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Autore: AmeliaRose    20/08/2012    6 recensioni
Dopo l'arresto di suo padre, Draco non riesce più a vivere una vita normale nel mondo magico. Narcissa, su ordine del marito, lo porterà nel mondo babbano per punizione ma anche per dargli una lezione di vita.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Il trio protagonista, Narcissa Malfoy, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Era una mattina d'estate e io me ne stavo beato disteso sul letto. Mi voltai verso la finestra e guardai il cielo, poche nuvole macchiavano il cielo azzurro. Sentì dei passi avvicinarsi alla mia stanza e mi alzai, non volevo farmi trovare ancora a letto da mia madre. Non volevo che mi prendesse per uno sfaticato. Poco dopo entrò e si fermò a guardarmi.
 
-Draco, uscirai da questa stanza prima o poi" mi rimproverò mia madre.
 
-Io esco madre!" dissi guardandola negli occhi.
 
-Si, solo per mangiare e per andare in bagno" mi disse severa. "Da quando tuo padre è stato arrestato sei così privo di vita" disse osservandomi meglio "sei troppo pallido lo sai?"
 
-Per te sono sempre pallido" dissi scocciato.
Mia madre incrociò le braccia e mi fissò per qualche secondo.
 
-Allora non mi lasci altra scelta Draco, ti dovrò portare in un posto e sarai costretto a uscire" disse.
La fissai per qualche secondo, non capivo cosa le frullava in quella testa.
 
-Dove vorresti portarmi?" chiesi con finta curiosità.
 
-Dato che non riesci ad apprezzare il tuo mondo e a viverlo, sono costretta a portarti nel mondo dei babbani" disse severa.
 
-Non puoi farlo" urlai "Non puoi portarmi in mezzo a quella feccia, mio Padre non l'avrebbe mai fatto" urlai più forte.
Mia madre mi passò una pergamena e cominciai a leggerla.
 
-Non ci posso credere, mio Padre concorda in questa tua scelta?" chiesi arrabbiato.
 
-Si, considera la tua punizione. Ora datti un rinfrescata e prepara i bagagli, tra due ore si parte" e detto questo, uscì da camera mia sbattendo la porta.
Sbuffando obbedì a mia madre, ma ero ancora arrabbiato con lei e mio padre, questa punizione è troppo severa per me, mischiarmi a forza con quelle feccia, con quei traditori del proprio sangue, rabbrividì al disgusto.
Mezz'ora dopo ero già lavato, mancava solo indossare la camicia. Mi guardai allo specchio, ero pallido ma si sà quello è il mio colore naturale, guardai il mio avambraccio sinistro e fissai a lungo il marchio nero che era tatuato sopra. Non bruciava per fortuna.
Fissai il baule per qualche istante, cercando di capire cosa dovevo o non dovevo portare nel mondo babbano. Optai per dei vestiti non troppo vistosi, poi se ne avevo bisogno avrei comprato qualcosa la, sempre se era di mio gradimento. Impiegai una buona ora a sistemare il baule, di solito erano i miei servitori a pensarci ma decisi di fare da solo, almeno mi tengo occupato.
Presi la bacchetta che si trovava sul comodino di fianco a letto e scesi al piano di sotto. Il baule di mia madre era già davanti alla porta, chiamai un elfo domestico e gli ordinai di posizionare il baule vicino a quello di mia madre. Uscì di casa e guardai il mio enorme giardino, i pavoni stavano ancora dormendo. Mi andai a sedere sui scalini e guardai nuovamente il cielo. Era l'unica cosa che mi calmava al momento, da quando mio padre è stato arrestato, guardare quell'azzurro mi rendeva tranquillo.
Poco dopo sentì il portone aprirsi e mi girai. Mia madre mi stava guardando e fece cenno di alzarmi. Obbedì.
 
-Le regole sono semplici. Userai la magia solo se sarà necessario e intendo solo quando sarai in pericolo" disse sempre severa.
 
-Mi stai dicendo che mi devo comportare come un babbano qualsiasi?" chiesi acido.
 
-Esatto! Non ci saranno elfi domestici con noi quindi dovremo arrangiarci" disse lei prendendo il baule.
 
-Per quanto tempo durerà questa punizione?" chiesi con disgusto.
 
