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Autore: sesjlia    19/08/2012    6 recensioni
___ ONE SHOT ___
A Daniel e la sua forza di sentirsi come noi, perché lo sei davvero.
Alla romance (senza la b) di Harry Styles e Louis Tomlinson.
Peace, love and Larry Stylinson (come dicono in molti, credo).
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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As a baby.


A Daniel e la sua forza di sentirsi come noi, perché lo sei davvero.
Alla romance (senza la b) di Harry Styles e Louis Tomlinson.
Peace, love and Larry Stylinson (come dicono in molti, credo).



--
-Auguri David!- urlarono gli invitati osservando il ragazzo spegnere le candeline.

-Finalmente diciotto anni! E’ un traguardo!- si congratulò Liam.

-Grazie zio!- rispose abbracciandolo.

-Vogliamo i regali!- urlarono alcuni.
Così piano piano i regali vennero scartati, da delle semplici magliette a un pacco di preservativi extra large, regalati indovinate un po’ da chi? Dallo zio Malik.

-Sei un coglione Zayn- rise Harry.

-Ora è arrivato il nostro turno, vero papi?- chiesi avvicinandomi al riccio, mio marito.

-Certo, Louis- rispose salendo le scale velocemente.

*Flashback*
-Siamo sposati da meno di due ore e già mi devi parlare?- chiesi a un’Harry stranamente troppo serio.
-Certo, ma è una cosa seria-
-Spara, amore-
-E’ da molto che ci penso, forse troppo. Ma è una cosa che voglio fare insieme a te e vorrei che mi rispondessi sinceramente a quello che ti sto per chiedere e…- iniziò prima che lo interrompessi.
-Harry, taglia.- dissi facendo il gesto delle forbici.
Lui sbuffò e prese un lungo respiro prima di iniziare –Louis, voglio avere un figlio con te. Cominciamo a diventare seriamente quello che abbiamo progettato da anni, cioè una famiglia come le altre. Vorresti?-
-Oh, mamma. Un figlio. Un piccolo Styles. Una carotina. Un Larry Stylinson tutto nostro!-
-Louis se…-
-Lo voglio Harry- lo interruppi di nuovo- lo voglio tanto che credo di non aver mai voluto una cosa cosi follemente. Lo voglio, lo voglio, lo voglio, cazzo!- sbottai concludendo e cominciando a baciarlo dappertutto. Come una bambina fa con il padre che gli ha appena comprato un biglietto del concerto del suo idolo, credo.
**


Harry ritornò in salotto con un foglietto in mano –Tieni. Ti ricordi ancora il primo giorno che ti venimmo a prendere, David?- chiese.

-Certo papà, come potrei dimenticarlo. Mi sorprende che tu dubiti ancora che io me l’abbia scordato!-


*Flashback*
Era più di un’ora che io e Harry stavamo aspettando su quelle sedie ormai scomode, mano nella mano, in quell’orfanotrofio decisamente  troppo bianco.
-Andrà tutto bene- mi ripeteva notandomi abbastanza agitato.
-Signori Styles?- ci chiamò una ragazza. Ci alzammo tenendoci ancora stretti e con nessuna intenzione nel mollarci.
Ci sorrise cortese nel vederci, insieme –Potete entrare ora, le bambine sono pronte. Potete sceglierla-
Cominciammo ad avviarci verso la grande porta spalancata con le mani totalmente sudate dall’agitazione, ad un tratto una porta alle nostre spalle si spalancò attirando l’attenzione di tutti, compresi noi.
Un bambino di quattro anni, circa, si bloccò di colpo non appena ci vide. Aveva due occhi chiarissimi circondati da lievissime lentiggini che li rendevano ancora più belli, i suoi capelli erano stirati all’insù e di un colore molto scuro, era stupendo.
Spostai lo sguardo verso Harry che aveva allentato la presa della mia mano e notai che continuava a fissare costantemente negli occhi, lucidi, quella creatura.
Il bambino cominciò ad avvicinarsi lentamente per poi iniziare a correre verso mio marito saltandogli in braccio lasciandosi coccolare dolcemente dal grande che non tardò ad avvolgere le sue forti braccia attorno a quel piccolo corpicino.
Guardai la ragazza alle nostre spalle che stava fissando la scena incredula e sorridente.
-Sarai il mio papà, vero?- sentì dire da una voce stridula e fine.
Mi girai nuovamente verso i due, in tempo per scovare una lacrima che lentamente uscì dall’occhio destro del grande. Harry mi guardò sorridente e solo lì capì che non potevo chiedere di meglio di un bambino che avesse scelto noi, invece che l’incontrario.
Dio solo avrebbe saputo che coraggio avessi potuto avere a scegliere una bambina tra tante, donargli una vita perfetta mentre alle altre cosa gli restava? Intanto, però, la creatura, anzi le creature, più belle le avevo davanti.
Io annuì ad Harry capendo le sue intenzioni e mi girai nuovamente verso la ragazza che era ancora impalata alle nostre spalle.
-Io non so lei cosa voglia fare, ma noi abbiamo già scelto, o meglio, ci ha già scelto- dissi sorridendo soddisfatto.
Vidi la ragazza annuire ed una manina piccola e morbida si rifugiò nella mia stringendomela appena. Mio figlio mi stava stringendo la mano guardandomi sorridente, e fu di certo la sensazione più bella della mia vita.
**


