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Autore: Acinorev    21/08/2012    33 recensioni
«Ma sono qui – la interruppi. - Sono qui, con te. Ed è esattamente dove voglio stare.»
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Unexpected'
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Qui potete trovare il trailer della storia, se vi interessa: TRAILER

 Leen

Capitolo 1

 
Ancora non potevo crederci.
Avrei dovuto lasciarlo lì, almeno avrebbe imparato la lezione.
Anzi, probabilmente non sarebbe successo nemmeno in quel caso.
Non capivo nemmeno perché avessero incaricato proprio me, quando evidentemente avevo altro da fare.
Quella rossa nel mio letto aveva anche protestato un poco quando mi ero dovuto alzare.
Peccato che gli altri non mi avessero lasciato scelta: Liam era in qualche posto romantico con Danielle; Harry… Beh, lui probabilmente non stava facendo niente di tanto diverso da quello che stavo facendo io, ma almeno aveva avuto il buon senso di non rispondere al cellulare, a differenza mia; Louis invece era a casa di Eleanor ad una specie di raduno di famiglia.
Scesi dalla macchina e mi strinsi nella felpa nascondendo il volto nel cappuccio e cercando di non dare nell’occhio: il problema era che tutte quelle fans strepitanti occupavano l’entrata dell’ospedale e il passare inosservato sarebbe risultato un po’ difficile. Rimasi a qualche metro di distanza, alla ricerca di un modo per entrare. Dopo qualche minuto mi venne un’idea.
Mi appostai dietro una serie di cespugli, abbastanza vicini all’entrata, tirai un respiro profondo e gridai: “Harry Styles sta passando dal retro!!”
Subito dopo mi abbassai, cercando di nascondermi il più possibile dietro quelle piante. Non sapevo nemmeno  se gli ospedali avessero un retro da cui passare, ma avevo due fattori a mio vantaggio: innanzitutto, per esperienza, sapevo che le fans non ci avrebbero riflettuto sopra, e poi sapevo anche che non avrebbero resistito ad Harry Styles, che a quanto pareva si era guadagnato la preferenza con i suoi ricci. Le mie previsioni non sbagliarono: non appena mi nascosi dietro ai cespugli, potei sentire quelle ragazze urlare e correre verso una direzione imprecisa.
Quando il loro vociare divenne più ovattato e quindi più lontano, mi alzai lentamente dandomi un’occhiata intorno. Di loro non c’era nemmeno l’ombra: probabilmente stavano impazzendo per cercare il famoso retro che avevo loro indicato. Chi sa se l’avrebbero trovato.
Sorrisi tra me e me, pensando a cosa mi ero dovuto inventare, e camminai velocemente verso l’entrata. Oltrepassai la porta a vetri e, dopo essermi scoperto il volto abbassando il cappuccio, mi resi conto di non aver idea di dove dover andare.
Diedi uno sguardo in giro e chiedere a qualcuno mi sembrò la cosa più giusta da fare. Mi avvicinai ad una specie di lungo bancone, dietro al quale era seduta una signorotta paffuta che parlava con qualcuno tenendo i fini occhialini sulla punta del naso.
“Il dottor Johnson oggi non c’è. Se vuole può parlare con la sua assistente al quarto piano. Se no dovrà tornare domani.” squittì con la sua vocina stridula senza far trasparire sul suo viso alcuna emozione.
“Oh, non fa niente. Tornerò domani. Arrivederci.” rispose la ragazza di fronte a me. Quella voce mi era stranamente familiare, così come quei capelli biondi che le ricadevano lisci sulla schiena.
La ragazza indietreggiò di un passo, per poi girarsi e venire a sbattere contro di me. La accolsi tra le braccia evitandole una disastrosa caduta, ma lei si scostò subito mormorando delle scuse. Mi allontanai un poco per poterla guardare in faccia e rimasi sorpreso nel vedere quel viso dopo così tanto tempo e così tanto cambiato.
 
