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Autore: liberasognatrice    19/08/2012    2 recensioni
Cosa succederebbe se i nostri amati Kurt e Blaine incontrassero una donna un po'... particolare, che gli propone una visione differente delle cose, da un punto di vista completamente a loro sconosciuto? Con un pizzico di magia e qualche imprevisto vivranno un'incredibile avventura!
Cat!Blaine e Bird!Kurt
Genere: Comico, Commedia, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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A different point of view

 
1.Incontri inaspettati

Era una giornata afosa di pieno Luglio, Kurt e Blaine erano sdraiati in un parco sotto l’ombra di una grande quercia, in cerca di un po’ di refrigerio. Il moro era sdraiato con la testa sulle gambe del più grande, il quale era appoggiato con la schiena al tronco dell’albero ed era intento nella lettura di un romanzo.
-Kurt…-lo chiamò cercando di attirare la sua attenzione
-Mmm- rispose senza alzare gli occhi dalle pagine e non prestandogli molta attenzione
-Io stò morendo di caldo… e poi inizio ad avere anche un po’ fame.- Kurt alzò gli occhi dal libro per posarli sul volto un po’ sofferente del suo ragazzo. I capelli imprigionati nel gel erano impeccabili, ma una gocciolina di sudore gli iperlava la fronte, scivolando sulla tempia. Doveva ammettere che anche in quelle condizioni Blaine rimaneva comunque bellissimo. Si stava perdendo per l’ennesima volta nei suoi occhioni ambrati, dimenticandosi di tutto il resto, quando venne richiamato.
-Kurt… Kurt? Mi stai ascoltando?- si ridestò dai suoi pensieri tornando sulla terra
-Si certo! Hai fame. Ma abbiamo mangiato solo due ore fa! Non è possibile che tu non sia ancora sazio!- Blaine lo guardò dal basso con i suoi occhioni da cucciolo, hai quali non riusciva mai a dire di no.
-Lo so… ma io non mi riempio come te, con solo un insalatina leggera. Oltretutto scondita.- Kurt si accigliò
-Blaine ci saranno trentacinque gradi se va bene! Non puoi pretendere di mangiare un piatto di pasta o qualcosa di più pesante! Lo dicono tutti i dottori, quando fa caldo bisogna fare pasti leggeri.-
-Certo, ma dicono anche di non uscire nelle ore più calde e di bere molta acqua! E noi siamo al parco alle tre del pomeriggio, senza una bottiglietta d’acqua fresca! E io inizio ad avere anche sete!-
Kurt dovette ammettere che il suo ragazzo non aveva tutti i torti e che, anche se erano all’ombra, faceva un caldo infernale. Diede un’occhiata al suo libro poi a Blaine e decise che era meglio continuare la lettura in un altro momento, altrimenti avrebbe dovuto raccogliere i resti sciolti del moro con un cucchiaino.
-Va bene. Mi sembra di aver visto una fontanella da quella parte. Facciamo una tappa lì e poi magari andiamo a sgranocchiare qualcosa.- Blaine scattò in piedi in un attimo, come se quel programma gli avesse ridato tutte le forze in una volta. Kurt invece si alzò più lentamente, non voleva rischiare di avere un fastidioso giramento di testa, a causa di quel caldo. Mise il suo libro nella tracolla di Louis Vuitton e poi si incamminarono verso la fontanella, tenendosi per mano. A causa di quel caldo più di mezza Lima era in ferie in qualche altro posto, il che rendeva la cittadina semi deserta e concedeva un po’ più di libertà ai due innamorati.

