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Autore: La Chiave di Do    20/08/2012    9 recensioni
La giovane età non era sinonimo nel professore di empatia nei confronti dei ragazzi, sembrava che la sua gioventu' fosse dolorosamente sfumata senza lasciare traccia nell'uomo severo ed elegante che quasi ogni giorno recitava con passione i versi di Thomas o della Dickinson di fronte ad una classe che sembrava non percepire tutto quell'amore per la letteratura che cercava di trasmettere loro; forse, ipotizzavano i colleghi, era quella frustrazione ad averlo reso orgoglioso e gelido, anche se la maggior parte assicurava che era nella sua indole un certo distacco, che l'ombra che aveva negli occhi fosse parte del suo fascino.
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alex Turner, Altri, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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*



Quando sbirciando fuori dalla finestra alle undici e un quarto si rese conto che la metà delle ragazze si era messa in ghingheri per incontrarsi con gli altri in giardino Jennifer fu colta dal panico e si mise a pescare alla rinfusa in valigia alla ricerca di qualcosa di minimamente carino per evitare di fare la figura della sciatta: scovo' una camicetta azzurra che tentava di nascondersi fra le t-shirt e un cardigan leggero e li trovo' appropiati, poi si stupi' nel trovare sul fondo del beauty case una vecchia matita per occhi e un mascara, probabilmente rubati a sua madre ai tempi delle medie. Pettinarsi, coi capelli cosi' corti, era del tutto inutile.

Si stava infilando l'unico paio di ballerine che aveva quando senti' bussare alla porta: Jeremy.

Ehy Jen, sei...” le sue parole si fermarono sulle labbra per un momento mentre cercavano di inquadrarla “in ritardo”.

Lui aveva i capelli legati e la chitarra in spalla nella sua custodia nera.

Sono pronta, scusami!” pesco' le chiavi della camera e il cellulare dal comodino e usci'.

Levale” ordino' Jeremy bruscamente.

Che cosa!?”

Le scarpe, levale, non dobbiamo fare rumore!”

Si sfilo' lui stesso il suo paio di Vans e la prese per mano con quella libera conduncendola lungo il corridoio fino alla porta finestra della balconata che dava sul giardino; la apri' lentamente per non fare rumore e scivolarono fuori, correndo sull'erba a piedi nudi per non farsi scoprire: il resto della classe era già seduto in cerchio sotto un pesco.

Eccoci” fece il ragazzo reinfilandosi le scarpe e poggiando la chitarra al tronco.

Lei che ci fa qui?” domando' duro Douglas alzandosi in piedi.

Tranquillo Tom, sta con me” rispose Jeremy imbracciando l'acustica “Volevo solo...”

Seguire i consigli del prof, che bravo ragazzo!” butto' là una ragazza che giocherellava con una ciocca di capelli.

O cuccare” accenno' un'altra voce, nascosta nell'oscurità.

Ah, Will, sei una serpe!” ribattè Jeremy sedendosi fra loro e invitando Jennifer a fare lo stesso facendole spazio accanto a sè “Le ho chiesto di venire per stare un po' in compagnia, tutto qui!”

La questione fu seppellita dopo un paio di canzoni, fra qualche birra e un paio di spinelli, sovrastata completamente dalle immense balle di Tom Douglas, convinto che le sue avventure in periferia con tanto di coltelli e pistole potessero risultare credibili, ma Jennifer dopo due soli tiri e neppure mezza birra già si sentiva cosi' stanca da doversi abbandonare sulla spalla del suo cavaliere.

Oh-oh, qui qualcuno sta partendo!” Tom interruppe i suoi improbabili racconti per fare notare a tutti lo stato della Winston.

Che carina, non regge!” ribattè una ragazza sorridendo.

Prova a baciarla principino, magari si riprende!” ridacchio' qualcun altro.

Eddai!” rise Jeremy posando la chitarra per accarezzarle il mento con un dito e cercando di accomodarsela meglio contro il braccio; in un sussurro si rivolse a lei “Jen, se sei stanca ti accompagno in camera...” ma lei scosse vigorosamente la testa.

Facciamo due passi” propose con voce assonnata.

Ce la fai ad alzarti?”

In risposta lei barcollo', incespico', rischio' di cadere ma alla fine di mise in piedi da sola, e lo stesso fece Jeremy con un po' piu' di sicurezza, cingendole un fianco per sostenerla, il tutto fra le risate dei compagni.

Camminarono lungo il vialetto allontanadosi dal pesco fino a raggiungere un angolino in cui un grosso masso avrebbe potuto far loro da panchina e si fermarono li'; di nuovo Jennifer si ritrovo' costretta ad appoggiarsi a lui per la stanchezza.

Forse è davvero meglio che ti riporti in camera, Jen”.

Voglio stare con te”.

Anche io... voglio...”

Stare con me?”

Jeremy rise, imbarazzato ma piuttosto disinibito dall'alcol.

No, in realtà voglio baciarti”.

Non fece in tempo a stupirsene che si ritrovo' le labbra di Jeremy, morbide e alcoliche, contro le proprie, prima timide ed immobili, poi piu' audaci nel tentativo di fare incontrare la lingua con quella di lei, senza fretta, con la dolce voracità propria degli adolescenti.

Molto bene, piccioncini colti in flagrante. Mi dispiace interrompere questa importante lezione di anatomia comparata, ma siete fuori coprifuoco di due ore” quella voce era troppo adulta, profonda e cinica per appartenere a qualunque dei loro compagni.

 

*



                    La Chiave di Do.
                    Quanto sono dolcina, eh? E stronza, eh?
                    NON OSATE chiedere cosa succederéà che non lo so manco io!

 

   
 
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