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Autore: Junna    15/08/2012    18 recensioni
Lucy, è ufficiale, sei una cretina patentata! Il tuo intento era cercare di far innamorare Natsu di te, non di farti odiare da lui!
Mi lascio sfuggire un sospiro.
A quanto pare la seconda opzione mi riesce meglio della prima.
Raggiunta la finestra, si gira verso di me un'ultima volta e mi guarda. Mi guarda proprio fisso, dritto negli occhi, con quell'espressione offesa che mi fa sentire un verme verminoso. Dopotutto cercava solo di aiutarmi, di farmi sentire meglio. Come si comporterebbe il miglior amico del mondo.
Sospira anche lui, sempre offeso. « Sai Lucy, da quando ti sei innamorata...sei diventata proprio acida » e se ne va, volando giù dalla finestra. E io non posso far altro che seguirlo con lo sguardo, fino a che non diventa un puntino lontano.
Più acida è. Deve esserci proprio qualcosa nel mio cervello che non va. Sprofondo nel letto con le sue parole che ancora mi svolazzano nelle orecchie.
In questo preciso istante, vorrei che Aquarius mi avesse affogato sul serio, quel giorno ad Hargeon.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Happy, Loke
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Capitolo 3. Se il Re dello Zodiaco ci mette lo zampino.

 

    « E tu lo sai no, che questo non succederà mai ».

 

Diamine, diamine, diamine.

Natsu mi tiene ancora per il polso e mi guarda. Non che non mi abbia mai guardato prima s'intende, ma non in questo modo. E nonostante io sia abituata a minigonne e abitini succinti, non mi sono mai -e dico mai- sentita così nuda in tutta la mia vita. La mia bocca è improvvisamente arida, asciutta e prosciugata – non credo di essere in grado di parlare. Vorrei voltarmi e guardare da un'altra parte, fuggire dai suoi – bellissimi – occhi verdi, ma non ci riesco. Sono letteralmente intrappolata.

Si, non c'è altra spiegazione, deve aver preso una botta in testa. E forte anche.

« Ehi Luce » mi fa, senza liberare il mio sguardo né il mio polso. « Si?». Ingoio a vuoto una saliva inesistente.

« Il tuo cuore, riesco a sentirlo...sta...battendo davvero forte » dice, con occhi sinceramente curiosi e un po' straniti, credo. O forse, confusi? Dannazione a che diamine stai pensando Natsu!

« Ma no, no...ti stai sbagliando! » e scoppio a ridere. Una risata talmente nervosa, e talmente finta, che nemmeno il più idiota sulla faccia della terra -Natsu- potrebbe davvero cascarci. Purtroppo.

Difatti aggrotta le sopracciglia. « Non dirmi cavolate Lucy » aggiunge. Continua a guardarmi con quello sguardo serio, serissimo, e i suoi occhi sembrano quasi scurirsi.

Cavoli Lucy, dove sono finite la tua parlantina e la tua arguzia? Forza, pensa a qualcosa di intelligente da dire per cambiare argomento e distrarlo. Oppure, questo potrebbe essere il momento giusto per saltargli con le braccia al collo e rubargli un bacio.

Ahhhh LUCY!

All'improvviso Natsu cambia espressione. Si guarda attorno, annusa l'aria, mentre sul volto gli si dipinge un sorriso gigantesco, canini in bella vista.

« Lo senti Lucy? » e mi guarda come se nulla fosse, come se quel nostro scambio di battute non fosse mai avvenuto.

« Odore di pesce alla griglia! » aggiunge, con gli occhi che brillano e lo stomaco che gorgoglia affamato.

Non so come -e nemmeno perché- ma riesco a trattenermi dal saltargli al collo per strozzarlo -non baciarlo.

Natsu, ti odio!

Cioè, potrei odiarti, se non fossi così stupidamente cotta di te.

« Natsuuuuu, Luuuucyyy » chiama Happy .

«Andiamo a mangiare, andiamo a mangiare! Sono talmente affamato che potrei prendere a morsi anche una tipa strana come Lucy! » piagnucola. Ah ah ah, ma che micetto simpatico.

