danzo col vento...
E tutto è impregnato di quella pace ultraterrena che solo lo
star bene con il mondo può donare. Il pensiero rivolto ad
una dolce melodia che, come suonata da strumenti dei quali non mi
è noto il nome, mi circonda in un abbraccio leggero e
accompagna il battito del mio cuore, attimo dopo attimo. È
facile perdersi tra quelle note così leggere e candide,
impercettibili a nessuno all’infuori di me; quelle note che,
sinfonia della vita, sono diverse per ciascuno degli uomini, ma che
possono amalgamarsi in un unico canone allorquando il cuore riconosce
in un altro una melodia complementare. Ed è orchestra
d’archi, legni e fiati, in una composizione che si armonizza
di strofa in strofa, sino a divenir canzone.
A volte sprofondo tra l’erba ancora satura di rugiada e
chiudendo gli occhi cerco di captare un’aria che faccia da
eco alla mia, ma l’unica voce che risuona è quella
del silenzio. La solitudine s’impadronisce del mio essere,
lasciando che solo una goccia mi faccia compagnia fino a che il sole
non faccia sparire la sua traccia sulla guancia.
Ed è proprio allora che mi rivolgo a questo vento, muto
eppur astante, custode dei miei più intimi pensieri, per
trovare un po’ di conforto ora che sono consapevole di
ciò che racchiude la mia mente e pronta a lasciar che la
primavera tocchi anche le corde del mio animo …