ps: il nome della ragazza si pronuncia "Elis" c:

Ero in vacanza in Grecia con i miei amici.
Una vacanza tra maschi,ed eravamo tutti single quindi potevamo divertirci al massimo.
Spiaggia,mare,discoteche,alcool e soprattutto ragazze.
Alloggiavamo nel piccolo appartamento di Sam e quella mattina il frigo era completamente e a chi toccò andare a fare la spesa? A me,Darren Criss,naturalmente.
Indossai la prima maglietta che trovai e un paio di bermuda scuri insieme ad un paio di scarpe da ginnastica ed uscii dall’appartamento.
Mi diressi al più vicino supermercato,mi avevano dato pure la lista,sembravo mia madre quando ci va lei a fare la spesa.
Spingevo il carrello e guardavo la lista,urtai contro qualcosa,mi girai di scatto.
- Ma guarda dove metti i piedi,cretino! – gridò una voce femminile.
- Scusami,non volevo. Stavo leggendo la lista della spesa e … - cercai di scusarmi.
- Ma te l’ho chiesto per caso?! – rispose acida.
- Acida la ragazza,eh?! – le feci notare. Fece un sorriso molto finto.
- Comunque piacere,Darren – dissi porgendogli la mano.
Lei esitò per pochi minuti poi me la strinse.
- Piacere mio cretino,sono Alice – disse facendo un piccolo sorriso,ricambiai il sorriso.
Aveva i capelli lisci e castani con qualche riflesso rossastro,due occhi celesti messi in risalto dal trucco,alta e snella,un sorriso tenerissimo.
Indossava un paio di shorts chiari e una canotta nera insieme ad un paio di converse nere tutte rovinate.
Ci mettemmo a parlare e facemmo la spesa;la sua risata era bellissima.
Il mio cellulare iniziò a squillare,lo presi e guardai il display illuminato: era Michael.
- Pronto? – dissi.
- Quanto cazzo ci metti a fare la spesa? E’ due ore che sei fuori,dobbiamo andare in spiaggia! – mi gridò.
- Sono alla cassa,appena arrivo a casa vi spiego – dissi riattaccando e mettendo il cellulare in tasca.
- Erano i tuoi amici? – mi chiese Alice.
- Sì,mi stanno aspettando che poi andiamo in spiaggia – dissi sorridendo,sorrise anche lei.
Pagammo ed uscimmo.
- E’ stato un piacere conoscerti Darren,ma adesso devo andare – mi lasciò un bacio sulla guancia e si incamminò verso la macchina.
- Alice! – gridai.
- Che c’è Darren? – disse voltandosi.
- Posso avere il tuo numero? – le chiesi.
Si limitò a sorridere e venirmi incontro.
 
 
Erano più o meno le 22.30 di sera ed era da più di due ore che io e Alice stavamo messaggiando.
Sam mi tolse improvvisamente il cellulare dalle mani e lesse ad alta voce un messaggio.
- ‘Dar,un giorno potremmo rivederci,magari non al supermercato,potresti venirmi di nuovo addosso con il carrello! Al. xx’ uuuuh Darren,ci deve dire qualcosa?! – disse guardandomi con un sorriso sghembo Sam.
Scoppiai a ridere e gli dissi cosa era successo quella mattina.
- Okay,allora tu gli dici di venire domani in spiaggia con noi – disse Sam – E di portare qualche amica – aggiunse Michael.
- Non ci conosciamo nemmeno,ragazzi! – dissi io.
- Lei ha detto,testuali parole: “un giorno potremmo rivederci” quindi tu adesso gli dici se domani vuole venire in spiaggia con noi – disse Marc lanciandomi il telefono.
Lo presi al volo e inviai il messaggio a Alice,la sua risposta non tardò ad arrivare.
- ‘Per me va benissimo. Ho già capito perché devo portare qualche amica,i tuoi amici ci vogliono provare,vero? Al. xx’ – scoppiai a ridere – vi ha già inquadrati ragazzi! –
La mattina dopo mi svegliai verso le 10 e mi preparai.
Svegliai i ragazzi e dopo uscimmo,insieme ad Alice ci saremmo incontrati al bar vicino alla spiaggia.
Arrivammo lì e loro erano già arrivate,Alice mi venne incontro e mi baciò la guancia.
La presentai ai ragazzi e lei ci presentò alle sue amiche.
Andammo in spiaggia e ci togliemmo i vestiti per rimanere in costume.
Il corpo di Alice era qualcosa di perfetto,era bellissima,solo quando mi sorrise passandomi davanti mi accorsi che la stavo fissando.
 
