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Autore: Shadowolf    16/08/2012    1 recensioni
Pairing: Steve Rogers/Tony Stark
Tony è sul punto di rispondere, alla sua maniera, ovviamente, ma all’ultimo momento la voce di Clint lo anticipa, evitandogli l’ennesima battuta che forse stavolta Steve non avrebbe tollerato come al solito, preso com’è dal capire se il suo cervello stia impazzendo una buona volta o se per caso qualcuno non gliel’abbia scombussolato un po’, tanto per cambiare.
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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« ... Non sono sicuro con cosa abbiamo a che fare qui. Pensi davvero che stai regredendo mentre dormi? »
« Non lo so, Tony...  Sembra così reale nei sogni... Poi mi sveglio e sto bene. Devo solo essere sicuro. »
Tony è sul punto di rispondere, alla sua maniera, ovviamente, ma all’ultimo momento la voce di Clint lo anticipa, evitandogli l’ennesima battuta che forse stavolta Steve non avrebbe tollerato come al solito, preso com’è dal capire se il suo cervello stia impazzendo una buona volta o se per caso qualcuno non gliel’abbia scombussolato un po’, tanto per cambiare. Così si accontenta di scherzare su quello. Che Steve coglie sì, ma risponde come ci si aspetterebbe da lui: banalizzando. Tony gli scocca un’occhiata veloce mentre l’altro si riveste, ma preferisce non dir niente, ed è già sul punto di trattenerlo dentro con una scusa qualsiasi quando Barton trascina il supersoldato fuori dalla stanza. Sente i loro passi allontanarsi e sospira, non girandosi nemmeno a guardarli. Si concentra sullo schermo davanti a sé senza davvero leggere i dati che ci sono scritti sopra. Tamburella con le mani sul tavolo, dimenticandosi per un attimo della tastiera touch che incorpora, e finisce così per scrivere una serie di k, j e n nello spazio riservato ai calcoli. Quando se ne accorge implora contro sé stesso e manda al diavolo tutto quanto, acchiappando la sedia più vicina e lasciandosici andare. Sospira e si passa una mano sul volto, sentendolo stanco e avvertendo chiaramente il richiamo dell’alcool.
« Dannato Odino... » bofonchia, scacciando via quel pensiero e facendo capitare per caso lo sguardo sul prospetto del corpo di Steve che ancora galleggia nell’aria. « Oh, al diavolo... » aggiunge poi, allungando una mano in tasca e tirandone fuori il cellulare, per dettare il messaggio da spedire: « Hey, Steve. Ho la soluzione al tuo problema. È una fesseria, in realtà. Chiama quando hai finito di far trionfare il bene ovunque tu sia. »
Tre minuti, ventuno secondi. Poi il suo telefono comincia a squillare. Non che stesse cronometrando o cosa.
« Tony? Sono tutto tuo. Dimmi. »
« Era quello che speravo di sentire. »
« ... Cosa? »
« Steve, il problema è dove dormi. Per non parlare del con chi. »
« Tony... »
« Andiamo, sai che ho ragione. L’ultima volta che hai dormito da me non ti sei svegliato prima di nove ore di sonno. Ininterrotte, vorrei sottolineare. »
« Molte cose erano diverse una settimana fa... »
« Dillo a me, ne so qu-- » comincia, ma poi si interrompe, realizzando tutto d’un colpo il perché delle mille scuse inventate dall’altro negli ultimi giorni. Se ne rimane in silenzio, colpito e forse un po’ ferito, anche se lui non lo ammetterebbe mai. Così quando gli risponde il tono diventa teso, e pieno di rabbia. Contro sé stesso, contro il mondo.
« ... Tony? »
« Era una cosa necessaria, Steve. Non mi sono divertito a farlo. Ma eravamo senza speranza, stavamo perdendo... È l’unica cosa che mi sia venuta in mente. Pensavo che tu tra tutti avresti capito. »
« Non capisc-- »
« Oh, andiamo adesso! Sono venuto meno alla promessa, okay, assodato! Mi sono ubriacato per salvare – no, per dare uno straccio di possibilità – alla Terra, non perché ne sentivo il bisogno! Cavolo, Steve, sai che sono un buono a nulla, perché devi sempre starmi addosso? Perché ti ci metti anche tu!? »
Ha urlato man mano sempre di più, senza rendersene conto. Sa di avere il fiato corto ed è costretto ad deglutire per cercare di calmarsi. Chiude gli occhi e fa qualche sospiro profondo, per ignorare quella vocina leggera e pungente che gli continua a sussurrare nomi diversi di tutte le vodka e i whiskey che conosce, instancabile. Sta per mettersi ad urlare per cercare di fermarla, anche se non è sicuro che possa bastare.
« Tony... »
« Scusa, Steve! Scusa, merda, non volevo dirti quelle cose, io... » si ferma, la bocca asciutta e il cuore che gli batte forte, troppo forte contro il cerchio luminoso che gli luccica in petto, « ... cazzo, ho paura di ricascarci, Steve. Ho una fottuta paura e ogni giorno continuo a ripetermi che non andrà così ma tu lo sai, tu sai che finirò sempre con il ricascarci, adesso che ho di nuovo tolto il tappo. Sono il maestro degli errori reiterati, Steve. Lo sai che lo sono. E tutto questo casino... Steve, non ho una possibilità di farcela, è inutile che mi prenda in giro... Steve... »
La sua voce è scemata pian piano, al punto che l’ultima volta che ha pronunciato il suo nome è riuscito a malapena ad udirlo egli stesso. Scuote la testa e se ne rimane in silenzio, ed è solo dopo una manciata di secondi che Steve parla, il tono calmo e pacato con il quale riesce quasi sempre a calmarlo.
« Tony, credo che tu abbia ragione. Voglio dire, sei tu il genio, giusto? »
« Cosa... Cosa vuoi dire, Steve? »
« Spero che tu abbia avuto la cortesia di rifare il letto, Tony. Sai che preferisco sempre le nostre lenzuola a quelle che usi di solito... »
Un piccolo sorriso si fa largo sulle sue labbra al suono di queste parole, e non ha bisogno di chiedere conferme, lo sente dalla voce. E poi Steve non gli ha mai mentito.
« Ti aspetto, allora... »
« Arriverò sul tardi. Hawkeye mi porta in centro... »
« L’orario non è un problema, lo sai. Ho un meeting su Skype con Pepper e gli altri della Stark Resilient alle nove, comunque sia. »
« Okay, a stasera dunque. »
« Non picchiare troppo duro, Capitano... »
« E tu assicurati che non rifaccia quel sogno assurdo... »
« Oh, te lo prometto. »



AUTHOR'S CORNER: Niente chiacchiere, perché non sono proprio dell'umore giusto, come suppongo si intuirà dalla fic. Per chi fosse interessato, le prime due linee di scambio tra Tony e Steve sono prese pari pari da Captain America #6: Poverless - Part 1 di Febbraio 2012, come anche tutto il resto dello sfondo, Hawkeye compreso.

   
 
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