Serie TV > Dead like me
Segui la storia  |       
Autore: cdm    22/08/2012    0 recensioni
[Dead like me]
Raccolta di one shot: Betty, Daisy, George, Mason, Roxy, Rube. Partecipa alle challenge: The one hunderd prompt e Syllables of time
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Autore:cdm

Titolo Fanfic: Questa è la storia di uno di noi.

Titolo Capitolo: James Byorn Dean

Personaggio: Daisy

Prompt: 78. Vanità

Frase: Sotto questa luce artificiale

Rating: Arancione

Note:

What if: qui a differenza della realtà, James Dean è da solo sulla sua auto, non è accompagnato da Rolf Wutherich.

 

Ho fatto in modo che venisse riconosciuta, anche se dal telefilm si enuncia che solo nel giorno dei morti si riesce a riconoscere il vero aspetto di un assistente della morte.

La società degli Amici o quaccherismo è una corrente della religione cristiano protestante.

Scusate per il ritardo, ma quest'anno è stato un periodo un po' critico per poter continuare l'opera, andrà ancora a rilento, ma la concluderò, tranquilli e grazie mille della pazienza e del sostegno.

The One Hundred Prompt Project 

 

James Byorn Dean

 

 

 

Avete mai visto la Porche 550 Spyder? Bellissima e degna di chi è famoso, ricco e bello.

Sapete di chi era quell'auto?

James Dean, ci è morto su quell'auto ed io sono stata l'ultima a vederlo.

Volete che la vostra affascinante Daisy, ve lo racconti?

Vi racconterò come prelevai la mia bellissima star.

Sapete quella giornata era la tipica giornata di caldo, ero impeccabile i miei boccoli biondi fissati e che sembrano naturali al tocco, il trucco con quel velo di cipria in più da rendere la pelle perfetta, una donna con pelle di porcellana che fa battere i cuori di tutti gli uomini.

 Ero sul quel pezzo di strada impolverata, i miei tacchi rossi attendevano lì da qualche minuto, ovviamente mi ero fatta accompagnare da un muscoloso camionista che si era rifornito di alcool nel bar in cui la mia maestosa e affascinante figura attendeva che un cavaliere osasse, con qualche lusinga e qualche sciocca e fine allusione di qualcosa in più, portarmi al luogo dove Dean mi avrebbe vista ed accolta.

Indossavo un abito color beige con spalline e una bellissima scollatura triangolare sul davanti, e come accessori un grazioso foular rosso, come il rossetto, e la mia pochette dove era inserito il biglietto da visita, una volta si usavano quelli al posto dei post it, con la data la ora e le iniziali J.B. Dean.

 Si mi fece attendere tanti secondi, che sono diventati 3 minuti in totale prima di vedere la sua auto che sfrecciava avvicinarsi alla graziosa e affascinante Adair. Si fermò affianco a me ed io con infinita maestria nella recitazione gli dissi con voce leggermente tremula, ma composta.

 

Oh la ringrazio, mi scusi bel ragazzo, potreste darmi un passaggio? Devo andare da quella parte.

 

Ehm, va bene.

 

Grazie mille, tesoro!

 

Il mio fascino unico aveva fatto dono al mio perfetto fondoschiena di appoggiare su un sedile degno di un auto di lusso, modificata appunto per la gara di quel giorno, a cui il nostro protagonista "Ribel without case" non avrebbe partecipato, la sua ora è decisamente prima di quella della gara.

 

Come mai eri sola sulla strada?

 

Semplicemente il mio compagno mi ha abbandonato lì.

 

Usai un tono melodrammatico tipico da donna contenuta, che trattiene a stento la rabbia e l'agitazione, mossi pure le mani in modo più nervoso attorno alla borsetta. Oh quanto è stato un peccato che io sono morta, sarei diventata una attrice famosissima, più di quanto non lo fossi prima.

 

Pensavo il contrario.

 

Lo guardai sorpresa, sempre recitando il mio ruolo, ma in fondo mi sentivo lusigata il bellissimo Dean mi considerava una bellissima femme fatale, quale io sono.

 

Si figuri, o comunque piacere io sono Daisy.

 

Io sono James, piacere.

 

Sa più la guardo meglio e più mi ricorda James Dean, l'attore.

 

Sì son proprio lui.

 

Come da copione strabuzzo gli occhi sorpresa, e poi faccio un sommo gridolino d'imbarazzo per coprirlo con la mia candida mano. Oh che attrice che sono.

 

Oh che figura, ehm la ringrazio signor Dean.

 

Lui ridacchiò e per un dieci o quindici minuti di strada chiacchierammo del più del meno: dei problemi di lavorare sul set, di chi ama gareggiare in gare, e tutte le cose che una fan e un attore parlerebbero. Almeno quello che abbiamo fatto io e lui, o che avrei fatto io con i miei fan. In quel periodo di chiacchierata mi ha guardato, mentre teneva premuto l'accelleratore e controllava ottimamente il volante, interessato: il fascino Adair aveva colpito ancora. Iniziò a rallentare l'auto dolcemente, non me ne accorsi all'inizio, solo quando le punte dei mei fili dorati, chiamati capelli, ritornarono sulle spalle. Lo guardai leggermente rossa ed imbarazzata, pensavo che volesse chiedermi di fermarci per una piccola "sosta", ma quello che uscì dalle sue labbra mi scioccò parecchio.

