# 10
– Due settimane dopo - * Ridere Innamorati *
Da dieci minuti vi godete il
venticello fresco e quel poco di sole che filtra caparbio tra le nuvole.
La guardi sorseggiare il suo
caffè mentre finge di non leggere la trama del nuovo
episodio di Temptation
Lane sulla rivista che avete trovato sul tavolino del bar in cui vi
trovate.
Sorridi scuotendo appena la
testa “Immagino che dovrò guardarlo anche io
stasera”
“E’ scritto nel
manuale del
bravo fidanzato” ti risponde Kate continuando a leggere ma
con un sorrisino
beffardo in volto.
Sorride sempre da quella
vostra litigata di ormai due settimane fa.
Avete parlato di tutto. Sia
dei fatti recenti, sia di quelli passati.
Quel sabato e quella domenica
vi siete detti tutto quello che in quattro anni avreste voluto dirvi e
che non
avete mai fatto.
Ti ha spiegato che non le
riesce facile dire ti amo ed
esprimere i propri sentimenti, ma ti ha promesso che
cercherà di dimostrartelo
sempre.
Tu le hai ribadito che la ami
e basta, sia che te lo dica o meno.
E tutto il resto un po’
per
volta verrà da sé.
Guardi al di là della
strada
e vedi la gente entrare e uscire dall’ospedale.
Chissà qual è
la loro storia?
Voi siete appena usciti.
Ti hanno tolto i sei punti
alla Frankenstein che avevi sul palmo della mano e ti hanno dato il
permesso di
non usare più il tutore.
Dell’operazione ora ti
resta
solo una piccola ferita alla mano che si sta rimarginando e un
cerottone bianco
che la copre.
Fra tre mesi un ultimo
controllo di routine e poi non ci penserai più.
Giusto una piccola cicatrice
in ricordo della settimana più bella della tua vita.
Istintivamente posi lo
sguardo sulla camicetta di Kate, un poco sbottonata.
Avete parlato tanto anche
della sua di cicatrice.
“Che guardi
scrittore?”
Beccato. Oh, non riesci a
posarle gli occhi addosso senza che lei se ne accorga!
“La cicatrice”
rispondi
sereno e tranquillo.
Kate alza le sopracciglia
scettica “Si, si, dici sempre così”
Ridi alla sua battuta ma
soprattutto al pensiero dei vostri vari tentativi di
intimità.
Non c’è stato
verso si
trovare una posizione che non ti facesse male alla spalla dopo pochi
secondi.
Non una che coinvolgesse
entrambi perlomeno.
Lasciar fare tutto a lei
proprio la vostra prima volta non vi sembrava il massimo.
Tra contorsioni e
ingarbugliamenti vari, risate e imprecazioni avete deciso che era
meglio attendere
che tu fossi in completa forma.
Infondo avevate aspettato
tanto, potevate resistere altre due settimane no?
E poi la fasciatura ti
impediva di sentire la sua pelle... insomma, non era proprio il momento.
Ora però...
“Andiamo a casa?”
domandi con tono volutamente malizioso.
“E tu stavi guardando la
cicatrice, eh?”
“Non è colpa
mia se si trova
in un punto strategico del tuo corpo!” non cerchi nemmeno di
essere convincente
perché beh, è vero!
“Sei ancora a riposo, non
puoi sforzare la mano” l’atteggiamento da
infermierina preoccupata fatica a
lasciare la detective.
“No no no ho sentito bene
le
parole del dottore, posso fare tutto,
con moderazione, ma tutto!”
“Ma noi non vogliamo
rischiare, giusto?” Kate ti prende in giro mentre chiude la
rivista.
“Noi vogliamo
assolutamente
rischiare, Kate! Sto per diventare cieco!!”
Lei, che non si aspettava
un’esclamazione del genere da te, scoppia a ridere.
Poche volte si lascia andare
a risate del genere. Di solito a tue spese.
Come quando ti fregò
alla
grande facendoti credere di essere stata a contatto con un fantasma.
“Esagerato! Avrai al
massimo
perso un paio di decimi” ribatte poi.
