Crack, fanon o
canon? Slash, het o threesome?
GOD SAVE THE SHIP!
I
♥ Shipping è un'idea del «
Collection of Starlight, » said Mr Fanfiction Contest, «
since 01.06.08 »
Gli
assassini non ridono
di
slice
È
tardi.
Ha gli occhiali da sole ed è sera, tardi.
Non è
che il camino emani troppa
luce, semplicemente sta bene così.
Insomma. Ino sbraita
quando lo becca a ronfare, sia mai che a qualcuno possa sfuggire il
suo disappunto, ma con gli occhiali riesce a nascondersi, almeno fin
quando non inizia a penzolare vergognosamente da un lato.
“Shikamaru!
Alzati!” urla Ino, spingendolo per farlo tornare dritto.
Lui
mugugna e si lascia spostare a peso morto, come una bambola.
Le
voci si susseguono sullo sfondo. Quando c'è Ino è
sempre tutto sullo sfondo, niente brilla come lei. Niente e
nessuno.
“È una 'cena con delitto' non una 'cena con
idiota', idiota.”
Questo è Sasuke. La sua voce bassa
riesce sempre a farsi udire sopra agli schiamazzi di Naruto e
all'isteria di Sakura; nessuno si spiega come faccia. Forse, ragiona
Shikamaru, se urlare cattura l'attenzione di chi non lo fa,
probabilmente è vero anche il contrario. Teoria interessante,
però ci sono le eccezioni. Basta osservare come Tenten si
diverta a zittire Neji, imboccandolo. Quando dice “Fai Aaaa”,
lui s'indigna ma esegue.
Con Ino si ha difficoltà a non
ascoltare, invece; lui per esempio ha capito perfettamente che, la
prossima volta che ciondolerà,
lei gli taglierà qualcosa di poco significativo ai fini della
loro storia. E non gli ha dato dell'impotente, sta parlando del
codino!
“Io lo so!”
Questo è Kiba, quello
con seri problemi di iperattività.
Naruto spernacchia una
risata e c'è chi sospira, scettico. Shikamaru sbircia la
scena, aprendo un occhio.
“Ma sì, senti:”
abbaia Kiba, “è stato il colonnello Mustang nella
Mustang con la Mustang!”
Shikamaru sorride, ma gli altri non
sembrano propensi. Tranne Naruto che non si limita al sorriso
bensì scoppia in una risata fragorosa, una di quelle sue, che
fa arrossire Hinata.
Ino si lamenta - piuttosto bene, in effetti,
ammette Shikamaru, con una punta d'orgoglio perché il maestro
è stato lui - di quanto sia tardi, con argomenti convincenti
che variano dal “Ricordi quant'è morbido il tuo
letto?” ad un altrettanto efficace “Se andiamo
subito ti faccio un massaggio!”.
È piacevole, lì.
Ma non è comodo come il suo letto o morbido e sodo come il
seno di Ino - perché massaggio per lei vuol dire anche
'massaggio'.
“È
stato l'uomo in verde!” bercia Naruto, facendo sussultare
Hinata, seduta accanto a lui.
“Hai prove a sostegno di
quest'accusa?” indaga Kiba.
“No...” pigola
Naruto.
È davvero molto tardi, pensa Shikamaru. Lui poi ha
Ino che gli sussurra nell'orecchio cose indecenti, che riguardano
superfici sempre più morbide e tette sempre più grandi:
non può opporsi, non ce la farebbe neanche volendo.
Ha
atteso tutte le vacanze, facendosi
trascinare ovunque, per potersi godere le sue dita leggere fra i
capelli. E adesso tocca a lui: vuole dormire e svegliarsi
accanto alla sua rumorosissima ragazza.
Poi tutto quel ciondolare,
perdere coscienza, essere svegliati e sgridati, tutto quel macello
non fa per lui.
“È stato l'uomo in verde,”
annuncia infine, come per comunicare che lui il suo lo ha
fatto e ora gli spettano massaggi, 'massaggi' e dormite.
Ino
emette un risolino compiaciuto. Gli altri lo guardano, in
attesa.
“Ok,” concede Uchiha, “perché?”
Shikamaru
sbuffa. Si mette seduto in maniera quasi composta, sospira e
si toglie gli occhiali.
“L'uomo in blu era stato il
segretario della vittima per anni e la donna in rosso aveva avuto
trascorsi amorosi con lui. L'uomo in verde, invece, è il nuovo
compagno di lei, ed ecco il movente. La donna era ancora innamorata
del padrone della villa, per questo l'uomo in verde ha in tasca
l'estratto puro della Digitalis, pianta da cui si ricava l’enzima
per produrre medicinali per l'insufficienza cardiaca: lo aveva
scoperto.”
“Sembra quel detective che si appisola!”
ride Naruto, trascinando anche Kiba.
“Prendeva delle
pasticche per il cuore, prima di cena,” continua Shikamaru,
ignorandoli, “e la combinazione del farmaco con la dose extra
ne ha provocato la morte.”
“E perché non se ne
è disfatto?” irrompe Sakura, invischiata in quei
meccanismi che sembrano girare.
“Bloccati da una tormenta,
quindi senza le autorità, chi avrebbe avuto diritto a
perquisire chi? L'assassino, approfittando dello shock degli altri
ospiti, avrebbe avuto tutto il tempo di disfarsi della sostanza in
seguito.”
“Sì ok, ma come ha fatto
materialmente ad ucciderlo?” chiede Kiba, che vuole capire
prima di perdersi.
“Mettendo
la sostanza sull'angolo delle pagine del libro che gli ha porto prima
di cena. Il padrone di casa, di retaggio nobile, non si sarebbe
leccato le dita per voltare pagina, in compenso gli piaceva
raccontare barzellette: l'uomo in verde gliene ha raccontata una il
pomeriggio, la vittima l'ha ripetuta a cena al resto dei commensali e
dal momento che la barzelletta prevedeva di mimare lo spegnere una
candela con le dita...”
“Se le è leccate!”
bisbiglia Naruto che pende in direzione di Shikamaru, irretito.
“Come
fai a sapere l'origine della barzelletta? Sapevamo solo che alla
vittima piaceva raccontarle,” dice Sakura.
“Perché
l'uomo in verde è l'unico che non ha riso a cena,” dice
Nara, alzandosi. “Bene, vogliamo andare?” propone,
offrendo il braccio a Ino.
Lei sorride e si appende al
braccio dell'assonnato cavaliere, poggiando la testa sulla sua spalla
mentre escono.
Gli altri rimangono un po' storditi.
“Quello
ci toglie sempre tutto il divertimento,” brontola Neji.
“Oh,
fila!” scatta Naruto in riferimento alla soluzione di
Shikamaru, spaventando Hyuuga.
“...E fonde!” ride
Kiba, sguaiato e stupido, come borbotta Sasuke mentre fa cenno a
Sakura di andare; prima che contagino anche lei.
Owari
Questi
estratti sono curativi in certe dosi, ma l'abuso può essere
fatale, per questo l'accumulo fra la pasticca e la dose extra ha
ucciso l'uomo.
Questa è una cena con delitto e, per i
personaggi, so che è probabile trovare nomi inventati così
come altri riferimenti quali colori e numeri. In effetti, l'ambiente
è descritto in modo vago, ma mi piace che sia tutto velato
sullo sfondo e gli amici risaltino, in primo piano.
I personaggi e i luoghi non mi appartengono e non c'è lucro.