Fandom: Harry Potter.
Pairing/Personaggi: Severus Piton; Lily/James;
Severus/Lily (platonica)
Rating: verde
Genere: Introspettivo, Triste,
Malinconico
Warning: Flashfic
Words:
470
Note:
Avevo scritto questa cosuccia esattamente un anno fa. Oggi, scavando nelle mie
cartelle, l’ho trovata. Mi è piaciuta, quindi ho deciso di farla leggere anche
a tutti voi. Spero di non aver fatto male!
Sia
chiaro, io AMO James. Lo adoro assolutamente. Ma sono consapevole che Lily
avrebbe scelto Severus, se lui non avesse fatto le “amicizie” sbagliate. Quindi
evitiamo di andare contro il mio povero Jimmy ç_ç
A.
Margherite
After all this time?
Always.
Aveva sempre saputo che Lily sarebbe stata
bellissima, con l’abito bianco. Sempre. Fin da quando erano bambini, lui aveva
fantasticato su di lei, quel dannato abito, la marcia nuziale e tutte le facce
dei loro amici sorridenti sullo sfondo.
Ogni singolo giorno della sua stupida vita, lui
aveva sognato il giorno del matrimonio.
C’erano tanti fiori. Margherite. Erano i suoi fiori preferiti, lui lo sapeva. Erano i
suoi fiori preferiti perché dopo averne fatto aprire una, loro
si erano incontrati.
Lei aveva aperto la margherita e lui si era
mostrato per la prima volta. Era diventata il loro marchio, in un certo senso.
Quando lei aveva compiuto undici anni, lui le aveva
regalato delle margherite, raccolte nello stesso parco in cui si erano
conosciuti. Quando le era arrivata la lettera per
Hogwarts, lui le aveva portato delle margherite. Quando avevano litigato,
durante quel maledetto quinto anno, lui le aveva portato margherite. Un
mazzolino ogni giorno, per un mese. Ma non avevano funzionato.
Lei indossava l’abito bianco, in quel momento, e
c’erano le margherite. Dappertutto. Fra i suoi capelli, nel suo bouquet, lungo
la piccola navata del gazebo. Margherite ovunque. Anche Alice Paciock, la
damigella, aveva un mazzolino di margherite. Era stata Lily in persona a
pretendere che quel fiore fosse protagonista, insieme a lei.
Potter, all’occhiello, non portava una margherita.
E neppure Black. Loro avevano delle scialbe rose bianche. Lily non aveva voluto
mischiare quelle due parti di se stessa che non avrebbero mai potuto
condividere.
Le margherite la legavano a lui, Severus. Su Potter
avrebbero solamente stonato.
Lui aveva fra le mani una margherita. Essiccata e
vecchia di quasi dieci anni. La margherita che li aveva fatti incontrare. Lily
l’aveva infilata nella busta con la sua partecipazione di nozze.
Sapevano entrambi che lui non sarebbe andato.
Potter, probabilmente, non sapeva neppure che lui era stato invitato. Anche se,
sicuramente, non avrebbe fatto nulla di male, in presenza della futura moglie,
se si fosse presentato. Era furbo, lui. Non si azzardava a trattarlo male
quando c’era Lily in giro. Mai.
« Vuoi tu,
Lily Amanda Evans, prendere il qui presente James come tuo legittimo sposo? »
Tutto ciò che Severus, nascosto
dietro un grande platano del giardino di casa Potter, riuscì a pensare fu:
“Digli di no. Lascialo e vieni da me”.
Per un attimo, gli sembrò che Lily avesse gettato
uno sguardo verso le margherite del suo bouquet.
« Lo voglio
»
A quelle parole, Severus si smaterializzo. Le sue
lacrime colavano lungo il naso adunco e la margherita essiccata era stretta nel
suo pugno, come il cuore che mai avrebbe potuto donare all’unica donna che
avesse mai amato.
Lui aveva allungato il braccio verso di lei.
Peccato fosse stato quello che aveva impresso il Marchio Nero. E lei l’aveva
rifiutato, com’era giusto, com’era consono al loro rispettivo status.