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Autore: Neverlookback    14/08/2012    1 recensioni
Genere: | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Piccoli e teneri (si fa per dire) - serie'
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Sto cercando un motivo per cui non dovrei essere qui, fra le braccia di Liam, dopo aver passato di nuovo una delle notti piu belle della mia vita. 
Sta dormendo, la bocca leggermente socchiusa, le palpebre serrate dalle le ciglia folte che si appoggiano sulle guance. Gli occhi chiusi celano il suo sguardo, così bello e audace, così speciale. La prima cosa che mi ha colpito di lui. I suoi occhi. Bensì non il colore, di un colore abbastanza comune, nocciola. Il suo sguardo, il modo in cui socchiude gli occhi quando ride, il modo in cui sbatte le ciglia velocemente quando è sorpreso, quando spalanca gli occhi e fa sì che la bocca si socchiuda; il modo in cui brillano quando è felice, e quando china la testa da un lato, leggermente, guardandoti con l'espressione di qualcuno che non ha mai visto nulla di piu bello. 
Tutto, in quel suo sguardo. Ho imparato, in questi anni passati senza i miei genitori, a studiare le espressioni, i movimenti, e i modi di fare di una persona. Ho imparato a capire quello che esprime la gente con un solo sguardo, lo sbattere di un piede, ritmicamente, a terra; il toccarsi i capelli, sistematicamente e abitualmente come Harry; il fumare solo quando si è molto nervosi, anche se non ci piace farlo, come Zayn; il mangiare in continuazione non per il bisogno, per la fame, ma perchè si è nervosi o nullafacenti, come Niall; il fare battute per sdrammatizzare o per alleggerire l'atmosfera, quando si è troppo tesi per formulare la frase giusta in un'intervista o occasione speciale, come Louis; il cercare rassicurazione con lo sguardo e con il tocco che ha Liam, che ha bisogno di un appiglio, di sicurezza. Perchè alla fine, quando li conosci, non sono altro che ragazzi normali, con una voglia di sgarrare, di ribellarsi, di divertirsi, uguale a quella degli altri. Forse, però, hanno avuto un po' di fortuna e talento in più, dalla loro parte. Accarezzo il suo viso con i dorso delle dita, sentendo il pizzico di barba che sta crescendo sulle sue guance, segno che ieri non si è rasato. 
Cerco ancora un motivo per cui non dovrei essere qui, avvolta nel suo stesso lenzuolo. Un motivo per cui non devo cedere di nuovo, come ho fatto stanotte. Un nome compare nella mia mente, e dei ricordi sfociano. Scuoto la testa, e riappoggio la testa sul cuscino. Fisso il soffito, ma poi ragiono, e mi dico che se devo sbagliare, almeno devo farlo fino in fondo, quindi sposto lo sguardo verso il ragazzo di fianco a me. Percorro il profilo delle spalle grandi con le dita, scendo sulle braccia muscolose, e arrivo alle mani. 
Sposto la mano sul petto, e scorro, fino ad arrivare agli addominali, scolpiti. Il resto del corpo è coperto dal lenzuolo, la parte che è frutto delle fantasie piu perverse di milioni di ragazzine urlanti, a quanto pare, è quella. Ho fatto alcune ricerche, prima dell'arrivo dei ragazzi, e ho notato che Liam non è uno dei piu apprezzati. Non capisco il motivo. Ho visto anche i milioni di insulti che su twitter rivolgono a Danielle. Dovrei essere d'accordo, invece non provo altro che fastidio. Non riesco a provare disprezzo per una ragazza così dolce e così gentile come lei. Fa parte delle loro vite molto di piu di me. Non sarebbe mio diritto stare qui con lui. È compito suo. Invece è la mia mano sul suo petto, ora. È con me che è andato a letto, stanotte. È con me che dice di aver fatto l'amore. È con me che la sta tradendo. È per me, che ha detto che oggi la lascia. Sono io la causa di tutto, eppure, darei qualsiasi cosa per passare un'altra notte con lui, stargli vicino. Non è giusto, ma è quello che voglio. È quello che desidero disperatamente. 
