leggero- commentai ironico.
-Non lamentarti e cammina- disse Lou scattando in avanti prima che potessi saltargli addosso e picchiarlo con i suoi stessi acquisti.
Lo seguii scocciato per alcuni metri, finché non si fermò di botto, facendomi sbattere contro la sua figura. Sbirciò meglio dal vetro della libreria davanti la quale ci eravamo arrestati.
-Guarda guarda- sghignazzò divertito.
-Cosa c’è ancora?!- esclamai esasperato ormai. Maledii me stesso e la forza che mi era stata donata per accettare di passare un intero pomeriggio con Louis a fare shopping.
-Entriamo- rispose semplicemente Tommo per poi far scattare la porta del negozio, trascinandomi con sé.
Non mi era mai piaciuto l’odore dei libri nuovi, mi ricordava i tempi delle superiori.
-Ancor non capisco perché siamo entrati qui- mormorai per non farmi sentire dalla commessa lì vicino.
Louis sembrò non curarsi delle mie parole e continuava a guardare un punto al di là dello scaffale che avevamo davanti.
Decisi allora di dare un’occhiata anch’io: mi alzai in punta di piedi e buttai un occhio nella stessa direzione delle iridi di Louis.
Due teste bionde attirarono la mia attenzione, le riconobbi immediatamente…o quasi.
-Amico, l’irlandese ti ruba la ragazza- disse Louis con un ghigno stampato in faccia, riferendosi chiaramente a Niall intento a discutere animatamente con…beh una delle gemelle, non avevo ancora distino quale delle due fosse.
-Non è la mia ragazza Louis, ma che diamine…- non feci in tempo a terminare la frase che Tommo mi prese per un polso e mi strattonò costringendomi a seguirlo.
-Andiamo più vicino- disse.
-Sei più impiccione di mia nonna!- esclamai facendomi largo fra la poca gente presente nella libreria e cercando di non buttar giù niente, anche se con tutte le buste che avevo in mano l’operazione era ardua.
-No Mich, sto solo dicendo che Wilde è nettamente superiore- stava dicendo Niall non appena io e Lou ci appostammo abbastanza vicino da poter origliare perfettamente la conversazione. Quindi si trattava di Mich, beh c’era da aspettarselo Niall era cotto e stracotto di lei.
-Ma per favore! La Austen eguaglia i suoi livelli, se non li supera- replicò la bionda piccata.
-Ma è inconcepibile che quella donna…- cominciò l’irlandese, ma venne subito interrotto.
-Come sei maschilista, Horan.-
-Ti ricordo che Wilde era gay, Collins.-
-Fa lo stesso.-
-Eilà ragazzi!- una voce squillante dietro di noi ci fece sobbalzare e involontariamente sbattei contro lo scaffale pieno di libri alle mie spalle quando mi girai di scatto per guardare chi fosse stato a spaventarci in quel modo.
-Ehm.. ciao Camille- salutò Louis incerto sghignazzando per la mia figuraccia.
Sorrisi quando incrociai gli occhi color nocciola intenso della bionda, che quel pomeriggio aveva i capelli raccolti in uno chignon disordinato, eppure sembrava così straordinariamente perfetta. Mi sorrise timidamente in ricambio e arrossì violentemente, abbassando lo sguardo verso le sue converse gialle canarino.
-Dunque, ehm… da quando v’interessate di cucina?- chiese incerta, piegando nuovamente le labbra verso l’alto.
La guardammo per un momento con aria interrogativa, non capendo cosa intendeva finché non si chinò per raccogliere uno dei libri che avevo fatto cadere.
Arrossii impercettibilmente quando lessi il titolo sulla copertina: “La passione del cucinare”,
-Ah!- quasi strillò Louis. –Zayn e i suoi strano corsi extracurricolari!- sospirò guardando Camille che ancora sorridente ci osservava poco convinta.
-Segui un corso di cucina?- la bionda si rivolse direttamente a me e rabbrividii appena incontrai il suo sguardo così intenso e penetrante.
-Lo seguiva, quando eravamo ancora alla vecchia scuola- rispose di nuovo Louis al mio posto.
Con la coda dell’occhio lo guardai e maledii mentalmente lui e il suo ghigno, mentre annuivo cercando di essere più convincente possibile.
-Possibile che quei due non si siano accorti di niente?- cercai di cambiare discorso riferendomi a Mich e Niall che erano ancora nel mezzo di un’accesa discussione.
