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Autore: AmberOfSlytherin    18/08/2012    3 recensioni
E se dopo che i Kingdom Hearts sono stati completati e tutti i Nessuno avessero avuto un cuore, avrebbero perso la memoria? Cosa sarebbe accaduto?}
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Axel, Roxas, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: KH 358/2 Days
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Another Life.
Primo Capitolo: Fire Beach.



Axel stava camminando goffamente per strada, ormai abitava da solo da parecchi mesi, ma non si decideva a trovarsi una ragazza, ma il problema è che le donne non lo attraevano, o forse semplicemente non aveva trovato ancora quella giusta.
Fatto sta che quella sera si dovette trascinare controvoglia a lavoro, poiché, visto che i genitori non gli prestavano neanche un centesimo bucato, per mantenersi doveva lavorare. Indossava una maglia a maniche corte bianca con sopra una camicia a scacchi blu e rossa, i pantaloni a vita bassa strappati qua e là e un paio di converse rosse fuoco molto simili a i suoi capelli.
Arrivato davanti a un grande palazzo con un insegna luminosa sopra uno dei negozi sottostanti che diceva “Fire Beach”. Okay, non aveva scelto a posta quel bar, semplicemente gli piaceva il fatto che si trovasse affacciato al mare. E si, esattamente. Lo scorbutico e annoiato Axel faceva il barrista.
Osservo per un po’ la scritta, sospirò e poi si decise ad entrare. Si diresse direttamente agli spogliatoi quando notò che seduta sulla sedia vicino alla cassa c’era Larxene appoggiata con i piedi sulla porticina pieghevole che si limava le unghie annoiata mentre masticava una gomma. Decisamente non la sopportava con quel suo fare sempre indifferente e contrariato a qualsiasi cosa le venisse detta.
Arrivato nello spogliatoio, Axel si diresse verso l’armadietto con il suo nome, mise la combinazione, ma non appena lo aprì una valanga di lettere, tra le 50 – 60, gli cadde sui piedi facendo un po’ di rumore che egli prego che Larxene non avesse sentito, ma purtroppo le orecchie piene di piercing della bionda erano tutt’altro che otturate. In meno di un minuto dall’accaduto era già sulla soglia dell’entrata che portava alla stanza, entrò e mentre Axel cercava di sistemare tutte le lettere di nuovo nell’armadietto, lei ne approfittò per stuzzicarlo “Ah, ah. Ne hai ricevute altre.” Disse in tono ironico “Non sono io che le richiedo.” Tagliò corpo il rosso “Mhà – fece la bionda riprendendo a limarsi le unghie e dirigendosi verso la porta – Chissà cosa ci trovano in te. A me per esempio fai schifo.” Axel rispose con tono mieloso e ironico allo stesso tempo “Grazie, anche io ti voglio molto bene.” Sentì Larxene ghignare per poi voltarsi di nuovo verso il suo armadietto una volta che la ragazza se ne fosse andata.
Il rosso si grattò la testa leggermente imbarazzato e disse fra sé e sé “Dovrò sbarazzarmene!” dopodiché prese la sua divisa da barrista, si tolse i suoi vestiti e indosso la sua ‘uniforme’ che lui tanto odiava.
Non appena fu pronto richiuse l’armadietto, si diresse dietro il bancone del bar e iniziò a lucidarlo prima dell’arrivo dei primi clienti. Larxene non perse l’occasione per provocarlo “Ma mi chiedo, ne hai mai letta almeno una?” lui prima fece finta di niente ma dopo i numerosi ‘E dai Axel! Che ti costa rispondermi’ della bionda decise di accontentarla “Una? Si, credo. Ma è stato tanto di quel tempo fa, che non mi ricordo nemmeno cosa c’era scritto.” Larxene sospirò, ma poi decise di cambiare argomento “Oggi arriva il nuovo apprendista cameriere.” Disse indifferente “Che tipo è?” chiese Axel non mostrando nessun tipo di emozione “Un moccioso, ha 16 anni, credo.” Axel ghignò, ma non poté ribattere perché arrivarono i primi clienti, erano ormai le 19:00 ed era strano che ancora non ci fossero stati clienti.
Era una famiglia. La mamma, il papà e un bambino che poteva avere al massimo quattro anni. Axel tossicchiò in modo da far capire alla sua collega che doveva dimostrarsi gentile. L’uomo si avvicinò alla cassa “Allora.. Un Mojito, un succo all’arancia e un gelato.” Dopo aver pagato Larxene gli consegnò lo scontrino e la famiglia si diresse verso Axel, dopodiché la moglie, che aveva preso lo scontrino, glielo porse: “Allora – disse Axel destreggiandosi con due bicchieri che stava riempiendo dietro il bancone – Come lo facciamo il gelato?” Aprì lo scomparto dei gelati e prese un cono. Il bimbo osservò a lungo i capelli di Axel dopodiché urlò “Fragola!” il rosso sorrise, preparò il gelato e lo porse al padre del bimbo che poi lo diede a quest’ultimo, subito dopo porse i due bicchieri pieni alla donna che li portò al tavolo dove si era accomodato il resto della sua famiglia.