Natsu gli sorride e lo raggiunge, lasciandomi alle spalle, la mia presenza totalmente eclissata dalla prospettiva di una bella abbuffata.

Mi chiedo perché mi stupisco, dopotutto è di Natsu che stiamo parlando. Quando si tratta di cibo e battaglie, tutto passa in secondo piano...persino io.

Accidenti, mi viene pure da piangere ora. Stupida, stupida Lucy.

« Ehi Lu, non vieni? » mi chiede.

Non riesco nemmeno a guardarlo – o più precisamente – non voglio guardarlo. Vorrei solo sparire, il più lontano possibile.

Perché sono arrabbiata, sono triste, sono delusa...e perché potrei scoppiare in lacrime da un momento all'altro. Ma da quando ho rubinetti così facili?

« No, non ho fame » rispondo – e cavoli, mi trema la voce. A lui la cosa non sfugge: al diavolo il suo udito!

« Ohi, che hai? » mi chiede, stavolta preoccupato.

« Niente ». Ma lui non mi da' retta e mi si avvicina, poggiandomi una mano calda sulla spalla.

« Non mi sembra niente, stai piangend- »

« Non sto piangendo! » grido, voltandomi di scatto e spingendolo via, mentre le lacrime iniziano a bagnarmi le guance. Ci ho provato a trattenerle, sul serio, ma è più forte di me. Quando c'è in ballo questo cretino -e soprattutto quando è così vicino- diventa tutto più difficile, persino pensare lucidamente. O respirare.

Natsu fa una faccia strana delle sue. È senso di colpa...quello che vedo nei tuoi occhi? Si, sembra di si. Senso di colpa, misto a confusione. Sai di essere la causa delle mie lacrime -ma ancora ignori il fatto che tu sia la causa di tutte le mie sventure- e non riesci a capire il perché.

Non capisci mai nulla per Zeref! Non lo so, devo farti un disegno? Devo scrivermelo in fronte o urlarlo ai quattro venti il perché?

« Lucy...non fare così, dai. Lo sai che non sopporto vederti piangere ». Le sue parole hanno l'effetto contrario e alle lacrime, si aggiungono i singhiozzi. A quest'ora avrò già gli occhi gonfi e rossi, il trucco rovinato...devo essere proprio una visione celestiale.

« E t-tu p-pensi, che a m-me p-piaccia p-piangere d-davanti a t-te? » sbotto, tra un singhiozzo e l'altro. Lui si scompiglia i capelli, scambiando un'occhiata con Happy, che mi guarda con un musetto triste e dispiaciuto.

« Senti, mi dispiace. Lo sai che mi dispiace quando faccio o dico qualcosa che ti fa arrabbiare ». Poggia le mani sulle mie spalle, cautamente, per paura che possa scacciarlo di nuovo.

Cerca il mio sguardo e mi sorride timidamente. « Mi perdoni? ».

No Natsu, stavolta non basteranno le tue scuse. Nemmeno se mi guardi con quella...l-languida...espressione...d-da cucciolo.

Lucy, un po' di fermezza! Non devi cedere, capito? Non devi. No. Non ci provare nemmeno!

Più facile a dirsi che a farsi.

Tiro su col naso e lo abbraccio forte, nascondendo il volto sul suo petto. « Si » rispondo in un sussurro, muto per chiunque non sia lui.

Sento le sue braccia calde avvolgermi, incerte. Mi viene quasi da ridere. Il grande Salamander, così fiero e letale in battaglia, quando entrano in gioco gli affetti e i sentimenti, diventa una lucertolina timida. Dolce!

Poggia il suo mento sulla mia testa, mentre il suo abbraccio si fa più saldo. Così, circondata nel suo calore di drago, a contatto con la sua pelle e immersa nel suo odore, mi sento a casa. Esattamente dove dovrei essere. Se possibile, il mio cuore batte ancora più veloce di prima. So che lui lo sente, ma stavolta è diverso, perché io posso sentire il suo.

« Anche il tuo, Natsu » sussurro timida, più silenziosamente di prima.

« Mh? »

« Il tuo cuore » spiego, allentando leggermente la mia stretta per poterlo guardare in volto. « Anche il tuo...batte forte ».