-Fino a quando non cambierai il tuo modo di comportarti. E ora Draco, prendi il baule che andiamo nella nostra abitazione temporanea" disse lei. Andai a prendere il baule senza lamentarmi e vidi mia madre mettere una mano sulla mia spalla. Due secondi dopo ci materializzammo in un cortile, mi guardai attorno, non c'era anima viva. 
 
-Dove siamo esattamente?" chiesi.
 
-In un paesino un pò fuori Londra, ma a te non deve importare" disse lei mentre estraeva la bacchetta, sussurrò l'incantesimo e aprì la porta.
 
-Non avevi detto niente magia?" chiesi secco.
 
-Questa regola vale per te Draco, sei tu quello in punizione" disse lei acida. "Ora va di sopra, la tua stanza è la seconda porta a destra. Torna di sotto dopo aver finito con il baule" disse lei entrando in una stanza un pò più avanti. Sbuffai, presi il baule e con fatica salì le scale.
Ma come diamine facevano questi babbani a vivere in questo modo? Si fatica a fare qualsiasi cosa, fortuna che sono nato mago!
Arrivai in cima alle scale con in fiatone e trascinai il baule fino alla seconda porta a destra. Aprì la porta e guardai il suo interno, a essere onesto non era male. La stanza era molto grande e spaziosa, aveva una grande finestra con delle orribili tende marroni. Entrai nella stanza e guardai meglio. Vicino alla porta a sinistra si trovava una libreria piena di libri babbani e una cassettiera, nella parte a destra invece si trovava un'enorme scrivania con sopra vari fogli bianchi, delle piume e delle boccette d'inchiostro, a quanto pare mia madre è stata qui. Invece nella parete a sinistra, si trovava un letto con le coperte dello stesso colore delle tende. Andai alla finestra e guardai fuori. Le case erano tutte uguali, steccato dello stesso colore bianco, stessi fiori, stesso colore del muro e stesso albero di ciliegio. L'unica cosa che di diverso era il nome nella cassetta delle lettere, anche noi ne avevamo una, di colore verde con scritto Malfoy. Andai a prendere il baule che avevo lasciato fuori dalla mia stanza e cominciai a mettere in ordine miei vestiti nella cassettiera. Finito ritornai davanti alla finestra e guardai fuori. Nel giardino della casa di fronte c'era una ragazza dai lunghi capelli rossi con in braccio un gatto bianco. Stava parlando con un signore vestito tutto di blu che le porgeva una bottiglia con un liquido bianco, doveva essere latte. La ragazza sorrise e prese la bottiglia, salutò il signore ed entrò in casa.
Scossi la testa, questi babbani sono proprio strani! Decisi che era ora che scendere di sotto e una volta entrato nella stanza dove era entrata anche mia madre la guardai.
 
-Ora che si fa?" chiesi annoiato.
 
-Escì, parla con la gente, divertiti" disse lei mentre sfogliava un libro di cucina.
 
-Stai scherzando vero?" Io Draco Malfoy che si diverte con quella feccia? Neanche da morto!
 
-Penso che sia arrivato il momento di smettere con questa ossessione di frequentare solo maghi dal sangue puro" disse lei "Penso che visto i nostri trascorsi sia utile frequentare i babbani" disse lei posando il libro.
 
-Mi stai dicendo che hai dei rimorsi?" chiesi.
 
-Perchè tu no?" mi chiese lei. "Ricordo la tua faccia quando Tu Sai Chi era al potere, ho visto il tuo sguardo quando uccideva i babbani" disse.
 
-Non farò mai amicizia con dei babbani" dissi guardandola negli occhi.
 
-Allora vorrà dire che staremo qui per molto tempo" disse lei alzandosi. "Ora, andiamo al mercato babbano, da quello che ho sentito vendono della buona frutta" disse prendendo un sacchetto pieno di monete babbane. "E tu ovviamente mi accompagnerai"
 
- E se non venissi?" chiesi facendo un sorrisetto.
 
-Non costringermi a usare le maniere forti Draco" disse lei con aria severa. 
Sbuffai nuovamente e la seguì fuori casa. Attraversammo l'intera via fino a raggiungere una piazzetta piena di gente che guardavano le bancherelle piene di oggetti da cucina e cibo. Io e mia madre ci facemmo strada tra la folla fino a raggiungere una bancherella che vendeva la tanto desiderata frutta di mia madre. La guardai mentre osservava con cura ogni singolo frutto, si stava comportando da babbana, che umiliazione. 
 
