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Autore: Arthemisia    10/08/2012    5 recensioni
Aveva sempre saputo che Lily sarebbe stata bellissima, con l’abito bianco. Sempre. Fin da quando erano bambini, lui aveva fantasticato su di lei, quel dannato abito, la marcia nuziale e tutte le facce dei loro amici sorridenti sullo sfondo.
...
C’erano tanti fiori. Margherite. Erano i suoi fiori preferiti, lui lo sapeva. Erano i suoi fiori preferiti perché dopo averne fatto aprire una, loro si erano incontrati.

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Severus, il giorno del matrimonio di James e Lily.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Severus Piton | Coppie: James/Lily, Lily/Severus
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Aveva sempre saputo che Lily sarebbe stata bellissima, con l’abito bianco

 

 

Fandom: Harry Potter.

Pairing/Personaggi: Severus Piton; Lily/James; Severus/Lily (platonica)

Rating: verde

Genere: Introspettivo, Triste, Malinconico

WarningFlashfic

Words: 470

Note: Avevo scritto questa cosuccia esattamente un anno fa. Oggi, scavando nelle mie cartelle, l’ho trovata. Mi è piaciuta, quindi ho deciso di farla leggere anche a tutti voi. Spero di non aver fatto male!

Sia chiaro, io AMO James. Lo adoro assolutamente. Ma sono consapevole che Lily avrebbe scelto Severus, se lui non avesse fatto le “amicizie” sbagliate. Quindi evitiamo di andare contro il mio povero Jimmy ç_ç

A.

 

Margherite

 

After all this time?

Always.

 

 

Aveva sempre saputo che Lily sarebbe stata bellissima, con l’abito bianco. Sempre. Fin da quando erano bambini, lui aveva fantasticato su di lei, quel dannato abito, la marcia nuziale e tutte le facce dei loro amici sorridenti sullo sfondo.

Ogni singolo giorno della sua stupida vita, lui aveva sognato il giorno del matrimonio.

C’erano tanti fiori. Margherite. Erano i suoi fiori preferiti, lui lo sapeva. Erano i suoi fiori preferiti perché dopo averne fatto aprire una, loro si erano incontrati.

Lei aveva aperto la margherita e lui si era mostrato per la prima volta. Era diventata il loro marchio, in un certo senso.

Quando lei aveva compiuto undici anni, lui le aveva regalato delle margherite, raccolte nello stesso parco in cui si erano conosciuti. Quando le era arrivata la lettera per Hogwarts, lui le aveva portato delle margherite. Quando avevano litigato, durante quel maledetto quinto anno, lui le aveva portato margherite. Un mazzolino ogni giorno, per un mese. Ma non avevano funzionato.

Lei indossava l’abito bianco, in quel momento, e c’erano le margherite. Dappertutto. Fra i suoi capelli, nel suo bouquet, lungo la piccola navata del gazebo. Margherite ovunque. Anche Alice Paciock, la damigella, aveva un mazzolino di margherite. Era stata Lily in persona a pretendere che quel fiore fosse protagonista, insieme a lei.

Potter, all’occhiello, non portava una margherita. E neppure Black. Loro avevano delle scialbe rose bianche. Lily non aveva voluto mischiare quelle due parti di se stessa che non avrebbero mai potuto condividere.

Le margherite la legavano a lui, Severus. Su Potter avrebbero solamente stonato.

Lui aveva fra le mani una margherita. Essiccata e vecchia di quasi dieci anni. La margherita che li aveva fatti incontrare. Lily l’aveva infilata nella busta con la sua partecipazione di nozze.

Sapevano entrambi che lui non sarebbe andato. Potter, probabilmente, non sapeva neppure che lui era stato invitato. Anche se, sicuramente, non avrebbe fatto nulla di male, in presenza della futura moglie, se si fosse presentato. Era furbo, lui. Non si azzardava a trattarlo male quando c’era Lily in giro. Mai.

« Vuoi tu, Lily Amanda Evans, prendere il qui presente James come tuo legittimo sposo? »

Tutto ciò che Severus, nascosto dietro un grande platano del giardino di casa Potter, riuscì a pensare fu: “Digli di no. Lascialo e vieni da me”.

Per un attimo, gli sembrò che Lily avesse gettato uno sguardo verso le margherite del suo bouquet.

« Lo voglio »

A quelle parole, Severus si smaterializzo. Le sue lacrime colavano lungo il naso adunco e la margherita essiccata era stretta nel suo pugno, come il cuore che mai avrebbe potuto donare all’unica donna che avesse mai amato.

Lui aveva allungato il braccio verso di lei. Peccato fosse stato quello che aveva impresso il Marchio Nero. E lei l’aveva rifiutato, com’era giusto, com’era consono al loro rispettivo status.

 

   
 
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