Non vorrei ingannarmi, ma giuro di aver visto i suoi occhi spalancarsi al suono delle mie parole -subito prima di distoglierli dai miei. Scioglie il nostro abbraccio, mi prende per le spalle e mi allontana leggermente dal suo corpo. Chiude gli occhi e fa un sorriso stupidissimo.

« Sicura di non aver fame Lucy? » mi chiede.

Maledetto. Evasore. Di discorsi.

Prima o poi me la pagherai.

Ma non ora.

Gli sorrido, asciugandomi gli occhi dalle ultime lacrime.

« In realtà, ho un certo languorino » confesso. Happy e Natsu si guardano felici e mi sorridono a loro volta.

« Bene, perché non riuscirei a godermi la festa senza di te » dice Natsu, col suo solito tono allegro.

E di nuovo, sono felice. Perché forse, vicino al cibo e alle battaglie, c'è anche Lucy nel suo cuore.

 

**

 

Sono sola, seduta su una panchina in attesa che il duo di assurdi torni col biscotto magico che volevo e che loro, di conseguenza, mi hanno promesso – quasi fosse una questione d'onore. E Natsu le promesse le prende decisamente sul serio. Anche troppo. O forse il suo problema è il non essere in grado di attribuire la giusta importanza a ciò che lo circonda.

Sono consapevole di aver detto di volere assolutamente quel biscotto – a quanto detto dagli abitanti, sarebbe la specialità del luogo – e sono altrettanto consapevole di aver detto di non riuscire a muovere un passo per il terribile mal di piedi ma... il tutto risale ad oltre quaranta minuti fa, diamine!

Natsu è stato categorico. “Non muoverti da lì” ha detto, spingendomi a sedere su questa panchina per poi aggiungere “Io ed Happy ti porteremo il biscotto, stai certa che non torneremo a mani vuote”.

Così è stato e infatti, non sono ancora tornati.

È davvero... carino da parte sua volere a tutti i costi esaudire i miei desideri ma, come volevasi dimostrare, ha dato troppa importanza al desiderio sbagliato. E il pensare che a quest'ora potevamo stare insieme a commentare le stranezze del posto e le stramberie dei passanti, ridendo come scemi... mi fa annodare lo stomaco.

Accidenti a me, ai miei piedi doloranti, al mio paio di stivali preferito – ormai non più preferito – e al maledetto biscotto magico. Se avessi saputo che questo sarebbe stato il risultato, me ne sarei rimasta buona e zitta. Ma ovviamente non imparo mai e parlare a sproposito sembra quasi diventato il mio nuovo hobby. Odioooo.

Una figura familiare compare accanto a me in uno scintillio dorato – Loki, il Leone, impavido e incurante della privacy della propria padrona.

« Qualcosa non va Lucy? Riesco a percepire i tuoi sbalzi d'umore perfino dall'altra parte! Siamo o non siamo due copri e un'anima? » mi fa, scherzando – o almeno me lo auguro.

« Si, sarà come dici tu. Comunque io sto benissimo, tutto ok. Anzi tutto perfetto, decisamente. In fin dei conti, non c'è niente di meglio che aspettare i propri amici, sola, su una panchina, nel bel mezzo di una festa, non ti pare? » sputo, senza nemmeno respirare. Loki non sembra granché stupito dalla mia uscita da pazza isterica.

« E tra non molto è anche la mezzanotte, cavolo! » esclamo, affranta e con un muso talmente lungo che potrebbe sfiorare terra.

« Qualche impegno a mezzanotte, Cenerella? » mi chiede, sistemandosi gli occhiali, con un'espressione da falso serio. Non riesco a non sorridere. Con Loki è sempre così: ha questa specie di effetto terapeutico sul mio umore, mi calma e beh, mi riempie di attenzioni – per certi versi è come se mi viziasse.

Con Natsu invece sto bene, mi sento al sicuro, non lo cambierei per nulla al mondo ma... c'è sempre quella goccia d'ansia, di aspettative che puntualmente vengono deluse. È fatto così, non posso mica fargliene una colpa – non sarebbe Natsu altrimenti.

« È che a mezzanotte ci sono i fuochi e io... volevo vederli insieme a Natsu. Lo volevo davvero tanto ».

