17/08/2012
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Mio Angelo
Una giornata di sole, uccellini che cinguettano felici volando nell’immenso blu, tu che sei seduto sotto quel ciliegio della nostra infanzia, dove di nascosto ci trovavamo per coccolarci, ora non dobbiamo più nasconderci, finalmente potremmo rimanere insieme per sempre, quanto abbiamo lottato per ottenere questo! Abbiamo sofferto per colpa di quei pregiudizi, ma l’abbiamo superato insieme, come abbiamo sempre fatto. Ora tu stai dormendo tranquillo lì, con il tuo viso sereno e l’ombra di un sorriso, i tuoi capelli biondi che si lasciano trasportare da questa brezza di marzo, sembri un angelo sceso dal cielo per ricordarci che noi siamo solo stupidi umani che agognano alla bellezza, ma non potranno mai averla. Tu mi hai cambiato tantissimo, con i tuoi sorrisi che facevano risplendere tutto nel raggio di 100 metri, le tue risate cristalline e la tua gentilezza e dolcezza. Mi hai fatto diventare un sentimentale! Tu non sembri esserti accorto della mia presenza, tanto io ormai so che quando dormi neanche le cannonate riuscirebbero a svegliarti, eh sì, tu sei un pigrone dormiglione! Ma ti amo anche per questo, infondo come potrei non amarti? Hai tutto quello che una persona possa desiderare. Mi avvicino a te e mi inginocchio davanti al tuo viso dormiente, ti guardo per un po’ e poi deciso a svegliarti poggio le mie labbra sulle tue, consapevole che questo è l’unico modo per toglierti dalle braccia di Morfeo e farti ritornare tra le mie di braccia. Tu apri un occhio per vedere chi è, anche se infondo al cuore sai che sono io, chi potrebbe mai aver inventato un modo così dolce e geniale per svegliarti? Mi mostri i tuoi bellissimi occhi verde smeraldo e mi sorridi, come solo tu sai fare, sciogliendomi il cuore. E ora tocca a te poggiare le tue dolci labbra sulle mie, e porti le tue braccia dietro al mio collo per avvicinarmi di più a te. Poi ci stacchiamo per mancanza di aria, quanto vorrei che non dovessimo respirare così potrei baciarti per sempre senza privarmi dei tuoi boccioli di rose.- Buongiorno – mi dici sorridendo
- È pomeriggio idiota! – dico sorridendo a mia volta
- Ops – e fai la tua solita risata cristallina di cui non mi stancherò mai
- Già, ops – e rido anche io insieme a te mentre ti offro una mano per aiutarti ad alzare, e tu la prendi con decisione, consapevole che io non la ritrarrei mai, ma ci sarà sempre per aiutarti e sostenerti. Ti alzi e mi affianchi senza lasciarmi la mano, ma di certo a me quel calore non dispiace.
- Dove andiamo? – mi chiedi con il tuo fare ingenuo, anche se riesco a scorgere nelle tue iridi un po’ di malizia
- A casa nostra! Perché dove vorresti andare? – gli dico sorridendo malizioso e lui risponde prontamente
- A casa nostra va benissimo – e inizi a correre trascinandomi con te per la strada, dove molti ci guardano con quegli occhi pieni di disprezzo, ma c’è anche chi ci guarda divertito per la tua esuberanza, ormai in questa piccola cittadella tutti ti conoscono, tutti ci conoscono, ma tu sei sicuramente il loro preferito.
Sulla strada dei bambini ci salutano con la mano e tu gli sorridi e li saluti con un “Ciao” tutto allegro, sembri proprio un bambino, e a questa constatazione non riesco a reprimere un sorriso. E ti sussurro all’orecchio
- Ti amo – e tu arrossisci, nonostante sono anni che io te lo ripeti le tue guance non possono fare a meno di prendere un colorito rosso porpora, ma la tua risposta non tarda ad arrivare
- Ti amo anche io – e mi sorridi
Non so cosa farei senza di te, mio piccolo angelo