- Mi potrebbe dare un chilo di mele e due di pesche?" chiese una voce femminile di fianco a me. Guardai la ragazza e la riconobbi subito, era la ragazza di stamani. Mai un babbano si era avvicinato a me senza pagarne le conseguenze. La ragazza mi guardò e notai i suoi occhi verdi. In qualche modo m'incantai.
 
-Draco?" sentì mia madre chiamarmi e mi voltai di scatto. Ma che diavolo mi prende?
"Ho preso tutto il necessario, possiamo andare" disse prendendomi per un braccio.
Non stavo qua da neanche un'ora e già m'incantavo a guardare le ragazze babbane. Arrivammo a casa e andai in camera mia. 
 
-Amelia muoviti che c'è papà al telefono" urlò una voce fuori. Andai alla finestra e guardai fuori. La ragazza dai capelli rossi stava correndo da una donna dai capelli neri, diede a lei le buste con la frutta ed entrò in fretta dentro casa.
Quindi la ragazza dai capelli rossi si chiamava Amelia. Dovevo ammetterlo, Amelia è uno strano nome per una babbana.
Vidi un gufo volare sopra i tetti delle case di fronte a me, poco dopo mi notò e si diresse verso di me, aprì subito la finestra e il gufo andò a schiantarsi sul letto. Presi la lettera e la aprì. Era di Zabini. Anche lui come me, si trovava in un vilaggio babbano con i suoi zii, per far capire che il sangue puro non è tutto. Ma cosa diavolo sta succedendo? Si sà che il sangue puro è importante! 
Corsi in cucina da mia madre.
 
-Ma che avete tutti quanti?" chiesi quasi urlando.
 
-Non rivolgerti a me con questo tono!" disse lei alzandosi dalla sedia.
 
-Perchè ora vi importa dei babbani? Fino a poco tempo fa neanche li notavate!" dissi sempre con lo stesso tono.
Lei mi guardò severa.
 
-Dopo la battaglia a Hogwarts, tutti noi abbiamo capito che quello in cui credevamo non era giusto, per anni ci hanno fatto credere che il sangue puro era importante ma non è così. Quello che noi abbiamo fatto non è giustificabile, ed è per questo che ora noi facciamo in modo che voi impariate a rispettare i babbani, per non creare un'altra stupida guerra o far del male ai babbani" disse lei.
 
-La punizione serviva solo come scusa!" dissi seccato.
 
-Diciamo di si" rispose lei "ma in ogni caso, la magia non vi è permessa finchè starete qui" aggiunse.
Abbassai lo sguardo.
 
-Ci addomesticate allora" dissi 
 
-No, vogliamo solo farvi capire che i babbani sono come noi, senza poteri magici ma come noi." disse mettendomi una mano sulla spalla.
"Comunque, la famiglia Simmons ci ha invitato per pranzo, credo che sia una tradizione babbana invitare i nuovi vicini" 
 
-E chi sarebbero?" chiesi acido
 
-La famiglia che abitano davanti a noi, mi pare che hanno anche una figlia della tua età" disse mentre prendeva una mela dal sacchetto. "Credo che sia il caso che tu vada a prepararti, manca poco all'ora di pranzo". Mi voltai di malavoglia e andai in camera a prepararmi. Indossai una semplice camicia azzurra con dei Jeans babbani. Finito, scesi di sotto dove mia madre in veste babbana mi stava aspettando.
 
-Quanto manca a questa tortura?" chiesi secco.
 
-In verità è già ora di andare" disse lei. Uscimmo di casa e prima di uscire dal cancelletto mi guardò.
"Mi raccomando Draco, comportati bene, sennò sarò costretta a dire tutto a tuo padre. E sai che succede quando tuo padre si arrabbia" disse lei mentre usciva dal cancello.
 
-Cosa vuoi che faccia? E ad Azkaban e ci resterà per il resto della sua vita" dissi acido mentre entravamo nel cortile dei vicini.
 
-Non resterà per tutta la vita in prigione, ma di certo non vorrai che torni arrabbiato con te vero Draco?" disse sorridendo. Arrivammo davanti alla porta e mia madre suonò il campanello. Poco dopo la porta si aprì e due enormi occhi verdi mi guardarono.
   
 
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