Un mugolio da parte sua mi riscuote. Sorrido, notando che ha appoggiato la sua mano sulla mia, e che la sta stringendo. Sbatte le palpebre, e si guarda intorno. Prendo il lenzuolo e mi copro la parte superiore del corpo, in modo da non essere nuda. 
–Amore..–blatera, con la voce roca, che fa capire che si è appena svegliato. Sorrido e arrossisco per il nomignolo. Al buio sono piu che certa che non si noti. 
–Sei ancora piu bella quando arrossisci. Te l'ho già detto, non è così? –mi sussurra, sollevandosi sui gomiti. Io resto stesa, mentre mi copro il volto con le mani e ridacchio. 
Mi sposta le mani, per poi lasciarmi 
un bacio sulla punta del naso. 
–Sei tenera. –dice, mentre mi tiene le mani e mi struscia il naso sulla guancia. Mi sollevo, e poggio le mie labbra sulle sue. Ricambia il bacio, per poi girarsi di scatto, e farmi cadere sopra di lui. Rido, ancora sulle sue labbra, insieme a lui. 
–Ma che ore sono, amore? –dice, marcando l'ultima parola. Sorrido, con lui, e guardo la sveglia. Ho passato un'ora a fissarlo. 
–Le tre. –dico, tranquillamente, e lui spalanca gli occhi. 
–Bene, vorrà dire che passeremo piu tempo insieme, tutta la notte. –dice, mentre mi accoccolo sul suo petto. Mi lascia un bacio sulla testa, e sento che inspira. 
–Che c'è? –chiedo, notando che continua a immergere il viso nei miei capelli. 
–Il tuo profumo. Mischiato al mio. È stupendo. –dice, e io sorrido, anche sapendo che non può vedermi. Appoggio una mano sulla sua, e faccio combaciare le nostre dita, intrecciandole. 
Mi stringe ancora di piu a sé, e io sono sempre piu felice. 
Un suono invade l'aria. Il mio telefono squilla, e non esito a rispondere. 
–Si? –dico, mentre Liam mi riempiendo di baci sul collo. Ridacchia per il brivido che mi ha appena percorso la schiena. 
–Alex? Pensavo di non trovati sveglia.. –dice una voce che riconosco come quella di mia zia. 
–Sono sveglia. Tu, piuttosto, perchè mi hai chiamato? –dico, impaziente di ritornare a stringermi a Liam. Mi alzo, mi avvolgo nel lenzuolo e vado alla finestra. Ovviamente fuori è ancora buio. Sospiro, mentre sento che anche Liam si sta alzando dal letto. Mi giro, e mentre aspetto che mia zia dall'altra parte del telefono mi risponda, guardo il ragazzo che sta venendo verso di me. 
–Cazzo. –dico, spostando lo sguardo sulla parte inferiore del corpo e arrossendo. Sorride beffardo, mentre mi prende fra le sue braccia. Appoggio l'orecchio libero al suo petto, circondandolo con il lenzuolo che precedentemente copriva solo il mio corpo. 
–Che c'è, Alex? –dice mia zia. 
–Nulla, zia. Perchè sei ancora sveglia, allora? –dico, cercando di non badare al fatto che siamo nudi, avvolti nella stessa coperta. 
–Per lo stesso motivo tuo e del ragazzo che c'è con te. Posso dire con certezza che è Liam, non è così? 
–dice, mentre ridacchia, e io faccio una smorfia. 2 giorni di pausa, e lei e lo zio si danno già da fare. Poi peró ripenso all'ultima frase che ha detto e sobbalzo. 
–Io, con lui? Ma va, non prendermi in giro. Ma cosa vai a pensare, zia? Sei impazzita? –dico velocemente, cercando di nascondere la palese verità. 
