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Autore: Soly_D    10/08/2012    8 recensioni
In un mondo "normale" dove non esistono i saiyan e la Terra è al sicuro, Goku e Chichi sono due fratelli di 17 e 18 anni che si sono appena trasferiti a Satan City e iscritti alla Orange High School. Qui conosceranno un sacco di nuovi amici e capiranno una cosa importante: ciò che li lega non è semplice amore fraterno. Si tratta di una storia d'amore impossibile o di una conseguenza al segreto che loro padre, Juma, nasconde ai due ragazzi da tutta la vita? Quale impensabile verità si cela ormai da troppo tempo?
[Goku/Chichi]
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Chichi, Goku, Vegeta | Coppie: Chichi/Goku
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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The neverending story
 
Goku e Chichi andavano a scuola, mano nella mano.
La notte appena trascorsa aveva segnato per sempre le loro vite, ma soprattutto era la prova del loro amore: puro e impareggiabile.
“Urca Chichina, mi sono stancato di tenermi tutto dentro! Voglio che tutti sappiano che stiamo insieme!”
Chichi, rimasta allegra e spensierata fino a poco prima, sbuffò sonoramente e lasciò la mano di Goku. Il ragazzo la fissò deluso.
“Goku, ne abbiamo già parlato” asserì incrociando le braccia al petto e scuotendo la testa.
Il moro si grattò la nuca con fare imbarazzato.
“Uffa, io non ce la faccio più!  Voglio poterti baciare e abbracciare dove e quando voglio... Invece devo stare sempre attento a chi mi sta intorno! Non è giusto...”
Gli occhi di Chichi si inumidirono a quelle parole.
In un gesto istintivo, la ragazza si strinse al braccio di Goku e sfiorò le sue labbra in un bacio dolce e intriso d’amore. “Solo un altro po’ di tempo, e poi potremmo dire tutto a tutti!”
Sul volto di Goku si dipinse un tenero sorriso. Baciò a sua volta la ragazza e poi continuarono insieme il tragitto verso la scuola.
Entrambi desideravano che la verità venisse a galla, ma ognuno dei due aveva opinioni diverse: Goku non pensava alle conseguenze, mentre Chichi aveva paura che i suoi compagni avrebbero reagito male. Ma si trattava di una semplice questione di tempo, perché prima o poi il loro segreto sarebbe uscito allo scoperto.
 
I due ragazzi entrarono nell’enorme edificio della Orange High School con un sorriso allegro dipinto sul volto, ma che si spense tragicamente mano a mano che proseguivano per i corridoi della scuola, fino a raggiungere la 4^ A: tutti li guardavano in cagnesco, sembravano quasi infastiditi dal loro arrivo.
“Perché ci fissano tutti?” sussurrò Goku all’orecchio della mora.
Chichi, in tutta risposta, si strinse ancora di più al ragazzo e si coprì il volto con un libro.
“La domanda è: perché ci fissano tutti come se fossimo fantasmi?”
Goku si squadrò dalla testa ai piedi e fece lo stesso con Chichi, verificando che non c’era nulla che non andasse.
“Niente fantasmi” concluse con una risatina infantile.
Chichi accennò un sorriso, poi si fece nuovamente seria.
“Su Chichina, non fare quella faccia! Che ci importa di come ci fissano gli altri? Magari è solo una nostra impressione!”
Chichi inarcò le sopracciglia, scettica, incrociando lo sguardo di una coppietta che si avviava in classe. Ricevette un’occhiataccia da entrambi.
“Non è una nostra impressione, credimi” rispose confusa “Ma come hai detto tu: meglio non pensarci. Andiamo o faremo tardi!”
 
