Anime & Manga > Nana
Segui la storia  |       
Autore: Kyoya Ootori    22/08/2012    3 recensioni
Sai, Nana
In questi mesi ce ne sono successe di tutti i colori, tant’è che adesso non riesco più a distinguerli, nella tela che stiamo dipingendo insieme. Ma io non sono mai stata portata per fare l’arte, figuriamoci per comprenderla.
"Sembra che le si sia stretto il cordone ombelicale intorno al collo, continui a respirare profondamente signora Ichinose."
Genere: Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Nana Komatsui
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Missing Moments (?)
Parto.

Non capiva tutto quel dolore; Natsuko, per prepararla psicologicamente, le aveva raccontato minuziosamente che cosa aveva provato quando aveva partorito lei e le sue sorelle, ma in quel momento nella sua mente c’erano solo le urla di un Takumi isterico che, con sua grande sorpresa, era riuscito a raggiungerla in sala parto e le sedeva accanto  osservando con occhio attento tutto quello che stava succedendo.
<< Perché non vuole nascere?! >>
Come un bambino che non vuole condividere con gli altri il suo giocattolo preferito, si ostinava a tenerla per sé nella sua torre di cristallo, isolandola dagli altri così come un tempo aveva fatto con Reira. Ma un bambino dispone di molti giochi, e Nana sapeva di non essere l’unica, anche se restava comunque la sua preferita. Era per quello che ritornava sempre da lei.
<< Si calmi, signor Ichinose. >>
<< Col cavolo che mi calmo! Perché mia figlia non sta nascendo come da programma!? >>
“Come sai, pianifico tutto.”
Quello non l’aveva pianificato.
 
Sai, Nana
In questi mesi ce ne sono successe di tutti i colori, tant’è che adesso non riesco più a distinguerli, nella tela che stiamo dipingendo insieme. Ma io non sono mai stata portata per fare l’arte, figuriamoci per comprenderla.
 
Le sembrava che le stessero strappando le viscere con un uncino, con l’intento di raschiare l’interno del suo ventre sino a svuotarlo del tutto. Come se ci fosse qualcuno che le volesse portare via la bambina.
<< Sembra che le si sia stretto il cordone ombelicale intorno al collo, continui a respirare profondamente signora Ichinose. >>
La sedia cadeva a terra, mentre il colletto della camicia del medico si stropicciava fra le mani di Takumi.
<< La faccia nascere ADESSO. >> Non sopportava essere ignorato.
<< Lei pensi a stare vicino a sua moglie, della nascita della bambina mi occuperò io. >>
Nessuno aveva mai osato rivolgersi a lui a quel modo, e forse proprio per quello la risposta sortì l’effetto desiderato. Per un attimo Nana l’aveva visto mandare a quel paese tutto e tutti, e uscire dalla sala parto per andare a fumare una sigaretta; ma Takumi si era seduto accanto a lei, prendendola per mano, senza proferire parola.
<< Fai come dice. >>
 
Il primo a venire a trovarci è stato Yasu, accompagnato da Shin e Miu. Ci hanno fatto festa, a loro modo, e hanno detto di tutto, tranne quello che volevo sentire.
<< Le insegnerò a giocare a Mahjong, diventerà ancora più brava di me. >> Miu sa essere molto gentile, è stata capace di sfiorare la mia sensibilità senza urtarla. Di questo le sono grata.
Siamo riusciti ad immortalare Takumi con in braccio la bambina, era così nervoso che non sembrava nemmeno lui; Satsuki gli sorrideva, incatenandolo a sé col suo sguardo d’onice, mentre lui le sfiorava con la punta delle dita il ciuffetto di capelli neri. Ammetto che mi sono sentita sollevata, sono contenta che sia sua figlia.
Ancora oggi sono convinta che sia lei il collante che tiene insieme il nostro castello di carte.

 
Lei aveva annuito, concentrandosi poi sulle parole del dottore e dell’ostetrica, che si comportava da stronza. Aveva sentito che lo facevano apposta, per far spingere di più.
Però la sensazione che qualcuno gliela volesse togliere restava, qualcuno che forse si sentiva solo, su in Paradiso. Ma lei non gliel’avrebbe potuto permettere: la sua famiglia era l’unica cosa per cui si fosse seriamente impegnata fino a quel momento, non avrebbe lasciato che gliela portassero via senza reagire.
 
Sono venuti tutti, oggi, persino Naoki e Reira, che mi ha rivolto uno sguardo gentile, quasi pietoso, mentre mi sorrideva. Se ci fossi stata tu la cosa non mi avrebbe toccato, ma senza di te mi sento completamente persa. Nemmeno Junko  è riuscita ad alleviare questa sensazione, per quanto lei e Kyosuke svolgano un ruolo fondamentale nella mia vita e, spero, in quella della bambina. So che Nobuo ha chiesto di me, e mi basta; se devo essere felice, io e lui non potremo che avere che sporadici rapporti. I momenti passati nella stanza 707 sembrano così lontani …
 
<< Perfetto, signora Ichinose. Spinga. >> Era un medico impassibile, il suo tono di voce era incolore e l’espressione neutra, ma era riuscito a far sì che non le portassero via Satsuki, gli era profondamente grata. Non erano più le urla di Takumi a rimbombare nella stanza, ma il vagito della loro bambina.
<< Vuole tagliare lei il cordone ombelicale, signor Ichinose? >> Però sembrava non essere sprovvisto di senso dell’umorismo.
<< EH? Cosa? >>
<< Non mi dica che ha paura di una bambina. >>
<< Assolutamente no! Mi dia le forbici! >>
 
È venuto a trovarmi persino Ren,  lo so perché l’ho visto. Era appoggiato allo stipite della porta, vestito solamente della giacca di pelle e dei jeans strappati; portava la chitarra in spalla, e stava per accendersi una sigaretta, con il classico atteggiamento di chi sa di aver perso una battaglia e ne prende atto. Mi ha sorriso.
<< Te la lascio. >>
 
Fine.


Penso sia come minimo doverso spiegare il titolo della storia, così che possiate comprenderla meglio; si tratta di una racclta di shot riguardanti momenti della vita quotidiana di Takumi e Hachi, che mirano ad inquadrare gli istanti sereni e quelli più turbolenti, per potere in qualche modo giustificare la distanza che li separa negli episodi ambientati nel futuro.
Perché il "?" di "Missing Moments (?)" ? Non avendo Ai Yazawa continuato a disegnare, per ovvi motivi, il manga di Nana, non so, se mai lo riprenderà, se inserirà o meno scene simili (o anche accenni) a quelle inventate da me. Se mai dovesse succedere, vedrò di pensarci al momento. 

In questa shot la parte in corsivo rappresenta i pensieri di Hachi che rievoca i ricordi del dopo parto, ho immaginato che avesse avuto delle difficoltà nel partorire Satsuki, come se Ren avesse cercato di portargliela via; la scena finale può essere considerata stucchevole fino alla nausea, lo so, ma non ho potuto fare a meno di inserirla.  Come avete potuto leggere, la Osaki non si è presentata, ma non escludo che lo farà, dopotutto si parla sempre di Nana, e lei è imprevedibile.

Grazie dell'attenzione
Kyoya Ootori
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Nana / Vai alla pagina dell'autore: Kyoya Ootori