Intanto Axel uscì da dietro il bancone e si avvicinò alla ‘dolce cassiera’ chiedendo a bassa voce “Quando arriva il moccioso?” lei indifferente e tenendo lo sguardo verso la finestra da dove si vedeva il sole tramontare disse “Fra mezz’ora, per stasera inizia il turno alle 20:00.”
La mezz’ora passo in poco tempo. Ci fu abbastanza gente, cinque famiglie, tre o forse quattro coppiette, alcuni gruppi di ragazzi che tornavano da mare e due clienti Vip. Erano le 20:05. Larxene stava facendo degli scontrini, Demyx, che era arrivato da poco tempo, si occupava dei gelati e Axel delle bibite e stuzzicherei varie.
Larxene si avvicinò a Demyx un po’ irritata “Bene, il suo primo giorno di lavoro e fa già cinque minuti di ritardo! Pft. Che tipo. Io NON posso sia servire i tavoli e sia stare alla cassa.” La bionda aveva sottolineato il ‘Non’ e Demyx si mise a ridere, ma soltanto per la parola sottolineata ma perché l’italiano di Larxene lasciava molto a desiderare quando quest’ultima si innervosiva. Axel la rassicurò “Vedrai che fra poco arriva!” e intanto serviva uno strano miscuglio a due ragazzi.
Nel frattempo, qualcuno aveva chiamato Larxene che si era innervosita ancora di più e Demyx colse l’opportunità di prenderla in giro “Fai un bel sorriso Larxy e vai dal cliente!”
All’improvviso il moro si accorse di uno strano movimento in un angolo del locale, una ragazza stava spingendo verso il bancone una sua amica che aveva qualcosa in mano e continuava a ripetere ‘No, ho troppa vergogna! E’ meglio di no.’ E così, essendo il bancone dei gelati vuoto, Demyx decise di allontanarsi per un secondo a vedere cosa stesse accadendo.
Si avvicinò alle ragazze sorridendo “Vi posso aiutare?” una arrossì di colpo e abbassò lo sguardo, ma proprio quando stava per rifiutare il suo aiuto intervenne l’altra strappandole da mano una busta bianca “Si! Potresti darla al tuo amico con i capelli rossi?” gli porse la busta che il moro prese in pochi secondi sorridendo “Certo! Bastava chiederlo!” si allontanò mentre sentiva le due ragazze discutere sulla consegna di quella che a prima vista sembrava una lettera. “Axel!” gridò Demyx lanciandoli la busta non appena il rosso si fu girato “Eccone un’altra da aggiungere alla tua collezione! – gli fece l’occhiolino – Quando pensi di fare pulizie?” Axel tornò al suo lavoro senza neanche degnarlo di una risposta.
Nel frattempo Larxene stava impazzendo servendo i tavoli e facendo scontrini, quando, improvvisamente, si sente tossire dietro la schiena, si gira di scatto e trova in piedi davanti a se un ragazzo alto 1,80 circa, magro, biondo, con gli occhi azzurri, che indossava una maglia dorata che assomigliava molto ai suoi capelli, un pantalone nero che arrivava ai ginocchi e una paio di scarpe da ginnastica.
Spazientita gli disse “Ragazzino, devi aspettare il tuo turno!” lui non si mosse di un millimetro si limitò a dire “Mi chiamo Roxas.” Larxene si irritò ancora di più “Non mi interessa come ti chiam-” ma si dovette interrompere non appena si ricordò del nuovo apprendista cameriere, ma anche dopo essersene resa conto non cambiò la sua acidità “Oh, il signorino ci ha degnato della sua presenza! – fece ironica – Vedi che ore sono? Verrà detratto dal tuo stipendio! E ora fila a cambiarti!” Il biondino sorrise beffardo “Se solo sapessi dov’è lo spogliatoio, o ti piacerebbe ammirarmi?” Okay, meno male che le mani della ragazza erano vuote altrimenti gli avrebbe spaccato qualcosa in testa “In fondo al corridoio a destra, MUOVITI!”
 
 
 
Angolo Autrice:

Allora, eccomi qua, con la mia PRIMA Fan Fiction A CAPITOLI in assoluto! :)
Spero che sia di vostro gradimento e ringrazio chiunque l’abbia letta. Se vi piace, o anche no, scrivetemelo in una recensione, piccola, grande, come volete! Ma mi farebbe piacere riceverne qualcuna. ^-^
Aggiornerò presto perché questa settimana per me sarà di vacanza, quindi penso che tornerò piena di idee. ;)
A presto. **
 
- A. S.



Fan fiction coperta da copyright.
AmberOfSlytherin©
  
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