Titolo: Tied to the Death
Autore: Type Writer
Fandom: Vampire Academy
Personaggi: Rose Hathaway – Dimitri Belikow – Padre Andrew – Lissa Dragomir – Isaiah – Elena – Mason Ashford (accennati)
Paring: RoMitri (accenni)
Word: 479
Rating: Pg
Genere: Angst / Sovrannaturale / Fantasy
Avvertimenti: Missing Moment / Flash-fic / Het / (Finale: What if...?)
Disclaimer: I fatti narrati, ad esclusione del finale, e i personaggi non mi appartengono, sono proprietà di Rechelle Mead e di chiunque ne detenga i diritti. Questa fanfiction non è a scopo di lucro.
Nda: Storia cheha partecipato al contest: Oh! Death indetto sul C&C
Francamente avevo un idea del tutto diversa su questa fanfic, di conseguenza non ne è uscito quello che speravo e quel sesto posto mi ha davvero sorpreso. Mi piacerebbe sentire l'opinioni di esterni.

La morte è sempre stata un punto interrogativo, sia per gli umani, che per noi dhampir e moroi.
In senso filosofico ovviamente. Diciamo, che la morte è il contrario della vita. Che non c'è una senza l'altra.
Che dopo di essa, ci aspetta un posto migliore.
Non sono mai stata una tipa religiosa. Tra me e Dio vigeva un patto. Io accettavo di credere in Lui e Lui mi lasciava dormire tutte le domeniche.
Ma sapete, quando cominciate a vedere il fantasma di un vostro amico, morto per colpa vostra, cominciate a chiedervi molte cose.
La prima è se siete diventate completamente pazze. La seconda è se sia venuto per vendicarsi. Il vostro cervello può davvero realizzare centinaia di filmini in quel caso, e, vi posso assicurare, che non è bello.
Continuavo a chiedermi cosa ci fosse dopo la morte, se il mondo celeste in cui credeva padre Andrew oppure un qualcosa di totalmente diverso.
Cominciavo ad avere paura. E se Mason e gli altri fantasmi fossero venuti per riportarmi indietro?
Dopotutto, io ero morta e poi tornata in vita.
Oppure ero io che, essendo morta, avevo un legame con quel mondo. Non lo sapevo.
Non sapevo più nulla ormai. E non ebbi neanche il tempo per pensarci, che gli Strigoi attaccarono.
Vampiri morti che, per "vivere", si nutrivano del sangue dei moroi, i vampiri vivi.
Quell'attacco mi ricordò Isaiah ed Elena. Due strigoi che avevo ucciso proprio tre settimane prima e che avevano costato la morte a Mason. Che sia stato questo ad animarmi durante la battaglia non saprei, so solo che persi il conto di quanti strigoi uccisi. Questo mi animò anche nella missione di salvataggio dei moroi e dhampir catturati.
Fu solo alla fine di questa che morii anche io. Dimitri, mio mentore, mio amico, mio amante, era stato risvegliato.
Tramutato in un vampiro senza vita, disposto ad uccidere per il semplice gusto di farlo.
Quello che rendeva ancora più dolorosa la sua perdita, è che finalmente avevamo trovato il coraggio di confessare i nostri sentimenti, di stare insieme. Il ricordo di come, solo poco prima, mi aveva stretto tra sue braccia.
Di quanto mi sia sentita completa dopo aver fatto l'amore con lui.
Perché non potevamo essere una coppia normale? Perché la mia vita sembrava segnata solo da dolore e morte?
Dovevo impedire a Dimitri di uccidere.
E lasciare l'accademia, anche se questo implicava abbandonare Lissa, mia migliore amica e protetta, sembrava l'unico modo possibile.
Morte. Morte. Morte.
Ero davvero legata a Lei. Più uccidevo e più mi ci avvicinavo.
Ma dopotutto, tutti moriamo alla fine, giusto?
E ora? Ora stavo morendo proprio per mano dell'uomo che amavo.
Credo che stavolta non sarei tornata indietro. Avrei tenuto il - cosa c'è dopo la morte - per me.
Lasciando ancora il punto interrogativo su un evento che tormenta da secoli l'esistenza di umani, moroi e dhampir.