–Ecco, vedi? –dice mia zia ridacchiando nuovamente. Sospiro, appuntandomi mentalmente che devo imparare a mentire. Appoggio il telefono sul letto, mettendo il vivavoce, e torno da Liam, allacciando le braccia al suo collo. 
–E adesso scommetto che siete abbracciati, in piedi, magari davanti alla finestra, avvolti nello stesso lenzuolo, e hai appena messo il vivavoce in modo da stringerti a Liam. Giusto? –dice, mentre io ridacchio fra le braccia di Liam, perchè ci ha dannatamente azzeccato. Si unisce anche lui, e stringe ancora di piu la presa su di me. 
–Bingo, zia. –dico affondando le mani nei riccioli del ragazzo. 
–Ciao, Liam. –dice mia zia e il moro ricambia il saluto. 
–comunque, non ti ho chiamato per sapere della tua allegra scopata con Liam, amore. –dice, e io rido per la finezza che ha utilizzato, unendomi a lei. –volevo dirti che ho sbrigato tutte le pratiche per il conto. Inoltre, volevo avvisarti per domani. Il pomeriggio i ragazzi avranno un'intervista. Un'importante intervista. Dan si è già occupato di tutto, devi solo portarli allo studio, e seguire l'intervista. Probabilmente porranno qualche domanda su di te, quindi renditi presentabile. Anche se tu sei sempre bellissima, quel tocco in piu servirà sempre. D'accordo? –dice, mentre io mi appunto tutto mentalmente, senza l'aiuto di Liam, che con i suoi baci non fa altro che confondermi. 
–Ok, ho capito, zia. Grazie. – rispondo. Liam saluta la zia, e lei ricambia, per poi aggiungere un veloce 'usate le precauzioni!' mentre metto giù. 
–Finalmente soli. –dice il mio moro, mentre lascia cadere il lenzuolo che ci copre. Lo spingo verso il letto, per poi  spingerlo e farlo cadere su di esso. 
Sul mio volto compare un sorriso malizioso, mentre mi metto a cavalcioni su di lui. 
–Sarà meglio dormire, amore mio, domani sarà una giornata stancante. 
– dice, mentre sbadiglio e mi si chiudono gli occhi. Mi stringe a sè dalla vita, e io mi accoccolo sul suo petto. 
–Non voglio che ci innamoriamo, Liam. Sono già rimasta fregata. Sono stata anche dall'altra parte, da quella di Danielle. Non ci innamoriamo, ti prego. –dico, quando ormai sto per addormentarmi. Il torpore mi avvolge, stando nelle sue braccia. Sospira, e risponde solo dopo una decina di minuti. Ormai, la sua voce è lontana. 
–È troppo tardi, amore mio. – dice schioccandomi un bacio sulla fronte, e sistemandosi meglio, per poi cadere anche lui in un sonno profondo. 

Mi sveglio, e Liam non è al mio fianco. 
Mi sollevo sui gomiti, e comincio a guardare in giro per la stanza. I vestiti di ieri non sono dove li avevamo lasciati, ma sono riposti sulla poltrona nell'angolo, accuratamente piegati. Ci sono anche quelli di Liam, quindi è ancora in casa. Mi alzo dal letto, infilo la biancheria pulita, e metto la maglietta di Liam e un pantaloncino. 
Scendo le scale, e sento profumo di caffè. Mi dirigo in cucina, e trovo un Liam avvolto in un asciugamano sulla vita ai fornelli, mentre prepara delle uova. 
–Ciao. –dico, facendolo sobbalzare. Si gira verso di me, con una mano sul cuore.
–Dio, Ally, non ti ho sentito arrivare. –dice, mentre io ridacchio e mi siedo al bancone. Arriccia le labbra, e per qualche secondo non capisco cosa stia facendo. Poi lui sospira, e si dirige verso di me. Mi prende il viso fra le mani, e mi da un lungo bacio, unendo semplicemente le sue labbra alle mie. Sorrido. 
–Quando faccio questo –dice, mentre a distanza minima da me arriccia nuovamente le labbra. –voglio un bacio. –conclude, sussurrando, per poi allacciare le braccia dietro la mia schiena e appoggiare il mento sulla mia testa. 