Prima di raggiungere la tanto agognata fonte d’acqua, i due ragazzi vennero fermati da una strana vecchietta, che gli sbarrò la strada. Entrambi la guardarono senza capire e Kurt notò come il suo gusto nel vestire lasciava molto a desiderare. Aveva una gonna lunga fino ai piedi di un color borgogna, con qualche toppa quà e là di colori scuri e un sacco di bordi sfilacciati; all’altezza del bacino aveva un’altra stoffa, giallo paglierino,  legata con un grosso nodo sul fianco. Nella parte superiore del corpo indossava un vecchio camicione blu, con un cordino intrecciato all’altezza del seno e le maniche a sbuffo. Sembrava una vecchia strega del medioevo, le mancava solo il cappello a punta che invece aveva sostituito con una specie di turbante viola, dal quale fuoriuscivano ciuffi di capelli grigi. Sembrava un arlecchino al femminile, per tutti quei colori messi assieme! Quello che invece colpì di più Blaine, erano i gioielli che indossava, due grossi orecchini a cerchio dorato, una moltitudine di anelli di diverso tipo e colore, che adornavano quelle mani rugose con le unghie lunghe laccate di nero. E soprattutto tutte quelle collane al collo, ne riusciva a contare quattro ma sembravano molte di più, era un’intreccio di fili neri, cordini di cuoio, spago e una catenella dorata. Quella più corta aveva come ciondolo un dente aguzzo, sicuramente di un animale, poi ce n’era una piena di perle di legno intarsiate, un’altra aveva come ciondolo un ciuffo si piume di vario tipo, ma quella che attirò maggiormente la sua attenzione era il medaglione alla fine della catenella dorata. Un disco piatto con delle incisioni tutto attorno e in mezzo una pietra d’ambra.
-Buongiorno ragazzi!- la voce della donna era leggemente roca e si distingueva benissimo l’accento latino, sicuramente non era di quelle parti –mi presento, sono la Maga Sabaita del circo Andaluso che si è fermato in città ieri sera. Vorrei invitarvi allo spettacolo di stasera, sono sicura che non ve ne pentirete. E poi magari potri leggervi le carte e vedere cosa vi prospetta il futuro...- Kurt e Blaine si scambiarono un’occhiata scettica, poi il più grande prese la parola, interrompendo la maga e il suo elenco di tutte le pratiche magiche.
-La ringraziamo molto per l’invito e per… la premura che ha avuto nell’informarci, ma il circo non fa proprio per noi e, senza offesa, non ho mai creduto nella cartomanzia.- la maga sorrise affabilmente ai due
-Ah siete due scettici! Scommetto che non avete mai dato una possibilità alle carte! Ma non è mai tardi per cominciare.- Kurt la guardò un po’ spazientito, era una che non demordeva subito.
-Già, ma penso che rimarremo con il beneficio del dubbio! Ora se ci lascia passare, avremmo una certa fretta.- la donna squadrò il più alto, per poi volgere lo sguardo al più basso che non aveva proferito parola.
-E tu che mi dici? Non ti andrebbe di dare una sbirciatina nel tuo futuro?-
-Emm… no… la ringrazio molto.- purtroppo il moro non aveva usato un tono categorico come il suo ragazzo e la maga persistette.
-Non devi dare retta al tuo ragazzo.- Blaine rimase interdetto da quella frase
-Come fa a sapere che è il mio ragazzo?!- la donna sorrise
-Bhè io sono una maga! È normale che sappia queste cose.- Blaine era ancora stupito e un po’ iniziava a provare soggezione per quella vecchia, Kurt invece era più che spazientito, lui aveva sentito abbastanza. Prese sotto braccio il suo ragazzo, deciso ad aggirare la donna.
-Blaine andiamo! Lascia perdere questa ciarlatana!- iniziò a strattonare il moro che sembrava pietrificato, anche se non credeva all’esistenza delle maghe o delle streghe, Blaine evitava sempre di chiamarle ciarlatane o svitate o pazze, era una precauzione per un’eventuale esistenza della magia. E se tutte le favole avevano un fondo di verità, allora non si doveva mai e poi mai insultare una maga, a meno che non si volesse una bella maledizione o una fattura! Purtroppo per lui, Kurt non sembrava del suo stesso pensiero e l’aveva appena offesa!
-Mio caro ragazzo, io non sono affatto una ciarlatana! E te ne accorgerai presto!- detto questo la donna li superò sparendo.
-Ma.. dov’è finita? Un’attimo fa era qui e ora non c’è più!- Blaine era sconvolto