« Allora che ci fai ancora qui? Forza, andiamo a cercarlo »

« Ma lui... ha detto di aspettarlo... qui ».

Loki si alza, mi prende per mano e mi solleva, quel tanto che serve per costringermi in piedi. « Non te l'ho mai detto che ad aspettare si invecchia soltanto? In amore o si fugge o si insegue, non bisogna mai stare fermi – perché l'amore vola Lucy. E ad aspettare non si guadagna mai nulla ».

Sembra così sicuro nel pronunciare quelle parole che non posso fare a meno di credergli. Mi fido di lui ma, non lo so... ho come un brutto presentimento, proprio qui, alla bocca dello stomaco.

 

**

 

Camminiamo e camminiamo. La mezzanotte si avvicina ma di Natsu nemmeno l'ombra. Intravedo il chiosco dei fantomatici biscotti magici - “Provarli è d'obbligo” dice lo slogan – e per Zeref, c'è una fila allucinante! Non mi stupisce il fatto che i miei compagni di team fossero così in ritardo. Butto uno sguardo qua e là tra la folla, aguzzando la vista, ma anche qui niente Natsu; né tanto meno Happy.

Uffa.

Non conosco un altro modo non-scurrile per esprimere il mio stato d'animo.

Tra l'altro, i piedi hanno iniziato a far di nuovo un male da morire. Appena torno a Magnolia mi compro un paio di scarpe da ginnastica, su questo non ci piove!

Loki mi guarda di sottecchi e mi studia, con uno strano sorrisetto sotto i baffi e una faccia che è tutto un programma. Scommetto sarebbe meglio non indagare, riguardo a quello che gli passa per la mente – senza dubbio perversa – ma... com'è che si dice? La curiosità è donna – si chiama Lucy e porta la minigonna, aggiungerei.

« Ti avverto Loki, se hai intenzione di dire qualcosa, dilla e basta o se non vuoi, posso sempre farti sputare il rospo con le maniere forti » minaccio, mento alto e mano alla frusta.

Leo ridacchia. « Non ti facevo così audace Lucy... persino la frusta! Niente male, davvero notevole »

« Lo sapevo che eri un perverso » dico, senza scompormi. « E non cercare di cambiare discorso che non te la darò vinta tanto facilmente ».

Si arrende, alzando le mani. « Come vuoi tu ma... cerca di non arrabbiarti troppo ».

« Ci proverò » rispondo, ma non ci metterei la mano sul fuoco – nemmeno vicino, a dirla tutta.

« Devi sapere che, dall'altra parte, tra gli spiriti stellari è nata una... specie di scommessa » esordisce tranquillo. La cosa non mi piace. Per niente.

« Che genere di scommessa? » domando, ma ho già qualche idea al riguardo...

« Si scommette su chi dei due si dichiarerà prima: tu o Natsu » spiega sornione, tirando fuori un'espressione furba come un felino.

« Ma voi spiriti stellari non avete altro modo per passare il tempo? » chiedo, sfinita più che arrabbiata.

« Pensaci, per ogni giorno del mondo terrestre... nel nostro regno passano tre mesi! Hai idea di quanto tempo libero abbiamo? »

Tento di rispondere ma, effettivamente, non posso dargli torto. Deve essere uno strazio.

« Si ok, mi rendo conto. Ma... perché Natsu, perché io? E soprattutto perché una scommessa?! »

« Semplice, siete l'argomento clou di questi ultimi mesi! »

« M-mesi? » balbetto visibilmente sconcertata, gli occhi e la bocca spalancati. Loki scoppia a ridere, la mia espressione stupida e stupita deve essere terribilmente divertente. Poi annuisce. « Noi spiriti, certe cose che accadono qui dentro e qui » fa, indicando fronte e petto « ...le sentiamo. Ma solo perché il legame che abbiamo con te è abbastanza forte da permettercelo ».

« Oh!» esclamo sorpresa « Non immaginavo... cioè pensavo che il contratto... »

« Lucy, non è più questione di contratto per noi. Da tempo ormai. Resteremmo con te anche senza averne uno » mi spiega guardandomi sincero e prendendomi per le spalle. « Noi ti vogliamo bene Lucy ».