–I ragazzi ci aspettano da Starbucks, amore. –dice, mentre io addento i pancakes. Annuisco, e lui si siede di fronte a me. 
–E perchè stiamo facendo colazione? –dico, allontanando il piatto ormai vuoto e finendo il mio succo. 
–Pensavo ti facesse piacere una colazione fatta in casa solo noi due. –dice, abbassando lievemente la testa e puntando lo sguardo sul piatto davanti a sè. 
–Mi ha fatto piu che piacere, amore. –dico dolcemente, prendendo coraggio per usare quel nomignolo. 
Sorride, e alza lo sguardo verso di me. Mi avvicino, e lo bacio, mentre schiude le labbra. Capisco le sue intenzioni quando la sua mano si infiltra sotto la mia maglietta, e sfiora il mio fianco. 
–Ci aspettano i ragazzi, Liam. –dico ansimando, mentre mi bacia il collo. 
– Chissenefrega. Sai quando possiamo essere veloci, amore. –dice, e così dicendo, mi toglie i pantaloncini e mi fa appoggiare sull'isola. Appoggio una mano sui suoi pantaloni, e sorrido nel sentire il suo amichetto bello sveglio. 
Continua a baciarmi per soffocare i miei gemiti e i suoi quando entra in me, mentre lego le gambe al suo bacino. Continua a spingere, e in questo momento, siamo una persona sola. Non ci sono piu Alex e Liam. Ci siamo solo noi, proprio come vorrei. 

Spingo la porta del bar, e mentre la tengo aperta col bacino, sposto una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Entra anche Liam, e mi prende la mano. La stacco subito, sapendo che siamo in pubblico, e che lui sta ancora con Danielle. Capisce, mi sorride, e mi  lascia la mano, prendendomi però per la vita. Sbuffo sorridendo, e pregando che non ci siano paparazzi in agguato. 
Mi schiocca un bacio sulla guancia, e mentre alzo gli occhi al cielo vedo ce Harry ci saluta da in fondo al bar. 
Mi tolgo dalle braccia di Liam, per andare a salutare i ragazzi. Mi accomodo al fianco di Harry, non prima di avergli schioccato un bacio in fronte. 
–Buongiorno riccio. –dico, aspirando il suo profumo. Mi sorride. Quel sorriso che tante ragazze vorrebbero fosse dedicato a loro. Quello che le fa svenire, le fa emozionare. Quello del loro idolo. 
–Buongiorno liscia. – mi risponde, tirandosi in la sul divanetto in modo da farmi sedere. –come mai così in ritardo? Vi siete dati da fare, eh? –continua poi Harry, e vedo che Zayn abbassa lo sguardo. –Quanti round? –dice poi ridacchiando, e io gli tiro una gomitata, prima di fare una risatina nervosa. Liam non capta il mio disagio, probabilmente, perchè risponde ridendo. 
–Ci credi se ti dico tre solo stamattina? –dice, sorridendo malizioso. Harry e Niall scoppiano a ridere, mentre io lancio un occhiataccia a Liam.
–Stop, Liam. Non sei divertente. – dico, chiamando il cameriere. Notando che gli altri hanno già ordinato, chiedo solo un succo. Il cameriere se ne va, lasciandomi un occhiolino.
Harry ridacchia, con Niall, di nuovo. –E’ possibile che attrai tutti quelli che incontri, Ally? –dice, mentre io alzo le spalle.
–Oggi avete l’intervista. Si parte all’una, quindi vedete di mangiare presto, o starete male in viaggio. Vi accompagno io, zia ormai ha passato la mano a me. Sarà una piccola formalità per chiarire, a quanto pare, la tua ormai passata relazione con Hannah, Louis. Se ti senti in difficoltà, fammi un cenno, o qualcosa, e cercherò il modo per sviare la domanda. D’accordo? –dico, per poi ringraziare il cameriere che poggia la tazza di fronte a me. Mi sorride, per poi allungarmi un biglietto con scritto quello che probabilmente è il suo numero di telefono. Harry, dopo essersi allungato a vedere cosa c’era scritto, fa una smorfia.