“Sarà, mai io
vedo sempre di meno,
giorno dopo giorno” le rispondi sorridendo.
Ora è Kate a scuotere la
testa e pian piano le risate scemano, lasciando un dolce silenzio tra
di voi.
Silenzio che però senti
il
bisogno di spezzare “Quindi...andiamo a casa?”
Esasperata ti prende il viso
e ti bacia “Si stress, andiamo a casa” scosta la
sedia e si alza.
“Mi trovi
esasperante?”
domandi seguendola.
“Nooooo, figurati. Sei un
angioletto!” risponde camminando avanti a te.
“Grazie!”
“Ero ironica,
Rick” ti dice
Kate, voltandosi e affiancandosi a te.
Sbuffi “Prima di
conoscermi
neanche sapevi cos’era il sarcasmo e ora che hai imparati lo
usi sempre contro di
me!” le avvolgi le spalle “E’
profondamente ingiusto”
Arrivate all’auto e da
cavaliere le apri lo sportello.
“Saprò farmi
perdonare” ti
sussurra salendo in auto.
Chiudi gli occhi e trattieni
il respiro. Poi corri dal tuo lato, e ti lanci sul sedile.
“Corri, sfreccia, sgomma,
vedo tutto nero!!”
E mentre imiti alla
perfezione un cieco, gesticolando nel vuoto, lei mette in moto verso il
tuo
loft.
In ascensore sei tutto un
fremito al pensiero di quello che vi aspetta. Non ce la fai
più ma allo stesso
tempo vuoi stuzzicarla e giocare ancora un po’.
Così ti sporgi e la baci.
Un veloce bacio a stampo e poi ti
sposti subito,
osservandola.
Kate inarca un sopracciglio.
“Non mi dici
niente?” le domandi fingendo stupore.
Perplessa esclama “ehm..
grazie??” riferendosi al
bacio.
“Non mi minacci
più?” domandi intristendoti.
Kate sta ancora cercando di capire
di cosa parli.
“Niente di
niente?” ti porti una mano al petto
teatralmente, quella destra ora che puoi “Finisce tutto
così? Non mi sento
sicuro di noi se non mi minacci di morte almeno tre o quattro volte al
giorno!!
Vuol dire che c’è qualcosa che non va!”
Ora che anche la tua musa ha
capito, sbatte le
braccia arrendevolmente lungo i fianchi e alza gli occhi al cielo.
“Nemmeno un ‘Castle
non toccarmi!’ o ‘Castle
tieni giù le
mani!’ oh oh senti questa, è la ma
preferita ‘Castle stai
zitto!’ ”
“Stai zitto
Castle!!” tuona lei.
“Mmmm una variante eh? Si
mi sta bene lo stesso…”
ci mediti su grattandoti il mento.
Kate ti strizza le guance con
una mano e la tua boccuccia santa diventa a forma di cuore.
“Cosa devo fare con te,
eh?
Cosa devo fare??” e mentre lo dice come se stesse parlando
con un bambino
piccolo ti scuote le guance a destra e sinistra.
L’ascensore raggiunge
l’attico
e le porte si aprono mostrando un’incredula Martha.
Voi due la guardate come se
vi avesse appena colti con le mani nel sacco e vi ricomponete fulminei.
Martha ti guarda come se
fosse una scena normale per lei.
“Richard, darling, lascia
stare questa povera creatura che ti deve già sopportare
tutti i giorni...” entra
nella cabina schivandoti e sorridendo a Kate.
“Perché dai
per scontato che
sia colpa mia!” protesti tu mentre assieme a Kate vi fermate
sul pianerottolo.
“Ha iniziato
Kate?” domanda
allora tua madre.
La tua musa ti lancia
un’occhiataccia
e incrocia le braccia aspettando la tua risposta.
“Ehhmmm no”
quelle due
vincono sempre contro di te, per fortuna Alexis ogni tanto ha
pietà di te e sta
dalla tua parte.
Poche volte comunque.