Non so davvero...cosa dire. Sento le lacrime premere per uscire, in preda alla commozione. « Anche io vi voglio bene Loki! » e lo catturo in un abbraccio stritolatore; lui non sembra affatto dispiaciuto, al contrario.

Ma... ho come l'impressione di star dimenticando qualcosa. Qualcosa di importante... accidenti... Aspetta! Forse...

« Bel tentativo Leo! Credevi di riuscire a distogliermi dalla questione ma... mi dispiace, tentativo fallito. Ora, sputa il rospo. Voglio sapere tutto ».

Lucy Heartphilia non si lascia fregare tanto facilmente, muahaha!

« Ok, hai vinto! » mi fa, ridendo. « È stata una specie di reazione a catena – la storia si è propagata a macchia d'olio a velocità sorprendente – innescata da Lyra. Hai presente quanto è esuberante no? »

« Non me lo ricordare... »

« Per giorni non ha fatto altro che ripetere quanto secondo lei sareste adorabili insieme, tu e Natsu e poi... beh, la scommessa è nata da sola, portando scompiglio e conflitto! ».

Lo guardo perplessa, sopracciglio alto e occhio dubbioso. Non stava parlando di una innocua scommessa?

« Cosa intendi per scompiglio e conflitto? ».

Loki sospira nascondendo gli occhi dietro le lenti azzurre, forse alla ricerca di un modo semplice per spiegare le dinamiche dello “scontro”.

« Ci siamo subito divisi in due fazioni... »

Fazioni?! Alla faccia della scommessa innocua!

« … da una parte quelli che sostengono che tu farai la prima mossa – io, Virgo, Lyra, Saggittarius, Scorpio – e dall'altra quelli che sostengono che sarà Natsu a prendere l'iniziativa – Aries, Orologium, Plue. Crux è rimasto neutrale, dice di essere troppo vecchio per queste cose. Acquarius continua a sostenere che, dato il tuo carattere, rimarrai zitella a vita ».

Sempre dolce come il miele la cara Sirenetta – mi chiedo come faccia a nascondere così bene la sua vera essenza a Scorpio!

« Mentre Caprico... beh, sostiene che per trovare un buon partito dovresti... perdere qualche chilo ».

Ancora con questa storia del peso(1)?! Ahhh. È uno spirito stellare non il mio personal trainer! Passo una mano tra i capelli, più sconsolata che mai. Chissà se tra gli spiriti stellari è comune sparlare del proprio evocatore, o se solo a me toccano gli spiriti strani!

« Il caos però è iniziato quando Taurus è venuto a conoscenza della storia. Ha iniziato a scalpitare e muggire che nessun uomo dovrebbe mettere gli occhi su di te! ».

O. Mio. Dio. La situazione sta diventando sempre più assurda!

« E poi Gemi e Mini hanno iniziato a bisticciare – per la prima volta nella loro lunga vita – perché lei scommette su Natsu e lui scommette su di te. Il panico. Sembrava di stare a Fairy Tail e non sto esagerando! ».

Lo posso giurare: tutto avrei immaginato, tranne che gli spiriti stellari potessero “litigare” per una faccenda simile. Incredibile e assolutamente... assurdo!

« Dunque quand'è che avresti intenzione di dichiararti? » mi chiede come se nulla fosse.

« Se è per vincere la scommessa sappi che io... »

« No Lucy, non fraintendere. La scommessa è una cosa, i tuoi sentimenti un'altra. Non pensi sia ora di tirare fuori il coraggio e dirglielo? ».

Lo guardo stralunata, quasi di fronte avessi un alieno e non il mio Spirito Stellare. « Vaneggi » commento. « Perché dovrei? Preferisco rimanere così, godere della nostra amicizia. Non voglia sacrificarla per la remota possibilità che lui provi ciò che provo io! »

« Remota, lei dice! » esclama, senza rivolgersi a qualcuno in particolare – ma ho come la sensazione che tutto il resto della ciurma sia in ascolto! Sono nel bel mezzo di un incubo, non è vero? Ora mi do un pizzicotto e mi risveglio nel mio letto, possibilmente da sola.