-Adesso non fare il bambino credulone! Come minimo si è nascosta dietro ad un albero!-
-E che mi dici del fatto che sapeva che eri il mio ragazzo?!- Kurt alzò gli occhi al cielo esasperato
-Magari ci ha visti venire in qua mano nella mano?! E visto che i ragazzi di solito non si tengono per mano avrà intuito che eravamo gay!-
-Sì ma…- Kurt lo zittì, non aveva voglia di discutere se quella donna era o meno magica.
-Siamo arrivati alla fontana! Non avevi una gran sete tu?- Blaine lo guardò rassegnato, aveva capito che per il suo ragazzo il discorso di prima era già chiuso. Si avvicinò al rubinetto della fontana per dissetarsi e quando alzò gli occhi dal getto d’acqua intravide un luccichio nell’erba a qualche metro di distanza da lui. Si alzò assottigliando gli occhi per tentare di capire cos’era quel luccichio.
-Blaine che stai facendo?- Kurt si avvicinò al moro, attento a non bagnarsi con gli schizzi d’acqua della fontanella.
-Lo vedi anche tu quel luccichio?- il ragazzo dagli occhi azzurri guardò nella direzione che gli era stata indicata e sì lo vedeva anche lui.
-Sì lo vedo perché?- non capiva cosa volesse fare il suo ragazzo
-Secondo te cos’è?- o forse era meglio dire non capiva perché il suo ragazzo fosse così interessato a quella cosa luccicante!
-Non ne ho la più pallida idea ma..- non finì la frase che Blaine era già partito in quella direzione per darsi da solo una risposta, e chissà perché a Kurt non sembrava assolutamente una buona idea.
-Blaine che fai? Lascia perdere!- il moro si era accovacciato per prendere la fonte di quello scintillio – non lo sai che la curiosità uccide il gatto?!- ma sembrava che a Blaine non importasse, quindi decise di raggiungerlo per vedere anche lui cosa aveva trovato.
Quando furono di nuovo fianco a fianco, il riccio si alzò mostrandogli quello che aveva in mano: un medaglione.
-È quello della maga! Ce lo aveva addosso prima. Lo so bene perché l’ho fissato a lungo per tentare di decifrare le scritte incise sopra!- Kurt diede un rapido sguardo al gioiello prima di restituirglielo
-E ci hai messo molto?! No perché a me sembra leggibilissimo!- Blaine guardò l’oggetto sgomento, era certo che quando l’aveva addosso la maga era in un’altra lingua e non in inglese!
-Ma.. ti giuro che prima che non era così!-
-Allora non sarà lo stesso oggetto! Però devo dire che quell’ambra è del colore dei tuoi occhi, impressionante, ha anche le stesse pagliuzze!- Blaine ignorò totalmente il commento sui suoi occhi
-Penso che dovremmo restituirglielo.-
-A chi scusa?- Kurt non poteva crederci
-Alla maga! Andiamo al circo e glielo restituiamo!-
-Oh no no no! Non ci penso proprio!- il più alto si voltò e iniziò a camminare spedito
-E dai Kurt! Cosa ti costa?- Blaine iniziò ad andargli dietro, tentando di convincerlo in tutti i modi, ma il suo ragazzo fù irremovibile.
-E va bene! Non andremo a restituiglierlo! Ma almeno aspettami.- Il ragazzo dagli occhi azzurri si fermò di botto –Grazie!- ripreso a camminare per il parco, la seconda meta era cercare qualcosa da mangiare per Blaine, ma lui sembrava più interessato a quel medaglione che si rigirava tra le mani.
-Secondo te cosa vuole dire questa frase- Kurt gli stava per rispondere che non gli interessava ma il moro andò avanti imperterrito leggendo ad alta voce l’incisione – “Una diversa visione delle cose, può aiutare ad aprire gli occhi sulla verità”- una potente luce gialla si sprigionò dalla pietra accecando entrambi e poi il buio.





Note dell'Autrice

Salve a tutti!! Spero che questo breve capitolo introduttivo vi sia piaciuto! :) lo so che per ora non è niente di chè ma dal prossimo si scoprirà se quella strana vecchietta è davvero una maga o se ha ragione Kurt ed è invece una ciarlatana. La storia non sarà lunghissima, penso che in massimo 3 o 4 capitoli si concluda e la lunghezza sarà più o meno come questo primo capitolo! :) penso anche che li pubblicherò a giorni, entro fine settimana volevo concluderla! :)
Bhè spero di ave scritto qualcosa di carino e decente! comunque se volete farmelo sapere lasciate una recensione!

Un Bacio Liberasognatrice :)
  
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