NdA: ...
Dovevo scrivere 10 XD’’ pensavo di potermi prendere almeno qualche giorno di
riposo, e invece in una sera mi fate non 5, ma OTTO commenti. Rispondiamo, và
XD
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Asuna: Maggrassie shò ;_; ... Il pezzo
con Al è ilmio preferito XDD ridevo troppo a scriverlo... (maccome, mi odi il
RoyAi e ti piace il RoyEd? Ò_ò strana la vita.)
Seiko: Grazie mille, mi fa piacere che ti
sia piaciuta (AAARGH! Ripetizione XD)... Eeeeh, lo so che per Ed non inizia
troppo bene, ma prometto che ora andrà meglio XD
Meryl Stryfe: XD sono contenta di aver azzeccato
il carattere dei personaggi, una delle mie paure di solito è proprio farli OOC
°-°; probabilmente in questo pezzo lo saranno tutti e due, non lo so, ditemi
voi ò_ò sto impazzendo!
Jacky_dragon: Eeeeeeh, i fratellini fanno girare
il mondo XD Comunque sono onorata che piaccia anche a chi non ama il RoyEd (e
io fino a un mese fa lo odiavo con tutto il cuore, eh XD) ... E scrivere di
adolescenti complessati è troppo divertente XDDDDD
Neko_tensai: Vai che in questo capitolo finisce
bene XD Comunque sono contenta che ti sia piaciuto il finale, sinceramente io
ero un pò dubbiosa, avevo paura che fosse troppo clichè... Meglio così XD
Kimmalfoy: ... accontentata XD
Angel Loki: Maledetti, lasciatemi un po’ di
riposo XDDD Eccolo qua il seguito, contenta?
Setsuka: Muahahahahaha A_A mi sono
convertita, adesso non potrete più fermarmi! E comunque se tu avessi il mio
contatto MSN non sarebbe così inaspettata, visto che rompo le scatole a tutti
quelli che sanno cosa sia FMA con le RoyEd che leggo XD Con questo capitolo
credo di averti accontentata...
NOT IN LOVE
Deglutì,
cercando di combattere l’improvviso dolore nel petto. Quello era un
comportamento da idiota.
È andato a centinaia di
appuntamenti, smettila di fare la ragazzina gelosa! E soprattutto, lo vuoi
capire che è stupido? Non sei innamorato... Ma c’era un’altra voce nella sua testa, che gli
diceva qualcosa di diverso.
Non mentire a te stesso, se non ti
piacesse perchè sei così geloso? Dio, la vocina sembrava Al.
Non sono geloso! È solo che mi dà
sui nervi il suo comportamento da playboy!
Perchè vorresti che per una volta
non guardasse le ragazze, ma te.
È un uomo!
E allora? Tu, tra tutti, non sai
accettare una cosa simile? Hai un’armatura come fratello e non puoi amare un uomo?
Ha il doppio della mia età!
Non amavi farti trattare da adulto?
C’è una regola che vieta la
fraternizzazione!
Da quando ti importa delle regole? Ed abbassò lo sguardo, triste.
...Non ricambierà mai.
La voce
rimase in silenzio.
***
Si accorse
di essere rimasto davanti alla porta dell’ufficio di Mustang per chissà quanto
tempo. Guardò i documenti. Avrebbe potuto tornare indietro, chiedere ad Al di
portarli e...
No. Non fare il codardo, sei o non
sei il grande Fullmetal Alchemist?
Mise di nuovo
la mano sul legno scuro e bussò. Dall’altra parte il colonnello borbottò un
‘avanti’. Deglutì di nuovo, si fece coraggio e varcò la soglia. Mustang alzò la
testa e sorrise divertito.
-Ce ne hai
messo di tempo, Fullmetal. Ti eri perso in quella gigantesca pila di scartoffie?-
Stranamente, non sentì la rabbia montare come al solito. Si limitò a gettare
un’occhiataccia al pavimento – non osava guardare il dannato – e avanzò verso
la scrivania. L’altro sembrò decisamente colpito – se non preoccupato... no, probabilmente se lo stava immaginando,
Mustang preoccupato per lui? Impossibile! – dalla sua freddezza.
-Cosa c’è
che non va?- Aspetta, che cos’era quel tono? Sembrava dolce, sembrava appartenere a una persona a cui importava di lui. Di
sicuro era frutto della sua fantasia.
-Assolutamente
niente, signore. Ho firmato tutti i documenti, ecco.- Li posò sul tavolo, senza
guardarlo, e continuò con un tono completamente inespressivo. –Domani le
porterò il rapporto sulla missione di settimana scorsa.- Si mise sull’attenti e
fece il saluto militare, non la sua solita imitazione, un vero saluto, la mano tesa e ben ferma di fianco alla fronte.