“Immaginavo”
tua madre preme
il bottone ‘piano terra’ e prima che le porte si
chiudano ti informa che Alexis
pranza al centro commerciale con le sue amiche.
Kate ti sorprende con un
abbraccio e un bacio sulla guancia “La adoro!”
“Questo è il
problema! Ti
adora anche lei e finisce che vi coalizzate contro di me!”
esponi, prendendo le
chiavi dalla giacca.
“Come tu fai con mio
padre?”
Kate ti fissa eloquentemente.
Touchè. Non la freghi
così
facilmente.
Una volta in casa vi dirigete
automaticamente nello studio.
“Sai cosa mi fa impazzire
di
tua madre?” tutta eccitata Kate si prepara all’imitazione.
Scuoti la
testa e lei
prosegue “Il modo in cui dice ‘Richuuaaaard,
daaarling’ un po’
all’inglese...molto regina Elisabetta...mi fa
morire!!”
Ora sei tu che scoppi a
ridere. Kate ha veramente un milione di strati, come le cipolle.
Te lo disse lei stessa no?
“Per carità
non dirle una
cosa del genere! Sai quanto si monterebbe??”
“No, ma che dici, voi
Rodgers
che vi montate la testa? Non l’avrei mai detto!”
E così vuole la guerra??
Vuole continuare a prenderti
in giro? Bene, lo farà dalla camera da letto.
Infondo siete tornati a casa
per un motivo preciso.
Senza darle modo di opporsi
la afferri stile sacco di patate, te la porti sulla spalla sinistra
(non
sfidare troppo la sorte utilizzando male l’altra spalla) e la
porti in camera
tua.
Ma non cammini normalmente.
Zig-zaghi un po’,
barcollando.
“Castle! Ma che fai?!!
Vai
drittoooo!!!” ti urla Kate a testa in giù
sbattendo più volte contro la tua
schiena.
“Sono cieco ricordi? Non
vedo
niente! Auch..lo stipite..”
“Scemo guarda
avanti!!”
“Oh, un insulto, ora si
che
mi sento realizzato!!” e mentre lo dici la lasci cadere sul
letto.
Rimbalzando, Kate ti afferra
e ti tira addosso a sè “Questa me la
paghi!!”
Tra pizzicotti, battutine,
baci appassionati, schiaffetti, morsetti e tirate d’orecchie
finalmente tu e
Kate riuscite a coronare il vostro agoniato sogno d’amore.
Ne uscite un po’
ammaccati
forse, non era stata una prima volta all’insegna del
romanticismo, ma Kate non
smise un secondo di sorridere e tu non potevi essere più
felice.
“Mi
dissero che per farla innamorare dovevo
farla ridere. Ma ogni volta che ride, m’innamoro
io”
T.
Ferraris
FINE
Angolo dell’autrice:
Innanzi tutto vi spiego perché ho pubblicato ora anziché martedì: ho stipulato una tregua con martolilla, se lei la smette di chiedermi i seguiti di tuuuuutte le ff io pubblico prima della sua partenza perché poi non ha internet.
Bene, io la mia parte dell’accordo l’ho rispettata, sono una donna d’onore U_U mo vediamo se alla prox shot mi fai una testa quadrata x avere un seguito!!!
Tornando al capitolo... lo so, molte di voi avrebbero voluto che quagliassero dopo aver chiarito... ma allora che divertimento sarebbe stato???
Ve lo immaginate Castle che ha tra le mani Kate e nn ci può fare nulla???!!! Puahahahahahahahah altro che cieco!! Fatti di bromuro Castle!!!!
Che ve ne pare della frase finale? L’ho scoperta settimane fa, è stata un po’ l’input di tutta questa mia storia e credo sia praticamente lo scopo di Rick.
Bon, la mia pazzia estiva è conclusa, chiudo casa vado a nanna e domani maaaaareeeeee
Braziiiiil nanananananana... ahahah no non vado in brazile, ma lo spirito è quello!!! xD
Grazie mille a tutte le lettrici, recensitrici, consigliere e chi più ne ha più ne metta!
Alla prossima girls,
smuuuuuuuack!!
Ivi87