Le cose non migliorarono quando Goku e Chichi entrarono in classe.
Tutti, ad eccezione dei loro migliori amici, fissavano i due ragazzi come se avessero combinato chissà cosa. Addirittura Chichi udì, dalle ultime file, qualcuno che diceva “Con che coraggio si presentano a scuola?” oppure “Mi dispiace solo per loro padre, non vorrei essere al suo posto!”
La situazione rimase la stessa per le prime tre ore.
Ma alla ricreazione, Goku si decise a fare qualcosa: si posizionò davanti alla cattedra, le braccia incrociate dietro la testa e l’aria tranquilla.
“Ehm-ehm” cominciò per attirare l’attenzione.
Gli sembrava di essere tornato al primo giorno di scuola, nel momento in cui era stato chiamato dal prof Muten per presentarsi alla classe, con la sola differenza che ora si sentiva molto più maturo e sicuro di sé. Tutto merito di una certa moretta con un bel caratterino.
“Ehi, mi ascoltate un attimo?!” urlò quando vide che nessuno aveva sentito.
Tutti i presenti si voltarono con aria incuriosita.
Goku sorrise soddisfatto e continuò il suo discorso.
“Mi spiegate perché è da questa mattina che fissate me e Chichi in modo strano?!”
Il silenzio calò nuovamente nell’aula.
Gli studenti continuavano a scambiarsi occhiate complici e a sussurrarsi nell’orecchio, ma nessuno si decideva a dare una risposta a Goku.
“Possibile che nessuno abbia il coraggio di farsi avanti? Che pivelli...” esclamò Vegeta scuotendo la testa con fare rassegnato. Ma le sue parole scatenarono subito la reazione della classe.
“Dovreste essere tu e Chichi a darci delle spiegazioni!” disse Tensing con fare accigliato, appoggiato da Lunch.
“COSA?!” esclamò Chichi scattando in piedi e serrando i pugni lungo i fianchi.
“Non fate finta di niente! Le voci girano ed io sono il primo a sentirle, dato il mio udito super sviluppato” disse Junior con tono fiero.
Chichi, confusa e furibonda, raggiunse Goku vicino alla cattedra in modo da avere una buona visuale di tutta la classe. “Si può sapere di che diavolo state parlando?!”
Crilin si alzò in piedi, un po’ imbarazzato a causa delle battute che gli venivano rivolte riguardo la sua altezza, poi parlò. “Credevo che foste due bravi ragazzi... ma evidentemente mi sbagliavo.”
Goku e Chichi sgranarono gli occhi a quelle parole.
“Ci saremmo aspettati di tutto da voi, ma questo proprio no” aggiunse C-18, voltando la testa di lato con fare irritato.
I due ragazzi in questione continuavano a capirci sempre meno.
“Basta!” esclamò infine Yamco avvicinandosi a Goku e Chichi “Sapete che è illegale?!”
Chichi sbatté le palpebre, confusa, e Goku aggrottò la fronte.
“Cosa è illegale?” chiesero all’unisono.
“La vostra relazione. Dio, siete fratelli! Non vi fa schifo?!”
Chichi si aggrappò alle spalle di Goku per non svenire e Goku mise le mani sulla cattedra per non cadere e trasportare anche Chichi.
“V-voi sapete t-tutto?” farfugliò la ragazza con il cuore che batteva forte e la vista annebbiata.
Yamco annuì, sollevando le spalle.
“Ciò significa che lo sa tutta la scuola...” concluse Goku dandosi una manata in faccia.
Un’altra ondata di silenzio avvolse l’intera classe. I minuti scorrevano veloci e interminabili.
Fu Yamco a rompere il ghiaccio.
“Sai Chichi, tu mi piacevi molto” confessò davanti a tutta la classe che lo fissava con occhi increduli “E credevo che tu non ricambiassi perché non ero il tuo tipo. Invece... invece mi hai rifiutato per metterti con tuo... fratello! Ma ti rendi conto?!”
Chichi sentiva che le lacrime cominciavano a pizzicare i suoi occhi.
“Io... io... noi non...”
“Non siamo fratelli” terminò Goku lievemente irritato dalle parole di Yamco.
Il ragazzo dal viso pieno di cicatrici rimase a fissarli per qualche secondo, boccheggiando.
“Che diavolo significa?!”
“Goku è stato adottato” rispose Chichi, cercando di riprendersi. “E non credo che sia illegale stare insieme, dal momento che non ci unisce nessun legame di parentela.”
Yamco ci rifletté un attimo, ancora scosso per la rivelazione appena ricevuta.
“Beh... questo non cambia affatto le cose! Siete comunque fratelli e non potete stare insieme!”
L’espressione di Goku cambiò radicalmente.
Il ragazzo afferrò Yamco per il colletto della maglia e lo sollevò in aria.
“L-lasciami!” urlava dimenandosi.
“Senti un po’, tu non sei nessuno per dirci cosa dobbiamo e non dobbiamo fare!” esclamò Goku gettando il malcapitato per terra. Yamco si tastò il collo per verificare che fosse tutto a posto.
“Io amo Chichi e non la lascerei per nulla al mondo. E non mi interessa se la nostra relazione è legale o illegale, lei è mia e nessuno potrà portarmela via! Forse l’ho amata fin dal primo momento, ma purtroppo me ne sono accorto solo ora, quindi voglio recuperare il tempo perso. E non sarai di certo tu, qualche altro oppure qualche stupida regola scritta a farmi cambiare idea. Chichi è la mia vita, la amo più del cibo e degli allenamenti, farei di tutto per lei e non mi interessa se mi guarderete male per tutta la vita. Io avrò l’amore e questo mi basta!” disse con determinazione, fissando uno per uno i suoi compagni di classe. “Urca che faticaccia...” disse poi annaspando con la gola secca.
Ne conseguì un imbarazzante e fastidioso silenzio.
Poi, come se si fossero letti nel pensiero, tutti gli studenti della 4^ A scoppiarono in un clamoroso applauso. Goku sgranò gli occhi, arrossendo lievemente. Subito dopo, rivolse lo sguardo verso Chichi che lo fissava con gli occhi lucidi e il labbro tremante.
“Che cos...” non fece in tempo a terminare, che le labbra della ragazza avevano già catturato le sue.
“Ti amo anche io” disse lei, trattenendo le lacrime.
Goku le accarezzò il viso e sorrise, abbracciandola forte.
Quel momento non lo avrebbero mai dimenticato: né Goku, né Chichi, né gli altri studenti, né...
“QUESTO SI’ CHE E’ VERO AMORE!” esclamò Muten entrando in classe. Piangeva come un bambino e si asciugava le lacrime con un fazzolettino di stoffa.
“Belle parole, figliolo. Complimenti!” disse il vecchietto dando una pacca sulla schiena di Goku.
Il moro sorrise grattandosi la testa, imbarazzato.
“Grazie, eh eh!”
 “E poi...” continuò Muten squadrando Chichi dall’alto in basso “Capisco a pieno la tua scelta: Chichi è davvero una gran bella...”
Fortunatamente, il suono della campanella di fine ricreazione coprì la voce di Muten.
 