–Ehi bello, te l’hanno mai detto che se una ragazza ha la vita circondata dal braccio di un ragazzo che le lascia un bacio appena arriva, il 90 % delle volte ha una relazione con lui? –dice, poi, il riccio.
Il cameriere sembra leggermente sconvolto, ma poi si riprende.
–Che dici, bella, sono stato così fortunato da capitare nel 10% delle volte in cui non sei fidanzata? –dice ironicamente, sapendo benissimo che così farà solo irritare Harry. Sto per aprire bocca, quando il campanello della caffetteria suona, interrompendo i miei pensieri.
–Ragazzi! –la voce squillante di Danielle è appena giunta a noi, mentre ci richiama con la mano. Si avvicina al vostro tavolo. Liam scatta il piedi, tirando una gomitata a Zayn, seduto di fianco a lui, perché geme di dolore. –Amore! –dice, fin con troppa enfasi. La mia bocca si piega involontariamente in una smorfia. Danielle posa un dolce bacio sulle labbra a Liam, il quale non si ritrae.
–Mi spiace, John –dico, leggendo il nome sul biglietto. –ma sono occupata. Ma non con lui. –dico indicando con un cenno della testa Harry. Liam strabuzza gli occhi, cos’ come Zayn, che si è alzato per andare in bagno. Si blocca davanti a me, mentre Liam deglutisce, e Niall fa una risatina nervosa.
–Amore, io vado a casa. Mi raggiungi lì? –dico a Zayn, che mi sta ancora piantato davanti, prima di poggiare le labbra sulle sue per qualche istante. Ricambia il bacio, stringendomi a sé.
–Ti aspetto. –gli sussurro all’orecchio, mentre Danielle mi sorride, ammiccando. Sono irritata dal comportamento di Liam, quindi saluto tutti con un cenno e un sorriso, per poi avviarmi verso l’uscita. Zayn mi prende la mano, e mi segue fuori. –Stai tranquilla, Ally. –mi dice, stringendomi al suo petto, una volta fuori. Circondo la sua vita con le braccia, e sapendo di essere fuori dalla visuale dei ragazzi, comincio a piangere sommessamente.
–Abbiamo scopato, Zayn. E solo ora mi accorgo che ci sono cascata un’altra volta. Eppure, sto ancora cercando un motivo per non amarlo, Zayn. –dico, mentre lui mi stringe ancora di più, e mi asciuga le lacrime. Me ne cattura una con un bacio, che era appena vicino all’angolo della bocca. Unisco le labbra alle sue, di nuovo, per qualche istante. Sa di tabacco e vaniglia, come sospettavo. Mi stacco, e comincio a correre verso la mia macchina, consapevole del fatto che è tutto un inesorabile casino.

Ringrazio Harry per avermi stretto a sé con quel cameriere, ma ringrazio soprattutto Zayn, perché mi ha tenuto il gioco, capendomi immediatamente. Quel giorno ho giocato con i suoi sentimenti, e appena me ne sono accorta, mi sono staccata. In quel momento il mio mondo era in frantumi. Mi hanno lasciato le persone più importanti della mia vita, sapete? Eppure, mi sono sempre rialzata.
Non ho mai negato alle persone che mi sono rimaste accanto un sorriso, perché alla fine, erano quelle che se lo meritavano di più. Forse, per questo, prima di scappare, ho rivolto un sorriso al mio moro dal ciuffo alto. Forse, è per questo, che mi sono sentita distrutta quando le tue labbra hanno toccato quelle di Danielle. Stava diventando importante, il mio Liam. Forse, è per questo, che non ce l’ho fatta a rimanere lì, e fingere. Forse, è per questo, che devo ringraziare per l’ennesima volta Zayn. Grazie, mio moro.’


               
  
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