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Autore: StefyGranger    22/02/2007    3 recensioni
Quindi, balla…il tuo ultimo ballo… Perché è questa la tua ultima possibilità. RECENSITE!!!!!!!
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E all’inizio della sofferenza

E all’inizio della sofferenza.

All’inizio della guerra.

All’inizio dell’oscurità.

Alla soglia della porta senza spiragli di luce…

Lì, il tuo ballo, il tuo ultimo ballo.

Questa è la tua ultima possibilità

Per dimostrare quanto la ami

Lo sai che non puoi aspettare oltre.

E durante il ballo le tue magiche parole.

Così, falla ballare. Falle ballare il suo ultimo ballo.

Lei risponderà come ti ha guardato fino ad ora.

E fai il tuo ultimo passo.

E non avere paura, lei lo vuole.

Sì, è difficile. Fai andare questo momento lentamente.

E lei crederà alle tue magiche parole.

Non avere paura, la paura fa brutti scherzi.

Adesso falla ballare, nel suo magico giorno.

Finirà questo tramonto, e la guarderai come ultimo raggio di sole.

E non sperare siano facili quelle magiche parole..

Quindi, balla…il tuo ultimo ballo…

Perché è questa la tua ultima possibilità.

 

                                      (ndAutrice, Copyright)

 

                     °########################°

 

Fuori il caldo era quasi soffocante, nonostante fosse la notte di Natale.

Piccoli lumini brillavano su un manto di raso nero e il silenzio incombeva per tutta la campagna raggiungendo la Tana, tutta spenta.

Hermione solamente sedeva sotto l’albero più alto, vicino l’ovile della signora Weasley.

Teneva le ginocchia scoperte strette al petto, cingendole con le braccia, i capelli castano chiaro e ricci le facevano da manto sulla schiena e le spalle sudate.

Tutto sembrava così strano quella notte, tutto così “freddo”…sentiva l’anima ghiacciata, impaurita da un qualcosa che non stava ancora accadendo.

Il primo anno senza Hogwarts, ma l’ennesimo con Ron ed Harry, Ginny e tutti gli altri dell’Ordine.

Era preoccupata per i suoi genitori nella Londra Babbana. Sapeva che Voldemort si sarebbe spinto anche fino lì e sentiva un terrore nell’anima che neanche l’intero Ordine avrebbe potuto calmare.

Non si era sicuri oramai più da nessuna parte e il sapere che l’unico mago di cui Voldemort aveva realmente paura…era morto qualche mese prima…Non si sarebbero neanche potuti aggrappare a quel vecchietto alto e mingherlino dalla barba lunga e gli occhialetti a mezzaluna, con quel sorrisino che la sapeva lunga e quella sua intelligenza che trasudava da quegli occhi così azzurri, così celesti.

L’Ordine aveva preso in suo possesso il pensatoio del Grande Mago, ex preside di Hogwarts, per cercare qualche indizio circa gli Horcrux e il loro posizionamento…ma non trovarono alcuna informazione.

L’unico..il diario di Tom Ridde completamente perso durante l’ultimo attacco da parte dei Mangiamorte a Hogwarts.

Nessuno aveva più speranze, perfino Harry sembrava restio nei confronti di tutti…

Hermione sospirò asciugandosi la fronte, non ne poteva più di quel caldo.

Alzò gli occhi, il fascio di luna che poco prima le illuminava i capelli era scomparso, una nuvoletta viola copriva parzialmente la sfera rubiconda (ehehe sfera quadrata l’avete mai sentito? NdA) e pallida.

Sospirò ancora, sembrava una di quelle sere d’estate passate alla Tana, quando aveva 13 anni e si sentiva protetta da quell’amore che sentiva provenire da tutti i Weasley (sperava anche in quello di Ron, ma…)…le giornate trascorse con Grattastinchi, o a prendere il sole con Ginny, a guardare anche solamente Ron giocare a Quidditch chiedendosi quando sarebbe stata la prossima volta che lo avrebbe visto così felice…e giocare.

Aveva una paura immensa di perderlo…

 

Ron si voltò e rivoltò tra le lenzuola bianche e bagnate di sudore appiccicaticcia, finchè non si alzò completamente vinto dal caldo insopportabile.

Notte di natale 42 gradi all’ombra, cosa stava succedendo?

Vide accanto a sé Harry, anche lui sveglio.

“Harry, come ti senti?”

Lo vide annuire e fare una specie di Ok con la mano.

Anche lui non se la passava molto bene.

Viveva con la paura addosso, anche più degli altri. Non sarebbero stati infatti loro a dover affrontare a viso aperto Voldemort e a vivere sotto lo stesso tetto con la persona che più amavi al mondo.

Sentire ovunque il suo odore e non poterla riabbracciare e baciare come faceva solo qualche mese prima, e vederlo dispiaciuta, sempre a volto basso…

Ron si alzò “Vado a prendere un po’ d’acqua. Te ne porto su un bicchiere?”

Harry scosse la testa e si voltò dall’altra parte.

Il rosso aprì lentamente la porta cigolante e scese le scale.

Tutte le porte del corridoio erano chiuse, il camino spento e sotto l’albero addobbato, nonostante tutto, c’erano tanti pacchi e pacchetti di carta da regalo differenti.

Sorrise malinconico e arrivò al rubinetto che affacciava, tramite la finestra, sul giardino.

Aprì il rubinetto e un getto d’acqua fresca riempì il bicchiere, fu allora che Ron si accorse che non proprio tutti stavano dormendo.

Cercò di identificare quella figuracce sedeva a terra, rannicchiata e quando la riconobbe rimase fermo a guardarla per un po’ e solo allora numerosi flashback insistevano a farlo stare male. La prima volta che la conobbe, le litigate, il suo sorriso, i suoi occhi, le sue piccole manine che sfogliavano un libro…sempre sugli elfi, s’intendeva…e nonostante tutto i suoi occhi erano severi e allegri allo stesso tempo…ci avrebbe scommesso tutte le riviste di Quidditch che aveva lì in camera…avrebbe scommesso che Hermione si divertiva un mondo provocarlo e sgridarlo…e lui si faceva sgridare…

Ora quelle manine sfogliavano solo tristi libri di Difesa contro le Arti Oscure o la Gazzetta del profeta che riportava soltanto lunghissimi necrologi.

Quegli occhi erano sempre bassi, tristi, impauriti.

Quel mento che aveva sempre all’aria fino ad un anno prima, ora era quasi sempre basso.

E più di tutto sembrava non volesse avere più “rapporti” con lui, amichevoli s’intendeva.

Avrebbe chiesto di più, Ron…ma in un periodo così…sarebbe stato meglio non rischiare.

Capì di essersi imbambolato solo quando si accorse che l’acqua stava straripando dal bicchiere da una manciata di secondi.

 

Beh?

Che ne dite di questa nuova ficcy?

Vi avevo promesso che avrei ricominciato ad essere la “solita” StefyGranger..il “vulcano” di idee che non si ferma mai di scrivere!

Spero vi piaccia e soprattutto che recensiate, ho bisogno di sapere se vi piace…così se siete in molti posso continuarla…se volete!

Vi piace la piccola poesia iniziale? L’ho scritta io ascoltando una canzoncina ^_^ del film di Harry Potter s’intende..

 

Un bacio!

E per favore..recensite!

 

  
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