Mustang
ovviamente sapeva che qualcosa non
andava. Cos’erano quella disciplina, quelle buone maniere, quella freddezza? Il
ragazzo aveva sempre, sempre una
qualche emozione, che tendeva a dimostrare nel modo più rumoroso possibile.
L’improvvisa apatia lo spaventava. Dio, non aveva nemmeno reagito a un commento
sulla sua altezza!
-Aspetta.
Siediti e parliamone. Cos’hai?- Ed sorrise gelido e gli rispose esattamente
come prima.
-Assolutamente
niente, signore. È meglio che vada, non vorrei farla arrivare in ritardo al suo
appuntamento...- La veemenza con cui
aveva pronunciato l’ultima parola fu insieme un sollievo – il ragazzo era ancora in grado di esprimere quello che provava – e
un’ennesima prova che qualcosa non andava. Dal suo tono sembrava - era...
possibile che... no, non poteva essere.
Non fece in
tempo a parlare che l’altro si era girato e stava andando verso l’uscita. –Fullmetal...
a cosa devo questa improvvisa freddezza? Sei per caso geloso?- Sperava con
tutto il cuore che gli rispondesse con un secco ‘no’, una risata e magari
qualche insulto, come avrebbe fatto poche ore prima. Ma il ragazzo smise di
avanzare, senza girarsi, e rimase in silenzio.
-...-
Scoprì che
vedere Fullmetal – No, Edward – in
quello stato gli faceva male. Lo prendeva sempre in giro, si approfittava di
lui, delle sue speranze, dei suoi sogni, di quanto fosse generoso sotto quella
maschera da ragazzino testardo... ma dopotutto gli si era affezionato. In quei
tre anni durante i quali lo aveva comandato a destra e a manca pensava di aver
conosciuto tutto del giovane, e ormai provava affetto per lui, quasi come fosse
un figlio –Anzi, non un figlio. Gli
piaceva credere che per lui fosse semplicemente quello... però non poteva, non poteva fingere per sempre. Era
impossibile ignorare quei sogni,
quelli che lo facevano svegliare con una strana sensazione nel basso ventre,
dopo i quali si doveva chiudere in bagno, solo lui e la sua mano destra. Anche
dopo un appuntamento, sempre, sempre
si ritrovava a pensare a Ed. Non importava quante donne vedeva, per tentare di
ignorare quei sentimenti che non avrebbe dovuto provare, lui tornava sempre.
Aveva finito per nasconderli dietro una maschera di sarcasmo e ironia. Farlo
arrabbiare era l’unico modo che aveva per suscitargli una qualche reazione. Meglio accontentarsi, no?
E ora,
quella gelosia improvvisa e immotivata. O meglio, un motivo c’era, ma si rifiutava di crederci. Si
alzò e andò verso di lui, meccanicamente, come se non avesse controllo del suo
corpo.
-Colonnello,
cosa sta...- Ed non potè finire la frase, si ritrovò stretto all’altro.
All’inizio si irrigidì, tentò di fuggire, ma l’abbraccio rimase. Dopo un po’ si
arrese, circondò la vita di Roy -Sì, lo
stava abbracciando, ora poteva chiamarlo per nome- con le proprie braccia,
e appoggiò la testa al suo petto. Era caldo, lì. Chiuse gli occhi. Sentiva le
mani dell’altro tra i suoi capelli, mentre cercavano di sciogliere la treccia
per poterli accarezzare. Non sapeva il perchè di quel gesto. Forse era un’altra
presa in giro del colonnello, forse era semplicemente un segno di amicizia...
sperava solo che fosse qualcosa di più.
-Edward...-
Gli sembrava un sogno. Quella voce,
la voce di Roy, lo chiamava per nome.
Riaprì gli occhi e sorrise all’uomo.
Dopo di
quello, non capì molto. Ricordava il viso del colonnello che sfiorava il suo,
stavolta senza l’ombra di sorrisi sarcastici. Ricordava le sue labbra toccare
quelle dell’altro, una lingua sfiorare la propria, invitandolo in un gioco di
passione. Ricordava gli occhi di Mustang quando avevano rotto il bacio.
Ricordava di essersi appoggiato a lui, ora sul divano dell’ufficio –Come ci era arrivato lì?-, e di aver guardato
l’orologio appeso al muro.
-Sono le
sette...-
-Mi
dispiace per Julie, ma credo che per stasera non si farà niente... ho un
appuntamento col mio fagiolino.-
...
Innamorato o no, Mustang rimaneva sempre un bastardo.
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NdA: ...è
già finita? ;_; mi stavo divertendo, uffa! XD’’ non sono mai stata brava a
scrivere fluff, perdonatemi se il pezzo finale suona male... XDD almeno mi sono
liberata di un altro peso... Commentate, se lo fate Ed vi dà bacetto °O°! (E chi lo dice? NdEd) (Io A_A NdA) (ù_ù*
maledetta autrice NdEd)