-E come ho sempre detto: al tuo diciottesimo compleanno ti farò un regalo speciale, se vorrai ti porterò nella tua città, nella città in cui sei nato- gli allungai io il biglietto.

-Non mi importa, il più grande regalo siete stati voi, il più grande regalo è stato l’amore che mi avete trasmesso, il più grande regalo fu stato darmi una vita che considererei perfetta-

-Sei sicuro?- chiesi all’uniscono con Harry.

-Papà, papà- iniziò guardando prima me poi l’altro padre- non mi importa  dove sono nato, dove ho vissuto prima di incontrarvi o altro…ora siete voi i miei genitori, e l’ho capito la prima volta che vi vidi entrare in quella porta, in quella porta che vi avrebbe portato lontano da me. Voi avete portato a termine il vostro compito da genitori subito: mi avete insegnato a vivere. Cosa potevo chiedere di meglio? Dovrei tornare in quel paese per poi, cosa? Vedere persone che mi hanno abbandonato? Persone che hanno tenuto sei figli e il settimo l’hanno mollato in un istituto? No papà, la mia vita è qui, con voi.-

-Dio, David, quanto ti possiamo amare?-

-Vi ricordate quando tornavo a casa da scuola piangendo perché i miei compagni dicevano che voi non eravate i miei veri genitori? Che non mi meritavano come amico perché non avevo i genitori?-

Io e Harry ci guardammo con gli occhi lucidi per poi annuire, sotto lo sguardo delle persone che continuavano a guardarci piangendo.

-Bene, ora ho capito il perché mi vedevano diverso da loro…- iniziò alzandosi dalla sedia prima di essere interrotto da me e da suo padre che parlammo all’uniscono –Perché sei nato qui…-iniziammo portando una mano sul cuore -…e non qui- concludemmo toccandoci il basso ventre, dove di solito sta un bambino.

-E l’altra cosa che dicevate sempre nei giorni che ero in lacrime?- chiese sapendo già la risposta.

-Che se proprio non volevi accettarci come genitori non dovevi preoccuparti…-partì il riccio rispondendo.

-…ma che tu saresti stato comunque nostro figlio, qualunque cosa fosse accaduta- finì io lasciandomi scappare le lacrime che avevo trattenuto per tutto il discorso.
David cominciò a correrci incontro e abbracciandoci forte, come il primo giorno.


-Proprio come da bambino- sussurrò alle nostre orecchie.

 

 

 

rawrr.
Parto questo spazio dicendo che sto piangendo dall’inizio che ho iniziato a scriverla.
Innanzi tutto vorrei dirvi di non copiare assolutamente nulla, perché questo è frutto della mia mente e quella di un mio amico/cugino, circa, che non sa nulla di questa pubblicazione.
Questa è la sua storia, ha detto queste esatte parole al suo diciottesimo compleanno ed è stato proprio lui a scegliere suo padre e sua madre, la descrizione del flashback è stata proprio così, è la sua.
Mia madre me la racconta sempre questa storia e finiamo sempre per piangere, soprattutto per la frase:  ‘tu sei nato qui  e non qui’’ è così terribilmente perfetta.
Spero che anche voi stiate soffiando il vostro nasino in un fazzoletto e mi farebbe piacere sapere il vostro parere di questa OS che personalmente è bellissima.
Non ho voluto soffermarmi sulle riflessioni dei personaggi o magari sulle descrizioni perché volevo dare più significato alle parole di David e poi amo la romance (come ho detto all’inizio, senza b) di Larry, così ho unito le cose eee puuuf è saltato fuori questo.
Grazie per aver letto,
eee non copiate, per favore. Se non volete farlo per me, fatelo per quelle persone che vivono nella stessa condizione, please.
YoursC.


Ps. Ho notato che se prendo le iniziali del titolo del mio spazio autore esce FLAC (*O*) e personalmente mi fa schifo, ma non ho intenzione di cambiarlo quuuuindi mi terrò l’idea della Flack.

 

Un'imitazione di Zayn fatta da Harry tutta per voi. Sbaaaaaav. (E' uguale uu)

       

  
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