“Kathleen Mason?” esclamai,spalancando gli occhi.
Lei corrugò la fronte come per cercare di capire chi fossi, poi evidentemente capì: “Zayn Malik?” ribatté.
Sorrisi, come per assicurarle che fossi io, ma il sorriso non fu ricambiato, anzi.
“Non dovresti essere in giro per il mondo con la tua band di fighetti? O hai deciso di farti finalmente controllare il cervello?” chiese, sistemandosi la maglietta di cotone.
“Vedo che sei rimasta la solita simpaticona.” dissi, abbozzando una risata. In effetti non eravamo mai andati molto d’accordo: ci conoscevamo dal primo anno delle superiori, dato che ci eravamo sempre trovati a frequentare molti corsi insieme, ma nulla era mai andato oltre il saluto e qualche battutina acida. Non c’era nemmeno un motivo per quell’astio tra di noi e non pensavo che fosse odio, ma solo il nostro modo di relazionarci.
Kathleen era sempre stata una ragazza.. normale. Nulla di speciale, nulla di sorprendente.
Né troppo famosa a scuola, né troppo invisibile. Aveva i suoi amici e la sua vita, che per quanto ne sapessi non era delle migliori. Nonostante tutto, però, era solare e la sua risata non passava mai inosservata.
“Lo sai che questa simpatia la riservo solo per te.” mi assicurò,  lasciando trasparire un sorriso che voleva solo essere ironico.
“Ne sono onorato. – ammisi, sorridendo a mia volta – Cosa ci fai qui?”
La vidi alzare un sopracciglio, piantando gli occhi scuri nei miei. Ecco, gli occhi erano rimasti gli stessi. Forse il suo viso era un po’ cambiato, era diventato più maturo, più adulto. I capelli erano leggermente più lunghi e la fronte non era più coperta dalla solita frangetta, ma gli occhi erano gli stessi.
“Solo perché ora sei diventato una persona importante – rispose, mimando le virgolette sulle ultime parole – non devi aspettarti che io ti dica certe cose.”
Stavo per ribattere, dando inizio a uno dei nostri soliti battibecchi che non avevano luogo da circa due anni, ovvero da quando avevo lasciato la scuola per dedicarmi alla band, ma qualcosa attirò la mia attenzione.
Lentamente, infatti, le fans che avevo poco prima allontanato stavano tornando davanti all’entrata e non potevo permettere che mi vedessero: sarebbero entrate e non mi avrebbero lasciato un attimo di respiro.
Perché non avevo accettato che Paul mi accompagnasse?
Dopo aver lanciato un’occhiata alla porta di vetro dell’ospedale, guardai Kathleen che mi scrutava confusa, probabilmente pensando che fossi stupido. La presi dalle spalle e invertii le posizioni, mettendomi di spalle all’entrata in modo che non potessero riconoscermi.
“Hey, ma che diavolo ti prende?” chiese Kathleen scrollandosi le mie mani da dosso. Indicai con il pollice la folla di ragazze alle mie spalle e lei si sporse per guardare oltre la mia figura.
“Ah, ora capisco perché erano tutte qui… Ci ho dovuto quasi litigare per entrare.” si lamentò, incrociando le braccia sul petto. Mi ricordavo che lo faceva sempre quando la prendevo in giro per qualcosa.
Improvvisamente il cellulare nella mia tasca prese a vibrare, così risposi: “Sto arrivando… Sì, sono già qui, devo solo… - vidi Kathleen sorpassarmi, salutandomi con un cenno della mano, e la seguii con lo sguardo mentre si allontanava – devo solo capire dove devo andare.”
Dall’altra parte del telefono il mio amico stava borbottando qualcosa, ma io ero più impegnato a capire che diavolo stesse facendo quella ragazza. Si era fermata in mezzo a quel gruppo di fans scambiando qualche parola con alcune di loro. Quando la vidi indicare verso di me con un sorriso soddisfatto sul volto, mi fu tutto chiaro: “Stronza…” sussurrai sorridendo.
Le fans iniziarono a correre verso di me accalcandosi nella porta a vetro, così fui costretto a chiudere la chiamata e a prepararmi all’assalto: “Ok, magari ritardo di qualche minuto.” annunciai, per poi schiacciare il tasto rosso.
- 5 all’impatto.
-4
-3
-2
-1
“Zayn! Zayn! Oh mio dio, non posso crederci!”
“Malik ti amo!”
“Zayn, ti prego, posso farti una foto?”
“Un’autografo, Zayn!”
“Oh dio, sto sognando!”
 