« Sul serio avresti il coraggio di dire che non hai mai avuto l'impressione che lui sia interessato a te? Non un gesto, una parola... uno sguardo? Non ci credo. Per niente ».

Faccio per ribattere e negare tutto ma... non posso. Perché quella sensazione mi ha sfiorato più volte in questi ultimi giorni ma... non può essere come ha detto Leo, giusto? Boccheggio, balbettando qualche parola sconnessa, priva di qualsiasi senso logico.

Loki mi sorride. « Il tuo silenzio è stato una risposta più che sufficiente ».

« No, non lo è! Perché non è possibile che a Natsu piaccia... io! I gesti, gli sguardi di cui parli... li ho visti solo perché volevo vederli! Non è detto che ci siano veramente ».

« Senti Lucy... »

« No Loki, senti tu! La speranza inganna! E non voglio aggrapparmi al più piccolo e inutile dettaglio per sentirmi bene adesso... perché poi starò peggio dopo ».

Lo Spirito del Leone scuote la testa, schioccando la lingua come a rafforzare il suo non essere d'accordo.

« Quello che dici è giusto – anzi, giustissimo. Ma se fosse così, pensi davvero che insisterei fino a questo punto, col rischio di vederti soffrire? Quando dico qualcosa del genere, lo faccio perché sono sicuro ».

Come ragionamento non fa una piega. La speranza inizia a sfuggire al mio controllo, dopo tutta la fatica che avevo fatta per rinchiuderla in un angolino buio della mia testa!

« Rispondi sinceramente a queste tre domande » mi ordina serio, professionale – deve essersi autoproclamato mio psicoterapeuta personale.

« Hai notato qualche strano atteggiamento – più strano del solito – da parte di Natsu? »

Ci penso su, sospirando e arricciando una ciocca di capelli attorno all'indice. In effetti qualcosa c'è...

« Sembra essere disturbato dalla prospettiva che a me piaccia qualcuno ».

« Positivo! Ti ha detto cose che mai avresti immaginato di sentire dalle sue labbra? »

« Era preoccupato che io potessi lasciare il team... al che gli ho detto che l'unico modo per liberarsi di me sarebbe cacciarmi via e lui... » . “E tu lo sai no, che questo non succederà mai ” - quella sua affermazione mi torna alla mente, prepotente. Basta il ricordo della sua voce e del suo tono a darmi i brividi.

« E scommetto che ti ha guardato in quel modo – come un uomo guarda una donna e non una semplice compagna (2) » dice, quasi incurante ma con un'occhiata che suggerisce tutt'altro. Mi limito ad annuire.

« Perfetto, due su tre! Ultima domanda: hai mai notato qualche reazione fisica – non pensare subito male! - da parte sua? ».

Non devo nemmeno pensarci. Il battito del suo cuore forsennato ancora mi rimbomba nelle orecchie. E le sue mani – cavolo, in quel momento non ci avevo quasi fatto caso – erano sudate.

« Non può essere un caso non è vero? » chiedo, troppo speranzosa per i miei gusti, ma non riesco ad impedirmelo.

« Tutte e tre le condizioni? Non è impossibile, ma molto difficile. E poi – te lo assicuro – conoscendo il soggetto, non è assolutamente un caso! ».

Il cuore mi batte a mille e sento che potrei scoppiare a ridere da un momento all'altro per l'emozione!

« E se vuoi essere ancora più sicura prima del confronto verbale... c'è sempre la prova x, come la chiamo io! »

« E quale sarebbe scusa? »

Lui mi guarda e risponde, ma le sue parole si perdono nello scoppio dei fuochi d'artificio, che illuminano il cielo di mille scintille colorate. Ma sono troppo presa per potermi godere quello spettacolo. Faccio per chiedere di ripetere – devo aver letto male il labiale – ma Loki mi saluta e con un cenno della mano svanisce sotto ai miei occhi.

 

**

 

Prova x, ok, ma come?

Non posso mica prenderlo e baciarlo giusto? Così di punto in bianco, poi! “Sai com'è, volevo vedere se anche io ti piacevo perché tu mi piaci!”... ma scherziamo?

