Titolo - Diafano
Autrice - Honest
Rating - Arancione
Pairing - Gwen/Trent
Avvertimenti - Flashfic, One shot, sfiora di poco il Lime
Notes - Questa storia fa parte della serie intitolata "ABC, That's How Easy Love Can Be", una raccolta alfabetica, perciò ogni one-shot è ispirata a una lettera dell'alfabeto diversa. Le storie non saranno pubblicate secondo l'ordine alfabetico classico (a,b,c ...), ed avranno un aggiornamento decisamente lento. Non posso prendermi il merito di aver inventato questo tipo di fan fiction, ma ho notato che nel nostro fandom non ve ne era alcuna così ho deciso di farmi avanti. Non è un'idea molto originale, ma spero che l'apprezziate comunque.
Buona Lettura






~Diafano

Trent aprì lentamente gli occhi color smeraldo, senza sapere se quello che stava vivendo, era solo un sogno o la vita reale. Distesa al suo fianco Gwen, addormentata con le labbra dischiuse e il corpo coperto da un lenzuolo leggero. Il ragazzo la osservò ammutolito, spostando lo sguardo dal suo viso colorito di un rosa pallido alle scapole che spuntavano delicatamente oltre la coperta. Trent non riuscì a toglierle gli occhi di dosso, troppo preso dal pensiero della sua nudità. Gwen mugolò qualcosa prima di voltarsi bruscamente e scoprire il suo corpo, così indifeso. Il ragazzo rimase immobile di fronte alla pelle bianca, quasi trasparente di lei. Il seno si elevava sopra le costole evidenti, a causa della caratteristica che Gwen cercava malamente di tenere nascosta.

La sua carnagione, rendeva il suo corpo diafano, chiaro e trasparente a tal punto da poter guardare al suo interno. Una particolarità che più volte l'aveva fatta sentire in imbarazzo, ma che a Trent piaceva irrimediabilmente. Accarezzare la sua epidermide nuda, noncurante dei brividi che la sua mano procurava era la cosa più intensa che riuscisse a fare, se non la più bisognosa. La ragazza scossa dai movimenti del tocco di lui, sussultò per un istante pronta a saltare come un felino, prima di sbattere le ciglia e comprendere chi fosse accanto a lei.
Gwen arricciò le labbra senza volerlo e ignorando la disarmante vulnerabilità del suo corpo nudo, si sporse oltre Trent per baciarlo delicatamente. Il ragazzo godé della lieve pressione del peso di lei, restando accecato dal bianco latte della figura sopra di sé. La purezza di quel colore era a dir poco sconcertante, non aveva mai visto una pelle nivea, levigata e candida come quella. Per un attimo la vide fragile, come se fosse rivestita di puro e limpido cristallo, una delicata bambolina di materiale prezioso, che non doveva essere stretta con troppa foga, altrimenti si sarebbe frantumata in mille pezzi.

La gotica puntò i suoi occhi neri sul volto del ragazzo, cercando una spiegazione per quell'improvvisa rigidità che l'aveva immobilizzato.

- Non voglio farti male .. - aveva sibilato Trent contro il suo collo.

Lei si era limitata a contorcere il volto in una smorfia e ad allacciarsi con le gambe ai suoi fianchi, finendo a cavalcioni su di lui.

- Non potresti mai farmi del male neanche volendolo. - sussurrò la ragazza prima di coinvolgerlo in un soddisfacente bacio. Trent rincuorato approfondì il contatto fino ad eliminare completamente il fastidio del lenzuolo che li teneva intrecciati. Non era solo il corpo di Gwen ad essere diafano, ma anche i suoi pensieri erano tanto trasparenti e chiari da sembrare fin troppo leggibili.