 
“Avevi detto che avresti ritardato qualche minuto!” mi rimproverò Niall, ancora seduto sul lettino del pronto soccorso. Gli rivolsi un’occhiata truce: si lamentava anche?
“Lo sai come sono le fans! E poi non mi sembri nelle condizioni di lamentarti!”
“Sono venute all’ospedale?” chiese, scendendo dal lettino.
“Sì, ma ho smentito tutto: ho detto che tu non eri qui, ma in hotel, e che io ero venuto per ritirare delle analisi del sangue. Sei in debito con me.” annunciai, puntandogli l’indice sul petto.
“Grazie! Non sono proprio nelle condizioni di firmare autografi o fare foto.” rise, massaggiandosi lo stomaco.
Scossi la testa accompagnandolo fuori dalla stanza e incamminandomi con lui lungo il corridoio: “Credo che tu sia l’unico sulla faccia della terra a mangiare così tanto da star male e dover essere portato in ospedale.” lo canzonai.
“Hey, chissà cos'ho mangiato di scaduto. È stata un’indigestione, non ho mangiato troppo.” cercò di difendersi. Alzai gli occhi al cielo, decidendo di non intavolare quella discussione.
Arrivammo di fronte alla porta che divideva il pronto soccorso dal resto dell’ospedale e nell’aprirla l’occhio mi cadde su un elenco che era appeso su di esso: ad ogni piano corrispondeva un nome, probabilmente per aiutare pazienti e medici ad orientarsi meglio nella struttura.
Se vuole può parlare con la sua assistente al quarto piano.” Le parole di quella donna paffuta mi ritornarono in mente, così gettai un’occhiata alla scritta di fianco a 4° PIANO: Oncologia.
Oncologia?
“Zayn, non credo che la porta si apra da sola.” esclamò Niall, riportandomi alla realtà con la sua solita risata.
“Ah, sì…” risposi, aprendola e lasciandolo passare.
“Tutto bene, amico?” chiese.
“Sì, certo. Tutto bene.” affermai.
In realtà ero ancora colpito da quello che avevo letto. Che ci faceva Kathleen in oncologia? Ovviamente il mio cervello mi aveva offerto la risposta più banale e scontata, ma non volevo crederci.
E poi, mi era sembrato che stesse bene. O almeno, lei era quella di sempre.
Decisi di non torturarmi con quelle idee: probabilmente era lì solo per dei controlli.
 
“Eccoci!” gridai a qualcuno di indefinito appena entrai in casa con Niall. Subito lui si fiondò sul divano per godersi il rimanente di quella giornata libera che bramavamo da tempo. Io invece me ne andai in camera, dopo aver capito che ancora nessuno era rientrato.
Mi guardai un po’ in giro cercando qualcosa che potesse distrarmi e il portatile sulla mia scrivania mi sembrò accettabile, quindi entrai su Twitter.
Hello every1 :) x” scrissi. E, come mi aspettavo, le mie menzioni presero a impazzire. Era impressionante sapere che così tante persone mi seguivano e aspettavano un mio tweet, anche il più stupido.
Risposi a qualcuna di loro, per quanto mi fosse possibile: vedere le loro reazioni e capire di averle fatte felici anche con un semplice ciao, mi rallegrava la giornata.
Vagai un po’ nella mia home, aprendo le varie foto che mi ritraevano all’ospedale sommerso dalle fans urlanti e mi venne un dubbio: chi sa se Kathleen aveva Twitter?
Digitai velocemente il suo nome e “Bingo.” esclamai, appena intravidi i suoi capelli biondi nella icon. La seguii e potei già vedere i tweet di alcune fans che si lamentavano del fatto che avessi seguito una ragazza che non mi aveva scritto nemmeno una volta, mentre loro, che mi scrivevano ogni giorno, non riuscivano ad ottenere la mia attenzione. Accontentai alcune di loro, comprendendo il loro punto di vista.
Inaspettatamente, Kathleen mi seguì subito a sua volta e dopo pochi minuti ricevetti un suo messaggio privato: “Divertito con le fans oggi?
Sorrisi leggendo quella domanda: non era cambiata di una virgola. Dispettosa, ironica e odiosa.
Troverò il modo per fartela pagare, Leen.” risposi. Sorrisi di nuovo tra me e me, pensando che in quel momento mi stesse maledicendo in tutte le lingue del mondo. Odiava quando qualcuno la chiamava in quel modo e proprio per questo io l’avevo sempre chiamata così.
Il cellulare nella mia tasca prese a squillare nuovamente: diedi un’occhiata allo schermo e vidi lampeggiare a grandi lettere il nome “Samantha”. Non mi ricordavo nemmeno chi fosse di preciso, ma risposi e decisi di incontrarla per rendere un po’ più divertente quella giornata.
 
 
 

Buonaseraaaaaa :D
Eccomi con un’altra FF :3
Sì, sono una drogata della scrittura, che ci posso fare? u.u
L’altra FF
 è ormai agli sgoccioli e l’ispirazione per questa
mi è venuta ieri, quindi non ho potuto resistere :3

Allooooora: un po’ di novità!
1_ è raccontata dal punto di vista di Zayn. Non so se sarà tutta dal suo punto di vista,
ma di questo me ne occuperò in seguito!
Spero di riuscire a scrivere bene anche impersonando un ragazzo (?)
2_ voi direte: questa è fissata con Zayn ahaha ebbene, no lol
è che mentre immaginavo questa storia, l’ho immaginata spontaneamente con lui u.u
3_ Zayn è membro dei One Direction, quindi spero di essere il più realista possibile.
4_ vi amo se siete arrivate a leggere fino a qui!
Ok, basta con questo elenco puntato ahah
Vorrei davvero sapere cosa ne pensate!
Ovviamente questo è solo il primo capitolo, quindi non è niente di grandioso,
però mi piacerebbe ricevere qualche recensione
con critiche, apprezzamenti e quant’altro :)
Grazie mille per l’attenzione!
Adios :D

  
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