Mi guardo attorno, ormai dovrei essere vicina. Alla fine i fuochi non li ho visti nemmeno con la coda dell'occhio, mentre ripercorrevo la strada a ritrovo nel tentativo di trovare la famosa panchina. A quest'ora dovrebbero essere tornati – se così fosse, spero che Natsu non se la sia presa troppo per la mia “sparizione”. Si insomma, anche io l'ho aspettato per tanto tempo no? Non ho fatto nulla di male. Eppure, perché ho questa specie di ansia come se avessi fatto qualcosa di veramente brutto – tipo tradirlo?

Basta Lucy, stai diventando paranoica. Hai solo trascorso un po' di tempo con un amico, tutto qui. Parlando pure si lui, tra l'altro. Quindi non hai nulla di cui preoccuparti o rimproverarti.

Ecco, vedo la panchina e una macchia blu svolazzante proprio a fianco d'una folta capigliatura rosa. Mi avvicino correndo, ondeggiando un braccio in segno di saluto ma, vista l'espressione scura sul volto di Natsu decido di rallentare. È arrabbiato. Molto arrabbiato. Guarda fisso da questa parte, gamba accavallata, fronte corrugata e sopracciglia ravvicinate. Deglutisco nervosa e mi avvicino, col cuore che trema nel petto.

Natsu si alza e mi posa un piccolo involucro tra le mani. « Il biscotto che volevi » mi dice, con una acidità nella voce che non gli adatta per niente.

« G-grazie »

« Noto con piacere che i piedi ti sono passati » fa, pungente, avvicinandosi di più, lo sguardo sempre arrabbiato. « Spero sia stata divertente... la tua passeggiata insieme a Loki » mi chiede, ma la domanda non necessita una risposta – rischierei solo di complicare la situazione.

« C-come... »

« ...lo so? » conclude per me « Vi ho visti, ma l'avrei capito lo stesso dall'odore! ». Lo dice scocciato. Molto scocciato. Uno scocciato che sembra...geloso.

« Andiamo Happy, la festa è finita. È ora di dormire ».

L'exceed lo segue, ma prima di sparire dietro di lui, mi svolazza vicino per sussurrare nel mio orecchio. « Tu gli piaaaaaaci! » e mi fa l'occhiolino.

Sorrido, allacciando le mani dietro la schiena e seguendo i miei nakama, diretti verso il boschetto dove ci accamperemo per la notte, poco distante dal paesino. Non gli rispondo, non urlo, non sbraito, non mi lamento. Perché stavolta lo so che è vero.

Ora devo solo fargli capire che è lui, il tipo che piace a me.

 

 

Note di una ritardataria cronica.

Salve mie care lettrici...spero non vi siate dileguate del tutto per colpa dei miei ritardi assurdi, ma avevo perso un po' il tocco per questa fic. Qualsiasi cosa scrivessi non mi soddisfaceva...e negli ultimi tempi evitavo con cura di aprire la pagina open office per non correre il rischio di deprimermi di fronte alla mia incapacità di andare avanti con la stesura. Ma beh, sono riuscita a sbloccarmi a quanto pare... anche se non so se il risultato di questo sbloccamento possa essere di vostro gradimento. Voglio precisare che la parte fino ai primi asterischi è stata scritta mesi fa...nello stesso periodo in cui ho pubblicato Alba. Per cui, se notate un certo cambiamento nello stile delle pagine a seguire... sapete il perché xD Tornare a scrivere in prima persona è stato davvero traumatico.

E anche con questa siamo agli sgoccioli, il prossimo potrebbe essere l'ultimo capitolo...o forse il penultimo.
Edit: La storia si conclude qui, con un finale aperto. Credo sia calzante anche così... con la presa di coscienza di Lucy dei propri sentimenti. ♥

Spero che l'attesa sia stata ripagata :) Fatemi sapere che ne pensate :D Insulti inclusi ;)

Buon Ferragosto – anche se a me, francamente, fa venire la depressione! È già Settembre diamine! D:

 

(1) Non so se ricordate...ma glielo dice alla fine di tutti gli ambaradan all'Isola Tenrou xD

(2) Parole già sfruttate da me medesima ne “Il Risveglio del Drago” - lo so sono pessima, oltre che pigra!

   
 
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