 

Sei un fantasma vero?

 

Ma che va dicendo signor Dean.

 

Daisy Adair morta diciasette anni fa, perchè sei su questa auto?

 

Qui dovetti fare uno sforzo enorme per rimanere nel personaggio che interpretavo in quel momento, difficilissimo da farsi dato che mi aveva lusingata e scoperta in poco tempo.

L'auto si fermò come il tempo in quel momento sembrava un paesaggio irreale su quella strada sabbiosa, ricordò per alcuni versi film horror degli anni 80.

 

Sono sorpresa che la conosciate mia madre mi diede il nome proprio ispirandosi a quella grande attrice, morta sul set, poverina.

 

Lui mi guardò studiandomi, per poi scuotere la testa, si era reso all'evidenza che non posso esistere dopo la morte.

 

Sta bene?

 

L'auto non partiva, e solo un sospiro, dopo un due minuti di silenzio, volò nell'aria come volai io sul set di Gone with the Wind e venne accesa la radio.

 

Sì, sono solo un po' agitato per la gara, per me è importante.

 

Immagino signor Dean.

 

Dammi pure del tu, Daisy.

 

Oh grazie, James.

 

Cosa la...ti spaventa James?

 

Mi guardò un istante, non riuscii ad interpetrare il suo sguardo, era intenso come pochi attori sanno fare oggi, io ovviamente ci riesco.

 

Morire in gara, per quanto ami la velocità, la sensazione di fresca libertà che ti da, voglio andare avanti nella vita, puntare ancora più in alto.

 

Non morirai. James, sono sicura che lì della gara ci saranno tutti pronti a qualsiasi in toppo.

 

Ritornò a fare quello sguardo intenso e mi sorrise dandomi uno piccolo e giocoso sbuffo sulla guancia. Lo guardai scioccata e perplessa, mica ero una bambina? Anzi in confronto lui era un bambino.

 

E' quello che hai pensato quando è bruciato il set?

 

Questa era veramente una cosa assurda, essere riconosciuta da Dean, essendo lui la mia prima star significava aver fallito o almeno lo credetti a quel tempo.

 

Non so cosa ha pensato che la signorina Adair abbia penato, e mi sembra un po' strano che tu mi confonda con lei, le assomiglio tanto?

 

Sai che cos'è la Società degli amici?

 

Ehm,ammetto di no.

 

Ti dico solo una cosa che ti calza a pennello: loro credono che tutti possono essere usati dallo Spirito Santo, quindi tu sei un messaggiero della Sua Volontà.

 

Ero sorpresa non sapevo che James Dean fosse cristiano, più avanti scoprii che la società degli amici erano i quaccheri, ma fino a quel momento non ne avevo mai sentito parlare, non avevo mai recitato in un film dove dovevo essere una di loro.

 

Scusami James, se tu pensi che sia un messaggiero di Dio, che messaggio dovrei comunicarti?

 

Ridacchiò divertito e scosse la testa un paio di volte, per poi fermarsi un po' bruscamente con l'auto.

 

Semplice di prepararmi non stare più sotto i riflettori di Hollywood, ma quelli di Dio.

 

Lo guardai perplessa e scioccata , per poi dargli un bacio sulla guancia, approffitando di quel contatto per separare l'anima dal corpo, prima del danno collaterale che è la morte.Oh sono pure poetessa.

 

Sono arrivata, ora ti saluto James, ed in bocca al lupo per la gara.

 

Mphf. Crepi il lupo.

 

Scesi dall'auto e lui sfrecciò più forte di quanto andava agli inizi, terrorizzato dalla morte o rilassato e pronto per andare sotto i riflettori di Dio?

 

Non me lo disse, lo rincontrai una mezz'oretta dopo nell'ospedale, ormai morto e pronto ad anadare dall'altra parte, nella sua luce: un set cinematografico con tante persone che ridevano felici e spensierate.

 

Prima però si rivolse a me e rise contento di essersi finalmente fermato.

 

Daisy Adair, quando finirai di gongolarti a stare sotto questa luce artificiale io ti aspetterò nella luce vera. A proposito cerca di toglierti l'accento del Georgia e cambia look, altrimenti è difficile non riconoscere colei che è famosa per essere andata con Chaplin.

 

Ecco cosa mi aveva fatto crollare il trucco della estranea, be da quel momento in poi mi esercitai ogni giorno con la dizione, ancora di più di quel che feci prima e diventai ancora più bella ed affascinante che mai.

 

Non lo vedete il risultato?

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Dead like me / Vai alla pagina dell'autore: cdm