-Oh, possibilissimo. Quando cominciano a parlare di letteratura, niente e nessuno può fermarli. Diventano pesanti dopo un po’.- sentenziò Camille scrollando le spalle. –Comunque, ho sentito dire che sabato prossimo comincerà un corso culinario nella mia scuola, è aperto a tutti. T’iscriverai?- aggiunse poi, guardandomi nuovamente piegata in quel suo sorriso timido.
Maledetto me e l’attimo in cui accettai di uscire con Louis!!
Strinsi gli occhi facendo finta di riflettere sul corso, in realtà stavo cercando alla svelta un modo per scampare a quella situazione imbarazzante, terribilmente imbarazzante.
-Lo farà sicuramente- squittì Louis divertito. Quel giorno sembrava che ficcarmi nei guai fosse diventato il suo passatempo preferito. Il mio “amico” mi poggiò una mano sulla spalla destra e mi venne voglia di afferrarla per poi staccargliela a morsi, per quanto mi stava facendo innervosire. Mi trattenne dal mio istinto solo il dolce sorriso di Camille che si era allargato di botto e i suoi occhi si erano accesi di una luce strana, brillavano più di quanto già facessero normalmente.
-Beh magari possiamo andarci insieme- mi disse senza distogliere un attimo lo sguardo dal mio.
-Sarebbe fantastico.- precedetti Louis che aveva aperto bocca per parlare un’ennesima volta al mio posto.
-Mi devi un caffè, Horan.- sentimmo le parole di Mich forti e chiare.
-Qualcuno ha deciso di piantarla, finalmente!- sospirò Camille esasperata, mi dispiacque un po’ quando le sue iridi lasciarono il mio riflesso per schizzare a quello della sorella.
-Non è valido.- replicò Niall alzando la voce. –Quello ti ha dato ragione solo perché era attratto da te- disse girando intorno allo scaffale prima di far mutare completamente la sua espressione, che divenne molto più allegra e leggermente divertita alla vista di me e Louis circondati dai libri di cucina.
-Ciao Zayn, Louis!- fece un cenno del capo salutandoci allegro.
Rispondemmo cordialmente.
-Mi sembrava di aver sentito una voce familiare- disse Mich guadando prima Louis e poi soffermando il suo sguardo su di me, maliziosamente.-Andiamocene prima che Niall si metta a piangere- scherzò poi prendendo per mano la sorella.
-Non sono più un ragazzino- replicò l’irlandese facendo il finto offeso.
Camille rise, poi mi guardò un ultima volta prima di avvicinar misi e posarmi un leggero bacio sulla guancia.
-Fammi sapere per il corso!- sussurrò prima di allontanarsi e schioccare velocemente un bacio anche a Niall e a Louis.
Mich invece, si limitò a salutare alzando in aria una mano, poi trascinò via la sorella più velocemente della luce.
Quelle due ragazze erano strane, pensai. Ma forse era proprio quella stranezza a renderle terribilmente interessanti.
-Quale corso?- domandò Niall una volta che le gemelle furono lontane. Io che ero rimasto a fissare il punto dove si erano dileguate, mi destai piano dai miei pensieri e spostai lo sguardo sulla figura del biondino che mi guardava incuriosito.
-Zayn s’iscriverà a un corso di cucina!- strillò Louis facendo scoppiare a ridere Niall convulsamente.
Mi girai con lentezza snervante e con sguardo omicida.
-Louis Tomlinson, ti conviene metterti a correre perché se ti prendo…- minacciai ringhiandogli contro infuriato.
-Niall! SALVA IL CAPELLO!- gridò Tommo lanciando la busta al biondo che ancora ridente l’afferrò al volo. Dopodiché cominciò a correre in mezzo a tutti gli scaffali della libreria, con me che cercavo di acchiapparlo per scuoiarlo vivo.

 


Note dell'autrice.
Troppo tempo, proprio troppo tempo. Cioè non aggiornavo questa Fanfiction da... secoli! E' imperdonabile! Questo capitolo oi ci ho messo quattro anni per scriverlo è stato difficile e alla fine nemmeno succede niente di che, solo che il nostro caro e furbo Tommo è riuscito a mettere nei casini Zayn, che amore *w* Beh insultatemi, maledicetemi, o semplicemente fatemi sapere cosa pensate di questo capitolo, ma commentate! Ne ho bisogno seriamente, voglio sapere le vostre opinioni. Zayn s'iscriverà al corso? Avrà capito quale delle due gemelline è interessata a lui? I let you imagine... 
Mandy.


  
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