 
...Qualche mese dopo...
 
“Te l’ho già detto che sei bellissima?”
Chichi arrossì lievemente e stampò un bacio sulle labbra di Goku.
Non le sembrava vero di aver compiuto già 18 anni e che l’anno scolastico fosse appena terminato.
Ora, lei e Goku si trovavano al ballo di fine anno.
“Si, me l’hai già detto. Però sai com’è, è sempre bello sentirselo ridire...” ammise la ragazza poggiando la testa sul petto di Goku.
Dall’interno del locale, la musica da ballo non smetteva di andare.
Goku e Chichi avevano preferito isolarsi fuori e passare un po’ di tempo insieme, sotto il cielo puntinato di stelle. La brezza soffiava piano.
Il ragazzo si chinò su di lei, con fare per nulla malizioso. Le accarezzò i capelli e la parte destra del viso, scendendo con le dita fino al mento. Poi avvicinò le proprie labbra alle sue e la baciò con passione, sentendosi avvolgere dalle braccia di lei.
“Chissà se potremo ancora comportarci così quando avremo dei figli...” disse Goku ridacchiando sotto lo sguardo confuso di Chichi.
“Sei ancora dell’idea che diventare genitori potrebbe essere divertente?” chiese lei, ricordando il giorno della loro prima volta.
Goku dondolò la testa. “Sono dell’idea che sposarti potrebbe essere magnifico” rispose con tranquillità. “Sarà magnifico” si corresse subito dopo, studiando l’espressione della ragazza.
Chichi sorrideva, con gli occhi lucidi.
“Cosa stai cercando di dirmi, Goku?”
Il moro si grattò la testa, imbarazzato.
“Beh... ecco... l’anello non ce l’ho, però...”
Poi ci fu silenzio, mentre il vento soffiava un po’ più forte.
“Vorresti diventare mia moglie, Chichina? Non ora che siamo appena maggiorenni, ma quando tu avrai finito l’università e io avrò aperto la mia palestra di arti marziali.”
Chichi trattenne a stento le lacrime, aggrappandosi alle spalle forti di Goku.
“G-Goku... io.... certo che voglio sposarti!” esclamò abbracciandolo con le lacrime agli occhi.
“E allora perché piangi?” chiese lui, ingenuamente.
“Perché ti amo e sono felice, stupido!” disse lei baciandolo.
 
Fu così che crebbe la loro storia d’amore, la storia infinita.
 
 
...20 anni dopo...

“...e poi ci siamo sposati e siete nati voi!” concluse Chichi sorridendo ad un Goku in miniatura.
Il piccolo Goten sbuffò sonoramente.
“E’ già finita?!” chiese scettico.
“No che non è finita!”
La donna e il bambino si voltarono, udendo quella voce calda e familiare.
“Papàààà sei tornato!” esclamò Goten salendo in braccio al padre. “Raccontami la fine della storia, raccontamela papà!”
Goku sorrise e rivolse un’occhiata a Chichi.
“Non c’è una fine. La nostra storia continua all’infinito.”
Goten corrugò la fronte, perplesso.
“Cosa significa?”
“Capirai quando sarai più grande.”
Il bambino annuì poco convinto.
In quel momento, entrò nella stanza anche Gohan.
“Io vado a cena con Videl, ci vediamo questa sera!” disse svignandosela.
Goten guardò i genitori.
“Anche lui comincerà una storia infinita con Videl?”
Goku e Chichi si guardarono, annuendo con un sorriso.
“Probabilmente anche loro” dissero per poi scambiarsi un dolce bacio a fior di labbra.
 
Nati per stare insieme, pensò Gohan intravedendo dal giardino sua madre e suo padre che si baciavano dietro la finestra. Sorrise e si affrettò a raggiungere colei che sarebbe diventata parte della sua storia infinita.











The end :')
Sì, è proprio finita. Ma non la storia dell'amore tra Goku e Chichi, quella dura in eterno U.U
Ringrazio chi ha seguito e recensito sempre, è stato un piacere scrivere e leggere i vostri commenti ^^ Grazie davvero, vi adoro <3
Alla prossima storia
  
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