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Autore: Lizzie_Siddal    20/08/2012    2 recensioni
[30 Rock - Liz/Jack]
"Buon Dio, Lemon. Ti sei messa un profumo peggiore del solito o è 'Sabor de Soledad' quello che sento?” esordisce Jack a mo' di saluto, entrando in ascensore.
“Naa. Ho chiuso con quella roba.” mente Liz senza scomporsi, nascondendo prontamente nella borsa le sue tortillas preferite e provocando un delicatissimo rumore di plastica accartocciata.
Genere: Comico, Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Crumby
Fandom: 30 Rock
Personaggi/Pairing(s): Liz Lemon/Jack Donaghy
Warnings: flashfic, het, crack
Challenge/Prompt: scritta per la Notte Bianca #6 @maridichallenge con il prompt tortillas messicane + scritta per Un anno di tuffi @tuffinpiscina con il prompt briciole di 'Sabor de Soledad' (riciclato dalla Maratona in piscina /O\)
Note: su suggerimento di perlinha, ho tradotto “deal breaker” con “rompipatti”, come – a quanto pare – viene tradotto nell'adattamento italiano. Non è awesome nemmeno la metà dell'orginale, ma pazienza \o/ è carino comunque ♥



"Buon Dio, Lemon. Ti sei messa un profumo peggiore del solito o è 'Sabor de Soledad' quello che sento?” esordisce Jack a mo' di saluto, entrando in ascensore.
“Naa. Ho chiuso con quella roba.” mente Liz senza scomporsi, nascondendo prontamente nella borsa le sue tortillas preferite e provocando un delicatissimo rumore di plastica accartocciata.
Dopo quella spiacevole illusione del test di gravidanza positivo, si era imposta sul serio di smettere di mangiare le 'Sabor de Soledad'. Ma nel cassetto della scrivania era rimasta un'ultima confezione – sulla cui data di scadenza è meglio non indagare – , in ufficio c'era la solita aria di disperazione del lunedì, e come se non bastasse Liz era più emotivamente sotto terra del dovuto, avendo passato la notte a piangere lacrime di sangue sul finale di Lost. Doveva pur trovare un modo per tamponare lo stress e la sindrome da abbandono, no?
“Hai programmi per stasera, Jack?” chiede tanto per cambiare discorso, pulendosi gli occhiali con finta indifferenza. Poi, per giustificare gli occhi lucidi si ficca di proposito una stanghetta in un occhio.
“A differenza di te non sono solito trascorrere le mie serate a frignare su patetici naufraghi immaginari, e quindi direi di sì” annuncia Jack sistemandosi la cravatta con sussiego.
“Ma da un lato, lo capisco. Donne della tua età, Lemon. Single più mentecatte delle altre che credono di poter compensare con un telefilm lo squallore delle loro vite, ignorando perfino una ricorrenza speciale...”
E per fortuna le porte dell'ascensore si aprono, fagocitando altra gente che li allontana l'uno dall'altra, o Liz di certo sarebbe finita in tribunale per il tentato omicidio del suo boss. Già ci si vedeva, vestita da principessa Leia, a tentare di alleggerire la pena puntando tutto sulla scusa dell'infermità mentale.
Ho aggredito il signor Donaghy per difendere il buon nome di Lost, che come tutti sanno è Il Telefilm. Ma la natura del movente è completamente irrilevante in quanto io sono un ologramma...”
No, quella battuta l'ha già usata. Ma comunque, a cosa si riferiva Jack con 'ricorrenza speciale'?
“Perché, che giorno è oggi?”
Magari s'è dimenticata di qualche evento importante del TGS, o peggio, dell'anniversario di morte del primo chihuahua di Jenna - ecco perché era così depressa quando Tracy s'è messo a parlare di squali domestici da passeggio – e oddio, Liz ha il bisogno fisico di farsi un sandwich, ora, o le verrà tipo una crisi di nervi e – Stai perdendo colpi, Liz. Decisamente.
“Stai perdendo colpi, Lemon. Decisamente.”
“Co-cosa?” domanda, appena spaesata perché Jack fa quel suo sorriso mefistofelico che Liz non sa mai bene se debba amare a morte oppure detestare cordialmente.
Anche questa cosa del leggersi nel pensiero, poi. Non sa perché ma comincia a diventarle pesante, come, bè, come può esserlo ingozzarsi con chili di Cheesy Blasters spalmati di gelato alle tre di notte, trovandosi a sorridere e ignorando le proteste agonizzanti del proprio apparato digerente.
Non sarà esattamente sano, ma tutto sommato è bello e ne vale la pena, ti fa sentire piena, in pace col mondo, e i sensi di colpa durano il tempo di un ruttino liberatorio.
E Liz sa che non dovrebbe associare ogni minima cosa all'effetto che le fa abbuffarsi di cibo spazzatura, ma proprio non riesce a trovare dei paragoni che rendano altrettanto bene l'idea.
“Il tuo compleanno, santo cielo!” sbotta Jack spazientito, sporgendosi al di sopra delle teste di qualche impiegato, mentre Liz si schiaffa una mano in piena fronte dandosi dell'idiota. Quanto può essere grave aver dimenticato di nuovo il suo stesso compleanno?
Non più grave dello shock di scoprirsi stupidamente felice all'idea che Jack se ne sia ricordato, comunque.
“Da Plunder. Tra un'ora. Puntuale.” ordina lui facendosi largo tra la folla per uscire dall'ascensore.
“E abbi la grazia di darti una ripulita. Hai ancora le briciole di quella robaccia messicana dall'odore pestilenziale su tutta la faccia”, abbaia senza pietà, premurandosi che l'intera Rockefeller Plaza lo senta.
“Razza di... rompipatti!” biascica Liz incredula, passandosi due dita sul mento, e poi, inevitabilmente, sulle labbra.


   
 
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