 
Mancavano pochi giorni al mio ritorno in America.
Eravamo sulla spiaggia per un falò prima di partire,c’era Alice e le sue amiche.
Sam mi tirò una gomitata,mi voltai.
- Agisci prima che partiamo,coglione – mi sussurrò,mi limitai ad annuire.
- Al,vieni a fare una passeggiata? – le chiesi all’orecchio,lei annui.
Ci alzammo e iniziammo a camminare,passavano i minuti e nessuno aveva intenzione di aprire bocca.
- E così tra poco parti … - disse lei abbassando lo sguardo.
- Tra cinque giorni – precisai.
- Mi mancherai –
- Anche tu piccola Al – mi voltai verso di lei e la vidi sorridere.
Ci sedemmo vicino alla riva e gli cinsi le spalle con un  braccio e si strinse a me.
- Sai credo di essermi innamorata … - disse rompendo il silenzio.
- Anche io credo di essermi innamorato … - dissi.
- Facciamo una cosa,al mio tre insieme diciamo il nome di chi ci piace,va bene? – propose,annuii.
1.
2.
3.
- Tu – confessammo insieme.
Ci guardammo entrambi negli occhi,vedevo i suoi occhioni celesti brillare più delle stelle.
Mi avvicinai alle sue labbra e la baciai.
Ci baciammo consapevoli che non ci saremmo rivisti.
Mi sdraiai sulla sabbia leggermente umida e lei si mise sopra di me senza staccare le labbra dalle mie.
La strinsi a me,non volevo lasciarla andarla.
Volevo vivere al meglio questi ultimi giorni che ci rimanevano insieme.
Ci staccammo,orami senza fiato,entrambi ci guardammo e sorridemmo.
- Sei ancora più bello quando sorridi – disse baciandomi l’angolo della bocca.
Sorrisi e la baciai nuovamente.
 
Era il giorno della partenza,insieme ai ragazzi eravamo all’aeroporto.
Annunciarono il nostro volo,Alice non era venuta per salutarmi,triste insieme agli altri mi incamminai per prendere l’aereo.
- Darren! Darren! Aspetta! – sentii urlare.
Mi voltai,lei era lì,lasciai cadere a terra i bagagli e la presi al volo.
Ci baciammo,era il nostro ultimo bacio.
La misi giù,iniziò a piangere,era una ragazza forte lei.
Ma in quel momento era debole e fragile come un pezzo di vetro.
La abbracciai forte.
- Mi farò sentire,potrei chiamarmi quando vuoi anche alle 3 di notte. Ti amo Alice – dissi per baciarla prima di partire.
Assaporai quelle labbra morbide per l’ultima volta.
- Ti amo Darren – disse per poi lasciare la mia mano e corsi dagli altri e salii sull’aereo.
 
 

**

Erano passati 4 anni da quel giorno,mi mancava terribilmente.
Avevo provato ad avere altre storie ma non duravano più di un mese.
Ero al parco per la mia solita passeggiata pomeridiana ero immerso nei miei pensieri.
- Darren Everett Criss! – senti gridare il mio nome.
Mi voltai e mi trovai davanti una ragazza,era lei.
Prima che potessi dire qualcosa mi arrivò uno schiaffo.
- Questo è perché non ti sei fatto sentire per quattro fottuti anni e mi hai fatta piangere giorno e notte – e poi mi baciò staccandosi poco dopo.
- Questo invece è per ti amo da morire – sorrisi e la baciai pure io.
Ci staccammo e la presi per mano,come due fidanzatini.
Lei sorrise nonostante amasse poco le cose melense.
Camminammo mano nella mano fino a casa mia e scherzavamo come dei coglioni.
A volte per essere felici bisogna aspettare ma ne vale veramente la pena.

 

#spazioautrice:
Okay,dovrei scrivere il mio capitolo sulla ff sui One Direction,ma non ho ispirazione.
Quindi,dato che mi sono innamorata di Glee,ho scritto questa one shot.
Ho provato a scrivere una Klaine ma faceva alquanto schifo e l'ho cancellata.
Lasciate una recensione e fatemi sapere come vi sembra.
ps: il banner l'ho fatto io :3
With love,Jessica. ♥